20/04/2016, 18:34
25/04/2016, 09:55
M5s, Luigi Di Maio: “Io candidato premier? Quando ci saranno le elezioni politiche ci sarà votazione su Internet”
A tre giorni dalla morte di Gianroberto Casaleggio Luigi Di Maio aveva già detto di essere pronto ad assumersi le responsabilità di una leadership. E alla domanda chi sarà la guida del Movimento 5 Stelle il vice presidente della Camera risponde nuovamente parlando a Che tempo che fa di Fabio Fazio. “Io candidato premier del M5S? Deve chiederlo a chi eleggerà il candidato. Quando ci saranno le elezioni politiche, ci sarà una elezione su internet e i nostri elettori eleggeranno il candidato premier del M5S”.
Dopo il lutto il futuro del Movimento 5 stelle basato sulla democrazia informatica inventata e gestita da Casaleggio non sarà affidato per via ereditaria al figlio Davide. “Questo lo dicono i nostri detrattori, Davide continua la gestione della piattaforma informatica implementata, ma non c’è decisione politica”. Anche se periodicamente i parlamentari a cinque stelle si recano a Milano, in via Morone, sede della Casaleggio e Associati, per coordinarsi sulle attività, come fatto il 18 aprile da Virginia Raggi, candidata sindaco per il M5S alle comunali di Roma.
Del resto “Beppe Grillo è il custode delle regole che ci siamo dati”, aggiunge Di Maio. Quanto all’idea che lui sia il candidato premier pentastellato “decideranno con una votazione sulla piattaforma i M5s, io spero che le elezioni ci siano prima possibile”.
Di Maio, non ancora trentenne, di Pomigliano d’Arco, studi classici e giuridici, il più giovane vicepresidente della Camera della storia della Repubblica, parte con un appello al premier Renzi perché faccia una occasione dei consigli di Piercamillo Davigo, neo presidente dell’Anm che dopo l’elezione non ha mancato di punzecchiare il governo sui temi pià importanti della giustizia. “Votiamo insieme una legge che preveda l’abolizione della prescrizione e agenti sotto copertura per combattere la corruzione. Facciamo tesoro dei consigli di un magistrato che maneggia la legge da 30 anni”.
Di Maio fa sapere che parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile e definisce quello degli immigrati “un problema non di frontiere ma di quote”, aggiunge che “se una persona parla bene italiano, conosce la nostra cultura ed è in Italia ha diritto di essere cittadino italiano”. Ma non solo si dice favorevole all’introduzione del vincolo di mandato e ricorda: “Da tre anni, da vicepresidente della Camera, non ho mai mancato di rispetto alla istituzione che rappresento, ce l’ho con chi l’ha utilizzata a fin di male”.
da ilfattoquotidiano.it
27/04/2016, 22:11
28/04/2016, 11:25
ArTisAll ha scritto:Solo il MoVimento 5 Stelle combatte i corrotti Formato file: mp4
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Concorso esterno in associazione mafiosa è la pesante accusa che travolge il Pd in Campania e che lega il partito del Bomba al clan dei casalesi di Zagaria. A chiedere i voti alla camorra sarebbe stato il numero uno del Pd in Campania Stefano Graziano, già Presidente del Pd campano, nonchè consigliere regionale e consigliere del Governo Letta prima e Renzi poi. Per ricambiare l'appoggio politico - elettorale della camorra finalizzato ad ottenere voti, Graziano avrebbe procurato al clan di Zagaria e alla società Lande Srl ad esso riconducibile, lo sblocco di un finanziamento europeo utile per un appalto di oltre 2 milioni di euro, con conseguenti mazzette e tangenti in favore di politici locali come Biagio Di Muro
(eletto con l'appoggio del Pd) e altri funzionari pubblici che hanno partecipato alla corruzione. La Lande Srl, inoltre, che attraverso il proprio legale rappresentante oggi agli arresti Marco Cascella avrebbe pagato le mazzette per aggiudicarsi l'appalto, è stata già oggetto di precedenti denunce parlamentari da parte del M5S per appalti su terzo valico - TAV in Piemonte
e risulta beneficiaria di numerosissimi sub appalti, tra i quali quello nel cantiere Tempa Rossa, quello per i TAV di Firenze, Torino e Milano, per la Metro C di Roma, per il Ponte sullo Stretto di Messina, per il Porto di Taranto e per altre opere che, adesso, andrebbero tutte necessariamente verificate dalle Procure competenti.
Come ha affermato la nostra portavoce al Senato Vilma Moronese originaria di Santa Maria Capua Vetere, in "Campania sta emergendo fuori tutto il marcio del sistema partitocratico, in particolare del PD, con favori ai clan della camorra negli appalti pubblici con utilizzo di fondi europei fino addirittura a favori alle mafie su beni confiscati alla camorra stessa".
Solo qualche giorno fa il Bomba attaccava i magistrati. Chiedeva di parlare con le sentenze, di fare nomi e cognomi. Eccoli! Così come per lo scandalo di Trivellopoli, Mafia Capitale, Cara di Mineo, i nomi e i cognomi ci sono tutti e sono quasi tutti del Pd. Il Bomba non parla più?
Approvare le proposte del M5S, invocate anche da tutto il mondo della magistratura e bocciate dall'attuale Governo è prioritario per combattere la corruzione:
1) L'agente infiltrato o provocatore per compiere le indagini sotto copertura
2) La riforma della prescrizione
3) L'introduzione del DASPO per i politici e funzionari pubblici corrotti
4) L'adozione dello stesso regime delle intercettazioni previste per la mafia per i reati di corruzione.
Questa è la via per contrastare il malaffare ed il sistema corruttivo fondato sul legame tra mafia e politica e contrastata in ogni modo dai corrotti e dal Pd.
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28/04/2016, 11:36
shighella ha scritto:Suppongo che il M5s sia l'unico partito votabile (nonostante io non gli riponga totale fiducia)...la curiosità di vederli operare al governo è tanta ed è l'unico modo per avere la certezza della loro validità o meno ...
28/04/2016, 12:26
28/04/2016, 13:07
ArTisAll ha scritto:shighella ha scritto:Suppongo che il M5s sia l'unico partito votabile (nonostante io non gli riponga totale fiducia)...la curiosità di vederli operare al governo è tanta ed è l'unico modo per avere la certezza della loro validità o meno ...
Esatto Shighella,
L'unico modo per avere certezza della validità del M5S è quella di andare al governo.
La Casta, tutta, ha già dimostrato che cos'è.
28/04/2016, 22:53
MaxpoweR ha scritto:Sono d'accordo, sempre che qualcuno si degni di andarci a votare...
30/04/2016, 18:02
30/04/2016, 18:37
ArTisAll ha scritto:La maxi consulenza per l'amico del bomba #CarraiSpione¯
Renzie vuole imporre all'interno del sistema Marco Carrai, suo fraterno amico facente parte del "Giglio Magico". Nonostante i palesi conflitti di interessi e il CV praticamente inesistente dapprima voleva mettere l’amico direttamente all’interno dei servizi segreti ed ora ha studiato il piano b per una maxi consulenza. Si parla di un incarico iniziale di circa 70.000 euro. Servizi Segreti, Guardia di Finanza e Polizia di Stato: in queste ore è in atto il rush finale per le nomine dei futuri direttori e il Bomba, in accordo con Mattarella, avrà l’ultima parola su chi nominare. Sono scelte che cadranno sulla testa di milioni di cittadini italiani inconsapevoli!
VIDEO La privatizzazione dei servizi segretiFormato file: mp4
Carrai è ai vertici delle fondazioni che hanno finanziato l’ascesa politica del Bomba e che, a Firenze, metteva a disposizione un appartamento all’ex sindaco e presidente di Provincia. E' stato nominato alla guida degli aeroporti toscani. Nel 2014 fondò la CYS4, la cyber security company con 3 sedi in Italia ed una a Tel Aviv.
Negli ultimi giorni abbiamo anche avuto riscontri circa gli strettissimi rapporti tra Marco Carrai e Michael Ledeen. Ledeen è ritenuto vicino all’intelligence statunitense con legami con uomini della P2. Un’inchiesta svolta recentemente dal Pentagono lo definisce "spia di Israele" e per questo allontanato da Washington. Ha anche lavorato come consulente storico per i servizi segreti italiani ed a metà degli anni ottanta, l’allora capo del SISMI, Fulvio Martini, allontanò Ledeen dal paese definendolo "persona non gradita all’Italia".
Carrai grazie al Bomba sarà l'uomo chiave per la cyber security e entrerà in possesso dei dati di milioni di cittadini italiani. Siamo davanti al reale e pericoloso tentativo di privatizzare i nostri servizi segreti. Il MoVimento 5 stelle farà di tutto per evitare questa deriva antidemocratica.
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fonte
01/05/2016, 12:35
Quel flirt di Di Maio con la Trilateral: ma non erano complottisti?
Roma, 30 apr – Cosa vuole fare il Movimento 5 Stelle da grande? La giovane e ambiziosa classe dirigente forgiata in questa prima legislatura saprà resistere alle lusinghe del potere? L’ondivaga linea politica del movimento troverà uno sbocco in quale senso? Domande legittime, soprattutto ora che i grillini sono in una fase di transizione. Acquista allora una certa importanza, se non altro simbolica, il fatto che i suoi giovani colonnelli comincino a frequentare i salotti buoni del potere oligarchico.
Il 22 aprile scorso, per esempio, Luigi Di Maio è stato invitato a un pranzo organizzato dall’Istituto Studi per la politica internazionale, l’ISPI di Milano. Un think tank, per capirci, che ha come presidente onorario l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. Nella foto sul sito dell’Ispi, alla sinistra di Di Maio c’è il professor Carlo Secchi, già rettore della Bocconi ma soprattutto presidente del ramo italiano della Trilateral Commission. È l’Ispi che ha organizzato il recente evento italiano della Trilateral. E, sempre in relazione con l’esclusivo club dei potenti, va segnalato come al pranzo dell’Ispi ci fosse anche Mario Monti, presidente onorario della Trilateral Europa, oltre che i vertici di aziende e istituzioni trai quali Pirelli, Intesa Sanpaolo, A2A, Eni, Dalmine. Pirelli e Intesa finanziano la Trilateral, cui partecipano i rispettivi vertici.
Ovviamente si può replicare che, se si ha un progetto radicato e radicale, si può andare a pranzo con chiunque: chi è forte nelle sue idee e nella sua etica può dialogare con qualsiasi canaglia globale. Verissimo. Il problema è, però, se gli esponenti grillini rispettino questi parametri. Su tutto ciò che non riguarda “l’onestà” e il rispetto letterale e tetragono di regolamenti e leggi, il M5S sembra decisamente fragile, poco preparato, condizionabile. Si aggiunga che i grillini, benché permeati del più delirante complottismo su molti argomenti insignificanti, non sembrano avere tutti gli anticorpi per fra fronte a derive oligarchiche. Già la Casaleggio & Associati ha sempre svolto un ruolo che definire opaco è un eufemismo. Ma pensiamo anche a Nigel Farage, alleato di ferro di Grillo e considerato, da molti, un populista al soldo dell’alta finanza. Insomma, il sospetto è che, nel M5S, i toni restino da piazza, ma il cuore batta per il salotto.
Giorgio Nigra
01/05/2016, 17:06
01/05/2016, 17:45
01/05/2016, 19:28
xfabiox ha scritto:i pdini escono fuori come i funghi
02/05/2016, 00:26
Plutone77 ha scritto:Quel flirt di Di Maio con la Trilateral: ma non erano complottisti?
Roma, 30 apr – Cosa vuole fare il Movimento 5 Stelle da grande? La giovane e ambiziosa classe dirigente forgiata in questa prima legislatura saprà resistere alle lusinghe del potere? L’ondivaga linea politica del movimento troverà uno sbocco in quale senso? Domande legittime, soprattutto ora che i grillini sono in una fase di transizione. Acquista allora una certa importanza, se non altro simbolica, il fatto che i suoi giovani colonnelli comincino a frequentare i salotti buoni del potere oligarchico.
Il 22 aprile scorso, per esempio, Luigi Di Maio è stato invitato a un pranzo organizzato dall’Istituto Studi per la politica internazionale, l’ISPI di Milano. Un think tank, per capirci, che ha come presidente onorario l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. Nella foto sul sito dell’Ispi, alla sinistra di Di Maio c’è il professor Carlo Secchi, già rettore della Bocconi ma soprattutto presidente del ramo italiano della Trilateral Commission. È l’Ispi che ha organizzato il recente evento italiano della Trilateral. E, sempre in relazione con l’esclusivo club dei potenti, va segnalato come al pranzo dell’Ispi ci fosse anche Mario Monti, presidente onorario della Trilateral Europa, oltre che i vertici di aziende e istituzioni trai quali Pirelli, Intesa Sanpaolo, A2A, Eni, Dalmine. Pirelli e Intesa finanziano la Trilateral, cui partecipano i rispettivi vertici.
Ovviamente si può replicare che, se si ha un progetto radicato e radicale, si può andare a pranzo con chiunque: chi è forte nelle sue idee e nella sua etica può dialogare con qualsiasi canaglia globale. Verissimo. Il problema è, però, se gli esponenti grillini rispettino questi parametri. Su tutto ciò che non riguarda “l’onestà” e il rispetto letterale e tetragono di regolamenti e leggi, il M5S sembra decisamente fragile, poco preparato, condizionabile. Si aggiunga che i grillini, benché permeati del più delirante complottismo su molti argomenti insignificanti, non sembrano avere tutti gli anticorpi per fra fronte a derive oligarchiche. Già la Casaleggio & Associati ha sempre svolto un ruolo che definire opaco è un eufemismo. Ma pensiamo anche a Nigel Farage, alleato di ferro di Grillo e considerato, da molti, un populista al soldo dell’alta finanza. Insomma, il sospetto è che, nel M5S, i toni restino da piazza, ma il cuore batta per il salotto.
Giorgio Nigra
http://www.ilprimatonazionale.it/politi ... ral-44265/
Anche sul "Fatto":
http://www.ilfattoquotidiano.it/premium ... rilateral/
Di Maio afferma che quella era una riunione dell'ISPI e che la Trialterale non c'era. Ovviamente ognuno da questa notizia tragga le conclusioni che vuole.