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Re: Re:

13/05/2017, 15:43

sottovento ha scritto:E chi ci dice che la Russia non sia una grande democrazia?

Ma non e' di questo che si sta discutendo.

Re: Re:

13/05/2017, 15:48

sottovento ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
Sottovento..... ti do una notizia:
gli USA, se non vendono un tot di armi e non "esportano democrazia" a suon di guerre ogni anno, collassano.

Io te ne do un'altra: anche la Russia vende miliardi di armi all'Arabia Saudita! https://it.sputniknews.com/economia/201 ... rt-Export/

Comunque al di la della politica estera e degli affari sugli armamenti in cui Russia ed Usa non sono poi diverse, l'aspetto che a preme maggiormente sottolineare è la sempre maggiore limitazione della libertà di espressione in Russia specialmente per ciò che riguarda il web.
Internet: poche libertà per i russi

http://www.ua-time.com/2017/02/13/inter ... r-i-russi/


Putin non è diverso da Erdogan, incarcera i suoi oppositori, vieta il diritto di manifestare, censura e controlla internet. La democrazia in Russia è una barzelletta.


viceversa negli states
un presidente democraticamente eletto
è tenuto ostaggio da congresso e lobby..
figurarsi i comuni mortali..
normale, no?

Re: Re:

13/05/2017, 15:51

sottovento ha scritto:
zakmck ha scritto:Tu continui a fare paragoni con russia, cina e altri ma il problema e' che sono gli USA ad essere indicati come "La piu' grande democrazia del mondo" e non gli altri. Quindi il problema non e' stabilire che gli altri siano cattivi (dato che per la retorica piu' in voga gia' lo sono), ma rendersi conto di come quelli che vengono additati come buoni siano invece quelli piu' cattivi di tutti.

E' proprio qui che cade l'asino, perchè essendo gli Usa a detta di qualcuno, la più grande democrazia al mondo, dovrebbero dare l'esempio positivo in ogni settore ragion per cui vanno processati per ogni virgola. E chi ci dice che la Russia non sia una grande democrazia? Almeno potrebbe esserlo se non fosse governata col pugno di ferro da uno pseudo Erdogan che con la scusa di aver traghettato la Russia fuori dal comunismo fa tutto ciò che gli pare per sottomettere il popolo ed impedire che esso manifesti i suoi dissensi.

Perché se gli Usa sono una grande democrazia è anche perché i giornalisti contrari ai vari presidenti di turno non vengono fatti fuori, perché la gente è libera di scendere in piazza senza essere manganellata e arrestata ed è altrettanto libera di usare internet senza censure e restrizioni. Se discutiamo di cosa è una grande democrazia allora viene spontaneo sottolineare anche tutto ciò che non fa di un paese una democrazia e la Russia non lo è certamente anzi le analogie della Russia di Putin con la Turchia di Erdogan si sprecano e questo è il motivo di così tante proteste.


sei in loop..
e ripetitivo..
siamo ancora punto e daccapo..

vivi una realtà immaginaria..
contento tu..

lì non si limitano ai giornalisti..
ammazzano anche i presidenti..
tra 4-5 interventi ricominci daccapo..
"la gente è libera di manifestare..è un fatto obiettivo..ecc. ecc."
sono sicuro..

Re:

13/05/2017, 16:26

Eppure il senso critico dovrebbe spingere più o meno tutti ad evidenziare/criticare gli aspetti negativi di paesi nei quali i diritti dei cittadini non vengono rispettati. Se poi sulla Russia vogliamo girarci dall'altra parte e sparare a zero solo sugli Usa allora è un altro paio di maniche ma onestamente non capisco perché ci si debba fissare unicamente sugli Usa. Perché hanno fatto più guerre? O perché vendono più armi? Ma questo non è un metro di misura per stabilire la qualità di vita in una democrazia. Se un paese è una grande democrazia lo è in primis per i diritti dei propri cittadini a cominciare dalla libertà di manifestare e di esprimere le proprie opinioni.

Re:

13/05/2017, 17:00

Ma ancora con sta Russia? Il titolo del topi lo hai letto? non è che si può parlare delle stesse cose in tutti i topic.

qua si mettono in luce le contraddizioni presenti negli usa e non in contrapposizione ad altri. Se vuoi mettere a confronto le due oligarchie apri un topic ad hoc no?

Il totolo è:

"La più grande democrazia del mondo"

e non:

"La più grande democrazia del mondo" vs La Russia dei cattivoni.

Oppure

"La più grande democrazia del mondo" ma gli altri sono peggiori o migliori?


Chiaro?

Re:

13/05/2017, 18:38

La piu grande democrazia del mondo con decine di centinaia di campi di concentramento sparsi su tutto il territorio, dove ogni cittadino americano si trova sotto continua sorveglianza, schedato in base alle sue convinzioni politiche, qualificato secondo il suo grado di "patriottismo, non puo essere la piu grande democrazia ma un gioco di prestigio che nasconde la realtà oligarchica del paese.

Re: Re:

13/05/2017, 18:47

MaxpoweR ha scritto:Ma ancora con sta Russia? Il titolo del topi lo hai letto? non è che si può parlare delle stesse cose in tutti i topic. qua si mettono in luce le contraddizioni presenti negli usa e non in contrapposizione ad altri. Se vuoi mettere a confronto le due oligarchie apri un topic ad hoc no?


Purtroppo a me viene spontaneo fare paragoni, comunque rispetterò il titolo del 3d non c'è alcun problema tanto le cose salienti che volevo dire le ho scritte

Re: Re:

13/05/2017, 19:52

MaxpoweR ha scritto:Ma ancora con sta Russia? Il titolo del topi lo hai letto? non è che si può parlare delle stesse cose in tutti i topic.

qua si mettono in luce le contraddizioni presenti negli usa e non in contrapposizione ad altri. Se vuoi mettere a confronto le due oligarchie apri un topic ad hoc no?

Il totolo è:

"La più grande democrazia del mondo"

e non:

"La più grande democrazia del mondo" vs La Russia dei cattivoni.

Oppure

"La più grande democrazia del mondo" ma gli altri sono peggiori o migliori?


Chiaro?


mi hai letto nel pensiero..
questo è come quello della terra piatta..
"negli states vige la libertà.."ecc.
invece di rispondere alle osservazioni,
tira in mezzo la russia..
diverge, ecc.

è già la seconda volta che lo fa..

tra un pò ricomincia daccapo..

Re: Re:

13/05/2017, 22:00

mik.300 ha scritto:"negli states vige la libertà.."ecc. invece di rispondere alle osservazioni,


Credo di averlo scritto svariate volte ma ripetermi non mi costa nulla: negli Usa ci sono un sacco di problemi, c'è spesso un eccesso di violenza da parte della polizia, ci sono povertà, violenza, disoccupazione, emarginazione e gli Usa hanno fatto diverse guerre sbagliate. L'ho sempre detto di non essere un difensore a spada tratta degli Usa. Sostengo solo che il sistema americano per alcuni aspetti è vincente, che ha una fiscalità ottima, che consente più possibilità alla gente di raggiungere una posizione (basta guardare Obama, un afroamericano con alle spalle una famiglia sfasciata divenuto presidente del paese, non mi ha mai convinto ma è la dimostrazione che in America anche se non appartieni alla casta puoi raggiungere una posizione).

Ma siccome non mi piace ragionare a senso unico quando leggo solo ed esclusivamente accuse verso gli Usa senza mai sottolinearne i lati positivi che innegabilmente ci sono, mi viene spontaneo fare osservazioni sulle altre grandi democrazia del pianeta (anche se in alcuni casi è un termine sicuramente eccessivo).

Re:

13/05/2017, 23:51

Fa parte dei New Troll. [:D]

Re: Re:

14/05/2017, 09:45

sottovento ha scritto:
mik.300 ha scritto:"negli states vige la libertà.."ecc. invece di rispondere alle osservazioni,


Credo di averlo scritto svariate volte ma ripetermi non mi costa nulla: negli Usa ci sono un sacco di problemi, c'è spesso un eccesso di violenza da parte della polizia, ci sono povertà, violenza, disoccupazione, emarginazione e gli Usa hanno fatto diverse guerre sbagliate. L'ho sempre detto di non essere un difensore a spada tratta degli Usa. Sostengo solo che il sistema americano per alcuni aspetti è vincente, che ha una fiscalità ottima, che consente più possibilità alla gente di raggiungere una posizione (basta guardare Obama, un afroamericano con alle spalle una famiglia sfasciata divenuto presidente del paese, non mi ha mai convinto ma è la dimostrazione che in America anche se non appartieni alla casta puoi raggiungere una posizione).

Ma siccome non mi piace ragionare a senso unico quando leggo solo ed esclusivamente accuse verso gli Usa senza mai sottolinearne i lati positivi che innegabilmente ci sono, mi viene spontaneo fare osservazioni sulle altre grandi democrazia del pianeta (anche se in alcuni casi è un termine sicuramente eccessivo).


ok,
negli states dei lati positivi c possono essere
(tanto danaro x ricerche, ecc.)
ma dire che "vige la libertà di manifestare.."ecc.
è semplicemente FALSO..

come risposta
tirare in ballo altri stati
è un diversivo disonesto..

CLARO??

Re: Re:

14/05/2017, 10:34

sottovento ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
Sottovento..... ti do una notizia:
gli USA, se non vendono un tot di armi e non "esportano democrazia" a suon di guerre ogni anno, collassano.

Io te ne do un'altra: anche la Russia vende miliardi di armi all'Arabia Saudita! https://it.sputniknews.com/economia/201 ... rt-Export/

La Russia non si autoproclama "la più grande democrazia del mondo", non vive di "industrie belliche",
vende si armi all'Arabia Saudita (ma con un rapporto di 1 a 10 rispetto agli USA) e, soprattutto, non va a dire
al mondo intero che vuole fermare il terrorismo internazionale come hanno fatto gli ultimi 3 presidenti americani.

A parte questo, non credi ci sia un'incongruenza (ma è solo un eufemismo) tra il fatto di voler "fermare l'ISIS" a
tutti i costi (vedi Trump) e il fatto di vendere, contemporaneamente, all'Arabia Saudita 100 miliardi di tecnologie
belliche di ultima generazione (ari-vedi Trump)?

La domanda è semplice....

Nel frattempo, poggio qui questo articolino.....

LA RIVELAZIONE DEL CAPO DI AL QAEDA IN SIRIA: ‘USA,ISRAELE E ARABIA
SAUDITA CI SOSTENGONO, NOSTRO OBIETTIVO E’ LA CONQUISTA DELL’EUROPA’


Di Salvatore Santoru

Jürgen Todenhöfer è un autorevole giornalista tedesco(1), noto per essere stato il primo giornalista occidentale a”ad avere avuto accesso ad alcune aree del Califfato Islamico in Siria e in Iraq”(2), come affermato in un articolo del “Post”.

Il giornalista ha recentemente intervistato un comandate della sezione siriana di Al Qaida,Al Nusra, oggi nota come Jabhat Fateh al-Sham e formalmente ed ufficialmente disciolta da Al Qaeda dalla fine di luglio del 2016. Nell’intervista, il comandante di Al Nusra sostiene che inizialmente il suo gruppo e l’ISIS combattevano insieme contro il regime di Assad, ma che in seguito vi è stata una rottura e oggi essi combattono “autonomamente” per la caduta del regime e l’espansione nel mondo arabo e in Europa. Un’aspetto molto interessante dell’intervista è che il jihadista sostiene che ora Al Qaida siriana è sostenuta strategicamente dall’Arabia Saudita, così come da Israele in funzione anti-Assad e anti-Hezbollah e più indirettamente dagli USA.

Più precisamente, nell’intervista il comandante di Al Nusra,Abu al-Iz, sostiene(3) che “Facciamo parte di al-Qaida I nostri principi sono: combattere il vizio, purezza e sicurezza dei nostri affari, e il nostro atteggiamento verso Israele è cambiato. Per esempio, Israele ora ci sostiene perché è in guerra con la Siria ed Hezbollah. Gli USA hanno cambiato opinione su di noi. In origine lo “SI” e noi eravamo messi insieme. Ma lo “SI” viene utilizzato nell’interesse di grandi Stati come gli USA per motivi politici, andando lontano dai nostri principi. E’ chiaro che la maggior parte dei loro capi lavora coi servizi segreti. Noi, Jabhat al-Nusra, abbiamo la nostra via. In passato erano con noi, ci sostenevano. Il nostro obiettivo è la caduta del regime dittatoriale, regime tirannico, regime apostata. Il nostro obiettivo è la conquista, come quelle (del grande generale arabo) Qalid ibn al-Walid. Prima nel mondo arabo e poi in Europa“.

COMANDANTE DI AL QAEDA IN SIRIA SHOCK: 'USA,ISRAELE E ARABIA SAUDITA CI SOSTENGONO'

Guarda su youtube.com

Re: Re:

14/05/2017, 14:14

mik.300 ha scritto:ok, negli states deilati positivi c possono essere (tanto danaro x ricerche, ecc.)
ma dire che "vige la libertà di manifestare.."ecc. è semplicemente FALSO..


Almeno concordiamo su una cosa, quanto alla libertà di manifestare se fai questa affermazione almeno supportala con dei dati, con delle notizie altrimenti sono solo parole al vento. Non mi risulta che negli Usa ci siano migliaia di arresti per chi manifesta così come non mi risulta che in Usa lo stato abbia messo delle censure ad internet e ai social network.

Lo sai meglio di me che in Usa la libertà di stampa e di manifestare sono sacrosante tanto è che da quando è stato eletto Trump moltissimi giornalisti sono contro di lui e le manifestazioni si sprecano. Non mi risulta che lo stato abbia posto dei veti o delle restrizioni in tal senso.

Logicamente se hai notizie che provano il contrario sono qui a leggerle con interesse perché lungi da me come ho detto difendere a spada tratta un paese solo perché si chiama Usa.

Re:

15/05/2017, 01:12

queste liberà sono sacrosante finché non vai contro l'establishment altrimenti la macchina del fango si attiva e sei finito o finisci suicidato. Lo si può note perfino in ufologia con molti dei suoi rappresentanti morti in circostanze strane.

Re: Re:

15/05/2017, 09:34

sottovento ha scritto:
mik.300 ha scritto:ok, negli states deilati positivi c possono essere (tanto danaro x ricerche, ecc.)
ma dire che "vige la libertà di manifestare.."ecc. è semplicemente FALSO..


Almeno concordiamo su una cosa, quanto alla libertà di manifestare se fai questa affermazione almeno supportala con dei dati, con delle notizie altrimenti sono solo parole al vento. Non mi risulta che negli Usa ci siano migliaia di arresti per chi manifesta così come non mi risulta che in Usa lo stato abbia messo delle censure ad internet e ai social network.

Lo sai meglio di me che in Usa la libertà di stampa e di manifestare sono sacrosante tanto è che da quando è stato eletto Trump moltissimi giornalisti sono contro di lui e le manifestazioni si sprecano. Non mi risulta che lo stato abbia posto dei veti o delle restrizioni in tal senso.

Logicamente se hai notizie che provano il contrario sono qui a leggerle con interesse perché lungi da me come ho detto difendere a spada tratta un paese solo perché si chiama Usa.


ma che c'entrano le marce contro trump?
quello è un regolamento interno tra di loro,

occupy wall street ti dice niente?
i vecchi no global?
x non parlare delle manifestazioni del '68
contro la guerra in vietnam,
ecc.
arresti a migliaia e botte da orbi..
qualcuno l'hanno pure ammazzato,
john lennon, luter king, ecc.

e quando devono ammazzare qualcuno
mica mandano la polizia..
prendono uno scemo squilibrato qualunque
e gli mettono in mano una pistola..
"vai! ammazza!"
chiaramente il cretino di turno
non sa di essere usato dalla polizia..

sei un pò grande x credere alle favole,
no?


http://www.iskrae.eu/?p=105

COME L’ FBI COORDINO’ LA REPRESSIONE DI OCCUPY WALL STREET
DI NAOMI WOLF


Nuovi documenti provano quello che era stato respinto come una fantasia paranoica: una repressione del dissenso totalmente integrata nello stato corporativo

E’ stato molto più sofisticato rispetto a ciò che avevamo immaginato: nuovi documenti mostrano come la violenta repressione di Occupy lo scorso autunno -così confusa al tempo- non fu coordinata solo dall’ FBI, dal Dipartimento della sicurezza interna (Department of homeland security) e dalla polizia locale.

La repressione, che ha incluso, come voi potete ricordare, arresti violenti, disordini di gruppo, fumogeni (1) sui crani dei manifestanti, persone tenute in manette così strette da ferire, persone trattenute in prigionia finchè costrette a farsela adosso – era coordinata con le stesse grandi banche.

Il Partnership for Civil Justice Fund (2), in uno scoop rivoluzionario che dovrebbe ancora una volta far vergognare i maggiori organi di stampa americani (perchè ora sono i gruppi noprofit alcune delle uniche entità in America rimaste a dare le maggiori notizie sulle libertà civili?), ha presentato questa relazione.

Il documento – qui riprodotto – mostra una rete terrificante e coordinata: DHS (Department of homeland security), FBI, polizia, regional fusion center (3) e attività del settore privato così completamente intrecciate l’una nell’altra che il tutto mostruoso è, di fatto un’entità: la quale in alcuni casi porta un singolo nome, il Domestic Security Alliance Council. (4) E rivela che questa entità congiunta ha una missione pianificata centralmente ed eseguita localmente.

Questi documenti, in breve, mostrano che i poliziotti del DHS lavorano per e con le banche per prendere di mira, arrestare e depotenziare politicamente i dimostranti pacifisti americani.

I documenti, rilasciati dopo lungo ritardo nella settimana fra Natale e Capodanno, mostrano una meta-trama (5) su scala nazionale che si schiude in città dopo città in un mondo orwelliano: sei università americane sono posti in cui la polizia dei campus ha passato all’FBI informazioni riguardanti gli studenti coinvolti in OWS (Occupy Wall Street), con il consenso delle stesse università (p51); le banche si sono messe intorno al tavolo con gli ufficiali dell’FBI per raggruppare informazioni riguardo i manifestanti di OWS ricavate dalla sicurezza privata; vennero fatti piani dall’FBI per boicottare gli eventi di Occupy, progettati per il mese successivo -e offerti ai rappresentanti delle stesse organizzazioni che i manifestanti avrebbero preso di mira; e addirittura le minacce di assassinio dei leader di OWS da parte del fuoco dei cecchini – da chi? dove? – ora rimangono censurate e nascoste ai cittadini americani in pericolo, contrariamente alla pratica standard dell’ FBI di informare la persona in considerazione quando esiste una minaccia contro un leader politico (p.61).

Per come l’ha messa Mara Verheyden-Hillard, direttore esecutivo del PCJF (Partnership for Civil Justice Fund), i documenti mostrano che fin dall’inizio, l’FBI -nonostante riconosca il movimento Occupy come un’organizzazione pacifista di fatto- tuttavia ha ripetutamente designato OWS come una “minaccia terroristica”:

“I documenti dell’FBI appena ottenuti dal Partnership for Civil Justice Fund (PCJF)… Rivelano che dal suo inizio, che l’FBI ha trattato il movimento di Occupy come una potenziale minaccia terroristica… Il PCJF ha ottenuto documenti redatti in maniera forte che mostrano che gli ufficiali e gli agenti dell’FBI nella nazione stavano conducendo una stretta sorveglianza contro il movimento già fin dall’agosto 2011, un mese prima dell’insediamento dell’accampamento di OWS nello Zuccotti Park e altre azioni di Occupy nel Paese”.

La Verheyden-Hilliard fa notare la stretta collaborazione tra banche, lo Stock Exchange di New York e almeno la Federal Reserve locale con l’FBI e il DHS e lo chiama “stato di polizia”:

“questa produzione (di documenti), che noi crediamo sia solo la punta dell’iceberg, è una finestra sullo scopo di sorveglianza dell’FBI su scala nazionale, monitorando e denunciando manifestanti pacifici che organizzano il movimento Occupy… Questi documenti mostrano anche che queste agenzie federali funzionano di fatto come braccio di Wall Street e dell’America corporativa dell’intelligence.”

I documenti mostrano una catena sconcertante: a Denver, in Colorado, quel ramo dell’FBI e una “Bank Fraud Working Group” si incontrano nel Novembre 2011 – durante le proteste di Occupy – per sorvegliare il gruppo. La Federal Reserve di Richmond, in Virginia, aveva la sua sicurezza privata che sorvegliava Occupy Tampa e i Tampa Veterans for Peace e passava informazioni raccolte privatamente sugli attivisti all’FBI di Richmond, che in cambio, monitorava le attività di OWS sotto la sua unità “terrorismo domestico”. L’Anchorage, la “terrorism task force” dell’Alaska, stava assistendo all’Occupy Anchorage. La Jackson, la “joint terrorism task force” (6) del Mississippi stava distribuendo un “allerta di preparazione antiterroristica” riguardo nonne e studenti del secondo anno male organizzati in Occupy di là. Anche a Jackson, in Mississippi, l’FBI e il “Bank Security Group” -multiple banche private- si incontravano per discutere la reazione al “National Bad Bank Sit-in Day” (la riposta fu violenta, come potete ricordare). L’FBI della Virginia mandò quei dettagli sui membri di Occupy dello stato al fusion center della Virginia. Anche l’FBI di Memphis tenne traccia dell’OSW sotto l’egida della sua “joint terrorism task force”. E così via, per oltre 100 pagine.
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