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2di7 ha scritto:
Sarebbe interessante avere una testimonianza dettagliata, sia pur mantenendo l'anonimato delle persone coivolte....
Certo! Premetto che si tratta di un apporto limitato, perchè purtroppo non ho prove solide, e parlo conto 3rzi! L'unico elemento a favore è che il teste esiste ed è, a parere mio la classica persona riservata (padre di famiglia, gran lavoratore) che non ha bisogno ne volontà di farsi una pubblicità "particolare" (tanto meno io!).
A suo tempo il testimone faceva l'autista di camion (era già autista provetto e colaudato, non aveva certo problemi a fare delle tirate). Stava tornando da un viaggio e percorrendo la SS 348 Feltrina in direzione Treviso. Non ricordo l'ora, il giorno e l'anno, ma penso mi avesse detto fossero le primissime ore dopo le 24 di un giorno feriale estivo, credo prima del 2000. La strada era pressochè deserta. Poco di prima di giungere all'uscita della valle del Piave, in un tratto di strada deserto, senza abitazioni e lampioni, dove sulla destra c'è la ripida scarpata che risale una propaggine del gruppo del Grappa (Monfenera) e sulla destra il fianco scende in una zona semi-selvatica e pianeggiante prima dell'argine del Piave, i fari del suo mezzo illuminano un auto parcheggiata sulla destra e un uomo in piedi, che, senza degnarlo di uno sguardo, sembra incantato a guardare qualcosa dalla parte opposta della strada.
Lui rallenta, ma neanche quando è a pochi metri dall'uomo, questo si accorge di lui. Anzi, sempre come incantato inizia ad atraversare la strada con passo lento ed assorto, passando davanti al suo mezzo che ormai ha fatto rallentare di molto, temendo di investirlo. Solo a quel punto anche lui guarda nella stessa direzione: una sfera giallo fuoco, che sembrava roteare (di mezzo metro di diametro circa, da non confondersi assolutamente con la luna) era sospesa sopra la vegetazione selvatica oltre il guard rail. Calcolando che sulla sinistra la banchina scende in direzione del letto alluvionale del Piave, la sfera era sospesa per diverse 10ine di metri sopra il terreno. E' a questo punto, probabilmente sentendosi crescere lo spavento per ciò che di incomprensibile sta accadendo, lui decide di non fermarsi e di riprendere, seppur non di fretta, la marcia. Per diverso tempo ebbe il sonno tormentato dal ricordo.
Lo so, non è niente di speciale rispetto a molte cose qui raccontate. E' l'autenticità della persona coinvolta che me lo ha lasciato impresso. Avrebbe potuto trattarsi semplicemente di un fulmine globulare. Lo sconosciuto imbambolato potrebbe essere stato solo meravigliato dallo spettacolo del fulmine sferico. Ma è proprio l'atteggiamento di quello sconosciuto che è rimasto in mente al mio amico, che per strada, ne ha viste di tutti i colori! Pareva veramente incantato, quasi ipnotizzato, tantio da non notare neanche il camion che sopraggiungeva nel buio, a fari spiegati.
Tengo inoltre a fare notare un'altra cosa: il Monte Grappa, Sacro alla Patria, per chi no lo sapesse, è stato teatro dei + epici, massacranti ed inumani combattimenti della Prima Guerra Mondiale. Ancora oggi, dopo quasi 100 anni, si possono riconoscere tutti i segni delle asprissime battaglie condotte con enormi perdite di vite da entrambe le parti nei prati e nelle creste alle quote superiori. Come facevano notare alcune persone alla base del Grappa ci sono anche alcune località votive, molto partecipate (segno della devozione attuale, ma anche espressione di una tradizione che proviene da tempi molto antichi). A mio avviso, dato il ripetersi della manifestazione di sfere luminose e dato che una spiegazione dfinitiva e ufficiale non c'è, queste sfere rimangono a tutti gli effetti degli u.f.o: e per esse, nei limiti del buon senso valgono disquisizioni scientifiche e eso-biologiche, ma anche quelle + inerenti la vita dopo la morte o la vita dello spirito dopo la morte.