GAZA, RIPRESI COMBATTIMENTI, RAZZI SU ISRAELE
GERUSALEMME - Razzi sparati dalla striscia di Gaza sono caduti in Israele nell'area di Beersheva e di Netivot, secondo la radio pubblica israeliana.
ISRAELE RINVIA DECISIONE SU TERZA FASE
Il gabinetto per la sicurezza israeliano ha rinviato oggi una decisione se ordinare alle truppe di procedere alle terza fase delle operazioni militari nella striscia di Gaza, che prevede l'ordine all'esercito di entrare nel cuore dei centri urbani.
Un membro dell'ufficio politico di Hamas, Mussa Abu Marzuk, ha affermato oggi che il movimento islamico palestinese non sparerà razzi contro Israele quando è in vigore la sospensione dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza da parte di Israele. Lo ha riferito un portavoce di Hamas a Damasco.
Israele vede con favore il dialogo con l' Egitto "al fine di porre fine al terrorismo e al contrabbando di armi nella striscia di Gaza", secondo un comunicato emesso oggi dell' ufficio del premier Ehud Olmert.
UCCISO IN RAID OPERATORE UMANITARIO, DISTRIBUIVA AIUTI
GINEVRA - Un impiegato dell' organizzazione non governativa Care International e' stato ucciso nella notte tra martedi' e mercoledi' nel corso di bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'Ong che ha precisato: ''Care International piange la perdita di un operatore del suo programma di distribuzione alimentare a Gaza, ucciso la notte scorsa da un bombardamento aereo. Mohammed Ibrahim Samouni, padre di sei bambini, e' stato ucciso e i suoi figli sono stati gravemente feriti''. La direttrice di Care in Cisgiordania e a Gaza, Martha Myers, ha sottolineato come Gaza sia ''una delle zone piu' densamente popolate del mondo. Le frontiere sono chiuse e, per i civili, non c'e' alcun luogo dove fuggire e trovare riparo''.
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Qualcosa si muove sul fronte della crisi di Gaza. Gli israeliani hanno deciso "per ragioni umanitarie", di interrompere i bombardamenti per tre ore al giorno. E Intanto il Consiglio di difesa del governo israeliano é stato convocato in mattinata dal premier Ehud Olmert per fare il punto della operazione 'Piombo Fuso', giunta ormai al suo 12/giorno e studiare la situazione dopo la presentazione del piano franco-egiziano. A mezzogiorno, come annunciato un paio d'ore prima, è entrata in vigore la 'cessazione dei bombardamenti'. L'annuncio é stato dato da un portavoce militare israeliano: "Posso confermare che è in atto una cessazione delle attività offensive in questo momento al fine di facilitare gli aiuti umanitari, permettere alla popolazione di approvvigionarsi e facilitare il lavoro delle organizzazioni umanitarie". Può venire così messo in pratica quanto Olmert aveva deciso nella notte, autorizzando un 'corridoio umanitario' di tre ore giornaliere - compatibilmente con le necessità militari - per consentire alle agenzie umanitarie di rifornire la popolazione di viveri.
Dal valico di Kerem Shalom Israele ha fatto transitare anche oggi decine di camion con aiuti per la popolazione di Gaza. E mentre iniziava questa sorta di tregua, i ministri e i responsabili dell' esercito venivano chiamati a decidere se estendere ulteriormente le operazioni sul terreno (ricorrendo anche alle unità di riservisti richiamate nei giorni scorsi) oppure cedere alle pressioni internazionali che invocano una tregua immediata, anche alla luce delle gravi condizioni umanitarie createsi fra gli abitanti di Gaza, oltre un milione e mezzo di persone. Oggi intanto l'Unrwa - la agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi - ha smentito che ci fossero miliziani palestinesi nella scuola al-Foukhar di Jabalya, dove ieri oltre 40 persone sono rimaste uccise dal fuoco di mortai israeliani. Anche l'ospedale Shifa di Gaza ha smentito informazioni israeliane secondo cui "nei suoi sotterranei" avrebbero trovato riparo dirigenti di Hamas. Israele invece continua ad accusare Hamas di utilizzare "cinicamente" i civili come scudo umano per attaccare l'esercito.
Quanto ai combattimenti, due miliziani sono stati uccisi di prima mattina dal fuoco israeliano e altre sette persone sono poi rimaste uccise in combattimenti divampati nel rione di Sheikh Radwan, a Gaza. Non si sa ancora se fossero civili o uomini armati. Complessivamente, dall'inizio delle ostilità, 680 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dal fuoco israeliano e altri 3.000 sono stati feriti. Nel frattempo il braccio armato di Hamas prosegue gli attacchi di razzi contro diverse città israeliane. Nella mattinata ne sono esplosi una decina. Le città colpite sono state Ashqelon, Ashdod e Sderot. Non si ha notizia di vittime.
FRATTINI, TREGUA TRE ORE PRIMO SPIRAGLIO CESSATE FUOCO
La tregua di tre ore al giorno annunciata da Israele nella Striscia di Gaza è da "perseguire con pervicacia perché è il primo spiraglio a una tregua permanente". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso della trasmissione Radio Anch'io su Radio 1.
Per garantire il rispetto della tregua di tre ore al giorno annunciata da Israele nella Striscia di Gaza, "occorre un controllo sul flusso e sul traffico di armi che alimentano Hamas", affidato "non solo a personale internazionale, ma anche a personale di Abu Mazen, dell'Autorità nazionale palestinese. Loro devono riprendere il controllo delle frontiere". Ha detto il ministro degli Esteri. Ma "é chiaro - ha aggiunto Frattini - che questo deve implicare una mediazione araba. La mediazione egiziana forse può riuscire dove in passato aveva fallito e spiegare a un'organizzazione con cui noi non trattiamo, cioé Hamas, che devono accettare il governo legittimo di Abu Mazen". "Altrimenti una presenza solo europea non sarà sufficiente", ha concluso il ministro riferendosi alla possibilità di dispiegare una forza internazionale alla frontiera tra la Striscia di Gaza e l'Egitto quando sarà conclusa l'offensiva israeliana.
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