29/05/2015, 19:03
29/05/2015, 21:18
29/05/2015, 21:21
29/05/2015, 21:46
29/05/2015, 22:02
Wolframio ha scritto:Potrebbe essere all'incirca così:Ho motivo di credere che possano essere due le ipotesi atte a spiegare tali fenomeni. Credo pure che non si esauriscano tanto presto.
- Test militare (chi? Skylark, organismo parabellico transnazionale segreto) su bersagli specifici. Ora colpiscono singole specie animali, domani abbatteranno singole etnie di uomini: ispanici, ebrei, afroamericani, indù, slavi, arabi...
- Fenomeno squisitamente fortiano. Perturbazioni sul continuum tra dimensioni tangenti la nostra, provocherebbero tali morie. Perché alcune specie e non altre? Target archetipale che viene messo in sofferenza.
Source: il grande ignoto: PROVE TECNICHE DI FINE DI UN MONDO
Sovrappopolazione - Il che ci porta al punto della sovrappopolazione. Se l’obiettivo sulla popolazione mondiale è infatti quello di ridurne il numero così drasticamente come richiesto dalla World Health Organization (OMS) e il World Wildlife Fund (WWF) tra i tanti, la gente deve morire, non solo smettere di riprodursi. Presumibilmente allora, le scie chimiche potrebbero essere un tentativo di realizzare questo progetto. Un unico agente irrorato, utilizzato sulla popolazione per decimarla, è improbabile. In questo momento, le persone cercano di superare le malattie indotte dalle scie chimiche. Se il singolo agente irrorato fosse stato infatti il vero metodo, la gente sarebbe già morta. Ed anche con un agente in grado di essere letale con un certo ritardo, la variabilità nella risposta immunitaria tra le persone colpite si tradurrebbe in qualche morte prematura. Decessi correlati direttamente alle scie chimiche sono stati estremamente bassi, la possibilità che le scie chimiche contengano agenti patogeni mortali, magari con ritardo, è quindi altrettanto bassa. L’irrorazione dell’agente doppio è un'altra possibilità. Un agente benigno è applicato ora, e la sua combinazione con un attivatore in futuro, ne farebbe un insieme letale. L'attivatore può essere qualsiasi cosa di altro dalle sostanze biologiche o chimiche o campi elettromagnetici, come quelli potenzialmente generati da HAARP. Il metodo elettromagnetico è pura speculazione, e quindi considerato al momento improbabile. Applicare l'agente attivatore comporterebbe solo la morte dei soggetti colpiti dall'agente benigno. Si tratta di un sacco di lavoro, fatica e di rischio rispetto al solo applicare un unico agente in un preciso momento e “saltare” chi non ha avuto mai a che fare con l’agente benigno. Perché fare la doppia irrorazione e correre il rischio di far vedere le scie chimiche a tutti e quindi di far palesare informatori ora, quando si può tenere tutto clandestino fino al giorno finale quando si applica una soluzione letale unica?
Fonte: http://freeskies.over-blog.com/article- ... 15750.html
30/05/2015, 01:18
Wolframio ha scritto:Quello che accomuna le morti in massa di uccelli, pesci ed altri animali, è la selezione per specie.
30/05/2015, 03:00
30/05/2015, 08:17
MaxpoweR ha scritto:Nel caso delle gazzelle perchè colpisce solo le femmine?(circa il 90% delle vittime sono femmine). Come si può sviluppare un agente patogeno che colpisca solo le femmine e perchè? dal momento che vuoi sterminare una specie ne fai uno generico no? risparmi tempo e fatica...
Per lo stesso motivo le spiegazioni fornite dall'articolo mi sembrano improbabili.
Potrebbe essere un virus od un batterio o una qualche spora? Ma resterebbe comunque la domanda perchè solo le femmine e perchè adesso?
Mah
"Mantieni l'Umanità sotto 500.000.000 in perenne equilibrio con la natura."
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Georgia_Guidestones
10/07/2015, 23:32
14/05/2016, 20:08
15/05/2016, 02:40
30/08/2016, 21:02
Norvegia, più di 300 renne uccise da una tempesta elettrica
E' accaduto nel Parco Nazionale di Hardangervidda, dove un’intera mandria di renne è stata trovata morta sui prati. Nel Paese l'evento è senza precedenti
La mandria di renne al Parco Nazionale di Hardangervidda. Fotografia di Havard Kjøntvedt, Enviroment Directorate / The Norwegian Nature Inspectorate
Come riportano le autorità locali, in un parco nazionale norvegese una tempesta di fulmini ha ucciso più di 300 renne. La Norwegian Environment Agency ha rilasciato le inquietanti immagini degli animali, tra i quali ci sono 70 cuccioli. L’impressione è che le renne siano semplicemente cadute sul posto, esattamente dove si trovavano, sulle distese d’erba del più grande altipiano montano dell’Europa settentrionale, Hardangervidda.
Questo parco nazionale, il più grande in Norvegia a ospitare popolazioni di renne selvatiche, si estende per qualcosa come 8000 chilometri quadrati e ospita tra le 10000 e le 11000 renne. Per ora non si conoscono i dettagli dell'accaduto, ma è probabile che le renne facessero parte di una mandria che si è radunata per far fronte al violento temporale che si è abbattuto sull’area venerdì scorso.
Fotografia di Havard Kjøntvedt, Environment Directorate/the Norwegian Nature Inspectorate
Non è la prima volta che uno o
più fulmini siano causa di morte per un'intera mandria. Nel 1990 una tempesta ha ucciso 30 bovini in una fattoria di Orange County, in Virginia, lasciando i loro corpi sparsi nella campagna. Nel 2005 un fulmine ha provocato la morte di 68 mucche da latte in una fattoria fuori Dorrigo, nel New South Wales, Australia. Nel 2008 c’è stato Montevideo, in Uruguay, dove un fulmine ha colpito un recinto spinato e ucciso i 52 animali che stavano pascolando al suo interno.
“Avevo già sentito parlare di mandrie di mucche morte quando il fulmine ha colpito il terreno”, commenta Steve Goodman, ricercatore del National Oceanographic and Atmospheric Administration’s Satellite Service. “Sappiamo bene che possono diffondersi per centinaia e centinaia di metri”.
Intervistato dall’Associated Press, il portavoce dell’agenzia norvegese Kjartan Knutsen ha detto che un evento su così larga scala non ha precedenti nel Paese. “Non avevamo mai avuto a che fare con numeri simili prima d’ora”.
Goodman, tuttavia, sottolinea che il territorio della Norvegia non è così soggetto ai fulmini. I dati da satellite del Global Hydrology Research Center NASA mostrano che durante l’anno, in media, la parte meridionale del Paese è colpita da meno di un fulmine per chilometro quadrato.
Sul fronte opposto troviamo il più grande hot spot di fulmini di tutto il mondo, il lago Maracaibo in Venezuela, che ogni anno viene colpito più di 232 volte per chilometro quadrato. E convive con tempeste notturne 297 giorni su 365.
09/11/2016, 12:42
09/11/2016, 14:34
09/11/2016, 14:34
MaxpoweR ha scritto:Effetto Trump?