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Re: Re:

19/04/2016, 18:11

gippo ha scritto: Il progetto dell’amministrazione Obama promette di querelare il regno del Golfo ricco di petrodollari per il suo coinvolgimento negli attentati del 2001.


Infatti l'Obama è talmente incacchiato che domani vola già a Riyad per far "pace"....politici del menga

Re: Re:

19/04/2016, 18:43

Akira ha scritto:
gippo ha scritto: Il progetto dell’amministrazione Obama promette di querelare il regno del Golfo ricco di petrodollari per il suo coinvolgimento negli attentati del 2001.


Infatti l'Obama è talmente incacchiato che domani vola già a Riyad per far "pace"....politici del menga

Ciò mi tranquillizza e mi permette di scegliere con serenità la prossima autovettura che acquisterò, diesel o benzina.
Se Obama va a "pronarsi" a Riyad , ne deduco che il petrolio sarà disponibile ancora per un paio di decenni, altrimenti col cavolo che gli USA si mettevano a 90°.

Re:

20/04/2016, 12:55

cioè un uomo barbuto alto due metri
va nel cesso delle donne-donne
perchè anche lui si sente donna dentro..
e se le donne non sono d'accordo?
quello che pensano loro non conta?
debbono subire?
i diritti della maggioranza del 99,99%
debbono soccombere ai desiderata dello 0,01%
ecco il concetto malato di tolleranza delle minoranze
cosa sottintende..


la ultraminoranza governa sulla maggioranza..
fate voi due + due

boh..

http://www.corriere.it/esteri/16_aprile ... afcf.shtml

Transgender nei bagni delle scuole,
ultima parola: è diritto costituzionale
L’alta corte federale degli Stati Uniti mette la parola fine alla polemica innescata dai divieti imposti da molti istituti agli studenti transgender: potranno usare le toilette del sesso che sentono più vicino al proprio, anziché quelle del loro genere biologico

adesso un maniaco che
si intrufola nei cessi delle donne
potrà dire..
"ma che avevate capito?
io mi sento donna dentro !"

Re: Re:

20/04/2016, 15:15

mik.300 ha scritto:cioè un uomo barbuto alto due metri
va nel cesso delle donne-donne
perchè anche lui si sente donna dentro..
e se le donne non sono d'accordo?
quello che pensano loro non conta?
debbono subire?
i diritti della maggioranza del 99,99%
debbono soccombere ai desiderata dello 0,01%
ecco il concetto malato di tolleranza delle minoranze
cosa sottintende..


la ultraminoranza governa sulla maggioranza..
fate voi due + due

boh..

http://www.corriere.it/esteri/16_aprile ... afcf.shtml

Transgender nei bagni delle scuole,
ultima parola: è diritto costituzionale
L’alta corte federale degli Stati Uniti mette la parola fine alla polemica innescata dai divieti imposti da molti istituti agli studenti transgender: potranno usare le toilette del sesso che sentono più vicino al proprio, anziché quelle del loro genere biologico

adesso un maniaco che
si intrufola nei cessi delle donne
potrà dire..
"ma che avevate capito?
io mi sento donna dentro !"


Il problema potrebbe essere risolto non con 2 cessi ma costruendo quattro cessi...1 per uomini, 1 per donne 1 per transgender che si sentono donna e 1 per transgender che si sentono uomini. [:297]

(nel mondo che immagino io, detto dei mini pony, non servirebbero tutte queste divisioni...basterebbe il rispetto uno per l'altro e un tantino di senso civico (nozioni di igiene in questo caso) e tutti potrebbero urinare, defecare, lavarsi le mani, truccarsi, rinfrescarsi liberamente IN TOTALE PRIVACY nello stesso cesso [:298] )

Re: Re:

20/04/2016, 17:39

ORSOGRIGIO ha scritto:
Akira ha scritto:
gippo ha scritto: Il progetto dell’amministrazione Obama promette di querelare il regno del Golfo ricco di petrodollari per il suo coinvolgimento negli attentati del 2001.

Infatti l'Obama è talmente incacchiato che domani vola già a Riyad per far "pace"....politici del menga

Ciò mi tranquillizza e mi permette di scegliere con serenità la prossima autovettura che acquisterò, diesel o benzina.
Se Obama va a "pronarsi" a Riyad , ne deduco che il petrolio sarà disponibile ancora per un paio di decenni, altrimenti col cavolo che gli USA si mettevano a 90°.


Altro articolo che parla in merito ma con dettagli insteressanti

http://it.sputniknews.com/mondo/2016042 ... udita.html
Obama valuta pubblicazione del rapporto segreto su 9/11 inviso ai sauditi
C'è un processo che viene gestito all'interno della nostra intelligence community — ha spiegato Obama in un'intervista alla Cbs —. Il direttore del National intelligence sta valutando il rapporto per assicurarsi che se verrà pubblicato non saranno compromessi importanti interessi di sicurezza nazionale"

Per quale motivo la pubblicazione del rapporto potrebbe compromettere la sicurezza nazionale???
Le "28 pages", incriminate, non sono altro che un estratto delle più di ottocento pagine che compongono il rapporto venuto fuori dall'inchiesta del Congresso sui tragici fatti dell'11 settembre. Il documento, chiuso a doppio mandata da 14 anni in un ufficio di Capitol Hill, è riemerso di recente quando l'ex senatore democratico Bob Graham, membro dell'allora commissione parlamentare, ha parlato di tracce contenute nel dossier del sostegno dell'Arabia Saudita ai dirottatori dei voli aerei nonché di un finanziamento fornito alle cellule terroristiche.
Quindi tutto il male del mondo parte dall'Arabia Saudita? al-Qaida e Isis, tutto frutto del loro sacco ... mahh
Gli USA stanno per puntare il dito verso l'Arabia Saudita, mi chiedo quale sia la convenienza politica/economica

EDIT
Penso che sia cambiato qualcosa nella politica estera degli USA
Siria e Ucraina sono le ultime operazioni di uno stile che possiamo definire "imperiale", durante e dopo tali operazioni è cambiato qualcosa, la politica estera è diversa
Colpa di Obama???

Re: Re:

20/04/2016, 18:24

gippo ha scritto:Per quale motivo la pubblicazione del rapporto potrebbe compromettere la sicurezza nazionale???


...Molto probabilmente, in questo caso, la risposta giusta è quella più logica: perché verrebbero fuori pure certe "cosette" non proprio pulite sull'Amministrazione Bush ed i fatti dell'11 settembre, con conseguenze gravi anche per l'attuale governo in carica, tanto che il presidente americano sta facendo i salti mortali per bloccare la causa dei familiari delle vittime nei confronti della nazione "amica" [;)]

Non scordiamo però che i rapporti tra i sauditi e gli Usa sono comunque peggiorati negli ultimissimi anni anche in virtù dell'accordo con l'Iran sul nucleare(una roba che agli arabi non è andata ancora giù)...Io resto convinto che l'Obama sta cercando in qualche modo una "scappatoia" per tirarsi fuori dalle beghe causate in Medio Oriente e questa ultima visita forse è stata organizzata per cercare una sorta di patto di non belligeranza tra le due nazioni, visti i "complimenti" che si sono scambiati in questo ultimo periodo...Vedremo come finirà

Re: Re:

20/04/2016, 19:37

Akira ha scritto:...Molto probabilmente, in questo caso, la risposta giusta è quella più logica: perché verrebbero fuori pure certe "cosette" non proprio pulite sull'Amministrazione Bush ed i fatti dell'11 settembre, con conseguenze gravi anche per l'attuale governo in carica, tanto che il presidente americano sta facendo i salti mortali per bloccare la causa dei familiari delle vittime nei confronti della nazione "amica" [;)]
Non scordiamo però che i rapporti tra i sauditi e gli Usa sono comunque peggiorati negli ultimissimi anni anche in virtù dell'accordo con l'Iran sul nucleare(una roba che agli arabi non è andata ancora giù)...Io resto convinto che l'Obama sta cercando in qualche modo una "scappatoia" per tirarsi fuori dalle beghe causate in Medio Oriente e questa ultima visita forse è stata organizzata per cercare una sorta di patto di non belligeranza tra le due nazioni, visti i "complimenti" che si sono scambiati in questo ultimo periodo...Vedremo come finirà

Non scordiamoci la guerra del prezzo del petrolio ...
Penso che la situazione sia molto più intricata di quello che pensiamo ed affermare, come fanno molti complottisti, che i sauditi sono servi degli USA è una conclusione di comodo e molto superficiale.

Re: Re:

20/04/2016, 20:39

gippo ha scritto:Penso che la situazione sia molto più intricata di quello che pensiamo ed affermare, come fanno molti complottisti, che i sauditi sono servi degli USA è una conclusione di comodo e molto superficiale.


Che sia intricata è poco ma sicuro, ma se certi complottisti definiscono i sauditi servi degli Usa mi sa che non hanno ben chiara la situazione finanziaria tra i due stati (tra l'altro il loro rapporto "speciale" nasce ai tempi di Roosevelt, non è una roba degli ultimi anni), che ha permesso alla nazione araba nel corso dei decenni di investire, tra le altre cose, in parecchi Titoli di stato americani...

Mi chiedo cosa può sperare di combinare Obama con loro, visto che il suo mandato è prossimo alla fine...Per questo parlavo di un patto di non belligeranza a breve termine, ovviamente imho.

Re:

20/04/2016, 22:20

secondo me andranno contro gli arabi perchè si stanno allargando troppo, da cammellari morti di fame gli hanno fatti diventare troppo potenti in questi decenni grazie al petrolio ecc... e ora si stanno allargando un pò troppo in vari campi dall'economia, armi, terrorismo, voglia di comandare ecc....

Re: Re:

20/04/2016, 22:30

xfabiox ha scritto:secondo me andranno contro gli arabi perchè si stanno allargando troppo, da cammellari morti di fame gli hanno fatti diventare troppo potenti in questi decenni grazie al petrolio ecc... e ora si stanno allargando un pò troppo in vari campi dall'economia, armi, terrorismo, voglia di comandare ecc....

ORA????
E' da mò che si stanno allargando!
Non li definisco beduini, perché non lo meritano(i beduini), ma quando si esaurirà il "vecchio sporco imbroglio" i capoccioni sauditi et simili, se la godranno in Florida o li vicino, mentre i poveracci loro sudditi se la passeranno peggio di quando è cominciata la faccenda petrolio.
Almeno prima potevano pascolare pecore e capre con una certa tranquillità, mentre ora o tra poco, avranno il problema di evitare le mine, che verranno seminate dai capoccioni prima di abbandonare la scena.
Non li commisero e non ho nessuna compassione per loro, i poveracci intendo, come non ho alcuna compassione per noi!!
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Basta guardarsi intorno anche da noi.....

Re:

24/04/2016, 11:33

11 Settembre: Trump adotta la nuova versione ufficiale. Ed è nuovo anche lui.

Dai giornali americani: “Il genero di Donald Trump pubblica un articolo sui cospirazionisti sull’11 Settembre: ‘Idioti deleteri, scemi e ciarlatani che teorizzano su Internet su come le Twin Towers siano stata ‘in realtà’ distrutte dagli ebrei, dagli Illuminati,o dagli extraterrestri”. Notizia che assume il suo sapore se si viene informati che il genero di Trump (che ha sposato sua figlia Ivanka) si chiama Jared Kushner, e (da Wikipedia) “è cresciuto in una famiglia ebraica nel New Jersey, s’è diplomato alla Frisch School, una jeshiva privata a Paramus, New Jersey, e allo Harvard College nel 2003 con laurea in sociologia”.

Harvard, e sia pure lo Harvard College è un nome prestigioso di una difficile università. Notizia che assume tutto il suo sapore quando si viene informati (cito da Wiki): “secondo il giornalista Daniel Golden, Kushner e sua fratello Joshua Kushner vi sono stati ammessi nonostante le modeste credenziali accademiche dopo che suo padre ha fatto una donazione di 2,5 milioni di dollari all’università”. Un professore ha descritto l’ammissione di Jared “una scelta insolita per Harvard”, essendo il ragazzo “per nulla al vertice della sua classe”. Papà Kushner, Charles, un immobiliarista di lusso (ha l’ufficio a 666 Fifth Avenue) che ha fatto la ricca donazione, “è stato arrestato per evasione fiscale e donazioni elettorali illegali”.

Questo per sfatare al mito, diffuso tra i goy, che “gli ebrei siano più intelligenti della media”. Jared è la prova incarnata che esistono ebrei stupidi, anche con laurea ad Harvard. E conferma la sua stupidità col farsi saltare i nervi nel mezzo di una finissima operazione di depistaggio in corso nella Washington che conta: la minaccia o decisione di render pubbliche le 28 pagine del rapporto del Congresso Usa sugli attentati dell’11 Settembre, che a suo tempo George Dubya Bush fece segretare, e che provano che fu l’Arabia Saudita, e specificamente la famiglia reale Saud, ad architettare il mega-attentato e pagare la compagnia di attentatori guidata da Mohamed Atta e il suo gruppo di piloti della domenica. Segreto di Pulcinella, perché quelle 28 pagine (sulle oltre 800 del Rapporto della Commissione) sono sì “classificate”, ma qualunque senatore Usa ha potuto leggerle, se voleva. Molti le hanno lette e già da anni vanno sussurrando che incastrano i sauditi. L’ex senatore Bob Graham, che co-presiedeva quella Commissione, lo disse quasi subito.
Poi, per 15 anni, silenzio.

E’ stato proprio Trump, il suocero, a tirar fuori di nuovo le 28 pagine. A febbraio, durante un comizio in South Carolina, ha detto: se mi fate presidente scoprirete chi ha tirato giù davvero il World Trade Center…potete scoprire che sono stati i sauditi, OK?”. Allora parve un colpo quasi diretto a Jeb Bush, il fratello del presidente segretatore, che difatti s’è subito ritirato dalla corsa.

I ‘grandi’ media, che di solito hanno irriso come buffonesche le altre uscite di Trump, questa invece non l’hanno lasciata cadere. Anzi l’hanno ripresa e amplificata, e i politici più in vista l’hanno avallata: il candidato Bernie Sanders (J) ha dichiarato: “Era tempo che si guardasse al coinvolgimento saudita nell’11 Settembre”…La tesi è salita alla luce mediatica sempre pù accreditata, fino alla consacrazione definitiva della trasmissione “60 Minutes” della CBS, il più ufficioso e mainstream dei talk, ed anche uno dei più ebraici (tale è il conduttore, il celebre Dan Hewitt) che ha invitato l’ex senatore Bob Graham, il quale ha confermato: sì, sono stati i sauditi. Adesso tutti i media invocano la pubblicazione delle 28 pagine; la casa regnante saudita minaccia che se quelle pagine vengono rese pubbliche, svenderà i 750 miliardi di Buoni del Tesoro americano che detiene; insomma questa sta per diventare la nuova versione ufficiale: “Sono stati i sauditi”.

Il tutto in coincidenza non casuale col fatto che i rapporti fra i Saud e Washington sono al punto più basso: i monarchi detestano Obama per la pacificazione con l’Iran e per non aver “esportato la democrazia” in Siria rovesciando Assad, e se la sono legata al dito per la nascente industria dello shale oil, che renderebbe gli Usa meno dipendenti dal greggio del Golfo; e Washington ha motivi di vendetta per i conati di politica indipendente dal Protettore che il principino ereditario, “l’impulsivo” Bin Salman, ha provato a mettere a segno di testa sua. Obama, in visita a Ryad, ha consigliato ai Saud e agli emiri del Golfo di introdurre ‘riforme democratiche’ nei loro possedimenti (il che è quasi una minaccia di “esportarvela”) e di ridurre il loro “settarismo”, ossia annacquare la dose di fanatismo nel wahabismo.

Insomma: la nuova versione ufficiale è pronta per l’accettazione generale, dal Presidente ai politici ai media: “I mandanti sono stati i sauditi”. Ma allora perché il genero si scaglia contro gli “idioti scemi e ciarlatani” che non l’accettano? Forse perché l’operazione di revisione della versione ufficiale di prima è comunque un’operazione ad alto rischio. Risveglia cani che dormono: i segugi cacciatori della ‘verità sull’11 settembre’, che raccolte decine di prove del coinvolgimento israeliano nell’attentato, s’erano assopiti per stanchezza. E adesso, svegli, latrano in coro: “No, è stata la Cia col Mossad”.

L’assopimento è scusabile. Son passati 15 anni. La versione ufficiale di prima (“E’ stato Bin Laden”) è stata difesa dai media in modo da almeno, scoraggiare e demoralizzare le critiche dei “complottisti”. Chi oggi ha, poniamo, 25 anni, allora ne aveva dieci: allora non ne capì molto, ed oggi è per lui storia antica. Proprio per loro rievoco qui i tre o quattro fatti accertati, che saranno seppelliti dalla nuova versione ufficiale, se si affermerà.

Larry Silverstein (J) , immobiliarista, amico personale di Netanyahu, il 24 luglio 2001 rileva dal proprietario (la New York Port Authority) l’intero complesso del World Trade Center. E’ un contratto d’affitto per 99 anni, per il quale Silverstein s’impegna a pagare 3,2 miliardi di dollari; naturalmente a rate. Paga la prima (essenzialmente con prestiti bancari) e intanto assicura il complesso di grattacieli con 23 compagnie di assicurazione, per un totale di 3,55 milioni. Dopo l’attentato e il crollo delle Twin Towers, Silverstein chiederà agli assicuratori il doppio – 7,1 miliardi – pretendendo che i sinistri sono stati due, due essendo gli aerei che hanno colpito le Towers. Ne nacque una battaglia legale, assai complessa, in cui 10 assicuratori poterono dimostrare che il sinistro era stato uno; altri dieci dovettero anno sostenuto che la IM accettare la tesi dei due sinistri. Alla fin fine, Silverstein ha incassato 4,577 miliardi di dollari. Secondo alcuni, non senza l’aiuto del giudice Alvin Hellerstein (J), davanti al quale sono passate quasi tutte le cause legali concernenti l’11 Settembre. Il figlio di Hellerstein ha fatto alyah in Israele, abita fra i coloni fanatici nei Territori Occupati, ed è l’avvocato che rappresenta la ICTS ( International Consultants on Targeted Security) la ditta israeliana che gestisce la sorveglianza degli aeroporti, fra cui quelli dove l’11 settembre sono passati i pretesi attentatori islamici.

ZIM Shipping: grossa compagnia di navigazione cargo, per metà posseduta dallo Stato d’Israele, aveva 250 dipendenti, per sistemare i quali aveva preso in affitto l’intero sedicesimo piano e parte del 17mo della Torre 1. Il 4 settembre 2001, la compagnia trasloca con tutto il personale in una nuova sede, a Norfolk Virginia; per risparmiare, aveva poi spiegato la ditta. I cospirazionisti han sostenuto che la ZIM in realtà aveva pagato l’affitto della North Tower fino alla fine del 2001, quindi non aveva risparmiato nulla; torme di debunker si sono lanciati a smentire questa circostanza, dicendo che i cospirazionisti se l’erano inventata. Alla fine, questi hanno obbligato la New York Port Authority, in forza del Freedom of Information Act, ad esibire il contratto d’affitto che la ZIM aveva firmato: e così s’è scoperto di peggio. Ossia che la ditta aveva firmato nel 1996 un contratto decennale d’affitto, che spirava nel febbraio 2006. Ossia poteva stare lì altri quattro anni e mezzo. Invece se ne va il 4 settembre 2001. E la ZIM non aveva interrotto il contratto, né aveva cercato di subaffittare quello spazio che abbandonava, quindi in teoria avrebbe dovuto continuare a pagare l’affitto fino al 2006; si stima, sugli 8 milioni di dollari. Per fortuna sua, la distruzione della Torre Nord l’ha liberata da quell’impegno. Una armatrice preveggente e fortunata.

Gli Israeliani Danzanti. Il giorno 11 settembre, una cameriera segnò alla polizia dei giovanotti che, sul tetto di un furgone parcheggiato al Liberty State Park di Jersey City, “esultavano” , “saltavano su e giù di gioia”, e si fotografavano a vicenda con le Torri in fiamme sullo sfondo, facendo il gesto di “V” con le dita. Fermati col loro furgone, sono risultati israeliani, di nome Sivan e Paul Kurzberg, Yaron Shmuel, Oded Ellner e Omer Marmari. Lavoravano (illegalmente) per l’agenzia di traslochi Urban Moving Systems, a cui apparteneva il furgone; al momento del fermo, hanno farfugliato scuse come “Non siamo noi i vostri nemici, i vostri nemici sono anche i nostri: gli arabi”. Naturalmente anche su questo evento si sono lanciati i “debunker” per cercre di farlo svanire, di dimostrare che è “un mito complottista”. Ma non è un mito che il proprietario della Urban Moving System, di nome Dominik Suter, israeliano, appena quei suoi lavoranti (tutti ex militari israeliani) sono stati presi, è fuggito in Israele; e in gran fretta, lasciando anche i computer accesi negli uffici; e ricercato dall’FBI, non è più tornato.

Immagine
Israeliani danzanti, alla tv israeliana

I cinque ragazzoni sono stati detenuti a lungo dal FBI. Poi sono stati espulsi per aver lavorato in Usa senza permesso, e quindi sottratti a ulteriori indagini, da Michael Chertoff, che il giorno 11 Settembre era il capo della divisione penale nel Dipartimento della Giustizia, e si trovava in New Jersey: qui avocò a sé tutte le prime indagini sull’attentato e guidò le polizie (locale e federale) dove era opportuno. Ne 2005 Chertoff fu elevato da Bush a ministro: capo del nuovo ministero della sicurezza interna, Department of Homeland Security. Michael Chertoff è figlio del rabbino Gherson Baruk, e di Livia Eisen, israeliana, hostess della compagnia di bandiera El Al, e divenuta famosa a suo tempo per aver sventato un dirottamento aereo da parte di palestinesi.

Immagine
Chertoff

Philip Zelikow (la cui identità J è negata da alcuni, sostenuta da altri) è stato il capo del ‘transition team” di Bush jr.; dopo il mega-attentato Bush l’ha nominato direttore esecutivo della Commissione senatoriale sull’11 Settembre: quella dove sono le 28 pagine. In quella veste, è stato lui che ha deciso quali informazioni sulle indagini e d’intelligence passare ai senatori della Commissione, e quali non far loro vedere; anzi, secondo il giornalista Philip Shenon del New York Times, è stato lui, Zelikov, a scrivere, se non ampie parti del Rapporto della predetta Commissione, almeno la “scaletta” di esso, prima ancora che la Commissione si radunasse effettivamente.

Immagine
Zelikow

Zelikov, che si è auto-definito “un esperto nella creazione e mantenimento di mitologie pubbliche”, nel 1998 scrisse (con Ashton Carter, il ministro della Giustizia l’11 Settembre, e l’ex capo della Cia nonché J John Deutsch) un articolo su Foreign Affairs, la rivista del Council on Foreign Relations, dal titolo: “Catastrophic Terrorim”, in cui speculava sulle conseguenze politiche di un attentato grosso come quello di Pearl Harbor, per esempio la distruzione del World Trade Center. Una vera profezia.


http://www.maurizioblondet.it/11-settem ... -ed-anche/

Re: Re:

25/04/2016, 08:55

Plutone77 ha scritto:
11 Settembre: Trump adotta la nuova versione ufficiale. Ed è nuovo anche lui.

ZIM Shipping: grossa compagnia di navigazione cargo, per metà posseduta dallo Stato d’Israele, aveva 250 dipendenti, per sistemare i quali aveva preso in affitto l’intero sedicesimo piano e parte del 17mo della Torre 1. Il 4 settembre 2001, la compagnia trasloca con tutto il personale in una nuova sede, a Norfolk Virginia; per risparmiare, aveva poi spiegato la ditta. I cospirazionisti han sostenuto che la ZIM in realtà aveva pagato l’affitto della North Tower fino alla fine del 2001, quindi non aveva risparmiato nulla; torme di debunker si sono lanciati a smentire questa circostanza, dicendo che i cospirazionisti se l’erano inventata. Alla fine, questi hanno obbligato la New York Port Authority, in forza del Freedom of Information Act, ad esibire il contratto d’affitto che la ZIM aveva firmato: e così s’è scoperto di peggio. Ossia che la ditta aveva firmato nel 1996 un contratto decennale d’affitto, che spirava nel febbraio 2006. Ossia poteva stare lì altri quattro anni e mezzo. Invece se ne va il 4 settembre 2001. E la ZIM non aveva interrotto il contratto, né aveva cercato di subaffittare quello spazio che abbandonava, quindi in teoria avrebbe dovuto continuare a pagare l’affitto fino al 2006; si stima, sugli 8 milioni di dollari. Per fortuna sua, la distruzione della Torre Nord l’ha liberata da quell’impegno. Una armatrice preveggente e fortunata.


Chissà cosa ne pensa Attivissimo, il beota, di questa circostanza....
Bisognerebbe chiederlo.... [:305]

Re: Re:

25/04/2016, 08:56

13076743_1068866433173361_2873982770705926756_n.jpg
13076743_1068866433173361_2873982770705926756_n.jpg (29.16 KiB) Osservato 3063 volte

Re:

05/05/2016, 22:05

Errori medici terza causa di morte negli Stati Uniti

Morire per errore. Gli sbagli commessi da medici e operatori sanitari rappresentano la terza causa di decesso negli Stati Uniti, dopo malattie cardiovascolari e tumori. Sono oltre 250 mila le vittime l'anno, rispetto alle 611 mila per patologie cardiache e delle 585 mila per cancro, secondo uno studio della Johns Hopkins University.

I ricercatori hanno analizzato i tassi di mortalità negli usa fra il 2000 e il 2008 calcolando che 251.454 persone risulterebbero morte per errori nel percorso di cura, a fronte di 35.416.000 accessi in ospedale nel 2013. Si tratta del 9,5% del totale dei decessi negli Usa in un anno.

L'equipe sottolinea che la maggior parte degli sbagli non è commessa dai medici, e non dovrebbe automaticamente dare origine a un intervento punitivo o un'azione legale. Spesso, infatti, questi errori sono il risultato di problemi sistematici, come scarso coordinamento, percorsi assicurativi frammentati, mancanza di protocolli adeguati. E su questo, sottolineano i ricercatori, non si è fatto abbastanza. "Tumori e malattie cardiache ricevono tonnellate d'attenzione - afferma Martin Makary, della Johns Hopkins - gli errori medici non figurano invece sulla lista" dei 'big killer'. E dunque il problema "non ottiene i fondi e l'attenzione che merita". Lo studio è pubblicato sul British Medical Journal.


http://www.adnkronos.com/salute/sanita/ ... pyVpL.html

Re:

06/05/2016, 08:44

può essere che negli usa
c sia un protocollo riservato (o sottinteso)
per cui i poveracci e quelli per cui
non vale la pena insistere
negli ospedali pubblici (e non)
li fanno schiattare..
(in soggetti a rischio basta un pò di negligenza..
x ottenere il risultato)
col beneplacito delle assicurazioni,
si capisce..
le quali risparmiano..
e magari un tot del risparmio
va alla struttura ospedaliera "compassionevole"..

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