Thethirdeye ha scritto:
secondo te, com'è possibile che il blocco superiore
della torre abbia avuto la "forza" di polverizzare il blocco inferiore
che, sino ad un istante prima del crollo, era perfettamente intatto?
Applica una forza, un peso ad esempio, ai poli di un uovo, potrà resitere senza rompersi a un peso di diverse decine di chilogrammi.
Se questa operazione la esegui con le mani è addirittura probabile che non riuscirai a romperlo pur con tutta la forza che potrai applicare.
Eppure se applichi una forza di poche centinaia di grammi all'equatore dell'uovo, questo si rompe.
Un altro esempio ancora, osserva il Duomo di Firenze, in particolare la sua cupola ancora oggi definita una delle più grandi operre architettoniche del mondo, ma non per la sua imponenza, ma per ilfatto che non crolla su se stessa, visto che è stata realizzata sfruttando quasi solo unicamente mattoni e forza di gravità.
Tornando alla tua domanda, un grattacielo, la maggior parte dei grattacieli costruiti in quegli anni, non sono delle colate di cemento armato pieno, sono delle strutture cave, di fatto dei capolavori di ingegneria e architettura. E non collassano su loro stessi perché sono in una condizione quasi ideale, ma comunque precaria.
Un grattacielo sicuro, cioè che non collassa su se stesso, dovrebbe partire con una base grande come un campo di calcio (è un esempio esagerato) e piano dopo piano restringersi fino al massimo dell'altezza raggiungibile. Su questo principio oggi non avremmo grattacieli, sia per gli spazi occupati ma soprattutto per i costi astronomici.
Chi progetta queste opere non deve quindi fare solo i conti con le leggi fisiche ma anche e soprattutto con l'aspetto economico.
Ed ecco che interviene la creatività, cioè riuscire a realizzare un'opera civile, cioè dovrà produrre soldi, al più basso costo possibile.
Ed su questo che dovresti riflettere se davvero vuoi capire il crollo delle torri gemelle.