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Re:

01/01/2017, 13:08

L'EUROPA vuole censusare le "notizie false" sul web.
Perchè queste alimentano il Populismo.


https://www.minds.com/newsfeed/662261623016136717

Di ZeroHedge: «[...]Pitruzzella, a capo dell’antitrust dal 2011, ha detto che “i paesi dell’UE dovrebbero istituire organismi indipendenti — coordinati da Bruxelles e modellati sul sistema delle agenzie antitrust — che potrebbero rapidamente etichettare le notizie false, rimuoverle dalla circolazione e infliggere ammende se necessario.”

In altre parole, una serie di burocrati non eletti, che non rendono conto a nessuno, si riunirebbero tra loro per decidere quali sono e quali non sono le “notizie false”, e poi – rullo di tamburi – “le rimuoverebbero dalla circolazione.” D’altra parte, considerando che una settimana fa Obama ha dato all’Europa il via libera ad ogni forma di censura e sospensione della libertà di parola, quando il Presidente uscente degli Stati Uniti ha votato la “Direttiva per contrastare la Disinformazione e la Propaganda“, nessuno dovrebbe sorprendersi che un’Europa improvvisamente imbaldanzita ricorra a tali misure agghiaccianti.

Così, con l’Europa sull’orlo di implementare una sfrenata censura, ecco lo specchietto per le allodole atto a giustificarla.

“La Post-verità in politica è uno dei motori del populismo ed è una delle minacce per le nostre democrazie” ha detto Pitruzzella al FT. “siamo giunti a un bivio: dobbiamo scegliere se lasciare internet com’è, il selvaggio west, o se ha bisogno di regole che tengano conto del modo in cui è cambiata la comunicazione. Penso che abbiamo bisogno di impostare tali regole e questo è il ruolo del settore pubblico”.

Traduzione: presto dipenderà da Bruxelles decidere quali contenuti Internet sono adatti al vasto pubblico europeo, perché, a meno che non intervenga un burocrate, le “notizie false” scateneranno sempre più populismo e non, per esempio, anni di riforme politiche fallite o di decisioni sbagliate della Banca Centrale.[...]»

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

01/01/2017, 14:03

Gesto disperato di chi gli stà sfuggendo il potere fra le mani.
Non ce la faranno.

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

01/01/2017, 14:52

Appunto,
Scommetto che le loro balle
Sono la verità assoluta
Il resto tutte panzane..
Ho indovinato?

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

01/01/2017, 15:08

.. il fatto è però che le balle le raccontiamo più o meno tutti ... [:305]

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

01/01/2017, 16:30

Ufologo 555 ha scritto:.. il fatto è però che le balle le raccontiamo più o meno tutti ... [:305]


Il problema sorge quando le balle di alcuni vengono spacciate per verità da chi invece dovrebbe essere equidistante. E' qui che nasce il cortocircuito di cui laGGendE si è resa conto e di cui fortunatamente pare essersi stufata :)

Re: Re:

01/01/2017, 16:54

Thethirdeye ha scritto:
L'EUROPA vuole censusare le "notizie false" sul web.
Perchè queste alimentano il Populismo.



Immagine

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

01/01/2017, 17:49

Ufologo 555 ha scritto:.. il fatto è però che le balle le raccontiamo più o meno tutti ... [:305]

Quella che una volta
Chiamavano propaganda
Mo' la chiamano "censura"..

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

01/01/2017, 19:55

Ufologo 555 ha scritto:.. il fatto è però che le balle le raccontiamo più o meno tutti ... [:305]

Ci sono ANCHE molti di noi che, diversamente, raccontano sacrosante verità.
E se quelle sacrosante verità, venissero CENSURATE perchè scomode all'establishment?

Ti andrebbe bene lo stesso?

Se venissero qui dentro un giorno... tanto per fare un esempio, a dire che quell'articolo o quell'altro
(per quanto ne sappiamo, potrebbero essere migliaia o decine di migliaia di articoli), non sono in
linea con i potere precostituito... che facciamo? Restiamo qui a guardare? Ci arrendiamo?

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

01/01/2017, 19:58

"Non so so è chiaro: stiamo procedendo a rotta di collo verso una situazione in cui citare dati del Fmi per contestare articoli dei media ufficiali (lavoro che abbiamo fatto tante volte) potrebbe essere considerato atto eversivo, sanzionabile da un ipotetico Ministero della Verità, camuffato da "Autorità garante per la verità dell'informazione in rete", in base a criteri puramente politici. Le auorità indipendenti, negli ultimi mesi, hanno dato prova di essere del tutto supine ai voleri del governo, e questo non lascia ben augurare. Questa deriva autoritaria, mascherata da sacrosanta lotta "antibufala", viene in modo più o meno larvato sostenuta da esponenti dello Stato di diverso profilo e spessore, ed è pericolosissima non tanto per il fatto che intrinsecamente limita diritti politici come la libertà di esprimere la propria opinione o di criticare quella altrui, quanto perché oggettivamente fa (ancora una volta) il lavoro sporco a beneficio di partiti che la limitazione del diritto di espressione ce l'hanno nel DNA, partiti che purtroppo si stanno affermando a causa (anche) delle menzogne dei media tradizionali. Nell'ultimo post del blog vi fornisco un esempio. L'euro esiste dal 1999, ma per il Corsera sarebbe stato lui la causa del "boom" delle esportazioni fra 2005 e 2008 (e questo sarebbe uno dei suoi tanti vantaggi). Le cose stanno in modo lievemente diverso (ma solo lievemente, eh!), come potrete constatare leggendo l'ultimo post del blog, che sono riuscito a scrivere perché farlo non è ancora reato, come auspicano tanti che qui rinuncio a elencare". (Alberto Bagnai)

Dopo, si vedrà...

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

02/01/2017, 04:56

mik.300 ha scritto:Quella che una volta
Chiamavano propaganda
Mo' la chiamano "censura"..




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Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

02/01/2017, 18:49

Dicevamo che era l'Europa a voler censurare internet ma...

L’ITALIA CHIEDE ALL’EUROPA DI CENSURARE LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE SU INTERNET

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ZeroHedge analizza freddamente il significato delle dichiarazioni del nostro capo dell’antitrust, Pitruzzella, in merito alle “fake news”. Come al solito, dietro una richiesta apparentemente ragionevole, si cela una verità inconfessabile. L’establishment vuole mettere in atto un “Ministero della Verità” orwelliano, una schiera di individui non eletti, ovviamente coordinati da Bruxelles, che non rispondono a nessuno delle loro azioni ma che possono decidere cosa è vero e cosa no. Chi controlla il presente controlla il passato, e chi controlla il passato controlla il futuro (Orwell, 1984).

http://www.informarexresistere.fr/2017/ ... -internet/

ZeroHedge analizza freddamente il significato delle dichiarazioni del nostro capo dell’antitrust, Pitruzzella, in merito alle “fake news”. Come al solito, dietro una richiesta apparentemente ragionevole, si cela una verità inconfessabile. L’establishment vuole mettere in atto un “Ministero della Verità” orwelliano, una schiera di individui non eletti, ovviamente coordinati da Bruxelles, che non rispondono a nessuno delle loro azioni ma che possono decidere cosa è vero e cosa no. Chi controlla il presente controlla il passato, e chi controlla il passato controlla il futuro (Orwell, 1984).

di ZeroHedge, 30 dicembre 2016

I primi sono stati gli Stati Uniti, poi la Germania, che ha dato la colpa di quello che non funziona nella società alle “false notizie”, e non, per esempio, a una serie di terribili decisioni prese dai politici. Ora è il turno dell’Italia di chiedere di porre fine alle “false notizie”, cosa che di per sé potrebbe non essere preoccupante. Tuttavia, il modo in cui Giovanni Pitruzzella, capo dell’antitrust italiano, chiede all’Unione Europea di “agire” su quelle che sarebbero “notizie false”, consiste a dir poco in una repressione totale della libertà di espressione e darebbe ai governi la libertà di mettere a tacere qualsiasi fonte che non rispetti la propaganda dell’establishment.

In un’intervista al Financial Times, Pitruzzella ha detto che le regole sulle “false notizie” su internet sarebbero meglio gestite dallo stato piuttosto che dalle società dei social media come Facebook, un approccio già adottato in precedenza dalla Germania, che ha richiesto a Facebook di porre fine all’”hate speech” (discorso di odio, ndVdE) e ha minacciato di multare il social network fino a 500.000 euro per ogni “falso” post.

Pitruzzella, a capo dell’antitrust dal 2011, ha detto che “i paesi dell’UE dovrebbero istituire organismi indipendenti — coordinati da Bruxelles e modellati sul sistema delle agenzie antitrust — che potrebbero rapidamente etichettare le notizie false, rimuoverle dalla circolazione e infliggere ammende se necessario.”

In altre parole, una serie di burocrati non eletti, che non rendono conto a nessuno, si riunirebbero tra loro per decidere quali sono e quali non sono le “notizie false”, e poi – rullo di tamburi – “le rimuoverebbero dalla circolazione.” D’altra parte, considerando che una settimana fa Obama ha dato all’Europa il via libera ad ogni forma di censura e sospensione della libertà di parola, quando il Presidente uscente degli Stati Uniti ha votato la “Direttiva per contrastare la Disinformazione e la Propaganda“, nessuno dovrebbe sorprendersi che un’Europa improvvisamente imbaldanzita ricorra a tali misure agghiaccianti.

Così, con l’Europa sull’orlo di implementare una sfrenata censura, ecco lo specchietto per le allodole atto a giustificarla.

“La Post-verità in politica è uno dei motori del populismo ed è una delle minacce per le nostre democrazie” ha detto Pitruzzella al FT. “siamo giunti a un bivio: dobbiamo scegliere se lasciare internet com’è, il selvaggio west, o se ha bisogno di regole che tengano conto del modo in cui è cambiata la comunicazione. Penso che abbiamo bisogno di impostare tali regole e questo è il ruolo del settore pubblico”.

Traduzione: presto dipenderà da Bruxelles decidere quali contenuti Internet sono adatti al vasto pubblico europeo, perché, a meno che non intervenga un burocrate, le “notizie false” scateneranno sempre più populismo e non, per esempio, anni di riforme politiche fallite o di decisioni sbagliate della Banca Centrale.

In breve, è tutta colpa di internet se il sistema politico europeo è scosso da una reazione anti-establishment senza precedenti, che non ha nulla a che fare con, be’, con nient’altro.

Come nota il FT, la richiesta di Pitruzzella arriva in un contesto di crescenti preoccupazioni per l’impatto delle “false notizie” sulla politica nelle democrazie occidentali, compreso il voto sulla “Brexit” e le elezioni americane di quest’anno. In Germania, che nel 2017 va incontro alle elezioni parlamentari , il governo sta progettando una legge che imporrebbe multe fino a 500.000 euro sulle società dei social media per la diffusione di “notizie false”.

Gli alleati di Matteo Renzi, l’ex primo ministro, hanno anche sostenuto che le “false notizie” hanno contribuito alla sua sconfitta nel referendum di dicembre sulla riforma costituzionale, che ha portato alle sue dimissioni, anche se la sconfitta è arrivata con un margine di 20 punti percentuali. Almeno non hanno dato la colpa agli hacker russi… per ora.

Quindi, anche supponendo che limitare la libertà di espressione sia la risposta giusta, perché non imporre alle piattaforme l’auto-controllo?

Beh, secondo Pitruzzella sarebbe inopportuno affidare questo compito all’autoregolamentazione da parte dei social media. “Le piattaforme come Facebook hanno creato grandi vantaggi per il pubblico e i consumatori: stanno facendo la loro parte come operatori economici, adottando politiche che modificano i loro algoritmi per ridurre questo fenomeno”, ha detto. “Ma controllare le informazioni non è il compito delle compagnie private. Storicamente questo è il compito dei pubblici poteri. Essi devono garantire che le informazioni siano corrette. Non possiamo delegarlo completamente.”

Conosciamo almeno un italiano che sarebbe d’accordo (vedi immagine in testa).

E proprio come “Lui”, Pitruzzella ha minimizzato le preoccupazioni sul fatto che la creazione di agenzie statali per monitorare le false notizie introdurrebbe una forma di censura, affermando che si potrebbe “continuare ad utilizzare un internet libero e aperto”… fino a quando tutti i membri dell’internet “aperto” sono d’accordo con quello che le agenzie decidono essere vero e indiscutibile. Ma secondo lui ci sarebbe un vantaggio, in quanto ci sarebbe una “terza parte” pubblica — indipendente dal governo — pronta ad “intervenire tempestivamente nel caso che venga leso l’interesse pubblico”.

Al momento, l’unico modo in cui le “notizie false” possono essere combattute — almeno in Italia — è attraverso il sistema giudiziario, che è notoriamente lento. “La rapidità è un elemento critico” ha detto Pitruzzella, quindi qual è la soluzione? Ma ovviamente un Ministero della verità.

Il Movimento di opposizione 5 Stelle è spesso etichettato come il principale facilitatore in Italia delle “false notizie”, attraverso il blog del suo fondatore, il comico Beppe Grillo, e una rete di altri siti web affiliati al partito. Ma Pitruzzella ha rifiutato di citarli come i principali colpevoli. “Non so se questo è vero, non vorrei criticare nessuno, nemmeno il Movimento 5 stelle. Ma credo che, se non ci sono regole, molti possono approfittarsene.”

Naturalmente, una volta che la libertà di espressione verrà sottoposta a censura, Pitruzzella non avrà nessun problema non solo a criticare chi non è d’accordo con lui, ma anche a chiudere prontamente i loro canali di espressione sulla rete.

Fonte: Voci Dall’Estero

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

02/01/2017, 20:41

il bravo e buono saviano (come no) ad esempio nell'ultima trasmissione in tv dove parlava di tutti i fatti del 2016, anche lui si è smascherato finalmente e ha fatto capire che è uno di loro, parlando di censura alle false notizie, il pizzagate non esiste, censurare di qua e di la ecc....

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

03/01/2017, 19:06

"Post-verità e bufale? Hanno paura perché la gente è contro il sistema". L'analisi perfetta di Travaglio.

Il Web, come tutti i media, è avvelenato dai falsi, ciascuno dei quali però ha il suo antidoto: il giornalismo “firmato” da chi si è costruito una fama di credibilità e risulta autorevole. E infatti è l’antidoto, non il veleno, che allarma questi politici senza elettori e questi giornalisti senza lettori. Che, persi i contatti con la realtà e dunque con la gente, si giocano l’ultima carta per non morire. La carta più vecchia e disperata del mondo: la censura. Siccome sempre meno gente si fida dei megafoni che essi controllano proprio perché raccontano un sacco di balle, lorsignori accusano il Web che non controllano di fare ciò che han sempre fatto loro, per poterlo controllare e farcì quel che han sempre fatto altrove: mentire e fottere....

Articolo intero: http://direttanfo.blogspot.it/2017/01/p ... erche.html

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

03/01/2017, 19:47

xfabiox ha scritto:il bravo e buono saviano (come no) ad esempio nell'ultima trasmissione in tv dove parlava di tutti i fatti del 2016, anche lui si è smascherato finalmente e ha fatto capire che è uno di loro, parlando di censura alle false notizie, il pizzagate non esiste, censurare di qua e di la ecc....



... un altro di quelli "buoni"! (E va in giro pure con la scorta!) [:o)]

Re: Stato di Polizia e Controllo Orwelliano

04/01/2017, 08:50

Alberto Bagnai: «[...]È comprensibile la sete di rivalsa di quelli tradizionali, che “informano” come vi ho ricordato, e la cui credibilità nel 2016 è andata in pezzi. Tuttavia è paradossale che il garante della concorrenza intervenga per consolidare, anziché limitare, il potere di monopolio delle grandi testate. Tra l’alto, ultimamente le autorità amministrative indipendenti, dalla Banca d’Italia alla Consob, non hanno dato grande prova di quell’indipendenza da cui traggono legittimazione, dimostrando spesso subalternità alle scelte (errate) dei governi. Facile prevedere che l’autorità “indipendente” per il controllo dei social diventerebbe un orwelliano ministero della Verità.

C’è poi un altro problema. Ovunque in Europa le politiche dissennate imposte da Bruxelles su mandato di Berlino rischiano di mandare al potere la destra. Siamo sicuri che sia una buona idea limitare libertà politiche come quella di espressione alla vigilia di un evento simile? Come è stato con la repressione dei salari (via “riforme”), così anche con la repressione del dissenso (via “antibufale”) sarebbe la sinistra in salsa europeista a fare il lavoro sporco per una destra che incombe minacciosa. È un rischio che non possiamo permetterci.»


http://www.ilfattoquotidiano.it/premium ... la-destra/


Media, la repressione del dissenso punta a ridare monopolio alle grandi testate. Ma così favorisce le destre
La credibilità dei media tradizionali è a pezzi. Si invoca la censura per ridargli potere. Siamo sicuri che sia una buona idea limitare libertà politiche come quella di espressione proprio mentre, grazie all'austerity imposta da Bruxelles, in tutta Europa la destra guadagna consenso?

ARTICOLO: http://www.ilfattoquotidiano.it/premium ... la-destra/
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