Questo è il messaggio di un caro amico che purtroppo non è più nel forum, tuttavia il suo contributo arriva lo stesso:
<<L'ulivo fu donato agli ateniesi dalla Dea Atena...Romolo e Remo nacquero sotto un ulivo...è una pianta dal significato esoterico molto antico...>>
Dal sacro al profano. L'olivo ha unito le genti e attraversato la storia dell'umanità - See more at:
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Omero nei suoi poemi citò l’olivo: lo assurse a simbolo di pace e di vita. Era d’olivo il gigantesco tronco per mezzo del quale Polifemo venne accecato da Ulisse e dai suoi compagni. Il re di Itaca costruì per sè e per Penelope il letto nuziale, scavandolo nel tronco stesso di una possente pianta d’olivo, simbolo di un’unione salda e duratura.
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http://www.teatronaturale.it/tracce/cul ... VUawy.dpufFico e Ulivo esoterici
Il fico e l’ulivo sono fra gli alberi più antichi del mondo ed erano alla base dell’agricoltura e dell’alimentazione mediterranea, specie per le classi meno abbienti, tanto che ad Atene ne era vietata l’esportazione.
Entrambi gli alberi erano considerati doni divini e quindi ieratici e, per questo, erano piantati presso i Templi o sui «monti sacri», come, ad esempio, il Giardino dei Getsemani a Gerusalemme dove, secondo la leggenda, Gesù trascorse le sue ultime ore.
Oltre all’origine divina, l’ulivo e il fico condividono il ruolo di «Asse del Mondo» attribuitogli da quasi tutte le culture in cui sono stati coltivati. Ciò conferisce loro anche la caratteristica di mettere in comunicazione il mondo umano con il mondo divino ma andiamo per ordine e conosciamo la simbologia e la storia di ciascun albero singolarmente.
L’olivo: albero divino
Secondo molte leggende l’olivo è un dono degli dei, forse per questa sua origine sacra il suo prodotto, l’olio, rivestiva un così forte ruolo nei riti sacri di tutte le religioni di area mediterranea, da quella Ebraica, all’Egizia, fino ai Greci e ai Romani.
Si può dire che l’olivo fosse simbolo della sacralità stessa, della benevolenza divina nei confronti dell’umanità, forse per questo motivo, fu unanimemente eletto da tutti i popoli quali simbolo della pace.
Secondo la leggenda greca, fu Athena, dea, appunto della giustizia e, successivamente alla colonizzazione romana anche della «pax», a donare l’olivo agli Ateniesi.
Secondo i Romani, invece, i gemelli divini Romolo e Remo nacquero sotto un albero d’olivo. È forse a ciò che dobbiamo l’attribuzione di poteri protettivi all’olivo e all’olio d’oliva, largamente usato nei riti di quasi tutte le religioni e in diversi incantesimi.
La funzione protettiva, nei confronti dell’infanzia, era comune anche alla cultura greca, e si è perpetrata fin quasi i giorni nostri. Si pensava, infatti, che la luce di lampade alimentate a olio d’oliva proteggessero i neonati e i bambini. Un’usanza greca, vuole, infatti, che alla nascita di un bambino sia piantato un nuovo albero d’ulivo che crescerà con l’infante proteggendolo ma non solo. Poiché gli ulivi sono alberi secolari, quando l’infante, ormai vecchio, lascerà questo mondo, l’albero continuerà ad esistere prolungandone l’esistenza.
Simbolo d’eternità
Per la sua longevità e resistenza l’olivo fu considerato simbolo dell’eternità e della tenacia. È risaputo, infatti, che gli olivi possono resistere alle peggiori condizioni di siccità e di freddo. Inoltre, l’ulivo è praticamente indistruttibile, anche quando il tronco sia tagliato, la pianta mette nuove gemme anche da monconi. Sopravvive a qualsiasi spaccatura dei rami e anche, a volte, agli incendi.
La sua capacità non solo di superare le difficoltà unita a quella di rinascere dopo essere stato abbattuto ne fecero il simbolo della vita e della capacità di sconfiggere le avversità e la morte stessa. I Romani seppellivano i loro morti con un ramoscello d’ulivo, per simboleggiare che avevano superato le prove della vita.
Asse cosmico e albero della Conoscenza
Ulivo Secolare
Ulivo Secolare. La crescita degli ulivi è lenta
ma continua. Per questo sono un simbolo
della costanza Nel mito di Ulisse il letto nuziale dell’eroe, e di sua moglie Penelope, è ricavato da parte del tronco d’ulivo attorno al quale è costruita l’intera casa.
Questo introduce a un altro significato simbolico dell’olivo: l’Asse del Mondo. Per la sua antichità quest’albero fu ritenuto presso tutti i popoli, un albero ancestrale. l’asse che congiunge i tre piani dell’esistenza, il perno attorno al quale ruotano i mondi, ma proprio per questa funzione anche Albero della Conoscenza al pari di Yggdrasil presso i Nordici e la Quercia presso i Celti.
Secondo una leggenda ebraica, comune alla tradizione cristiana, prima di morire Adamo inviò suo figlio Seth a chiedere ai cherubini tre semi dell’«Albero della Conoscenza del Bene e del Male».
Seth, tornò con quanto chiesto e quando il padre morì, piantò sulla sua tomba i tre semi, dai quali nacquero un cipresso, un cedro e, appunto, un olivo.
Quest’albero era, infatti, anche simbolo della sapienza che dissolve le tenebre dell’ignoranza, forse in rapporto all’uso che si faceva dell’olio per illuminare la notte. Tale associazione era tipica anche dei Greci e dei Romani presso i quali, come già detto, l’ulivo era sacro rispettivamente ad Athena e Apollo e a Minerva e Giove.
In epoca cristiana, l’ulivo quale simbolo di conoscenza si mutò nel simulacro del Cristo, apportatore della «Gnosi» nei primi secoli e, in epoca ormai costantiniana-cattolica, emblema della «Fede in Dio».
Dal Sole e la Luna alla ierogamia
L’ulivo non vide solo la nascita di Romolo e Remo, altri due gemelli divini nacquero sotto le sue fronde: Diana e Apollo.
Sacro a Giove e Minerva presso i romani, perpetua la sua natura solare e lunare anche in Egitto, dove, secondo la leggenda, fu Iside, Dea della Luna ma moglie e sorella del Sole Osiride, a insegnare agli uomini la coltivazione del sacro albero.
In effetti, le foglie dell’olivo con il loro verde scuro, risvoltate d’argento, ricordano la luna in un cielo notturno, tuttavia l’oro dell’olio non può che richiamare alla mente il Sole.
Tale caratteristica richiama all’unione degli opposti, il maschile e il femminile, la luce e l’oscurità, la ierogamia, in altre parole la «sacra unione del Cielo e della Terra».
Messaggero degli Dei, l’ulivo era dunque anche simbolo delle «unioni sacre», per tale motivo le corone di ulivo erano intrecciate per decorare il capo degli sposi nell’Antica Grecia e presso i Romani. Mosaico Cattedrale Otranto
Particolare del mosaico della Cattedrale Otranto.
Il pavimento della chiesa è interamente decorato
da un mosaico raffigurante l’albero cosmico.
Alberi Magici e Sacri
Sebbene l’ulivo sia sempre stato considerato anche un albero utile il cui prodotto era destinato, oltre che per i templi, anche per le tavole, specie dei più poveri.
Esso fu sempre considerato un albero sacro e magico allo stesso tempo.
Ad Atene esisteva un ulivo ritenuto, il primo ulivo del mondo, nato dalla lancia della stessa Atena e per questo considerato sacro e protetto da guardie.
Ancora oggi l’olio è largamente utilizzato nelle funzioni religiose, dal Battesimo e la Cresima fino alla Consacrazione degli strumenti dell’Arte o degli adepti prima di entrare nel Cerchio Magico.
Anche la magia fa un forte uso dell’olio, specie quella popolare che ne ha prediletto l’aspetto protettivo.
L’olio d’oliva è, infatti, insieme all’acqua lo strumento più utilizzato per comprendere se qualcuno sia o no vittima di malocchio ed eventualmente per toglierlo.
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