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Re: MATTEO

08/10/2016, 14:45

Thethirdeye ha scritto:
Napolitano lavora al dopo Renzi, pensa a Mario Monti
http://www.wallstreetitalia.com/napolit ... rio-monti/


Ma cos'è?.... una barzelletta? [:0] [:D]



dudhudshudsahudshuadsh il ritorno della mummia :°

Re: MATTEO

08/10/2016, 16:02

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ma mattarella..è d'accordo??

napula briga ancora come sedesse al quirinale..

Re: MATTEO

08/10/2016, 17:15

dopo renzi di nuovo monti? quindi non si voterà di nuovo? praticamente zitti zitti ci hanno fatto diventare una dittatura buona?

Re: MATTEO

09/10/2016, 11:27

Thethirdeye ha scritto:
Napolitano lavora al dopo Renzi, pensa a Mario Monti
http://www.wallstreetitalia.com/napolit ... rio-monti/


Ma cos'è?.... una barzelletta? [:0] [:D]


Che dopo Renzi sarebbero tornati i tecnocrati per finire il lavoro lo avevamo detto da un bel po'... chi meglio di Monti?

Re: MATTEO

09/10/2016, 11:32

Plutone77 ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
Napolitano lavora al dopo Renzi, pensa a Mario Monti
http://www.wallstreetitalia.com/napolit ... rio-monti/


Ma cos'è?.... una barzelletta? [:0] [:D]


Che dopo Renzi sarebbero tornati i tecnocrati per finire il lavoro lo avevamo detto da un bel po'... chi meglio di Monti?


Sì ma... qualora fosse... cosa c'entra Napolitano? Chi è Napolitano per poter dire questo?
Mattarella... cos'è? Un cartonato? [:D]

Re: MATTEO

09/10/2016, 11:38

Probabilmente un cartonato, si... oppure un ologramma, qualcosa del progetto "Blue Beam". [:246]
Con quelle spalle e quella postura, comunque, a me fa pensare più ad una gruccia appendiabiti.

Re: MATTEO

14/10/2016, 16:27

Chi emula chi?


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Re: MATTEO

16/10/2016, 19:16

Riporto qui l'articolo, visto che cita anche il “mentore” del Bomba.


domenica 16 ottobre 2016


Il comandante dei Ros che indagava e ha fatto condannare Verdini trasferito e messo a fare l'insegnante


¯
Da investigatore a insegnante. È questo il premio che è toccato all'ormai ex comandante del Raggruppamento Operativo Speciale (Ros) di Firenze, colonnello Domenico Strada, che dallo scorso mese di agosto, a soli tre anni dalla pensione, è stato destinato alla scuola marescialli e brigadieri dell’Arma con l’incarico di insegnare alle nuove leve della Benemerita le tecniche investigative. I successi nella lotta in prima linea contro criminalità organizzate nella Palermo degli anni '90 e poi quelli conseguiti alla guida del Ros di Firenze contro i colletti bianchi della cricca delle Grandi Opere, del G8, della Tav e dell’inchiesta “Sistema” sugli appalti che ruotavano attorno all’ex sovrintendente alle infrastrutture Ettore Incalza non sono serviti a fargli concludere, magari con un incarico operativo di prestigio, la sua carriera di investigatore più apprezzato ed esposto d'Italia come, invece, avrebbe meritato.


Così il colonnello Domenico Strada, dopo i 14 anni passati al comando del Ros del capoluogo toscano lo scorso agosto ha lasciato l’attività operativa per dedicarsi all’insegnamento proprio in quella scuola marescialli di Firenze che per anni è stata al centro delle sue indagini e dei successivi processi che ne sono scaturiti e hanno visto sul banco degli imputati, poi condannati, noti personaggi politici come Denis Verdini (ALA) ed ex alti dirigenti ministeriali come Angelo Balducci e Fabio De Santis.


Secondo quanto riportava ieri il quotidiano indipendente diretto da Maurizio Belpietro, in un articolo firmato da Giacomo Amadori, quello riservato al colonnello Strada sarebbe “Uno scherzo del destino che per molti ha il sapore del contrappasso. Ma che sopratutto assomiglia a una punizione”. “In molti – prosegue l’articolo – indicano in Verdini il mandante di questo brutto tiro”. Per capire meglio il perché, nell’articolo di Amadori, il senatore di Ala venga indicato come il “mandante” del “brutto tiro” riservato all’ormai ex comandante del Ros di Firenze, occorre fare un passo indietro e tornare allo scorso 10 febbraio quando la Corte di Cassazione confermò le condanne per corruzione aggravata nella vicenda della “Scuola Marescialli” dei Carabinieri dei due ex alti dirigenti ministeriali Angelo Balducci e Fabio De Santis e dei costruttori Riccardo Fusi (Btp) e Francesco Maria De Vito Piscicelli.


L’inchiesta, che era solo uno dei capitoli della maxi indagine sulla cricca delle Grandi Opere, fu avviata e sviluppata dai sostituti procuratori di Firenze Giuseppina Mione, Giulio Monferini e Luca Turco e dal Ros Carabinieri che fino allo scorso mese di agosto era guidato proprio dal colonnello Strada. Secondo le accuse, confermate dalle condanne nei processi di primo grado e di appello, l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e il suo braccio destro Fabio De Santis, che nel 2008 era stato nominato provveditore alle opere pubbliche di Firenze dal ministro Altero Matteoli, misero le loro funzioni pubbliche al servizio degli interessi dell’imprenditore Riccardo Fusi, con l’intermediazione interessata di Piscicelli.


Una costola di quel processo, che vedeva il senatore di Ala imputato per corruzione nella vicenda dell'appalto per la Scuola Marescialli di Firenze, venne stralciata e arrivò per competenza a Roma dove ha poi trovato la sua prima conclusione il 17 marzo scorso con la sentenza di condanna a 2 anni di reclusione per Denis Verdini. I giudici della VII sezione penale di Roma nelle motivazioni scrivono, nero su bianco, «Le prove acquisite depongono per la piena conoscenza» del senatore Denis Verdini «dell’intera vicenda della Scuola dei Marescialli e della natura corruttiva dei rapporti intercorsi tra gli imprenditori Riccardo Fusi e Francesco De Vito Piscicelli da un lato e il presidente del consiglio nazionali lavori pubblici Angelo Balducci e Fabio De Santis, provveditore interregionale delle opere pubbliche per la Toscana, dall’altra».


In quella sentenza il nome del colonnello Strada “è citato ben quattro volte per il suo fondamentale ruolo di “teste operante””, scrive sempre Amadori. La scuola dei marescialli e dei brigadieri dei carabinieri dove adesso insegna il colonnello Strada era nata per accorpare le reclute dislocate nella sede della caserma Mameli di piazza della Stazione a Firenze e quelle di un'altra caserma, la Baldissera che si trova sul Lungarno. La scuola che è stata inaugurata nel 2007 è costata ai contribuenti circa 450 milioni a fronte dei 270 inizialmente previsti. “Oggi, - conclude l’articolo di Amadori – al tempo del giovane premier, può succedere quello che in altri periodi sarebbe stato impensabile. Persino di far fare penitenza, nel silenzio generale, ad un investigatore scomodo.”.


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Re: MATTEO

16/10/2016, 21:57

ArTisAll ha scritto:Riporto qui l'articolo, visto che cita anche il “mentore” del Bomba.


domenica 16 ottobre 2016


Il comandante dei Ros che indagava e ha fatto condannare Verdini trasferito e messo a fare l'insegnante


¯
Da -cut.


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FOSSIMO?????? [:302] [:302] [:302] [:302]

Re: MATTEO

17/10/2016, 12:01

Citazione:

"Quando si dice che un Pese è Sovrano?
Quando possiede una Moneta, un Popolo e dei Confini.
In mancanza di uno dei tre elementi è una Colonia.

Le Colonie non possono decidere nulla, ma devono sottostare agli ordini degli altri,
di fatto il Popolo non decide nulla, l'italia dell'euro e dell'unione è una Colonia e il Popolo non decide nulla.

Molti di voi ancora purtroppo si rifiutano di capire le conseguenze che hanno subito in questi anni
e subiranno ancora per tale Scelta Politica Scellerata, venduta per un'affare dai media e politicanti
di regime, che ci porterà alla tomba, solo dopo si capirà visto il lavaggio dei cervelli".


Manovra, l'ira di Bruxelles su Renzi: "Traditi sul deficit, Italia rischia l'infrazione"

16 Ottobre 2016
http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... ne-ue.html

Una manovra di mance elettorali che costerà carissima all'Italia. La scelta di Matteo Renzi e del suo ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan di far salire il bilancio a 27 miliardi con un deficit al 2,3% ha provocato la reazione furiosa dell'Unione europea. Tradotto: la mossa a sorpresa di Palazzo Chigi rischia di far scattare la temutissima procedura di infrazione a Bruxelles.

È un retroscena di Repubblica a rivelare lo sbigottimento dei funzionari europei. "Se Renzi non abbassa il deficit entro 15 giorni la manovra verrà respinta e l'Italia finirà subito in procedura per debito e deficit", filtra dalla Commissione guidata da Jean-Claude Juncker. La scommessa del premier è quella di riuscire a trattare sui decimi di punto con gli euro-burocrati, convinto che a cose fatte nessuno oserà dire no all'Italia. Ma stavolta, giurano, ha sbagliato i conti, in tutti i sensi.

Pià volte negli ultimi mesi i vertici dell'Ue hanno avvertito Renzi: basta flessibilità, già concessa nel biennio 2015-16 sotto forma di 19 miliardi, con la promessa di risanare i conti e portare il rapporto deficit-Pil dal 2,4% attuale all'1,4 per cento. Ma senza tagli strutturali, una vera ripresa, incentivi allo sviluppo sostanziosi e una reale spending review, l'obiettivo è impossibile. Renzi ha messo sul piatto le "spese straordinarie" dovute a migranti e sisma, un pacchetto da 1,6 miliardi come quantificato dal commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. "L'accordo raggiunto tra Juncker, Schulz, Moscovici e Renzi era al 2,2%. Una concessione già generosamente oltre le regole nonostante l'impegno preso per iscritto da Padoan a maggio e possibile solo grazie all'impegno di Juncker e Schulz, visto che Moscovici non sarebbe andato oltre il 2,1%. Ma ora è troppo, non ci sono margini", fanno sapere secondo Repubblica da Bruxelles. Una vera e propria bomba sul futuro del governo. La Commissione sarebbe pronta anche a togliere la flessibilità concessa per il 2015-2016 e senza quei 19 miliardi già utilizzati, l'Italia andrebbe verso un disastro finanziario.

Re: MATTEO

17/10/2016, 12:16

La ripresa... La ripresa é IMPOSSIBILE, a meno che non si lavori gratis, o si ritorni a una moneta sovrana! E l'Ue questo lo sa benissimo!

Re: MATTEO

17/10/2016, 12:27

TheApologist ha scritto:La ripresa... La ripresa é IMPOSSIBILE, a meno che non si lavori gratis, o si ritorni a una moneta sovrana! E l'Ue questo lo sa benissimo!


A proposito di moneta.
Mi spiace che non riesco più a trovare l'articolo, ma sul FATTO QUOTIDIANO online, ieri ho letto che la Germania ha già deciso e pronto tutto per uscire dall'euro.
Bufala o ?????

Re: MATTEO

17/10/2016, 12:38

Ho letto tempo fa la stessa notizia. Huuum [:291] Non credo abbia convenienza, il suo benessere deriva dall' euro.

Re: MATTEO

17/10/2016, 15:25

Renzi-Boschi, è faida. Il premier non si fida più: sms, urla, divieti e voltafaccia. “Non so più come fare”

Da Etruria al referendum, il premier ormai non si fida: “Non so più come fare”. E alla Camera lei quasi lo ignora



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Governo e corazzata del Sì hanno una profonda quanto vistosa crepa. La meno prevedibile: tra il gran capo Matteo Renzi e l’ormai ex pupilla Maria Elena Boschi. Un’immagine imprime alla perfezione lo stato dei rapporti tra i due, è quella scattata alla Camera la mattina di mercoledì 12 ottobre durante l’intervento in aula del premier sul Consiglio europeo. Boschi non siede al fianco di Renzi, ma al lato estremo dei banchi. Una scena mai vista. Lontana, in disparte. E dopo appena dieci minuti dal suo arrivo si alza e se ne va, nonostante il premier stesse ancora parlando. Un comportamento notato da alcuni dei (pochi) deputati presenti in aula. Non sarà certo il segnale dell’epilogo, né la caduta del petalo fino a pochi mesi fa ritenuto il più prezioso e forte del Giglio magico. Ma è evidente che sia appassito. Boschi non sarebbe il primo fedelissimo eliminato da Renzi. Di precedenti ce ne sono molti. A Firenze come a Roma. Il premier ha mostrato il suo carattere. Quando qualcuno crea problemi, chiunque sia, viene lentamente allontanato ed escluso. In un momento delicato come questo, con il referendum alle porte, nessuna debolezza è accettabile. Tanto meno gli errori. Lo ha detto chiaramente ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori e amici fidati. Con un messaggio lo scorso 5 ottobre si lamentava: “Non so più come fare”. E chi lo conosce riferisce che la sua non è rabbia ma sconforto, quasi rassegnazione.
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Cominciano a scannarsi tra loro. [:266] [:D]
Secondo me il Bomba rosica perchè per l'ennesima volta ha sfidato la Boschi a battaglia navale con lo smart phone e, come sempre, lei ha vinto.
Elena Maria a battaglia navale è un drago.

Quanti capricci. Mattè, occupati della bambola tu. Immagine

Re: MATTEO

17/10/2016, 20:18

L'articolo del "Giornalaccio" è di due giorni fa ma dategli comunque un'occhiata:

La manovra spot di Renzi: "Via Equitalia e fondi a Sanità"

Licenziata la Finanziaria per il 2017, che vale 26,5 miliardi. Pensioni, assunzioni e Fisco amico: una manovra elettorale


La manovra arriva in ritardo. Matteo Renzi si presenta in conferenza stampa per spiegare la nuova legge di stabilità varata da Consiglio dei Ministri un'ora e mezza dopo rispetto a quanto annunciato.

Due i punti chiave annunciati dal premier, la chiusura di Equitalia e un aumento dei fondi alla Sanità. "Abbiamo approvato due testi. Quello della legge di Bilancio è piena di buone notizie. E il testo di un decreto legge che interviene su alcuni fondi del 2016 che abbiamo messo a disposizione per alcune voci urgenti e interviene nell’obiettivo di chiudere la parentesi Equitalia", ha affermato il premier. La manovra presentata dal Consiglio dei Ministri adesso dovrà passare sotto l'esame della Commissione europea per definire gli spazi di manovra sul rapporto deficit/Pil. Di fatto nel Def il governo ha fissato l'obiettivo al 2 per cento, ma ha chiesto al Parlamento la possibilità di spingersi fino al 2,4 per cento nel 2017. Un altro punto promesso dal premier riguarda le assunzioni. Renzo ha parlato di 10mila posti di lavoro soprattutto nella Sanità. Ma di fatto va detto che non si tratta di vere e proprie assunzioni ma buona parte di queste saranno solo delle stabilizzazioni.

Poi il premier si è rivolto agli industriali e ha parlato delle misure sulla competitività: "Il lavoro sulla competitività vale qualcosa come 20 miliardi e comprende industria 4.0 e soldi a chi investe", ha affermato Renzi. Poi il premier ha parlato della rioforma sulle pensioni e dell'uscita anticipata: "Noi manteniamo l’impainto ma diamo un’occasione a chi vuole andare in pensione. Ora può farlo. Abbiamo chiuso un accordo con il mondo dei pensionati, avevamo chiuso a 6 mld ed invece sono 7 nel triennio", ha aggiunto. "Sono sette miliardi di euro sul triennio e portano alla quattordicesima per le pensioni basse e per l’Ape in pensione prima. Se non hai titolo per accedere all’Ape social vai in pensione un anno prima con poco meno del 5% dello stipendio", ha spiegato il premier. Renzi parla anche di immigrazione e promette incentivi ai Comuni che ospitano i migranti: "Prevediamo incentivi ai Comuni che ricevono più migranti: 500 euro annui a migrante verranno assegnati ex post al Comune per le spese sostenute. E' una misura una tantum". Sul fronte della crescita nonostante le bocciature dell'Ufficio per il Bilancio, di Bankitalia e dell'Istat, il premier non arretra e lascia le stime all'1% per il 2017: "Lasciamo l’1% come crescita, anche se lenostre stime sono al 1,1 o 1,2%". Ma la lista delle mance elttorali di Renzi non finsice qui. Il premier annuncia anche una varizione sul costo del canone Rai: "Il canone Rai era a 113, è passato a 100 e passa a 90 il prossimo anno. E' un ulteriore cammino di discesa di tutto ciò che lo Stato chiede a cittadini".


http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 19614.html

Con l'abolizione (??) di Equitalia il Babbeo cerca di sciacallare nuovi consensi, spero che nessuno sia cosi idiota da cascarci.
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