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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

24/08/2016, 09:27

04.08.2016



Terrorismo e sicurezza: solita timidezza di un governo suddito


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Per l'ennesima volta il Partito democratico e questa maggioranza confermano la loro ipocrisia e sudditanza in politica estera. Dopo tante parole, dichiarazioni di intenti, promesse su terrorismo e sicurezza nazionale, li abbiamo inchiodati alla prova dei fatti su tutti i principali scenari di politica internazionale. Tutto questo mentre l'allarme terrorismo è a livelli di guardia altissimi e il governo fa sapere che concederà la base di Sigonella per gli attacchi in Libia, trattando la questione come se si trattasse di un insignificante dettaglio.


Prima che la politica scappasse da Roma per andarsene un mesetto in vacanza li abbiamo però obbligati a discutere la nostra mozione presentata alla Camera e il risultato è stato desolante. Vi ricordate di quando Renzi a San Pietroburgo lo scorso 17 giugno si era dichiarato contrario alle sanzioni alla Russia? Ieri il Pd, il partito di cui è segretario, ha votato contro un nostro impegno per la rimozione di quelle sanzioni.


Ma non basta: la maggioranza di Renzi ha anche bocciato le stesse identiche proposte che approvarono a loro volta il 18 dicembre 2014 nella mozione a prima firma Manlio Di Stefano sulle iniziative da mettere in campo per far fronte alla crisi migratoria. A fronte di questi due punti della nostra mozione respinti se sono stai almeno approvati altri rispetto ai quali ora incalzeremo il governo affinché li traduca in azioni. Uno riguarda l'impegno ad avviare in Europa un processo di concentrazione delle risorse finalizzate alla lotta al terrorismo e per migliorare la sicurezza interna dei sui cittadini.


Come devono essere utilizzate queste risorse: in primis attraverso il potenziamento delle reti di intelligence nazionale e l'armonizzazione dei quadri normativi che riguardano i servizi. Questa collaborazione non deve limitarsi all'ambito dell'Unione europea ma, per essere davvero efficace sotto il profilo tecnico-operativo, deve estendersi a Federazione russa e Paesi del Nord Africa, al fine di utilizzare appieno le capacità tecnico-operative attuali.


Altro punto approvato nella nostra mozione riguarda l'impegno del governo ad attivarsi per concordare modalità volte al rafforzamento delle frontiere esterne dell'Unione europea, inclusa quella italiana, in modo da massimizzare la sicurezza senza ledere in alcun modo i diritti delle persone.


Infine il caso Libia: abbiamo impegnato il governo ad agire, in sede Onu, per arrivare a un processo di riconciliazione che consenta l'indizione in Libia, di libere elezioni in un arco di tempo determinato e a individuare, come soggetti referenti per la ricostruzione del Paese e per la gestione dei flussi migratori, le attuali amministrazioni locali libiche.


Avemmo voluto un impegno molto più deciso da parte del Pd e del Parlamento ma finché a governare gli italiani ci saranno questi soggetti non ci sarà da aspettarsi niente di meglio. Quando il Paese sarà guidato dal MoVimento 5 Stelle, tornerà finalmente libero sovrano ed indipendente, con una politica estera che avrà cura degli interessi strategici nazionali.
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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

24/08/2016, 12:57

ArTisAll ha scritto:04.08.2016



Terrorismo e sicurezza: solita timidezza di un governo suddito


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Per l'ennesima volta il Partito democratico e questa maggioranza confermano la loro ipocrisia e sudditanza in politica estera. Dopo tante parole, dichiarazioni di intenti, promesse su terrorismo e sicurezza nazionale, li abbiamo inchiodati alla prova dei fatti su tutti i principali scenari di politica internazionale. Tutto questo mentre l'allarme terrorismo è a livelli di guardia altissimi e il governo fa sapere che concederà la base di Sigonella per gli attacchi in Libia, trattando la questione come se si trattasse di un insignificante dettaglio.


Prima che la politica scappasse da Roma per andarsene un mesetto in vacanza li abbiamo però obbligati a discutere la nostra mozione presentata alla Camera e il risultato è stato desolante. Vi ricordate di quando Renzi a San Pietroburgo lo scorso 17 giugno si era dichiarato contrario alle sanzioni alla Russia? Ieri il Pd, il partito di cui è segretario, ha votato contro un nostro impegno per la rimozione di quelle sanzioni.


Ma non basta: la maggioranza di Renzi ha anche bocciato le stesse identiche proposte che approvarono a loro volta il 18 dicembre 2014 nella mozione a prima firma Manlio Di Stefano sulle iniziative da mettere in campo per far fronte alla crisi migratoria. A fronte di questi due punti della nostra mozione respinti se sono stai almeno approvati altri rispetto ai quali ora incalzeremo il governo affinché li traduca in azioni. Uno riguarda l'impegno ad avviare in Europa un processo di concentrazione delle risorse finalizzate alla lotta al terrorismo e per migliorare la sicurezza interna dei sui cittadini.


Come devono essere utilizzate queste risorse: in primis attraverso il potenziamento delle reti di intelligence nazionale e l'armonizzazione dei quadri normativi che riguardano i servizi. Questa collaborazione non deve limitarsi all'ambito dell'Unione europea ma, per essere davvero efficace sotto il profilo tecnico-operativo, deve estendersi a Federazione russa e Paesi del Nord Africa, al fine di utilizzare appieno le capacità tecnico-operative attuali.


Altro punto approvato nella nostra mozione riguarda l'impegno del governo ad attivarsi per concordare modalità volte al rafforzamento delle frontiere esterne dell'Unione europea, inclusa quella italiana, in modo da massimizzare la sicurezza senza ledere in alcun modo i diritti delle persone.


Infine il caso Libia: abbiamo impegnato il governo ad agire, in sede Onu, per arrivare a un processo di riconciliazione che consenta l'indizione in Libia, di libere elezioni in un arco di tempo determinato e a individuare, come soggetti referenti per la ricostruzione del Paese e per la gestione dei flussi migratori, le attuali amministrazioni locali libiche.


Avemmo voluto un impegno molto più deciso da parte del Pd e del Parlamento ma finché a governare gli italiani ci saranno questi soggetti non ci sarà da aspettarsi niente di meglio. Quando il Paese sarà guidato dal MoVimento 5 Stelle, tornerà finalmente libero sovrano ed indipendente, con una politica estera che avrà cura degli interessi strategici nazionali.
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Me lo segno, poi vedremo.
Tra quanto tempo ed in quanto tempo si realizzerà???????
Mi sembra di risentire: " METTEREMO LA LUCE NEI CAMPI...."

Di vero, che è già stato fatto, c'è la vanificazione di qualsiasi possibilità di federalismo anche grazie a M5S , o sbaglio????

E io che speravo e spero nella secessione(pacifica possibilmente), come i cechi e gli slovacchi, ad esempio.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

25/08/2016, 21:20

Emergenza terremoto: attiviamo subito il fondo di solidarietà dell'Ue


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di MoVimento 5 Stelle Europa

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Ripartiamo dalla solidarietà e dal grande cuore degli italiani. Il Movimento 5 Stelle è a disposizione di tutti i cittadini e di tutte le Istituzioni locali, nazionali ed europee che vogliono sostenere i primi interventi di aiuto e assistenza alle famiglie delle vittime e a tutti quelli che hanno perso casa e lavoro. Stiamo collaborando con la Protezione Civile e con tutti gli uomini impegnati nelle difficili attività di ricerca e soccorso dei feriti. Allo stesso tempo, serve una risposta immediata e pronta per non aggiungere nuova sofferenza a chi ha già perso tutto. Nel 2009 per il terremoto in Abruzzo sono stati stanziati aiuti europei pari a 493,8 milioni di euro. Per quello in Emilia-Romagna del 2012 670 milioni. Ecco perché chiediamo subito:


1) APPELLO A GOVERNO E REGIONI

Le Istituzioni italiane devono presentare quanto prima una domanda di aiuto alla Commissione europea. Il Fondo di solidarietà europeo è un contributo straordinario che - fuori dal bilancio comunitario - viene erogato dai Paesi europei ai territori vittima di una calamità naturale come il terremoto. La domanda di contributo deve essere avanzata entro 12 settimane dall'evento. Prima ci si attiva, prima arrivano gli aiuti. I passi successivi alla richiesta d'aiuto prevedono: 1) una valutazione della domanda da parte della Commissione europea 2) una proposta della Commissione a Consiglio e Parlamento europeo che la votano 3) approvazione ed erogazione dell'importo da parte delle Istituzioni comunitarie.


2) APPELLO ALL'EUROPA

L'aiuto europeo viene quantificato sulla base dell'entità del danno provocato dal terremoto e non tiene in considerazione del numero delle vittime. La Commissione europea fissa delle soglie che si basano su una valutazione "asettica" del disastro e sul PIL della zona. Per quanto riguarda l'Italia la soglia calcolata è di 3,3 miliardi di euro. Per le catastrofi gravi con danni ingenti e superiori a questa soglia, il Fondo si solidarietà ha sempre funzionato bene. Se invece il terremoto viene considerato come 'regionale' o con danni medi, allora gli aiuti stanziati non superano l'1,5% del PIL della Regione colpita. Purtroppo, più un territorio è povero, meno aiuti arrivano. Il paradosso europeo è questo: se un terremoto provoca molte vittime ma i danni sono lievi o le strutture danneggiate di poco valore, gli aiuti europei si riducono o addirittura possono non essere autorizzati.


Non c'è tempo da perdere, ma dobbiamo stare attenti a non commettere gli errori del passato. Lo Stato e gli enti locali sono responsabili dell'utilizzo dei fondi, che devono essere utilizzati esclusivamente per le operazioni d'emergenza, per mettere in sicurezza le infrastrutture e fornire alloggi temporanei alle vittime. Bisogna superare le gravi carenze di trasparenza riscontrate in passato e migliorare il sistema di monitoraggio ex post per le spese.


Il Movimento 5 Stelle, in un progetto di parere approvato dalla Commissione per il controllo dei bilanci, ha invitato la Commissione europea a semplificare e migliorare le procedure in occasione della revisione del Fondo di solidarietà dell'UE. Il Movimento 5 Stelle è con i cittadini e non con chi cerca di trasformare le tragedie in affari.
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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

25/08/2016, 22:32

che kulo x il bomba..
c'era giusto quello 0,5%
di deficit/pil da riempire..
con un pò di flessibilità..

ecco il terremoto..
et voilà..
tutti soldi che finiscono
dritti dritti nel calcolo del pil..

tutto risolto..

poveracci quelli che sono finiti sotto..

ma veramente che COINCIDENZA..

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

26/08/2016, 12:17

Guarda su youtube.com

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

29/08/2016, 08:56

28 Agosto 2016

Controlleremo carta su carta, euro su euro


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di Luigi Di Maio

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Ieri mattina sono stato ai funerali delle vittime del terremoto.
È davvero difficile immaginare che nel 2016, la terra che trema sbricioli ancora le case e uccida oltre 290 persone.


La grande dignità dei nostri concittadini, nonostante la terra abbia portato loro via tutto, mi resterà per sempre nel cuore.
Diverse persone mi hanno guardato dritto negli occhi e mi hanno affidato un messaggio: "Controllate! Controllate bene come spenderanno i soldi per la ricostruzione, non ci abbandonate, non ci lasciate soli!"
Sono grato a queste persone per la meravigliosa lezione di umanità e compostezza che mi hanno dato.


Tutti ricordavano l'incubo de L'Aquila, un cantiere fermo dal 2009 con inchieste su inchieste.
Questa volta non dovrà accadere. Controlleremo carta su carta. Euro su euro. Perchè il primo modo per onorare i nostri morti è proteggere i loro cari in vita da speculazioni, ruberie e corruttele.
Gliel'ho promesso!
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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

29/08/2016, 12:29

bisognerebbe controllare carta su carta PRIMA ma soprattutto far controllare a gente competente e DOPO mettere al gabbio chi non ha rispettato le NORMATIVE TECNICHE fosse anche per un decimale approssimato male.

ho letto che è venuta giù una scuola costruita nel 2012 secondo la normativa anti sismica. Scommettiamo che si scoprirà che è stata usata la carta velina invece dell'acciaio e quella struttura era a norma SOLO sulla carta?

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

31/08/2016, 08:14

Roma, M5s : “Aboliamo il titolo di onorevole per i consiglieri”. Il Pd è contrario: “Ci sono problemi più urgenti”




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Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea capitolina, chiede ai colleghi di privarsi dell'ingombrante appellativo, mai istituito formalmente neanche per i parlamentari. Forza Italia protesta: "Avete già tolto le auto blu ai capigruppo". I dem: "Non è togliendo questo titolo che si risolvono i drammi della città"




Leggi tutto...




A questa abolizione dell' appellativo di “onorevole”:

- Poteva essere favorevole il PD? Mai sia. Figuriamoci.
- Forza Italia protesta.

A soldi (troppi), poltrone e titoli... rinunciano no.
Tutte cose utili per darsi un' importanza esagerata.
Utili per sentirsi superiori al popolo, ma, in realtà, molti di loro sono delle me##a#ce.

Formato file: swf





Un pensiero: La dimensione 3° fisica è la più idonea per “costruire/costruirsi” le più grandi illusioni.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

31/08/2016, 22:13

3,5 miliardi per mettere in sicurezza le case degli italiani


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L'Italia ha bisogno di un piano che metta al sicuro le case degli italiani. Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, ha stimato che il 75% degli immobili in Italia non rispetta alcun criterio antisismico. Questo dato impone una risposta eccezionale. Non si deve più morire per un terremoto. Se i soldi per la ricostruzione non ci sono (come ha documentato Barbara Lezzi), quelli per la prevenzione invece ci sono. Una parte (ben 2,3 miliardi di euro) li mette a disposizione l'Unione europea: l'obiettivo tematico 5 della programmazione 2014-2020 dei fondi di coesione (fondi FESR più FEASR) sono dedicati alla prevenzione e alla gestione dei rischi sismici. Il resto lo si attinge dal cofinanziamento nazionale obbligatorio che, per l'obiettivo tematico 5, ammonta a poco più di 1 miliardo di euro. In passato il piano casa serviva a condonare le case abusive dei furbetti, il Movimento 5 Stelle vuole mettere in sicurezza le case degli italiani.


Oggi le regole europee impediscono che i fondi di coesione siano utilizzati per ricostruire le case dei privati. Un governo serio si farebbe rispettare in Europa e, vista la drammatica situazione che investe tutto il Paese, chiederebbe regole nuove e in sintonia con i bisogni del Paese. Gli enti locali targati Pd e centrodestra hanno il record europeo di sprechi, ritardi e frodi. Il loro è un fallimento pianificato perché la 'corsa alla spesa' dei fondi europei porta a progetti fantoccio e interventi d'emergenza che avvantaggiano come sempre gli imprenditori amici. Il Movimento 5 Stelle propone un capillare piano di interventi di prevenzione volto alla ristrutturazione del patrimonio edilizio italiano con criteri antisismici.


di Rosa D'Amato

"In Italia la cultura della prevenzione non esiste. Fare prevenzione significa costruire e ristrutturare con rigidi criteri antisismici. L'Europa mette a disposizione 2,3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli edifici strategici (scuole, ospedali, ponti, patrimonio culturale) ma anche per realizzare sistemi di prevenzione e allerta precoce. Per non disperdere queste risorse in mille rivoli, serve un piano di pochi semplici punti che preveda la massima trasparenza possibile sui meccanismi di appalto e sui successivi lavori.


Per liberare questi fondi bisogna spezzare però le catene dei vincoli di bilancio imposti da Bruxelles. L'Europa sarà sempre matrigna se non concede lo scorporo dal Patto di Stabilità dei fondi strutturali. Molti Comuni non possono usarli perché, a causa dei tagli, non hanno a disposizione i fondi per il cofinanziamento. Le regole europee ostacolano, così facendo, l'erogazione dei fondi che l'Europa stessa mette a disposizione. È assurdo!


La prevenzione deve essere una priorità di governo ed enti locali e invece le quattro Regioni coinvolte nel sisma (Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo) hanno previsto in sei anni appena 93 milioni di euro in riduzione del rischio sismico. Analizzando il programma operativo della Regione Umbria si scopre che per la giunta amministrata dal Pd non è "prioritario" difendere il proprio territorio dal rischio sismico: i fondi previsti sono oggi pari a ZERO! Queste quattro Regioni devono subito rinegoziare con la Commissione europea gli accordi di partenariato. Gli obiettivi negoziati nel 2014 sottostimavano e sottovalutavano il rischio terremoto. Bisogna investire di più nella prevenzione.


E i Comuni coinvolti nel sisma? Analizzando la programmazione 2007-2013 si scopre che ad Accumoli gli unici fondi europei investiti riguardano i progetti di formazione, ad Amatrice gli stanziamenti sono andati a una scuola che poi è crollata, a Montereale i progetti previsti ammontano a 2,3 milioni ma nessuno è destinato alla riduzione del rischio sismico, Pescara del Tronto non risulta nemmeno nella lista dei Comuni che hanno utilizzato i fondi di coesione.


In Italia serve una classe dirigente nuova che metta il rischio terremoto come obiettivo prioritario e che si faccia rispettare in Europa. Per mettere in sicurezza le case degli italiani servono fondi e cittadini onesti. Non propaganda!" (di Rosa D'Amato)
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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/09/2016, 11:44

Cosa succede a Roma? Non doveva essere la svolta?
http://roma.corriere.it/notizie/politic ... 6bad.shtml

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

02/09/2016, 12:10

Robiwankenobi ha scritto:Cosa succede a Roma? Non doveva essere la svolta?
http://roma.corriere.it/notizie/politic ... 6bad.shtml

La svolta???????
Ma quando mai.
La svolta VERA ci sarà quando un pompiere, o chi come lui fa un lavoro utile e rischia la vita, percepirà 10.000 euro al mese ed il commesso del carrozzone politico ne percepirà 1500.
Per ora non dico altro.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

03/09/2016, 08:09

I microgranuli che distruggono il nostro mare



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Guarda su youtube.com



di Mirko Busto

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Da tempo lo denunciamo: i micro-granuli stanno distruggendo i nostri mari! Proprio in questi giorni una ricerca di Greenpeace ha mostrato chiaramente i tragici effetti sulle creature marine di queste minuscole sfere di plastica usate in numerosi prodotti domestici (cosmetici e altri prodotti per l’igiene personale e della casa).


Sempre più studi scientifici provano il loro impatto drammatico sul mare, pesci, molluschi e crostacei. Negli Stati Uniti già da tempo è stata varata una legge che vieta, a partire da metà 2017, la vendita o la distribuzione di prodotti cosmetici contenenti micro-granuli. Ma in Italia e in Europa – dove solo nel 2012 sono state utilizzate 4.300 tonnellate di micro-sfere polimeriche – tutto tace.



Noi, come Movimento 5 Stelle stiamo combattendo in Parlamento per ottenere una norma che risolva la questione delle micro-sfere di plastica nei prodotti igienici. Intanto abbiamo deciso di promuove una petizione per supportare e dare maggiore rilievo alla nostra iniziativa contro i micro-granuli e in difesa dei mari, dei laghi, degli esseri viventi li popolano e della nostra salute. Ma soprattutto quello che cerchiamo di fare è diffondere il più possibile le informazioni su questo tema e invitare le persone a un boicottaggio sempre più capillare dei prodotti che contengono queste sfere. Sono ovunque... leggiamo l'etichetta e lasciamoli sugli scaffali!
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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

03/09/2016, 21:57

Dalla parte dei Lakota Hunkpapa #NoDapl



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di Fabio Massimo Castaldo e Ignazio Corrao

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"Solo quando avrete inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero e pescato l’ultimo pesce, solo allora vi accorgerete di non poter mangiare il denaro accumulato nelle vostre banche." - Anonimo nativo americano


Siamo alle solite: interessi privati, diritti calpestati, inquinamento e devastazione vanno a braccetto, nel nome di un'economia del petrolio che oggi è più che mai un modello da superare.


Accade in Italia, con lo SbloccaItalia del fossile governo Renzi, e rischia di accadere a breve anche negli Stati Uniti. Tra il North Dakota e l'Illinois, infatti, la compagnia petrolifera Enbridge ha in progetto di costruire il North Dakota Access Pipeline, un oleodotto che servirebbe a trasportare il petrolio passando sotto il fiume Missouri e altri corsi d’acqua.
E' evidente che si tratta di un progetto folle, che metterebbe in gravissimo pericolo risorse idriche a disposizione di milioni di persone. E ricordiamo che questo rischia di avvenire in un Paese dove per anni è stato praticato il fracking, cioè l’estrazione di idrocarburi tramite esplosioni sotterranee che causano terremoti e inquinamento delle falde acquifere.


Guarda su youtube.com



In questo caso, però, non siamo di fronte solo a una gravissima minaccia ambientale, ma anche a una delicata questione sociale e culturale. L'oleodotto, infatti, attraverserebbe i territori dei nativi americani della nazione Lakota Sioux Hunkpapa, devastando siti archeologici e luoghi sacri che i nativi dedicano da sempre alle sepolture.
Già nel 1868, il governo statunitense si impegnava con il Trattato di Fort Laramie a “garantire per sempre l’utilizzo indisturbato delle risorse idriche” ai nativi, ma evidentemente gli interessi di una compagnia petrolifera prevalgono sulla tutela dell'ambiente, sui diritti umani, sull'utilizzo dell'acqua da parte di milioni di cittadini.


Le proteste contro questo tentato sopruso vanno avanti da mesi e hanno dato vita al movimento NO DAPL (NO Dakota Access PipeLine). Ci sono state proteste pacifiche, preghiere dei nativi, supportati da Amnesty International, dal movimento Black Lives Matters e da personalità come Leonardo Di Caprio, Susan Sarandon e Shailene Woodley, protagonista di Divergent. Migliaia di persone (si calcola più di 3000 solo nel campo di Standing Rock, ma ce ne sono molti altri) hanno partecipato e continuano a partecipare alle manifestazioni: si tratta di nativi giunti da tutti gli Usa e dal Canada e riuniti in un sit-in permanente e pacifico, il più grande raduno di Nativi Americani da decenni. Persino i Crow, tradizionali nemici dei Lakota, hanno voluto unirsi a loro in quello che è diventato un momento fondante per ritrovare identità culturale ed etnica in una grande battaglia comune di civiltà. Quando si tratta di rispetto per i diritti, per la vita e per la Terra, certe culture sanno andare oltre le divisioni e lottare insieme per un interesse superiore. A testimonianza di questo, molti cittadini americani di ogni etnia stanno dando il loro contributo in difesa della Terra e dei corsi d'acqua.


Purtroppo le aziende petrolifere hanno dalla loro parte il nulla osta del Genio Militare e l'appoggio della polizia e dello sceriffo, che stanno quindi tutelando interessi privati e non la salute pubblica e l'ambiente. Per ora solo un forte temporale, che ha danneggiato le abitazioni di alcuni lavoratori dell’oleodotto, ha costretto la compagnia a sospendere i lavori.
E in questa vicenda si è ripetuto un sopruso storico: è incredibile che nel 2016 abbiamo dovuto assistere al triste spettacolo di decine di arresti di nativi americani per violazione di domicilio all'interno della loro stessa riserva!


Anche in questo caso, si è verificato quello che Gandhi affermava: “prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.” La stampa statunitense si è comportata infatti come spesso fanno i media italiani, nel caso di movimenti di cittadini che si uniscono per contrastare progetti scellerati, dal TAV Torino-Lione al Muos in Sicilia: prima la protesta è stata ignorata, poi definita “criminale”. Anche la campagna elettorale americana è stata coinvolta, con il governatore del North Dakota Jack Dalrymple, consigliere di Donald Trump, che è arrivato persino a tagliare l’acqua nel luogo dove si concentra il sit in di protesta per cercare dissuadere i manifestanti. Ed è spuntata una notizia interessante: il governatore, insieme ad altri sostenitori dell’oleodotto, risultano chiaramente in conflitto d'interessi, dal momento che possiedono quote nella società che porta avanti il progetto.


Ora la palla passa a un giudice federale che, nei prossimi giorni, attorno al 9 settembre, si dovrà esprimere sull'oleodotto. La pressione mediatica negli USA è salita enormemente: il New York Times ha dedicato al movimento NO DAPL una prima pagina, innumerevoli trasmissioni si stanno susseguendo su tutti i maggiori canali televisivi, e sono decine gli appelli rivolti al presidente Obama, che potrebbe fermare la costruzione dell’oleodotto e che ha spesso dichiarato, almeno in campagna elettorale, che non avrebbe abbandonato gli abitanti originari delle Americhe.


Comunque vada, per i nativi americani una cosa è chiara: non hanno nessuna intenzione di cedere, a meno che il progetto dell'oleodotto venga ritirato. C'è una cosa che colpisce nel loro messaggio, semplice e fortissimo allo stesso tempo: non stanno protestando, stanno proteggendo. Questa non è solo una battaglia per loro, per le loro terre, ma è uno sforzo che fanno per tutti i cittadini americani, e per l'ecosistema legato al Missouri e agli altri corsi d'acqua, gli animali e le piante che considerano sacre. Per i Lakota Hunkpapa, la Terra, l’ambiente non sono risorse da sfruttare all'infinito, ma qualcosa di sacro: lì risiedono gli Spiriti degli Antenati e le Forze della natura.


Come puoi aiutare? Segui le pagine di supporto al movimento No DAPL sui social network
Facebook: No Dakota Access / Camp of the Sacred Stone.
I Lakota Hunkpapa chiedono di divulgare la notizia. Per sostenere le spese del sit-in permanente (tra cui cibo e altre spese) e gli oneri legali delle persone arrestate hanno bisogno di tutto l'aiuto possibile.
Donazioni per i Lakota Sioux di Standing Rock: http://standingrock.org/
Donazioni per le spese legali: https://fundrazr.com/d19Af
Puoi anche firmare la petizione online: https://www.change.org/p/jo-ellen-darcy-stop-the-dakota-access-pipeline
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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

03/09/2016, 22:19

per qunto riguarda roma..
sta cosa di rimettere la scelta a cantone,
noto renziano,
mi pare un pò ingenuo..


si scegliessero gli assessori
e andassero avanti..

scommetto che qualcosa di storto
cantone la trova su tutti..

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

04/09/2016, 09:30

mik.300 ha scritto:per qunto riguarda roma..
sta cosa di rimettere la scelta a cantone,
noto renziano,
mi pare un pò ingenuo..


si scegliessero gli assessori
e andassero avanti..

scommetto che qualcosa di storto
cantone la trova su tutti..



http://roma.corriere.it/notizie/politic ... 16cb.shtml

Altro punto, la revisione dei compensi sugli staff, delibere su cui deve arrivare il parere dell’Anac di Raffaele Cantone (contro il quale polemizza il giudice Ferdinando Imposimato: «Cantone ha sabotato la giunta Raggi»). Ma su Raffaele Marra, il vicecapo di gabinetto che dentro M5S vorrebbero che fosse depotenziato, la sindaca non arretra: «Non avrà la delega alla Sicurezza. Ma resta al gabinetto», fa sapere Raggi.

Nel tentativo di «blindarla», in suo soccorso arriva Alessandro Di Battista, negli ultimi giorni rimasto in silenzio. Il leader romano difende la sindaca («coraggio Virginia»), chiude sull’Olimpiade («abbiamo contro tutti quanti. Chi ci vuole fuori si è mangiato Roma e vorrebbe continuare il banchetto sulle Olimpiadi. Siamo con te. I romani violentati da 30 anni di oscena partitocrazia stanno con noi») e attacca il primo cittadino di Milano: «In Italia c’è un sindaco che amministra una città di milioni di abitanti, che ha mentito sulle sue proprietà, nominato assessore un suo socio in affari ed è stato costretto a rimuovere il suo segretario generale (dopo solo 5 giorni) perché rinviato a giudizio per turbativa d’asta. Ma questo i tigì non lo dicono perché il sindaco non è del M5S ma è renziano e si chiama Sala. Tutti muti. Il manovratore non va disturbato».
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