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Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 08:39

mik.300 ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:riporto un messaggio che ho ricevuto, ovviamente autorizzato a farlo, che può aiutarci a capire meglio come possa essersi salvato uno dei due macchinisti.


Quei treni a composizione bloccata non hanno locomotiva ma una motrice: in pratica la cabina di guida è separata dal comparto passeggeri soltanto da una porta.

Se guardi questa immagine:
https://www.google.it/search?q=incidente+ferroviario+puglia&biw=1920&bih=946&source=lnms&tbm=isch&sa=X&sqi=2&ved=0ahUKEwih7__ss_DNAhUG7RQKHSjRBKAQ_AUIBygC#imgrc=jeoYQqLQ8C3GVM%3A

Puoi vedere che la cabina di guida è a pochi metri dalle porte di salita, e sull'altro lato era uguale.

Quando il macchinista ha visto che andava incontro al treno ha tirato la "rapida" (il freno in ferrovia è pneumatico e funziona per depressione: insomma, se manca l'aria in condotta il treno si ferma), che è l'ultima posizione del freno che scarica tutta l'aria dalla condotta in maniera quasi immediata.
Purtroppo a quelle velocità, nonostante i mezzi siano abbastanza leggeri e con poca inerzia ci possono volere anche 300 metri o più (al TAF, treno a composizione bloccata di 4 elementi a 2 piani, a 100km/h in alcune circostanze non bastano 600-700 metri per fermarsi...), quindi tiri la rapida e scappi, se puoi...


Ma quindi son morti entrambi i macchinisti? Alla tv dicevano che uno è in gravi condizioni ma qui leggo:

ANSA ha scritto:IDENTIFICATO ANCHE IL SECONDO MACCHINISTA - Appartengono a Luciano Caterino, 37 anni, originario di Corato (Bari), i resti umani trovati a bordo del convoglio giallo, quello proveniente da Bari, di cui era il macchinista. L'uomo nell'impatto è rimasto dilaniato. L'altro convoglio era guidato da Pasquale Abbasciano, di Andria, l'altro macchinista di questa tragedia, anche lui deceduto nello scontro. L'equipaggio dei due treni era composto da un macchinista e da un capotreno per ogni convoglio.



allora sono morti tutti e due..
mi pareva strano che uno fosse vivo
e l'altro no..

comunque ribadisco,
ma io non penso che in aperta campagna,
in mezzo a contadini, ulivi e mucche,
fosse consentito andare a 100 km/h..



appunto..
mah..

http://www.corriere.it/cronache/16_lugl ... 5352.shtml

«Andavo a scuola su quel treno
come Antonino dopo l’esame»
L’attore: «Non è una questione di poteri forti, ma di poteri deboli. Qualcuno avrà sbagliato, ma la responsabilità più grave è ridurre le risorse per i servizi pubblici»

RICCARDO SCAMARCIO. «Era il treno che prendevo da ragazzo per andare a scuola». La tragedia in Puglia è accaduta praticamente vicino a casa di Riccardo Scamarcio, che è nato a Trani. «Noi non lo chiamavamo nemmeno “treno”, ma “trenino” perché non andava a velocità elevata, era una specie di metropolitana che collega Bari a Barletta e si ferma in tutte le stazioni intermedie.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 09:07

mercoledì 13 luglio 2016
STRAGE IN PUGLIA: I VERI COLPEVOLI? FINALMENTE
QUALCUNO FA NOMI E COGNOMI. INDOVINATE CHI SONO


pino_aprile_terroni.jpg
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http://attivistam5snews.blogspot.it/201 ... evoli.html

Il giornalista Pino Aprile con un post su Facebook attacca senza paura i veri ed unici colpevoli di questa strage che ha scosso tutta l'Italia, facendo nomi e cognomi. Riportiamo il suo virgolettato:

" Non è un incidente, è un crimine con molti colpevoli, lo scontro fra treni in Puglia. Quei poveri viaggiatori uccisi sul binario unico sono vittime dell’immondo comitato di affari e tangenti che rovescia tonnellate di miliardi di euro su linee ad alta velocità inutili e sovradimensionate (fra Milano e Torino è stata progettata per merci e passeggeri, solo per far salire i costi, e per esser “economica” dovrebbero correrci almeno 400 treni al giorno; invece ne passano una quarantina e nemmeno uno merci); mentre al Sud si lasciano città senza treno, come Matera, altre ne vengono private, perché “non conviene”; e nel 2016 si sta ancora a binario unico su lunghi tratti, in regioni in pieno boom turistico, come la Puglia, la Calabria, la Sicilia, costringendo venti milioni di persone a collegamenti con velocità medie inferiori a quelle di un secolo fa, ma a prezzi, di fatto, più alti che nel resto del Paese e con vere e proprie truffe (frecciargento-fecciaschifo dismesse dal Nord, che percorrono gli stessi tratti dei regionali, ma a prezzi 7 volte maggiori e impiegandoci più tempo).

Siete (voi che questo avete costruito) assassini. Non possiamo portarvi dinanzi a un tribunale, perché avete fatto in modo da rendervi assolti; ma di fronte alla coscienza del mondo (esclusa la vostra, si capisce, della cui esistenza non abbiamo prove) siete condannati per omicidio plurimo, strage.

Signor Renzi Matteo, spieghi ai parenti di quei morti perché su 4560 milioni per le ferrovie ne ha destinati 4500 da Firenze in su e 60 da Firenze in giù (se sono arrivati sotto Firenze…):

Signor Delrio Graziano, informi chi sta piangendo per aver perso la ragione della sua vita che i suoi geologi stanno analizzando le rocce per capire se si può fare il treno fra Napoli e Bari. Poi, magari, spieghi ai suoi figli cos’è l’equità, il rispetto degli altri (valuti se è il caso di raccontare come ha fatto a non accorgersi che la sua Reggio Emilia, con lei sindaco, diventava “il bancomat della ‘ndrangheta”, mentre lei faceva visita ufficiale, per la festa del patrono, a Cutro, patria del boss Grande Arachi);

Signor Mauro Moretti, lei che, da capo di Trenitalia, pare cambiasse discorso quando si parlava di Sud (e se no, come ci diventava, da sindacalista, numero uno dell’azienda) vada dai sopravvissuti, a dire che ha fatto solo il suo dovere spendendo i soldi di tutto il Paese, solo in una parte del Paese; venda anche a loro la favola dell’azienda privata con i soldi nostri.

Non veniteci a parlare di errore umano; non veniteci a dire che i lavori per raddoppiare la linea erano in corso; non diteci che quelle sono le Ferrovie del nord Barese e voi siete altro… Lo sappiamo cosa siete. Non cercate i colpevoli, cercate uno specchio.

Fra lacrime di rabbia e di dolore, vi maledico; auguro ai vostri figli di non somigliarvi, per essere, come meritano, migliori. Voi che, come quanti vi hanno preceduto, avete spezzato un Paese in due aumentando i privilegi per alcuni e sottraendo diritti ad altri, siete colpevoli per esservi adeguati ai voleri di quelli cui dovete obbedienza e dei quali dovete garantire gli interessi; colpevoli come i nostri rappresentanti (si fa per dire: li scegliete e ce li imponete) che vi vendono la propria gente, per essere i primi degli ultimi; colpevoli come noi, per non essere stati capaci di tirarvi giù dai luridi seggi da cui vi illudete di contare qualcosa. Quando il mondo era civile, i responsabili di disastri come questo ne vivevano il tormento a vita.

Questi sono omicidi: l’iniquità è un’arma che colpisce a distanza, anche di tempo e il delitto non si rende manifesto. È vero che gli scontri possono avvenire anche dove il binario è doppio, ma è più facile che accadano dove è unico. Quindi, lasciandolo unico al Sud e doppio altrove, avete decretato chi deve morire prima.

Che è l’essenza del potere.
E della vostra colpa.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 09:30

Thethirdeye ha scritto:
mercoledì 13 luglio 2016
STRAGE IN PUGLIA: I VERI COLPEVOLI? FINALMENTE
QUALCUNO FA NOMI E COGNOMI. INDOVINATE CHI SONO


pino_aprile_terroni.jpg

http://attivistam5snews.blogspot.it/201 ... evoli.html

Il giornalista Pino Aprile con un post su Facebook attacca senza paura i veri ed unici colpevoli di questa strage che ha scosso tutta l'Italia, facendo nomi e cognomi. Riportiamo il suo virgolettato:

" Non è un incidente, è un crimine con molti colpevoli, lo scontro fra treni in Puglia. Quei poveri viaggiatori uccisi sul binario unico sono vittime dell’immondo comitato di affari e tangenti che rovescia tonnellate di miliardi di euro su linee ad alta velocità inutili e sovradimensionate (fra Milano e Torino è stata progettata per merci e passeggeri, solo per far salire i costi, e per esser “economica” dovrebbero correrci almeno 400 treni al giorno; invece ne passano una quarantina e nemmeno uno merci); mentre al Sud si lasciano città senza treno, come Matera, altre ne vengono private, perché “non conviene”; e nel 2016 si sta ancora a binario unico su lunghi tratti, in regioni in pieno boom turistico, come la Puglia, la Calabria, la Sicilia, costringendo venti milioni di persone a collegamenti con velocità medie inferiori a quelle di un secolo fa, ma a prezzi, di fatto, più alti che nel resto del Paese e con vere e proprie truffe (frecciargento-fecciaschifo dismesse dal Nord, che percorrono gli stessi tratti dei regionali, ma a prezzi 7 volte maggiori e impiegandoci più tempo).

Siete (voi che questo avete costruito) assassini. Non possiamo portarvi dinanzi a un tribunale, perché avete fatto in modo da rendervi assolti; ma di fronte alla coscienza del mondo (esclusa la vostra, si capisce, della cui esistenza non abbiamo prove) siete condannati per omicidio plurimo, strage.

Signor Renzi Matteo, spieghi ai parenti di quei morti perché su 4560 milioni per le ferrovie ne ha destinati 4500 da Firenze in su e 60 da Firenze in giù (se sono arrivati sotto Firenze…):

Signor Delrio Graziano, informi chi sta piangendo per aver perso la ragione della sua vita che i suoi geologi stanno analizzando le rocce per capire se si può fare il treno fra Napoli e Bari. Poi, magari, spieghi ai suoi figli cos’è l’equità, il rispetto degli altri (valuti se è il caso di raccontare come ha fatto a non accorgersi che la sua Reggio Emilia, con lei sindaco, diventava “il bancomat della ‘ndrangheta”, mentre lei faceva visita ufficiale, per la festa del patrono, a Cutro, patria del boss Grande Arachi);

Signor Mauro Moretti, lei che, da capo di Trenitalia, pare cambiasse discorso quando si parlava di Sud (e se no, come ci diventava, da sindacalista, numero uno dell’azienda) vada dai sopravvissuti, a dire che ha fatto solo il suo dovere spendendo i soldi di tutto il Paese, solo in una parte del Paese; venda anche a loro la favola dell’azienda privata con i soldi nostri.

Non veniteci a parlare di errore umano; non veniteci a dire che i lavori per raddoppiare la linea erano in corso; non diteci che quelle sono le Ferrovie del nord Barese e voi siete altro… Lo sappiamo cosa siete. Non cercate i colpevoli, cercate uno specchio.

Fra lacrime di rabbia e di dolore, vi maledico; auguro ai vostri figli di non somigliarvi, per essere, come meritano, migliori. Voi che, come quanti vi hanno preceduto, avete spezzato un Paese in due aumentando i privilegi per alcuni e sottraendo diritti ad altri, siete colpevoli per esservi adeguati ai voleri di quelli cui dovete obbedienza e dei quali dovete garantire gli interessi; colpevoli come i nostri rappresentanti (si fa per dire: li scegliete e ce li imponete) che vi vendono la propria gente, per essere i primi degli ultimi; colpevoli come noi, per non essere stati capaci di tirarvi giù dai luridi seggi da cui vi illudete di contare qualcosa. Quando il mondo era civile, i responsabili di disastri come questo ne vivevano il tormento a vita.

Questi sono omicidi: l’iniquità è un’arma che colpisce a distanza, anche di tempo e il delitto non si rende manifesto. È vero che gli scontri possono avvenire anche dove il binario è doppio, ma è più facile che accadano dove è unico. Quindi, lasciandolo unico al Sud e doppio altrove, avete decretato chi deve morire prima.

Che è l’essenza del potere.
E della vostra colpa.




Da Cornice. [:264]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 10:18

ma mi pare che c sia una direttiva ue dal 2014

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/ ... 32014L0088

che obbliga le ferrovie di qualunque gestione
a dotarsi di sistemi di sicurezza moderni,
ma mancano i decreti attuativi..

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-i ... i-2508851/

Il binario unico pugliese su cui si è fermata la vita di 27 persone e davanti al quale l’Italia intera è rimasta attonita, stordita da tanto orrore non è un’eccezione. Il 60% della rete ferroviaria è formato dal binario unico. In Italia il trasporto pubblico locale è regolato dalle Regioni. E spetta agli enti locali spendere i soldi per migliorare le linea. Ma i soldi non ci sono per tutti e così mentre alcune regioni hanno modernizzato le loro linee come la Lombardia e il Trentino Alto Adige, altre ricorrono ancora a sistemi di sicurezza che risalgono agli anni Cinquanta.

Come scrive La Stampa, per rimediare questa situazione era arrivata una Direttiva europea – recepita l’ anno scorso nel decreto legislativo 112/2015 – che questa modernizzazione (con gli standard e i controlli della Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria) la imponeva a tutte le reti ferroviarie interconnesse con quelle europee. Ma far scattare l’ obbligo il ministero delle Infrastrutture e Trasporti avrebbe dovuto emanare entro il 15 gennaio scorso un decreto indicando esplicitamente l’ elenco delle tratte ferroviarie interessate.

Il decreto ministeriale non è arrivato: al dicastero di Delrio, riporta il quotidiano torinese, dicono che è pronto da novembre, ma intanto ancora non si è visto..

capito?
entro il 15 GENNAIO 2016..

non è che il decreto non arriva perchè manca..
la copertura?

vista la tragedia andrebbe fatto SUBITO.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 10:45

Io sono anni che dico questo,e quando l'ho' detto in tanti mi hanno attaccato dicendomi che il Sud fotte e chiagne!,quando dicevo che le vere autostrade si costruiscono solo al Nord e che le fanno arrivano fin'anche all'interno di ogni loro garage delle loro abitazioni,qualcuno della Lega mi aveva sottolineato che a noi di soldi arrivano molti di più ma.....li sperperiamo!.
Il post di sopra già fa capire quanti di questi soldi si spendono al Nord e quanti al Sud.
Ci hanno sempre detto che il raddoppiamento di una linea ferroviaria è legato al numero di passeggeri che transitano ma.....non dicono che la maggioranza delle persone al Sud (e Sicilia in particolare) che deve viaggiare, evita di prendere un treno il quale per arrivare a destinazione impiega il doppio o il triplo del tempo rispetto all'auto o ad un Bus,un Linea ferroviaria efficiente non solo invoglia a prenderlo ma è (o dovrebbe essere) anche molto più conveniente di un'auto e anche più ecologico.Fin'ora in 150 anni in Italia il Sud è stato preso in giro dai governi pilotati politica del Nord,vi sono stati due pesi e due misure,le basi per fare sviluppare una regione devono essere le opere infrastrutturali;Strade,ferrovie,Ospedali,Scuole.
Purtroppo ci si accorge ora che il nodo e venuto al pettine alle regioni del Nord,loro non hanno capito ancora che senza un Sud sviluppato, anche loro patiranno e ora cercano l'aiuto del Sud per risolvere i loro problemi!. [:305]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 13:15

http://www.corriere.it/economia/16_lugl ... 07ee.shtml

In 4,6 milioni in povertà assoluta, a rischio stranieri e famiglie numerose
Record dal 2005: il 7,6% dei residenti nel 2015 è considerato povero, rispetto al 6,8% del 2014 e al 7,3% del 2013. In aumento al Nord, in particolare per gli stranieri, la povertà colpisce chi vive in città e le famiglie numerose

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 15:31

commedia all'italiana,
che diventa tragedia..
praticamente da sud
viaggiavano affiancati 2 treni..
da qui il casino..


http://www.corriere.it/cronache/16_lugl ... 5352.shtml

Il ritardo dei convogli

Il nodo decisivo, però, è nelle errate comunicazioni. Nulla al momento è ancora certo, ma il quadro si sta chiarendo. Tutto sarebbe nato dalla presenza sulla medesima tratta ferroviaria, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, di due treni in ritardo.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 17:43

bleffort ha scritto:Io sono anni che dico questo,e quando l'ho' detto in tanti mi hanno attaccato dicendomi che il Sud fotte e chiagne!,quando dicevo che le vere autostrade si costruiscono solo al Nord e che le fanno arrivano fin'anche all'interno di ogni loro garage delle loro abitazioni,qualcuno della Lega mi aveva sottolineato che a noi di soldi arrivano molti di più ma.....li sperperiamo!.
Il post di sopra già fa capire quanti di questi soldi si spendono al Nord e quanti al Sud.
Ci hanno sempre detto che il raddoppiamento di una linea ferroviaria è legato al numero di passeggeri che transitano ma.....non dicono che la maggioranza delle persone al Sud (e Sicilia in particolare) che deve viaggiare, evita di prendere un treno il quale per arrivare a destinazione impiega il doppio o il triplo del tempo rispetto all'auto o ad un Bus,un Linea ferroviaria efficiente non solo invoglia a prenderlo ma è (o dovrebbe essere) anche molto più conveniente di un'auto e anche più ecologico.Fin'ora in 150 anni in Italia il Sud è stato preso in giro dai governi pilotati politica del Nord,vi sono stati due pesi e due misure,le basi per fare sviluppare una regione devono essere le opere infrastrutturali;Strade,ferrovie,Ospedali,Scuole.
Purtroppo ci si accorge ora che il nodo e venuto al pettine alle regioni del Nord,loro non hanno capito ancora che senza un Sud sviluppato, anche loro patiranno e ora cercano l'aiuto del Sud per risolvere i loro problemi!. [:305]



Certo che "si chiagne e ...fotte" ma i capoccia! Fessi chi li vota ... (Vedo il Sud come quei Paesi africani: inviamo aiuti e i soldi finiscono in ... armi! Lì, dove finiscono?) [^] [:291]

Mi risulta che già dal 2007 erano stanziati (dall'Europa, che poi sono sempre soldi nostri!) i fondi per quella linea là ... E allora?


Immagine

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

14/07/2016, 20:29

a roma pure i topi
sono inkazzati neri..


http://roma.corriere.it/notizie/cronaca ... 07ee.shtml

Emergenza topi, donna morsa
da un ratto a piazza San Cosimato

Valentina Fatuzzo ha raccontato all’agenzia Askanews di essere stata morsa mentre era seduta in piazza e stava chiacchierando con un gruppo di amici. L’odissea per sottoporsi alla profilassi antitetanica attiva: un emoderivato non privo di rischi

Morsa da un topo in centro, a piazza San Cosimato: tra i luoghi più frequentati di Roma (oltre al mercato rionale ospita un parco giochi per bambini) e arena all’aperto con le proiezioni dei ragazzi del Cinema America. A raccontare la storia all’agenzia Askanews è Valentina Fatuzzo, che abita a Monteverde ma il 7 luglio era a Trastevere con un gruppo di amici. Proprio dopo aver visto un film in una sala della zona, si era fermata a chiacchierare in piazza. Mentre era seduta, ha sentito qualcosa che le si arrampicava sulla gamba: in pochi istanti, dopo aver sentito il morso, si è accorta del ratto. D’istinto, si è mossa per liberarsi dell’animale che le era rimasto attaccato addosso. Terrorizzata, Valentina si precipita corre nella vicina guardia medica di via Morosini: «Esco da lì con una ricetta di antibiotico ad ampio spettro da prendere immediatamente - dice - e l’idea di dovermi recare la mattina dopo, il prima
possibile, perché comunque ho un tempo limitato, entro le 24 ore, al centro antirabbico dell’università La Sapienza».



Il giro negli ospedali

Qui, per Valentina, comincia un’altra odissea: a piazzale Aldo Moro scopre che il centro antirabbico, in realtà, è un padiglione fantasma. Chiama un amico medico, che le consiglia di recarsi al Policlinico Umberto I, al centro di Igiene e malattie tropicali. I medici le spiegano che il protocollo è cambiato e non si fa più l’antirabbica, ma l’antitetanica: non solo la profilassi passiva, ma anche quella attiva con la somministrazione di immunoglobuline, un emoderivato, dunque potenzialmente pericoloso (tra le controindicazioni anche danni epatici). La paziente esce dall’Umberto I con la ricetta di un farmaco molto costoso, difficile da trovare e che le farmacie si rifiutano di fornire proprio per la pericolosità. Esasperata, Valentina prova al Pronto soccorso del San Giovanni: ostacoli e rimpalli anche qui, finché una caposala - dopo averle fatto firmare il consenso informato - sblocca la somministrazione di 500 unità di profilassi antitetanica attiva. Prima di essere congedata, le viene detto che il vaccino passivo le deve essere iniettato entro un mese dal morso, ma lei non si fida e, lunedì 11 luglio, va al centro vaccini di via Ozanam a Monteverde. Dove la versione è ancora un’altra: la dose va assunta al più presto e le fanno subito la puntura.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

15/07/2016, 00:54

Ufologo 555 ha scritto:
bleffort ha scritto:Io sono anni che dico questo,e quando l'ho' detto in tanti mi hanno attaccato dicendomi che il Sud fotte e chiagne!,quando dicevo che le vere autostrade si costruiscono solo al Nord e che le fanno arrivano fin'anche all'interno di ogni loro garage delle loro abitazioni,qualcuno della Lega mi aveva sottolineato che a noi di soldi arrivano molti di più ma.....li sperperiamo!.
Il post di sopra già fa capire quanti di questi soldi si spendono al Nord e quanti al Sud.
Ci hanno sempre detto che il raddoppiamento di una linea ferroviaria è legato al numero di passeggeri che transitano ma.....non dicono che la maggioranza delle persone al Sud (e Sicilia in particolare) che deve viaggiare, evita di prendere un treno il quale per arrivare a destinazione impiega il doppio o il triplo del tempo rispetto all'auto o ad un Bus,un Linea ferroviaria efficiente non solo invoglia a prenderlo ma è (o dovrebbe essere) anche molto più conveniente di un'auto e anche più ecologico.Fin'ora in 150 anni in Italia il Sud è stato preso in giro dai governi pilotati politica del Nord,vi sono stati due pesi e due misure,le basi per fare sviluppare una regione devono essere le opere infrastrutturali;Strade,ferrovie,Ospedali,Scuole.
Purtroppo ci si accorge ora che il nodo e venuto al pettine alle regioni del Nord,loro non hanno capito ancora che senza un Sud sviluppato, anche loro patiranno e ora cercano l'aiuto del Sud per risolvere i loro problemi!. [:305]



Certo che "si chiagne e ...fotte" ma i capoccia! Fessi chi li vota ... (Vedo il Sud come quei Paesi africani: inviamo aiuti e i soldi finiscono in ... armi! Lì, dove finiscono?) [^] [:291]

Mi risulta che già dal 2007 erano stanziati (dall'Europa, che poi sono sempre soldi nostri!) i fondi per quella linea là ... E allora?



Gli aiuti si mandano ai paesi del terzo mondo non a una regione che appartiene all'Italia Ufo'....[:303]
Purtroppo i Capoccia al Sud sono state persone nella maggioranza dei casi di estrazione Destroide e che neanche il ventennio Berlusconiano ha modificato,anzi!.
Guardando a grandi linee,non mi soffermo a guardare solo sotto il naso e dico che la corruzione nasce da chi ha molto denaro,e chi ha avuto molto denaro fra le regioni Italiane se non il Nord e i politici di Roma capitale!. [;)] [:306]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

15/07/2016, 11:32

A parte che il berlusca è stato al Governo 9 anni ... ma le Istituzioni (TUTTE) sono in mano a voialtri ... [;)]
Ha sempre avuto le mani legate; perfare determinate cose occorrefare le Commissioni d'Inchiesta, per cui .....
Comunque, i pugliesi, se la prendessero con il "mammo"! (votato da loro più di una volta ...) [;)]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

15/07/2016, 13:01

Ufologo 555 ha scritto:A parte che il berlusca è stato al Governo 9 anni ... ma le Istituzioni (TUTTE) sono in mano a voialtri ... [;)]


A Voialtri chi?,questi non mi appartengono,direi che sono molto più vicini al vostro modo di governare,vedi come si aiutano l'un l'altro. [:246]
Il Berlusca caro mio.. prima di essere al governo è stato anni a preparare assieme a certi "personaggi" molto discutibili il suo partito e che poi in tutto questo periodo che ha governato non ha fatto altro che aumentare le accise, non ha creato neanche un posto di lavoro in più,non si è interessato a far uscire l'Italia dalle regole capestro dell'Europa e ha contribuito anche indirettamente a distruggere la Libia del suo amico Gheddafi. [:288]
Cosa vuoi di più che ti dica!. [:304]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

15/07/2016, 16:09

... che il berlusca aveva fatto ottime trattative con Gheddafi, per questo non andava bene all'Europa!(Sarkozy e Merkel soprattutto ...)

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

15/07/2016, 16:24

I Trattati si mantengono,non puoi uccidere un amico e poi chiedergli scusa. [^]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

15/07/2016, 19:16

Appunto; dillo a Napolitano. Fu lui a costringere Berlusconi (per lo meno a dare basi) ... Lo sanno anche i bambini.
Vabbèh; comunque sia, l'Italia è incasinata; anzi, non esiste .. più.
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