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Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

04/02/2017, 16:48

In una Europa ormai a pezzi l’Italia deve giocare da sé

Gaetano Quagliariello

Trump, Europa, Italia

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Siamo stati tra quanti, in tempi non sospetti, hanno individuato in Donald Trump una soluzione da preferire a una ipotesi di sicura decadenza. Siamo tra quanti, per serietà e non per prudenza, ritengono che bisognerà attendere del tempo per comprendere se, da parte del nuovo Presidente americano, l'opportunità che la storia gli ha consegnato sarà colta in tutto, in parte oppure verrà contraddetta da comportamenti non adeguati.

Quel che già da ora si può affermare, però, è che la linea di politica estera di Trump, per quanto ancora solo abbozzata, pone problemi ai quali sia l'Europa sia l'Italia farebbero bene a non sottrarsi.

Trump ha sconfessato la beatificazione della globalizzazione e, soprattutto, delle sue conseguenze. Ha preso le distanze dal multipolarismo molle dell'amministrazione Obama e dalla connessa sottovalutazione della minaccia rappresentata dal terrorismo islamico rispetto all’ordine mondiale. Ha prospettato un disimpegno dell’America nei confronti degli organismi sovranazionali e delle spese necessarie per il loro funzionamento. Ha allargato le distanze tra le due sponde dell'oceano Atlantico. Ha condito tutto ciò con una chiusura nazionalista che non rappresenta certamente una novità assoluta nella storia degli Stati Uniti.

Alcune conseguenze politiche, economiche e strategiche di questa rivoluzione si iniziano a scorgere. Altre possono essere immaginate. Non c'è dubbio, ad esempio, che la radicalizzazione della linea Brexit da parte del Premier inglese Theresa May dipenda anche dal profilarsi all'orizzonte di un ritorno a una forte solidarietà anglosassone in ambito sia strategico sia economico: quella che per lunghi periodi della storia ha portato il Regno di Sua Maestà a guardare dalla parte del "grande largo" piuttosto che verso il Vecchio Continente.

L'Europa, d'altro canto, è più isolata e, se possibile, ancora più debole. E con realismo bisogna rendersi conto che questo isolamento e questa debolezza non agevolano gli sforzi affinché essa torni ad essere immaginata come una comunità di destino, alla quale devolvere prudentemente quote crescenti di sovranità nazionale nella prospettiva della creazione di una sovranità più ampia della quale sentirsi attori e partecipi a tutti gli effetti.

Il rischio, in altri termini, è che all'interno di un'Europa sempre più debole perché strategicamente periferica si rafforzino taluni interessi nazionali oltre il consentito e il conveniente. In particolare, che la Germania preferisca coltivare la propria influenza nell'area baltica e che la Francia si faccia potenza di riferimento della parte meridionale. Cosicché l'asse franco-tedesco, che per decenni, nel corso del Novecento, ha rappresentato il baricentro oggettivo della costruzione di un'Europa più ampia e partecipata, potrebbe trasformarsi nell'asse liquidatorio della realtà comunitaria a vantaggio dei rispettivi, e legittimi, interessi nazionali.

E' un'ipotesi realistica. I segnali, purtroppo, vi sono tutti. Per quanto riguarda l’Italia, i più pericolosi risiedono nella penetrazione sempre più incisiva di capitali d'Oltralpe in settori strategici della nostra economia: il credito, l'energia, le assicurazioni, la comunicazione. E anche chi, come me, ritiene che i problemi del XXI secolo avrebbero bisogno di masse critiche ben più ampie di quelle assicurate dai vecchi Stati-nazione, non può esimersi dal confrontarsi con questa evenienza.

La domanda è: se questa realtà dovesse concretizzarsi e, con essa, dovesse materializzarsi in forme inedite un nuovo asse franco-tedesco, che interesse avrebbe l'Italia a perpetuare un acritico europeismo? Non avrebbe il diritto, anzi il dovere, di intraprendere strade di politica estera se non alternative quanto meno autonome rispetto alla prospettiva della costruzione europea?

Per me la risposta è sì: la stessa che si diede De Gasperi alla fine della sua vita di fronte al fallimento della Ced. Io credo che, anche allo scopo di scongiurare per il possibile la prospettiva qui evocata, l'Italia debba al più presto investire con forza sul suo ruolo strategico nel Mediterraneo, facendosi interprete e protagonista della pacificazione dell'area, anche attraverso rapporti bilaterali con Stati Uniti e Russia.

Non si tratta di una prospettiva inesplorata. Essa, interpretata con maggiore o minore consapevolezza e con variazioni sul tema legate alle contingenze, attraversa tutta la storia della politica estera della nostra Repubblica, da Fanfani fino a Berlusconi.

Il nostro tempo offre oggi ragioni oggettive per riconnettersi urgentemente a questo filo rosso. Sarebbe un modo, tra l'altro, per non lasciare il dibattito sulla sovranità, sull'Europa, sull'euro nel regno dei princìpi astratti mentre l'avanzare impetuoso della storia provvede a dipanare in nostra vece i nodi veri che non si ha il coraggio di affrontare.

(Tratto da La Verità, quotidiano diretto da Maurizio Belpietro)

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... care-da-se

Solo che non c'è NESSUNO! Di partiti poi .... Occorrerebbe un altro Berlusconi ma poi lo farebbero immediatamente "fuori"!
In Italia (riguardo ai politici) si nun c'è casino, nun se "magna"!

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

04/02/2017, 16:57

Ufologo 555 ha scritto:In una Europa ormai a pezzi l’Italia deve giocare da sé



Già, ma potrà farlo solo se riesce ad eleggere le persone giuste.

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

04/02/2017, 17:06

E siccome non ce ne sono .......... [:287] Ce se magneno l'artri! [:290]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

05/02/2017, 12:48

Nino Gallioni: "Ho previsto l'euro-disastro e mi hanno fatto fuori"
http://www.liberoquotidiano.it/news/eco ... fuori.html

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

05/02/2017, 14:08

Ufologo 555 ha scritto:E siccome non ce ne sono .......... [:287] Ce se magneno l'artri! [:290]


Almeno ci dobbiamo provare e delle persone interessanti ci sono, sai a chi mi riferisco: Salvini presidente del consiglio e Borghi ministro dell'economia [:264] Ps: non credo che gli altri paesi siano migliori di noi, sono semplicemente più fortunati o per meglio dire avvantaggiati da fenomeni socio-culturali diversi ergo rubano, imbrogliano ed evadono meno o niente.

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

05/02/2017, 20:29

Intanto oltralpe.......

Marine Le Pen: «Con me la Francia fuori dalla Ue e dalla Nato»
La promessa della leader del Front National in un comizio a Lione: «Se sarò eletta convocherò entro sei mesi un referendum per la Frexit». In programma anche l’uscita dalla Nato e dall’euro, per ripristinare il franco come moneta nazionale


http://www.corriere.it/esteri/17_febbra ... de41.shtml



Forza Marine!!! [:264]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

05/02/2017, 20:39

In pratica il programma del FN specifica già che in caso di vittoria escono dall'eurozona.
Il referendum é per decidere se uscire anche dall'Unione Sov... hem, Europea, giusto?

Loro almeno hanno le idee chiare, qua il primo partito euroscettico (se così si può chiamare) propone soltanto un referendum, che non si può neanche fare, in mezzo a tante dichiarazioni fumose e balbettate da parte di questo o quell'esponente.
L'altro partito euroscettico arriva al 14%...
E siamo il paese dell'eurozona messo peggio, ditemi voi!
Conviene tifare per la Le Pen, se vincono (sempre che non la sputtanino o l'ammazzino prima) dobbiamo solo sederci in riva al fiume e aspettare che passino i cadaveri dei gerarchi europei.

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

05/02/2017, 21:02

La Le Pen è avvantaggiata da due elementi non trascurabili: A) non ha da vedersela con un partito come il M5S che se non esistesse renderebbe probabilmente Salvini l'attuale antagonista più forte del Pd, B) la Francia ha una costituzione diversa dalla nostra per cui per loro uscire dall'euro è assai più facile. Benché l'articolo 50 del trattato sull'Unione europea cita: "Ogni Stato membro può decidere di recedere dall'Unione conformemente alle proprie norme costituzionali" in Italia l'articolo 75 della costituzione vieta espressamente di svolgere un referendum che abbia come oggetto i trattati internazionali e visto che l'ingresso nell'Europa è stato decretato proprio con un accordo tra gli Stati la ns costituzione andrebbe prima cambiata per poi indire un referendum, cose comunque fattibili se vi è la volontà di farlo. Certamente se dopo la Brexit anche la Francia lasciasse l'euro sarebbe sicuramente il kick start di un effetto domino. Il problema per noi è che finchè ci saranno al governo sinistre e governi tecnici non faremo mai niente del genere.

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

05/02/2017, 21:31

E non sarà affatto difficile uscire dalla NATO, già una volta è stata fuori: con il Gen. De Gaulle ("Force de Frappe"; la forza delle ... frappe dicevo io ...) [:246]
Per cui ...

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

06/02/2017, 02:40

TheApologist ha scritto:In pratica il programma del FN specifica già che in caso di vittoria escono dall'eurozona.
Il referendum é per decidere se uscire anche dall'Unione Sov... hem, Europea, giusto?

Loro almeno hanno le idee chiare, qua il primo partito euroscettico (se così si può chiamare) propone soltanto un referendum, che non si può neanche fare, in mezzo a tante dichiarazioni fumose e balbettate da parte di questo o quell'esponente.
L'altro partito euroscettico arriva al 14%...
E siamo il paese dell'eurozona messo peggio, ditemi voi!
Conviene tifare per la Le Pen, se vincono (sempre che non la sputtanino o l'ammazzino prima) dobbiamo solo sederci in riva al fiume e aspettare che passino i cadaveri dei gerarchi europei.

L'Italia uscirà presto dall'Euro. Forse anche entro il 2017.
E lo farà con un decreto, dall'oggi al domani.

Non saremo soli.
Ci sarà un'uscita di più paesi.. seguendo una strada concordata.

Ne parlano tutti i giorni in televisione... ci preparano.
Ma dietro le quinte le cose le stanno già studiando da tempo... senza fare troppo rumore.... [:295]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

06/02/2017, 09:44

Thethirdeye ha scritto:
TheApologist ha scritto:In pratica il programma del FN specifica già che in caso di vittoria escono dall'eurozona.
Il referendum é per decidere se uscire anche dall'Unione Sov... hem, Europea, giusto?

Loro almeno hanno le idee chiare, qua il primo partito euroscettico (se così si può chiamare) propone soltanto un referendum, che non si può neanche fare, in mezzo a tante dichiarazioni fumose e balbettate da parte di questo o quell'esponente.
L'altro partito euroscettico arriva al 14%...
E siamo il paese dell'eurozona messo peggio, ditemi voi!
Conviene tifare per la Le Pen, se vincono (sempre che non la sputtanino o l'ammazzino prima) dobbiamo solo sederci in riva al fiume e aspettare che passino i cadaveri dei gerarchi europei.

L'Italia uscirà presto dall'Euro. Forse anche entro il 2017.
E lo farà con un decreto, dall'oggi al domani.

Non saremo soli.
Ci sarà un'uscita di più paesi.. seguendo una strada concordata.

Ne parlano tutti i giorni in televisione... ci preparano.
Ma dietro le quinte le cose le stanno già studiando da tempo... senza fare troppo rumore.... [:295]


anche perchè padoan ecc.
sono zerbini ma non sono scemi..

"se noi aumentiamo (troppo) le tasse
strozziamo quel poco di ripresa che c'è.."
questa cosa di deprimere continuamente
l'economia con tasse che
poi richiedono altri aggiustamenti
è un circolo vizioso che non porta da nessuna parte
se non a stare sempre peggio..

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

06/02/2017, 11:10

sottovento ha scritto:Intanto oltralpe.......

Marine Le Pen: «Con me la Francia fuori dalla Ue e dalla Nato»
La promessa della leader del Front National in un comizio a Lione: «Se sarò eletta convocherò entro sei mesi un referendum per la Frexit». In programma anche l’uscita dalla Nato e dall’euro, per ripristinare il franco come moneta nazionale


http://www.corriere.it/esteri/17_febbra ... de41.shtml



Forza Marine!!! [:264]

Ma non erano i Comunisti che volevano uscire dalla NATO?,lo dicono da 50 anni e ora dopo tutto questo tempo se ne accorgono le Destre!. [:246]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

06/02/2017, 12:33

I comunisti facevano finta di voler uscire dalla NATO, come facevano finta di fare opposizione. [:D]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

06/02/2017, 15:01

greenwarrior ha scritto:I comunisti facevano finta di voler uscire dalla NATO, come facevano finta di fare opposizione. [:D]



[:264] ... perché i quattrini per le Basi li prendevano anche loro; eccome! [8D]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

06/02/2017, 15:26

Dipende se per comunisti s'intendono i pulciosi strafatti dei centri sociali che protestano per qualsiasi cosa a prescindere, o i rossi "istituzionali" tipo D'Alema.
A quest'ultimo la Nato non ha mai dato nessun fastidio, anzi... L'intervento in Kosovo dice qualcosa?
Ma ovviamente si dirà che D'Alema non é mai stato un "vero comunista"...
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