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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

10/03/2017, 14:33

Mentre Trump cerca di farsi amico Putin......
Un arsenale nucleare europeo per fermare l'aggressione russa



http://www.occhidellaguerra.it/eurodeterrenza/

Ma dove la vedono questa aggressione russa? Bah.
Ultima modifica di sottovento il 10/03/2017, 14:34, modificato 1 volta in totale.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

10/03/2017, 14:34

Intanto la corea Del Sud è nel caos...

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

11/03/2017, 11:43

ovviamente come da programma, tolgono un presidente calmo nella corea del sud per metterne uno che si decida ad attaccare la corea del nord. con trump si è capito che vogliono instaurare la banca centrale in corea del nord, e poi toccherà all'ultimo paese libero dai rotschild, l'iran.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

15/03/2017, 13:33

Corea del Nord: “attacchi senza pietà” contro gli Usa

http://www.wallstreetitalia.com/corea-d ... o-gli-usa/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

15/03/2017, 14:23

sottovento ha scritto:
Corea del Nord: “attacchi senza pietà” contro gli Usa

http://www.wallstreetitalia.com/corea-d ... o-gli-usa/

Cos'è, l'eco dei "pensieri" cinesi??? [:291] [:291]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

19/03/2017, 17:47

Le 20 testate di Kim e il Piano Nord Corea

Il Segretario Usa Tillerson non esclude un attacco militare preventivo
La «Pazienza strategica» americana si è esaurita?


http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_ ... resh_ce-cp

Perbacco la Nord Corea ha 20 testate? Io pensavo al massimo 2-3.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

22/03/2017, 13:51

Così Kim Jong-un prepara la guerra atomica

http://espresso.repubblica.it/internazi ... a-1.297461

Ma in pratica anche se tutti a parole vogliono fermarlo non c'è la certezza di poterci riuscire
Le criticità di un piano d'attacco contro la Corea del Nord

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cri ... 77762.html

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

22/03/2017, 15:39

bah..
togliersi di mezzo un soggetto eccentrico
al costo di milioni di morti,
disastri ambientali e chissà cos'altro..

non so se ne valga la pena..

una sola bomba atomica sulla corea del sud
e diciamo addio a samsung, hyundai, ecc
lo stesso vale per il giappone..
economie mondiali a picco..
certo soros lo sciacallo
navigherebbe nell'oro..

ma (tutti) gli altri?

viceversa è utilissimo come scusa
x tenere d'occhio la cina..


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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

22/03/2017, 18:08

[quote="mik.300"]bah..
togliersi di mezzo un soggetto eccentrico
al costo di milioni di morti,
disastri ambientali e chissà cos'altro..

non so se ne valga la pena..

una sola bomba atomica sulla corea del sud
e diciamo addio a samsung, hyundai, ecc
lo stesso vale per il giappone..
economie mondiali a picco..
certo soros lo sciacallo
navigherebbe nell'oro..

ma (tutti) gli altri?

viceversa è utilissimo come scusa
x tenere d'occhio la cina..


E viceversa, lui è la spina nel kulo degli USA. [:302] [:302] [:302]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

22/03/2017, 19:42

Il problema è che se non viene fermato le sue testate da 20 diventeranno un centinaio, forse di più e dagli attuali missili ne svilupperà sempre di più sofisticati e capaci di colpire ovunque. Ad ogni modo le armi di cui dispone attualmente sono limitate per cui non è nemmeno detto che riesca a colpire per rappresaglia il Giappone o la Corea del Sud. Oltretutto un personaggio così una volta che avrà ottenuto tecnologie superiori chi gli impedirà di usarle inseguendo un folle piano, tipo conquistare la sud Corea? Come si dice, meglio prevenire che curare.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

22/03/2017, 19:51

addirittura !!

ma no..
quello è scemo, mica cretino..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

23/03/2017, 12:56

Intanto nella vecchia Europa c'è chi improvvisamente si sente con le chiappe scoperte...

Una Bomba atomica tedesca

I tedeschi stanno discutendo di farsi la loro bomba nucleare. La messa in discussione, da parte di Donald Trump, della credibilità della NATO sta facendo pensare a Berlino l’impensabile.

Tutto è cominciato a novembre, subito dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America. L’editore del Frankfurter Allgemeine Zeitung, giornale conservatore di Francoforte, affermò in un editoriale che era giunto il tempo per prendere in considerazione ciò che per un cervello tedesco era fino ad ora del tutto impensabile, la questione sul dotarsi della capacità di deterrenza nucleare, che potrebbe compensare le incertezze circa le scricchiolanti e sempre interessate garanzie americane. Roderich Kiesewetter, un esperto di relazioni diplomatiche del Christians Democratic Union (CDU), il partito del Cancelliere Angela Merkel, intervenne nel dibattito dicendo che non ci sarebbero dovuti essere “tabù di pensiero”. Egli ed altri politici poi smisero subito di trattare l’argomento, apparentemente dopo aver ricevuto un segnale che il Cancelliere non avrebbe avuto bisogno di questa ulteriore distrazione durante un anno di elezioni. Ma in Germania tra gli esperti il dibattito si mantiene acceso. Dal 1945 la Germania dell’Ovest e successivamente la Germania riunita ha fatto affidamento sullo scudo atomico americano per dissuadere le eventuali aggressioni da parte della Russia. Una tesi importante, abbozzata nel 1984 dal giornalista Josef Joffe sostiene che l’integrazione europea fu possibile solo perché questa potenza esterna americana aveva riappacificato i conflitti vecchi e risalenti tra Francia e Germania. Quindi la Germania dell’Ovest, comportandosi nel migliore dei modi, dopo la guerra, firmò il Trattato di non proliferazione nucleare durante gli anni 60; venne poi riconfermato l’impegno nel Trattato che avrebbe portato alla riunificazione nel 1990.

All’improvviso, nonostante ci sia un nuovo presidente americano che, benché abbia detto la scorsa settimana che supporterà energicamente la NATO, ha anche chiamato l’Alleanza “obsoleta” e suggerito che il supporto americano potesse essere condizionato all’impegno congiunto degli alleati nel destinare più fondi e risorse nella difesa. Attraverso la logica spettrale della “Distruzione mutua assicurata” (MAD), la deterrenza deve essere incondizionata per essere credibile. I paesi europei ad est ed al centro iniziano a preoccuparsi per la loro vulnerabilità in caso di un eventuale futuro ricatto nucleare sovietico guidato da Vladimir Putin.

La più ovvia reazione tedesca sarebbe di avvicinarsi a Francia e Regno Unito, le altre due potenze nucleari della Nato, per creare un deterrente condiviso. Ma i loro arsenali sono piccoli. La Francia, per di più, è stata fino ad ora riluttante a cedere qualunque parte di sovranità rispetto al suo arsenale nucleare ed è sempre stata scettica circa una deterrenza condivisa. Il Regno Unito, per voce del suo Primo Ministro, Theresa May, ha già lasciato intendere che potrebbe fare del suo scudo nucleare un argomento di negoziato durante la prossima discussione sui termini della Brexit.

Secondo Maximilian Terhalle, un professore tedesco che insegna in Gran Bretagna, ciò può solo voler dire che la Germania, la Polonia e gli altri paesi Baltici non potrebbero mai del tutto fare affidamento su Francia o Inghilterra in caso di attacco sovietico contro di loro. Il professore conclude sostenendo che la Germania dovrebbe pensare a farsi la sua bomba atomica, magari in collaborazione con gli Stati vicini. Persino il leader del partito di governo polacco, Jaroslav Kaczynski, noto germanofobo, sollecitò la creazione di un deterrente nucleare europeo, presumibilmente finanziato in gran parte dalla Germania.

I diversi pericoli rappresentati da Mr. Putin e da Mr. Trump hanno fatto crescere l’interrogativo di “come dissuadere chi, con che cosa”, sebbene la bomba atomica tedesca non sia la miglior risposta, dice Karl-Heinz Campbell dell’Accademia federale per la politica in materia di sicurezza (una commissione governativa tedesca). Il Professor Terhalle, da parte sua, pensa che anche solo un dibattito sull’arma nucleare tedesca potrebbe aiutare – se riuscisse a convincere il signor Trump a smettere di minare l’ordine internazionale esistente.

Fonte: http://www.economist.com

Fonte: https://comedonchisciotte.org/una-bomba-atomica-tedesca/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

25/03/2017, 13:39

Taiwan punta i missili cruise contro la Cina

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Salgono sempre più i toni e le prove di forza fra le “due Cine”. Mentre a Pechino si parla ormai apertamente della possibilità di riunificare con la forza l’isola-Stato alla madrepatria, Taipei rende ufficialmente nota la presenza di missili capaci di colpire città cinesi sul continente fino a 1.500 chilometri di distanza.

Il 17 marzo, durante una comunicazione al parlamento, il ministro taiwanese della difesa, Feng Shih-Kuan (nella foto sotto), rispondendo alla domanda di un parlamentare ha dichiarato che Taiwan ha la capacità di lanciare missili verso la Cina che a sua volta schiera centinaia (secondo alune stime un migliaio) di missili balistici di fronte a Taiwan.

La notizia, diramata domenica scorsa dalla testata online Chinatopix, precisa che il sistema d’arma, probabilmente un missile Hsiung Feng IIE (HF-2E), riuscirebbe a centrare la maggior parte delle basi militari cinesi coinvolte in un’eventuale operazione di attacco all’Isola-Stato e agli arcipelaghi che formano la Repubblica di Cina (Formosa, Pescadores, Quemoy e Matsu).

L’HF-2E è un missile da crociera sviluppato una quindicina di anni or sono dal National Chung-Shan Institute of Science and Technology (NCSIST), centro di ricerca e sviluppo con sede a Taiwan che segue la produzione di numerosi sistemi d’arma.

Armato con una testata ad alto potenziale esplosivo (HE) da 450 chili, il Hsiung Feng IIE è spinto da un motore a reazione turboventola che garantisce una velocità di crociera di circa mille chilometri orari.

L’obiettivo viene raggiunto grazie ad un sistema di guida inerziale, che traccia una rotta aggiornata da un sistema di posizionamento globale (GPS) e da un sistema di riconoscimento del profilo orografico del terreno sorvolato (TERCOM), e da sistema di guida a radar attivo con un sensore del tipo IIR (imaging infrared). Entrato in territorio ostile, l’HF-2E esegue la sezione finale di avvicinamento al target ad una quota 15 -30 metri e centra il bersaglio con una probabilità di errore circolare (CEP) di circa 15 metri.

Per rispondere all’escalation militare della Cina (un incremento del 7% del bilancio militare annunciato 12 giorni fa), anche Taiwan vuole potenziare la sua spesa militare. Feng ha detto che il bilancio della difesa crescerà quest’anno del 2% e l’anno prossimo del 3%.

Il rapporto sulla difesa di Feng avviene a pochi mesi dalle elezioni di Tsai Ing-wen a presidente, sostenuta dal Partito democratico progressista (Dpp), tentato in passato di spingere Taiwan verso la proclamata indipendenza. Poiché nel suo discorso iniziale Tsai non ha espresso la sua esplicita adesione al concetto della “unica Cina”, Pechino ha cominciato un forte boicottaggio dei rapporti, chiudendo ogni comunicazione e bloccando merci taiwanesi sul continente.

Il concetto “unica Cina” è stato stabilito nel 1992 dai leader delle “due Cine” che sono convenuti sul fatto che Cina popolare e Taiwan dovranno prima o poi riunirsi, anche se ogni parte è libera di immaginare il modo in cui tale riunificazione si farà. Tale accordo-nel-disaccordo aveva permesso fino ad ora la crescita di rapporti commerciali, turistici, postali e navali fra le due sponde.

Dalla vittoria di Tsai in poi, in Cina sono cresciute le voci per riunificare Taiwan con la forza.

Secondo Li Yihu, decano dell’università di Pechino e deputato all’Assemblea nazionale del popolo, “tutte le mosse pro-indipendenza stimolano la madrepatria a prendere misure coercitive”. In una dichiarazione rilasciata al South China Morning Post, egli afferma che le voci per una prova di forza di Pechino “sono divenute sempre più forti”.

Alla sessione di aperture dell’Assemblea nazionale del popolo, il premier Li Keqiang ha ribadito che Pechino “non accetterà in alcun modo che qualcuno separi Taiwan dalla Cina”. Con ogni probabilità il riferimento è sia a Tsai Ing-wen che al presidente Usa Donald Trump, che all’inizio del suo mandato ha detto di voler ridiscutere il principio della “unica Cina”, anche se poi è ritornato sui suoi passi.

Rappresentanti del governo di Taiwan, che hanno preferito l’anonimato, hanno detto che l’amministrazione Trump è pronta a vendere all’isola una nuova serie di armi sofisticate per potenziare la difesa e la tecnologia idonee anche a consentire a Taiwan di produrre autonomamente sottomarini avanzati.

Lo stesso presidente ha sottolineato la necessità di potenziare la forza subacquea: la Marina di Taipei dispone di 2 anziani sottomarini statunitensi classe Tench e Balao e 2 classe Zwaardvis acquisiti in Olanda negli anni ’80.

(con fonti Asianews e ITLog defence)

Foto: Area Militar e Web



http://www.analisidifesa.it/2017/03/tai ... o-la-cina/

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

25/03/2017, 13:57

Taiwan punta i missili cruise contro la Cina

C'è chi ne da una versione diversa.........
La Cina punta missili balistici contro Taiwan

Secondo il ministero della Difesa di Taiwan, Pechino avrebbe schierato missili balistici Dong Feng-16


http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cin ... 77417.html

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

25/03/2017, 14:41

sottovento ha scritto:
Taiwan punta i missili cruise contro la Cina

C'è chi ne da una versione diversa.........
La Cina punta missili balistici contro Taiwan

Secondo il ministero della Difesa di Taiwan, Pechino avrebbe schierato missili balistici Dong Feng-16


http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cin ... 77417.html

Così come la corea del nord è la spina nel cu-lo degli USA, tramite Taiwan, gli USA mettono la spina al cu-lo alla Cina.
DO UT DES.
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