29/02/2016, 11:25
shighella ha scritto:Dai Gippo ma ti pare che qui qualcuno vuole puntare il dito contro altri?
No, dai...Non mi pare questo il caso.![]()
Ti do ragione comunque sul comportamento dei vegani dell'ultimora, ti doragione del fatto che gli esseri umani strumentalizzano ogni cosa per elevare il proprio ego e non per questioni del "sentire"..
Ti do ragione quando dici che ognuno dovrebbe fare quello che "sente" ed è proprio per questo che, forse a torto, ci domandiamo, come è possibile che una persona che "sente" di non ammazzare zanzare non "senta" anche la necessità di non addentare la carne? Da qualche parte bisognerà pur iniziare ..no?
Intanto inziamo da ciò che secondo il nostro istinto è repellente, no?
29/02/2016, 14:00
29/02/2016, 15:45
gippo ha scritto:non perderò nemmeno 5 min per fare la morale a qualcuno su un'abitudine che dura da milioni di anni.
29/02/2016, 15:49
Atlanticus81 ha scritto:Ok, comprensibile.
Quando pochi secoli fa venivano trasbordati schiavi dall'Africa alle piantagioni di cotone il ragionamento di base era il medesimo. Se nessuno si fosse prodigato di "fare la morale" probabilmente oggi ci sarebbero ancora questo tipo di deportazioni.
Anche la schiavitù ha funzionato perfettamente per migliaia di anni o sbaglio?
La "morale" è per definizione relativa all'epoca in cui ci si trova.
Io chiedo solo di 'riflettere' su questo principio...
Sentirmi dire che i topi sono come gli esseri umani, hanno gli stessi diritti e doveri, le stesse capacità ed emozioni
02/03/2016, 13:41
04/03/2016, 22:58
06/03/2016, 13:42
E SE ANCHE LE PIANTE AVESSERO SENTIMENTI ?
Solo perché ho scelto di vivere da più di un ventennio con una dieta vegetale, non significa che non sia capace di considerare altre opinioni e prospettive. Mi diverte, infatti, sconvolgere completamente le mie convinzioni di base. Così, quando ho visto questo video sulla natura “vegana” dei molluschi bivalvi, ne sono rimasto molto incuriosito e interessato.
Ovviamente, dopo poco ecco che arriva l’ondata di bianchi di origine animale pronti a dichiarare (dall’alto del loro pulpito) che i bivalvi sono ufficialmente "off limits". Nientemeno che Darth Vegan in persona, Gary Yourofsky, ha emanato questo piccolo editto: “Vongole, cozze e ostriche non sono piante."
Non-piante. Il criterio vegano universale.
Perché le piante sono diverse dagli altri animali non-umani, giusto? Le piante non comunicano, non ricordano e non collegano, giusto? Le piante non sentono dolore e paura, giusto? Gli animali sono piuttosto simili a noi ma non alle piante… giusto?
Cosa dicevo prima riguardo al voler sconvolgere completamente le opinioni di base?
LA VITA SEGRETA DELLE PIANTE
Utilizzando lo stesso quadro sperimentale normalmente applicato per testare le risposte comportamentali degli animali, dei biologi australiani e italiani hanno "dimostrato con successo che la Mimosa Pudica - una pianta esotica nativa del Sud America e dell’America Centrale – è in grado di imparare e ricordare come gli animali”.
Inoltre, si è scoperto che le piante siano in grado di:
chiedere aiuto
origliare
difendere il proprio territorio
riconoscere i propri simili
comunicare con i mammiferi
Un altro studio ha dimostrato “una nuova potenziale forma di comunicazione delle piante, che permette loro di condividere un enorme quantità di informazioni genetiche”.
E questo non è che un piccolo campione delle prove sempre crescenti che le piante hanno una vita interiore molto più ricca di quanto la maggior parte degli esseri umani sia disposta a credere. Diamine, anche i più piccoli organismi sul pianeta (i batteri) hanno una loro versione di instant messaging…
Quando ho saputo queste cose, non mi sono sentito né sorpreso né minacciato. Voi ?
VITA E MORTE
Cosa succederebbe se tutti i vegani riuscissero ad accettare collettivamente che nelle piante ci sia molta più vita di quanto abbiano potuto ammettere finora? Che male ci sarebbe nell’accettare la possibilità che le piante sentano una forma di paura e di dolore che sfugge alla percezione umana? Cosa c’è di sbagliato nel considerare la possibilità che le piante sentano il bisogno di continuare a vivere e quindi la sofferenza di essere colte e quindi ‘uccise’ ? Non si potrebbe forse vivere in pace accettando il fatto che qualsiasi ciclo vitale comprenda anche la morte?
Un tale cambiamento epocale di visione e di apertura mentale libererebbe i vegani dalla mentalità ristretta di: a) credere di aver conquistato il mercato grazie alla compassione; b) considerare tutti i non-vegani come assassini (o almeno complici di omicidi). Evitando l’inutile competizione a chi la fa più lontano – tra i feticisti del bacon e quelli di Gary L. Francione - gli uomini potranno invece unire le forze contro un potente comune nemico: l’agricoltura intensiva e la cultura capitalista che l’ha creata. (Trad.ita qui)
Memo: La vita diventerebbe molto più vivibile e l’attivismo molto più attivo una volta che riconosceremo tutti che diventare vegani è solo un piccolo potenziale passo in un viaggio molto più grande - un passo che non tutti possono o vogliono o devono fare per contribuire concretamente alla realizzazione di un drastico cambiamento sociale sostenibile.
#shifthappens
Mickey Z. è autore di tredici libri, il più recente: “OCCUPATE queste foto: l’attivismo di NYC visto attraverso una lente radicale”. Finchè non cambieranno le leggi e non finirà l’energia elettrica, potete mettere ‘Mi Piace’ alla sua pagina Facebook e seguire il suo blog. Chiunque voglia sostenere i suoi sforzi può farlo liberamente con una donazione.
Fonte: http://worldnewstrust.com
Link: http://worldnewstrust.com/what-if-plants-have-feelings-too-mickey-z
Fonte:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16309
Cosa succederebbe se tutti i vegani riuscissero ad accettare collettivamente che nelle piante ci sia molta più vita di quanto abbiano potuto ammettere finora? Che male ci sarebbe nell’accettare la possibilità che le piante sentano una forma di paura e di dolore che sfugge alla percezione umana? Cosa c’è di sbagliato nel considerare la possibilità che le piante sentano il bisogno di continuare a vivere e quindi la sofferenza di essere colte e quindi ‘uccise’ ? Non si potrebbe forse vivere in pace accettando il fatto che qualsiasi ciclo vitale comprenda anche la morte?
06/03/2016, 14:19
MaxpoweR ha scritto:Per coerenza dovrebbero prendere a nutrirsi di aria e smetterla dirompere le palle agli altri con la idiozia che chi mangia carne è un assassino mentre loro sono illuminai. Se di assassinio si tratta beh lo sono anche loro, si rassegnino.
06/03/2016, 15:41
MaxpoweR ha scritto:Non si potrebbe forse vivere in pace accettando il fatto che qualsiasi ciclo vitale comprenda anche la morte?
06/03/2016, 16:15
06/03/2016, 17:21
Atlanticus81 ha scritto:Forse per farlo capire a certe persone sarebbe necessario lo sbarco di una razza aliena che ci trattasse allo stesso modo....
06/03/2016, 19:28
06/03/2016, 19:38
gippo ha scritto:sto parlando dell'atteggiamento vegano in genere che sta generando parecchio disappunto
06/03/2016, 20:46
Thethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Non si potrebbe forse vivere in pace accettando il fatto che qualsiasi ciclo vitale comprenda anche la morte?
Certo che si potrebbe vivere in pace....
Ma resta il fatto che sono le TORTURE DEGLI ANIMALI a far imbestialire i c.d. vegani.
Torture totalmente inutili e di appannaggio di "uomini", si fa per dire, che sono
certamente al loro primo ciclo reincarnativo. Non si spiega diversamente.Guarda su youtube.com
La morte degli animali, invece, non è per nulla contemplata come "ciclo vitale o "ciclo naturale".
Leggi attentamente questa tabella e torna a riferire please....
Inoltre, lo ribadisco, visto che fai finta di nulla: cogliere un frutto o un seme dalle piante, NON LE UCCIDE di certo.
Rassegnati. Oppure trova un'altra scusa in grado di controbbattere la scelta vegana.
06/03/2016, 21:20