08/07/2016, 15:20
xfabiox ha scritto:comunque ho visto il video intero di quello ucciso dentro l'auto con la compagna di fianco a lui che filma, mi sembra tutto surreale cioè a questa gli accoppano il fidanzato di fianco e lei non si dispere ne piange, ma tranquilla gira il video, i poliziotti non è che gli tolgono il cellulare e cancellano il video così da passare impuniti come avrebbero fatto tutti, ma no aspettano che lei giri il tutto con il poliziotto che tiene sotto tiro ancora il poveraccio ormai morto. poi lei scende , l'arrestano credo. mi sembra assurdo .
mi puzza di messa in scena il tutto per far rivoltare i neri o roba del genere.
08/07/2016, 16:10
Thethirdeye ha scritto:Magari era strafatta di crack.... chi può dirlo?
16/08/2016, 00:51
Usa, giovane ucciso da poliziotto: ancora scontri e arresti a Milwaukee
Nuova notte di proteste dopo la morte di un afroamericano per mano di un agente: almeno una persona ferita, numerosi arresti. Il sindaco ai cittadini: "Tenete i vostri figli lontani dalle zone a rischio"
MILWAUKEE (Wisconsin) - Seconda notte di scontri a Milwaukee, dove un giovane afroamericano è stato ucciso da un agente. Circa150 manifestanti si sono nuovamente radunati nella zona in cui è morto il ragazzo. La protesta, inizialmente pacifica, è poi degenerata in lanci di mattoni, pietre e bottiglie di vetro contro la polizia. E si sono uditi anche colpi d'arma da fuoco. A quel punto le forze dell'ordine sono intervenute per disperdere i dimostranti, circa duecento. Almeno una persona è rimasta ferita e gli agenti hanno dovuto usare un blindato per soccorrerla e portarla in ospedale. Alla fine ci sono stati numerosi arresti.
Milwaukee si risveglia dopo l'assedio: scontri per l'uccisione di un afroamericano
Le autorità, citate dai media locali, hanno riferito che anche un poliziotto è stato ricoverato in ospedale. Era alla guida di un'auto di servizio quando il parabrezza è andato in frantumi, colpito da un grosso sasso.
La gravità della situazione ha indotto il governatore del Wisconsin, Scott Walker, a chiedere l'intervento della Guardia nazionale. La scintilla dei disordini è stata la morte di Sylville K. Smith, 23 anni, precedenti penali per uso di armi da fuoco, ucciso mentre cercava di sfuggire all'agente che aveva fermato la sua auto. Il capo della polizia locale Edward Flynn ha assicurato che il suo uomo, pure afroamericano, ha agito correttamente: il video girato dalla telecamera che aveva addosso mostra Smith che si gira verso di lui con una pistola in pugno. Ma queste spiegazioni non bastano a placare la rabbia degli afroamericani. Quello di Milwaukee è soltanto l'ultimo di una lunga serie di episodi in cui le forze di polizia hanno usato la violenza, fino a uccidere, nei confronti di cittadini afroamericani.
l sindaco Tom Barrett, nel corso di una conferenza stampa, ha fatto appello alle famiglie dei manifestanti: "Se volete bene ai vostri figli, alle vostre figlie, ai vostri nipoti, dite loro di tenersi a distanza dalla zona, la situazione è molto instabile". Barrett ha precisato poi che la Guardia nazionale è stata mobilitata, ma al momento resta in attesa, "pronta a intervenire solo se la polizia lo riterrà necessario".
16/08/2016, 10:33
16/08/2016, 11:02
16/08/2016, 11:06
mik.300 ha scritto:ma ho letto da qualche parte
che gli afroamericani (giovani e meno giovani)
campano per la maggior parte
di piccoli furti e spaccio..
21/09/2016, 13:46
Usa, afroamericani protestano a Charlotte: 12 agenti feriti negli scontri
Ancora afroamericani in rivolta. Ancora violenti scontri con la polizia Usa. Ancora oceaniche reazioni all’ennesima uccisione di un uomo di colore, colpito a morte da colpi di arma da fuoco indirizzati dall’agente contro la vittima dopo che quest’ultima si era introdotta in un condominio. Stavolta la piazza della recriminazione di massa è la cittadina di Charlotte, in North Carolina, dove secondo quanto ha reso noto il Dipartimento di polizia via Twitter, i manifestanti hanno distrutto alcune auto delle forze dell’ordine e, soprattutto, dopo che 12 agenti sono stati feriti, uno dei quali ferito in maniera serie con una pietra al volto. In questi istanti, immagini diffuse dalle tv locali mostrano le forze di sicurezza che tentano di disperdere la folla, scesa in massa in strada, usando gas lacrimogeni.
Afroamericani in rivolta: scontri con la polizia a Charlotte
Le proteste di Charlotte seguono di poche ore la manifestazione contro la polizia tenutasi a Tulsa, in Oklahoma, seguita all’uccisione di un altro nero, in questo caso disarmato, da parte di un agente. La folla a Charlotte si è radunata nei pressi della Università del North Carolina subito dopo la notizia della morte per mano della polizia di un uomo di 43 anni di nome Keith Lamont. A loro difesa le forze dell’ordine hanno immediatamente dichiarato di aver agito perchè l’uomo rappresentava una grave minaccia. Quindi, dopo la sparatoria, gli agenti hanno recuperato l’arma della vittima e di aver cominciato a interrogare i testimoni quando la protesta ha iniziato a montare. Numerosi poliziotti in tenuta antisommossa sono stati schierati su due file per far fronte ai manifestanti, che, nel frattempo, scandivano slogan ultimamente drammaticamente noti in America come «la vita dei neri conta», e «mani in alto, non sparate».
Scontri a Charlotte, bloccata l’autostrada e feriti 12 agenti
Ma più passano le ore, più la protesta monta: tanto che in questi istanti, quella che si è alimentata di rabbia e di violenza nell’arco di una drammatica nottata, è una vera e propria rivolta di piazza. Una rivolta tuttora in corso a Charlotte: città sotto assedio in cui i manifestanti sono arrivati anche a bloccare una parte dell’autostrada Intestate 85: in base a quanto riferito da media locali, allora, decine e decine di afroamericani stanno occupando l’arteria stradale di fronte ad una fila di agenti schierati in assetto di difesa, mentre alcune fonti riferiscono anche di un principio di incendio nell’area. Un’area messa a ferro e fuoco da una dura protesta che va avanti da stanotte e che ha già causato violenti scontri, con il ferimento di oltre una decina di poliziotti. Una protesta partita dall’uccisione di un uomo di colore armato: l’ultimo che la cronaca statunitense registra.
24/09/2016, 17:12
24/09/2016, 17:53
25/09/2016, 11:00
19/12/2016, 15:58
Usa, "in 2 anni polizia ha ucciso 86 persone che impugnavano armi finte"
Pubblicato il: 19/12/2016 12:20
Sospetti che impugnano pistole a pallini, armi giocattolo, copie perfette ma non funzionanti di armi da fuoco: è una realtà con cui sempre più spesso la polizia americana di trova a dover fare i conti. Con un bilancio pesante: solo negli ultimi due anni 86 persone in possesso di armi finte sono state uccise dagli agenti, 43 nel corso di quest'anno, sempre 43 nel 2015. La denuncia parte dal 'Washington Post', che torna con una sua inchiesta su un fenomeno che era stato approfondito l'ultima volta 25 anni fa, quando per la prima volta il Congresso cercò di affrontarlo.
Nei casi, documentati dal quotidiano americano, la polizia ha rinvenuto modelli di armi diversi tra loro. Ma con una caratteristica in comune, il fatto di essere copie realistiche di armi da fuoco, in alcuni casi copie esatte ma non funzionanti o addirittura giocattoli.
La richiesta di questo tipo di armi è cresciuta e secondo la polizia è praticamente impossibile istruire gli agenti a distinguere a distanza questo tipo di armi. Ogni sforzo compiuto per fermare la produzione di queste pistole o di alterarne radicalmente l'aspetto per consentirne l'identificazione e scongiurare gli incidenti è praticamente fallito per le resistenza opposte dai fabbricanti di armi e i gruppi quali la National Rifle Association, scrive il Washington Post.
"Torniamo a parlarne 26 anni dopo, e non mi sembra che nulla stia cambiando mentre gli eventi tragici continuano ad accadere", spiega Chuck Wexler, a capo del Police Executive Research Forum, think tank della polizia, che ha studiato a fondo il problema nel 1990 per il Congresso. "Una pistola giocattolo in un paese con 300 milioni di armi vere è difficile da distinguere".
Il ruolo delle armi di imitazione è riemerso a livello nazionale nel 2014, dopo che la polizia del Cleveland ha colpito a morte il 12enne Tamir Rice, che stava giocando con una pistola non vera in un parco. La polizia è intervenuta dietro denuncia della presenza di un uomo armato nei pressi di un centro ricreativo.
La maggior parte dei casi registrati negli ultimi due anni riguarda casi di disturbi mentali (38). In 14 casi, la polizia è intervenuta su denunce di disturbi della quiete pubblica, 10 sono iniziati come rapine, per il resto le circostanze in cui i fatti sono accaduti varia: pattuglie, consegna di mandati di arresto, controlli automobilistici. Delle vittime, 50 erano bianchi. La persona più anziana aveva 77 anni. Nella metà dei casi i fatti sono avvenuti di notte. In quasi tutti i casi la polizia ha detto che i sospetti non hanno obbedito all'ordine degli agenti. In 60 casi, gli ufficiali si sono visti puntare l'arma addosso.
19/12/2016, 17:51
19/12/2016, 17:53
vimana131 ha scritto:Usa, "in 2 anni polizia ha ucciso 86 persone che impugnavano armi finte"
19/12/2016, 19:15
19/12/2016, 19:54