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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 17/06/2016, 17:34 
ho letto stamattina.
questi sono capaci di tutto..
prendono un matto
gli fanno ammazzare un politico,
donna e caruccia x il massimo
impatto emotivo, perfetta vittima sacrificale,
tutto per far cambiare idea alla gente..
non bastavano i gridi di terrore dei politici..

sono proprio alla frutta..

AGGHIACCIANTE..

ma poi che c'entra il singolo
svitato manovrato col referendum?



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 17/06/2016, 17:36 
Niente ovviamente, ma il 90% della popolazione è composta da babbei bovini e quindi di fronte ad un pò di sofferenza e due lacrime e qualche servizio lacrimevole in tv si lasciano ammansire e guidare sulla strada giusta :)



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 17/06/2016, 17:43 
Thethirdeye ha scritto:
Xanax ha scritto:
http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/11920400/brexit-morte-jo-cox-borsa-londra-schizza-verso-alto.html

Immagine


L'orrore in Gran Bretagna: accoltellata più volte, finita con tre colpi di pistola. È stata uccisa così Helen Joanne Cox, deputata laburista e contro la Brexit. Il folle, con simpatie neonaziste, l'ha ammazzata gridando "Britain first", la Gran Bretagna prima di tutto. Un gesto, si suppone, fortemente legato al referendum sull'uscita dall'Unione europea, contro il quale, come detto, la 41enne si batteva in prima linea. L'orrore è avvenuto alle porte di Leeds, nel West Yorkshire, nel villaggio Birstall. Ad uccidere è stato Thomas Mair, 52 anni, fermato poco dopo.

Un orrore che, purtroppo, è già storia. Un omicidio efferato che potrebbe spingere il fronte Brexit alla sconfitta, per inciso lo stesso fronte Brexit al quale appartiene la bestia che ha ucciso. Il contraccolpo emotivo di una simile vicenda, a pochissime ore dal voto, potrebbe cambiare le sorti del referendum. E se Brexit poteva cambiare la storia, ora, con ottima probabilità, è il momento di follia di un criminale a cambiare la storia. Non soltanto quella della povera Cox, a cui ha spezzato la vita, ma anche quella del Regno Unito e dell'Europa. La Brexit sembrava probabile. Ora molto meno. E a dimostrarlo in maniera lampante ci pensa questo grafico mostrato dal TgLa7 di Enrico Mentana: dopo l'omicidio, la Borsa di Londra è schizzata verso l'alto. I mercati, insomma, cambiano idea: con la morte della Cox scommettono sulla sconfitta del fronte Brexit.


Incredibile il livello di strumentalizzazione......

C'è comunque da dire che gli euroentusiasti sono davvero disperati.
L'avranno uccisa loro la giornalista....

Un pò come fanno gli israeliani con i palestinesi.
Uccidono altri israeliani per poter colpevolizzare
e poi attaccare i loro avversari...

www.coriere.it/economia/16_giugno_17/di ... 61a7.shtml


l'avranno?
l'hanno uccisa loro..

questi svitati sono tutti manovrati e tenuti
in caldo alla bisogna..
tutti felici perchè dopo l'omicidio
la brexit, secondo loro,
si allontana..
quindi per scongiurare i cali in borsa
basta versare un pò di sangue??

PAZZESCO..



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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 17/06/2016, 17:52 
MaxpoweR ha scritto:
Niente ovviamente, ma il 90% della popolazione è composta da babbei bovini e quindi di fronte ad un pò di sofferenza e due lacrime e qualche servizio lacrimevole in tv si lasciano ammansire e guidare sulla strada giusta :)


ammazzano una politica,
la borsa va su..

basterebbe fare 2 + 2..


la pro ue bella buona e brava, morta da martire
e lo svitato matto brutto e rinko che è pro brexit.
ergo se si vota contro l'ue=allora si è brutti sporchi e rinko..
il gioco è quello..
è tutto talmente evidente..
costruito a tavolino..

magari se tsipras
non si adeguava gli facevano precipitare l'aereo..

o prendeva un matto pro uscite dall'euro
per fare una strage in una banca greca..
chissà cosa si inventavano..



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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 17/06/2016, 18:41 
nulla accade per caso nel campo della politica e dei giochi di potere NULLA, ricordatevelo.


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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 18/06/2016, 11:00 
Tratto da:
Euro-oligarchia: nel panico, ma incorreggibile

Maurizio Blondet 16 giugno 2016

http://www.maurizioblondet.it/euro-olig ... reggibile/

In Europa, il fenomeno è ancora più accentuato, e sconfina nella patologia: gli inglesi stanno per votare la Brexit, probabilmente decretando la fine del progetto di un’Europa anti-nazionale, costruita alle spalle delle nazioni e della democrazia, da tecnocrati-congiurati; ma da Bruxelles e da Berlino non arriva una sola autocritica. Non la minima proposta di riforma, di apertura alle obiezioni, di ripensamento dell’agghiacciante inglobamento di una dozzina di paesi dell’Est, estranei alla mentalità comune. Solo il proposito di “dare all’Inghilterra una lezione durissima, facendole pagare cara l’uscita, nella speranza di dissuadere i cittadini europei dal cercare simili avventure”, secondo il corrispondente a Bruxelles di 24 Ore. E’ il bastone che hanno già usato per la Grecia, ed anche per l’Italia, dandoci governi decisi a Francoforte, Berlino e Bruxelles; sugli inglesi, quasi certamente questa minaccia che si sta decidendo in massa a “uscire”: sanno riconoscere una dittatura quando ne vedono una.

Parigi in insurrezione permanente
La Francia è in stato insurrezionale, ma il Budino dell’Eliseo non si dà per inteso: esegue il programma sul lavoro da svalutare che gli è stato dettato dall’Europa, e non è in grado di capire che quel tempo è passato. Parimenti, tutti i politici europei, dopo aver demandato per cinquant’anni le scelte decisive a Bruxelles, o ancor peggio ai “mercati” –ossia all’economia predatoria – non hanno più la legittimità per dare ordini ai loro popoli.

Non hanno un piano B. Questa crisi potrebbe essere l’occasione per rifondare l’Europa, ma la Merkel con sul volto (secondo uno psichiatra tedesco) “ tutti i segni della depressione” non fa’ che ripetere le stesse minacce di una egemonia tedesca ormai messa in forse, come le impone il dettato di un impero americano in piena confusione allucinatoria. Già basterebbe, come disse Varoufakis ad Evans-Pritchard, che riconoscessero che “la UE di oggi è una casa deformata e mezzo-finita che nessuno ha voluto in questo modo”, sarebbe un segno di resipiscenza e onestà intellettuale. Niente, vogliono più Europa, più deformità.

Non ammettono di aver sbagliato
E’ sintomatico il fatto che quando lorsignori e i loro media elencano i motivi per cui la Gran Bretagna deve restare in Europa, non sanno pensar ad altro che a motivi economici: se uscite ci perdete, crollerà il Pil, i mercati vi puniranno. Tanto si sono asserviti ai “mercati” (globali per giunta) da non aver più coscienza che la questione è politica, ed esige scelte politiche. Attenzione: non la politica ornamentale, arma di distrazione di massa, dei “diritti civili” ai gay, o la chiacchiera sulla Boschi, nei talk shows; la Politica con la P maiuscola. La cui irruzione terrorizza i tecnocrati e i loro caudatari.

Evans Pritchard, il giornalista del Telegraph che emerge ormai come la guida intellettuale del Brexit, ha già risposto alle obiezioni di tipo economico: “Chiunque creda che sarà facile alla Gran Bretagna svincolarsi dopo 43 anni di avviluppamento negli affari UE, è un ciarlatano o un sognatore”. Ma qui, gli inglesi devono scegliere “se vogliono vivere sotto un regime sovrannazionale, governato da un Consiglio Europeo che noi non eleggiamo, e che il popolo britannico non può rimuovere, anche se persiste nell’errore”. Bisogna “restaurare in pieno l’autogoverno di questa nazione”; questa è una scelta “elementare”. Nessuna convenienza economica vale la libertà politica. E’ una frase che, ad un blogger italiano, ricorda quella con cui Churchill criticò il governo britannico che aveva accontentato Hitler a Monaco: “Dovevano scegliere tra la guerra o il disonore. Hanno scelto il disonore, e avranno la guerra”.

Noi possiamo a buon diritto parafrasare: abbiamo barattato la sovranità per il benessere economico; abbiamo ottenuto la servitù e la più grave recessione dagli anni ’30, milioni di disoccupati, una generazione perduta per il lavoro, la perdita di mercati internazionali che si è accaparrata Berlino, l’annullamento del 25% delle nostre industrie – proprio come in una guerra.

“Da sei anni nella crisi dell’eurozona, e non c’è ombra di unione fiscale: niente eurobonds, nessun fondo di riscatto hamiltoniano dei debiti, nessuna messa in comune del debito pubblico, e nessun trasferimento dei bilanci” dai paesi attivi ai passivi: tutte le cose normali e obbligatorie di una unione monetaria, a cui la Germania si oppone con pietrificata ostinazione. E’ questo che ha decretato la rovina dell’euro, moneta “comune” che comune non è, ma è il marco tedesco gestito come vogliono solo i tedeschi. Un colossale fallimento, anzi un crimine economico, dice Evans-Pritchard: ma “nessuno è mai stato chiamato a rispondere per gli errori di progettazione e arroganza dell’euro, o per la contrazione monetaria e fiscale che ha trasformato la recessione in depressione, e ha portato a livelli di disoccupazione giovanile in Europa, che nessuno avrebbe mai pensato possibile o tollerabile in una società civile moderna”. Non c’è stata alcuna commissione di verità e riconciliazione per il più grande crimine economico dei tempi moderni. Non sappiamo esattamente chi era responsabile perché il potere è stato esercitato attraverso un gioco oscuro delle élite a Berlino, Francoforte, Bruxelles e Parigi”.

E’ appunto qui che si vede che la mancanza di democrazia ha anche rovinato l’economia, ci ha dato “un altro decennio perduto…Il Progetto ha svuotato il sangue vitale delle istituzioni democratiche, ma non ha saputo sostituirle con nulla di legittimo o che si possa amare. La Ue sottrae carisma, e lo distrugge. E’ così che muoiono le democrazie. Sono lentamente dissanguate da ciò che le rende democratiche, da un processo graduale di degrado interno e crescente indifferenza”.

“C’è forse stata una vera valutazione di come leader democraticamente eletti in Grecia e Italia siano stati sbattuti fuori dal governo e rimpiazzati da tecnocrati UE, magari non con un colpo di stato in senso legale ma certo con metodi furfanteschi? Con quale autorità la Banca Centrale Europea ha scritto lettere segrete ai governanti di Spagna e Italia nel 2011 ordinando loro di cambiare le loro leggi su lavoro, la previdenza sociale, e la politica fiscale, puntando loro alla tempia la pistola dell’acquisto dei titoli pubblici?”. Avete capito: Evans-Pritchard sta difendendo noi; difendendo quella nostra sovranità che noi non abbiamo difeso, ben contenti che “l’Europa” ci liberasse dal Cav. Anche a costo dello spread al 400 per cento, creato apposta da Draghi, Merkel e Sarko, e di un paese stroncato da Mario Monti..

Che vergogna.

“La UE ha superato la linea fatale- continua il nostro – quando ha contrabbandato il Trattato di Lisbona, attraverso la congrega dei funzionari, dopo che il testo era già stato rigettato dagli elettori francesi e olandesi per referendum. Una cosa è far avanzare il progetto di nascosto col metodo Monnet; un’altra indire un plebiscito e poi infischiarsi dei risultati”. Ancora una volta, è un appello allo spirito civico di inglesi, di europei liberi, offeso e violato dalla “congrega”.

Chiudono la prigione e buttano la chiave
Quanto resti di questo spirito nel Regno Unito, è più che dubbio. Contrariamente agli strilli della propaganda, i bookmakers danno per certa la vittoria del “restare”. C’è chi si consola: anche in caso di sconfitta del Brexit, esso ha mostrato che la UE è mortale, che può finire se i suoi cittadini lo decidono per referendum. E’ un ottimismo perlomeno eccessivo: come abbiamo visto, durante tutta la campagna contro il Brexit, Bruxelles, Berlino, Francoforte, Parigi (e Roma) non hanno offerto la minima autocritica, riconosciuto alcun errore, proposto un briciolo di riforma.

Se vincono loro, non sarà consentito più alcun referendum a nessuno dei popoli. La UE, prigione dei popoli, chiuderà il portone e loro butteranno via la chiave.

Evans-Pritchard l’ha previsto: “la mia esperienza concreta, e cinque anni a fare il lavoro a Bruxelles, mi dicono che lorsignori si impadronirebbero in trionfo della decisione britannica di restare, giudicandola un atto di sottomissione per paura. Intascherebbero il voto; a parte che troppo è già avvenuto, che non può essere perdonato”.

E c’è anche una conseguenza peggiore, se vince la viltà contro la dignità, se l’economia sulla Politica. Alcuni titoli:

“John Kerry: la pazienza Usa verso Russia e Siria sta finendo. Assad must go. “

“La NATO intima alla Russia di ritirare le truppe dall’Ucraina”.

“Truppe tedesche sono giunte il 14 giugno nel nord della Siria, e hanno preso posizione presso la città strategica di Manbij. L’esercito francese sta allestendo una base militare presso Kobani”.

Abbiamo scelto il disonore e avremo la guerra.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 18/06/2016, 11:02 
Barnard: ed ecco l’omicidio perfetto per fermare la Brexit

Il fatto indubitabile è che l’opinione pubblica inglese ora con una probabilità vicina al 99% si sposterà verso il voto pro Ue, mentre gli ultimissimi sondaggi davano Brexit davanti. Anche perché la fanfara della nomenklatura strillerà a 8000 decibel che Barnardi pro Brexit sono una masnadsa di fascisti, hooligan, medievali nazionalisti, buffoni alla Farage, estremisti pericolosi ecc. Non finirà più di suonare da qui al 23 giugno. Credo – e spero tanto di sbagliarmi, ma no – che dovremo dire addio a Brexit, dire addio cioè alla più straordinaria opportunità della Storia di distruggere la nomenklatura di Bruxelles che, come detto sopra, uccide diecimila volte di più del bastardo cane assassino di Jo Cox. Sono senza parole.

CONTINUA>>> http://www.libreidee.org/2016/06/barnar ... la-brexit/



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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 18/06/2016, 14:34 
[;)] ......



Brexit e omicidio Cox

Mario Giordano: no ai dietrologi, ma il killer è un utile idiota della Ue


Lacrime&champagne nei palazzi d' Europa, mai vista tanta euforia per un omicidio. Appena il pazzo Thomas Mair, già in cura per la sua follia, ha aggredito l' onorevole laburista Jo Cox i mercati finanziari hanno cominciato a inebriarsi. Quando è arrivata la notizia del suo decesso, poi, la baldoria ha raggiunto il clou. Listini impazziti, impennate azionarie, prezzi alle stelle, gaudio e giubilo di tutto gli operatori. L' esultanza dei sostenitori dell' Europa traspare da tutti i bond: da una parte vergano necrologi pieni di commozione. Dall' altra esultano come dei mandrilli. Si metteranno in coda al funerale, ma con lo spirito si sentiranno al party di Capodanno.

Nessuna dietrologia, sia chiaro. Nessun complottismo. Solo l' osservazione della realtà, fredda come la morte. Il cinismo delle Borse davanti alla bara della giovane mamma infatti è imbarazzante. E ci pone con forza una domanda: a chi giova tutto ciò? Gianni Riotta sulla Stampa risponde a modo suo. E scrive che «tanti parleranno di follia, ma c' è metodo in questa pazzia, il metodo feroce del risentimento populista». E così esplicita il pensiero di molti, il sottinteso sottile che circola su giornali e nei dibattiti Tv: Mair che grida «Britain First», pensano costoro, in fondo non è altro che il prodotto della campagna Brexit, la punta assassina dello schieramento anti-europeo, una specie di inviato speciale di Farage, Le Pen e Salvini. Il braccio armato, insomma, dei nemici di Bruxelles.

Il ragionamento è piuttosto pericoloso. Noi, infatti, siamo convinti che ad armare la mano di Mair sia soltanto la follia e che dietro quella follia ci sia soltanto una mente bacata, altro che metodo. Ma se dovesse davvero esserci un metodo, caro Riotta, siamo sicuri che sarebbe quello del risentimento populista? O piuttosto quello di chi brinda a cadavere caldo? Se davvero dovessimo pensare che quell' assassinio non è il gesto di un pazzo isolato, chi dovrebbe esserci dietro? Farage o la finanza che esulta? Le Pen o Piazza Affari che s' impenna? I nemici di Bruxelles o forse proprio Bruxelles?

Nessuna dietrologia, meglio ripeterlo. Nessun complottismo. Noi restiamo convinti che quel pazzo sia solo un pazzo, un povero disperato che si guadagnava da vivere aggiustando i giardinetti dei vicini e che è stato bollato come neonazista per via di un abbonamento a una rivista sudafricana. Fra l' altro pare che non abbia nemmeno gridato «Britain First» prima di aggredire la deputata, come invece sembrava in un primo momento. Ma tant' è. Il punto è questo: se si vogliono attribuire responsabilità più ampie, se si vuole cercare qualche altro colpevole, beh, forse sarebbe meglio guardare fra coloro che esultano di fronte all'omicidio. Più che a quelli che, con tutta probabilità, ne verranno elettoralmente travolti. Si dice: colpa della diffusione d' odio.

Sul Corriere della Sera Beppe Severgnini arriva addirittura a paragonare il veleno della campagna elettorale per la Brexit al veleno che ha armato la mano dei terroristi islamici di Charlie Hebdo o del Bataclan. «Colpisce bestemmiando una religione, colpisce in odio a una minoranza, colpisce in nome di un' ossessione, colpisce contro un' opinione. Anche un' opinione pacifica come quella di Jo Cox: l' Europa è casa nostra, restiamoci».

Scrive così, arrivando di fatto a teorizzare lo jiahdismo formato anti-Bruxelles, l' Isis-Brexit, il califfato del no Ue. Chi si oppone all' Europa, insomma, produce odio paragonabile a quello dei tagliagole di Al Bagdadi. Anche su questo punto specifico, per altro, ci permetteremmo una pacata osservazione. Ammesso e non concesso che l' odio prodotto nella campagna elettorale per la Brexit sia paragonabile a quello che sta dietro la strage del Bataclan (suvvia, Beppe, non ti sarà scappata la penna?), chi è il responsabile di quest' odio? Quelli che hanno chiesto un semplice referendum o chi ha lasciato intendere (il tedesco Schauble) che in caso di Brexit si sarebbe scatenata la guerra contro la Gran Bretagna? Quelli che chiedono semplicemente il parere dei cittadini o chi ha scritto (editoriale del il Sole 24 Ore) che in caso di Brexit la Germania «cercherebbe di dare all' Inghilterra una lezione durissima, facendole pagare cara l' uscita»? Quelli che si appellano allo strumento più democratico che ci sia o chi minaccia, in pratica, di tornare a bombardare Londra?

La risposta è così chiara che la capirebbe persino un paracarro europeo: solo chi diffonde odio, infatti, è capace di esultare cinicamente davanti a un omicidio. Proprio come hanno fatto le Borse in queste ore.

di Mario Giordano

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... lotto.html



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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 18/06/2016, 14:49 
Ecco forse (anzi, SICURAMENTE) perché è stata uccisa! [:(!]



Basta armi all’Arabia Saudita, basta massacri di bambini yemeniti. L’ultimo articolo di Jo Cox

La parlamentare laburista britannica Jo Cox, uccisa da un fanatico nazionalista al grido “prima la Gran Bretagna”, era un’attivista per i diritti umani. Il suo ultimo articolo, pubblicato il 14 giugno anche sul suo profilo facebook, chiede al governo britannico di interrompere la vendita di armi all’Arabia Saudita, che li usa nella guerra in Yemen, di cui le prime vittime sono i bambini. E’ lo stesso appello che il Movimento Nonviolento – insieme alla Rete Italiana Disarmo – da tempo rivolge al governo italiano. Oggi con più forza, anche per continuare l’impegno di Jo Cox. Ecco di seguito la traduzione integrale del suo articolo (a cura di Abir Soleiman)

Se, come il ministro degli Esteri sostiene, “relazioni strette con i paesi del Golfo sono cruciali per la sicurezza della Gran Bretagna”, non è anche arrivato il momento di usare il nostro stretto legame con l’Arabia Saudita per porre fine al massacro di bambini yemeniti? Quindici mesi fa il conflitto in Yemen si è acutizzato, quando la coalizione guidata dall’Arabia Saudita ha avviato un intervento militare a sostegno del governo contro l’opposizione Houthi. Metà della popolazione dello Yemen ora non ha accesso ai beni primari – cibo, acqua e farmaci. E con la violenza che si diffonde nel paese, il bilancio delle vittime continua a salire.

La vita dei bambini in Yemen è sempre stata difficile, ma il recente conflitto la sta rendendo insostenibile. I bambini rappresentano un terzo delle vittime civili e, da marzo dello scorso anno, una media di sei bambini al giorno vengono uccisi o feriti. I bambini vengono anche violentati, rapiti e reclutati come bambini-soldato. E come in Siria, anche posti che dovrebbero essere sicuri, come scuole e ospedali, vengono continuamente attaccati. Non esiste posto dove ripararsi. Nel 2015 l’Onu ha attribuito il 60 per cento dei bambini feriti e il 48 per cento degli attacchi a scuole e ospedali alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita. E la scorsa settimana, il report annuale del segretario generale delle Nazioni Unite su bambini e conflitti armati, per la prima volta, ha messo tale coalizione nella “list of shame” (lista della vergogna) per l’uccisione e la mutilazione di bambini. Tale coalizione si è così aggiunta a una lista di altri gruppi armate, statali e non, conosciuti per il terribile record di gravi violazioni contro bambini, e che comprende anche i governi del Sud Sudan e della Siria, così come Isis e Boko Haram. Anche gli Houthi fanno parte da alcuni anni di questa lista.

In ogni caso, con una mossa inaspettata e profondamente sconvolgente, lunedì notte il segretario generale ha temporaneamente rimosso la coalizione guidata dall’Arabia Saudita dalla lista, a seguito di pesanti pressioni dei sauditi e dei loro alleati. La rimozione è da intendere come temporanea, tuttavia il rappresentante permanente dell’Arabia Saudita presso le Nazioni Unite ha già dichiarato la decisione “irreversibile e incondizionata”. Questa azione segna un pericoloso e dannoso precedente, indebolisce la credibilità del report e, di fatto, indebolisce uno dei pochi concreti meccanismi internazionali per controllare gli abusi sui bambini durante una guerra. Inoltre, ignora l’ormai schiacciante prova di violazioni del diritto internazionale umanitario in Yemen – alcune delle quali potrebbero costituire crimini di guerra.

Alla luce di questo, la posizione del governo (inglese, ndr) è indifendibile e deve intervenire con urgenza attraverso tre azioni. Primo, dovrebbe usare tutta la sua influenza – inclusa l’appartenenza al gruppo di lavoro su “bambini e conflitti” del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – per rimettere i sauditi dove dovrebbero stare, nella “list of shame” (lista della vergogna). Secondo, è tempo di smettere con le titubanze e lavorare con la comunità internazionale al fine di avviare un’inchiesta indipendente su presunte violazioni del diritto internazionale umanitario da parte di tutti gli attori del conflitto. Infine, il governo dovrebbe immediatamente sospendere la vendita di armi a qualsiasi delle parti che possa utilizzarle violando il diritto internazionale.

Il Regno Unito è uno dei maggiori fornitori di armi dell’Arabia Saudita, con vendite che toccano i 6 bilioni di sterline nell’ultimo anno. Se il governo continua a vendere armi a monarchie che le utilizzano per infliggere danni indiscriminati e sproporzionati ai civili e alle infrastrutture, stando al diritto nazionale, dell’Unione Europea e a quello internazionale, allora lo sta facendo illegalmente. Questa settimana abbiamo sentito un’altra volta il governo dire che solo lavorando insieme all’Arabia Saudita possiamo influenzarla. Lo accetto. Ma sicuramente è ora che il governo dimostri che questa influenza può aiutare i bambini yemeniti, così come contribuire alla sicurezza della Gran Bretagna. Stasera, i bambini in Yemen andranno a dormire con la paura del presente e sperando in un futuro migliore. Questi bambini hanno disperatamente bisogno che il governo inglese compia queste tre azioni. Non possiamo continuare a deluderli.
http://www.azionenonviolenta.it/basta-a ... di-jo-cox/



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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 19/06/2016, 11:22 
Clamoroso: il Brexit post omicidio Cox avanti fino al 5% (e la nostra stampa tace).
Ecco perché Soros, Icahn & Co. stanno vendendo azioni…


L’ultimo sondaggio pubblicato da USA Today* e probabilmente commissionato da una grossa
banca d’affari americana ha dato ieri sera risultati clamorosi, il fronte del Brexit post omicidio
Cox è avanti fin anche di 5 punti percentuali.

http://scenarieconomici.it/clamoroso-il ... do-azioni/



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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 19/06/2016, 12:14 
Rassegnamoci,la Gran Bretagna non uscirà.Anche questa volta hanno unito volonta di cambiamento=violenza.Sono più furbi e scaltri di quanto si possa immaginare.Abbiamo fatto guerre su invenzioni.....armi.....


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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 19/06/2016, 13:13 
Thethirdeye ha scritto:
Clamoroso: il Brexit post omicidio Cox avanti fino al 5% (e la nostra stampa tace).
Ecco perché Soros, Icahn & Co. stanno vendendo azioni…


L’ultimo sondaggio pubblicato da USA Today* e probabilmente commissionato da una grossa
banca d’affari americana ha dato ieri sera risultati clamorosi, il fronte del Brexit post omicidio
Cox è avanti fin anche di 5 punti percentuali.

http://scenarieconomici.it/clamoroso-il ... do-azioni/



Avrebbe perso già un punto di vantaggio, se non sbaglio era dato a circa 6 punti percentuali il vantaggio prima del sacrificio umano



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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 20/06/2016, 19:51 
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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 21/06/2016, 11:02 
MaxpoweR ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
Clamoroso: il Brexit post omicidio Cox avanti fino al 5% (e la nostra stampa tace).
Ecco perché Soros, Icahn & Co. stanno vendendo azioni…


L’ultimo sondaggio pubblicato da USA Today* e probabilmente commissionato da una grossa
banca d’affari americana ha dato ieri sera risultati clamorosi, il fronte del Brexit post omicidio
Cox è avanti fin anche di 5 punti percentuali.

http://scenarieconomici.it/clamoroso-il ... do-azioni/



Avrebbe perso già un punto di vantaggio, se non sbaglio era dato a circa 6 punti percentuali il vantaggio prima del sacrificio umano



ragazzi..
stiamo ancora al neolitico antico..
che avevate capito??

comunque fa pensare la borsa..
dopo la cerimonia sacrificale
ieri in tv la borsa +3%..


chissà se le varie marionette umanitarie atlantiste
(regeni, cox, ecc. ecc. ecc.)
sono consapevoli che, alla bisogna,
potrebbero essere sacrificate
per il bene supremo del capitalismo globalista..

AGGHIACCIANTE..
io penso che la gente
qualche perplessità
l'abbia avuta..
potrebbe essere un effetto boomerang..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: 23 Giugno 2016, BREXIT: scenari apocalittici... per chi?
MessaggioInviato: 21/06/2016, 14:07 
Credo anche io ma di fronte a certe cose le persone pur di non essere considerate insensibili si adeguino. E te lo dice uno che si becca dell'insensibile e del cinico da amici\conoscenti ogni volta che un pupazzo di questi viene sacrificato e ci si trova a parlarne. L'ipocrisia ormai dilaga e non viene nemmeno percepita come tale.



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