Alighieri Dante ha scritto:
Questo è il 'Putin demonio' dal punto di vista di Putin: Satan 2.
http://www.lastampa.it/2016/10/26/ester ... agina.htmlMa tutti quanti dove vogliamo andare per questa strada ...
Prima di gridare al lupo al lupo per le le armi di DIFESA russe, sarebbe da chiedersi CHI HA COMINCIATO a stuzzicare chi... Altroché "espansionismo russo"! La stampa occidentale può raccontare quel che vuole, ma i fatti sono altri:

Gli obiettivi dell’Alleanza atlantica “sono puramente difensivi e reagiscono soltanto alle mire aggressive” russe.
Tant’è che il portavoce del Dipartimento di stato, Mark Toner, ha ammonito “Mosca a smettere di comportarsi in modo provocatorio”.
Così provocatorio da aver la baldanza di ricordare come fossero stati proprio alcuni esponenti occidentali di primo piano, a inizio anni ’90, a “garantire” all’Urss che la Nato non si sarebbe mai allargata ad est. Tali “assicurazioni” erano state date, ricorda Pravda.ru, nel febbraio 1990, ad esempio, nel corso dei “colloqui” (alcuni chiamano in questo modo le genuflessioni gorbacioviane ai confessionali di Bonn e Londra) per la riunificazione tedesca.
Ma poi, già dal 1999, entrano a far parte della Nato Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca (il cosiddetto “quarto allargamento” della Nato) e nel 2004 è la volta di Bulgaria, Romania, Slovacchia, Slovenia e Paesi baltici (“quinto allargamento”). Naturalmente, dopo il 1991, con la fine dell’Urss e del Patto di Varsavia, nessuna delle “promesse” verbali sul non allargamento ad est della Nato riceve status giuridico e così anche il ritiro dei 380mila soldati sovietici dall’Europa orientale, in cambio delle “garanzie” occidentali e che aprirà le porte alla riunificazione tedesca, rimane un passo unilaterale. Tanto che oggi a Occidente possono tranquillamente giurare di non aver mai fatto alcuna promessa in tal senso e che si tratta solo di “propaganda e falsità russe”: sono le parole usate dall’ex ambasciatore USA a Mosca, Michael McFaul.
E’ la Komsomolskaja Pravda che, nei giorni scorsi, si è preoccupata di sbugiardare tali affermazioni, mettendo in rete alcune registrazioni e video secondo cui, ad esempio, Polonia e Paesi baltici sarebbero dovute rimanere neutrali. Ma, naturalmente, oltreoceano giurano che “simili promesse non ci sono mai state ed è quindi impossibile confermare le dichiarazioni russe”, tanto più che è “la Russia a essersi spostata a ovest, venendosi a trovare alle porte della Nato”! Ma il 31 gennaio 1990, l’ex Ministro degli esteri della RFT, Hans Dietrich Genscher, durante una conferenza stampa a Washington, insieme al suo collega statunitense James Baker, aveva dichiarato: “Ci siamo accordati per il non allargamento a est del territorio Nato. Tra l’altro, ciò non riguarda solo la DDR, che noi non vogliamo semplicemente conquistare. L’allargamento della Nato non ci sarà in generale, da nessuna parte”. Qualche mese più tardi, sempre nel 1990, è la volta dell’allora Segretario generale Nato Manfred Wёrner a dichiarare che “Il fatto stesso che noi siamo pronti a non dislocare truppe Nato fuori del territorio della RFT, offre all’Unione Sovietica dirette garanzie di sicurezza”.
E sono ora i giornalisti del Los Angeles Times, alla vigilia del vertice di Varsavia, scrive KP, ad aver spulciato gli archivi, riportando alla luce le dichiarazioni dell’ex Segretario di stato USA, James Baker che, incontrandosi con Mikhail Gorbaciov nel 1990, affermò “La sfera di influenza della Nato non si sposterà di un pollice verso Est”. Inoltre, nel libro del consigliere speciale al Ministero degli esteri USA Strobe Talbott e del politologo americano Michael Beschloss, in cui sono riportati i protocolli degli accordi di Gorbaciov con i rappresentanti statunitensi, si riportano le parole del Segretario alla difesa Robert McNamara, secondo cui “gli Stati Uniti si impegnano a non espandere mai la Nato a est, se Mosca sarà d’accordo per la riunificazione della Germania”. Promesse. Tanto più che, come nota il politologo Leonid Ivashov, Gorbaciov avrebbe potuto all’epoca giocare la carta del disaccordo di Francia e Inghilterra alla riunificazione tedesca; ma non lo fece: chissà perché? Mentre, alla maniera diretta yankee, il generale USA Joseph Votel non si sogna di negare di aver dichiarato pubblicamente che “obiettivo principale della Russia è quello di non farsi accerchiare da truppe e basi Nato; il compito della Nato è fare proprio questo”.
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