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MessaggioInviato: 26/08/2009, 19:37 
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barionu ha scritto:

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ariel ha scritto:

e che c'è da commentare?


...sto aspettando, democraticamente , [8D] di vedere se qualcun altro la pensa così.


Arièl Neghèv ( per la pronuncia ... ) già che ci sei , ci racconti una tua giornata tipo li a Hebron ?



zio ot [;)]

p.s

Arie 'l , Leone di D-o , per rispetto ad Arie il nome D-o scritto parzialmente ( facoltativo , ma ricordo che la cortesia è sempre dimostrazione di cultura )

Negev = deserto del Sud, o verso Sud .

Iadid : in Ebraico vero grande Amico.

Leone in Ebraico ; alèf, resh, yod, het


Nèghev!

Se qualcun altro la pensa così?
spero non qui, ma sicuramente qualche altro "illuminista" che coltiva l'accusa di deicidio che PERFINO la Chiesa di Roma ha eliminato, lo trovi.
Allora vogliamo dire qualcosa da punto di ista ebraico, facendo riferimento a quanto scritto nei sinottici?
-Sotto i Romani non era possibile agli ebrei emettere sentenza di condanna a morte
-Per condannare a morte qualcuno occorreva una sentenza UNANIME del Sinedrio
-Il Sinedrio era composto da 70 membri anziani + 1 "presidente" (HaNassì). Gran Sinedrio.
-Appare molto improbabile, anzi impossibile, aver potuto convocare e riunire il Sinedrio al completo nella notte dell'arresto, anche perché il Sinedrio non deliberava dopo il tramonto.
- Per condannare a morte occorrevano due testimoni oculari , perfettamente concordi tra di loro. Alla minima contraddizione la condanna non poteva essere applicata ed in caso di falsa testimonianza vi era condanna immediata del falso teste. L'imputato non poteva autoaccusarsi e la sua parola era equivalente a quella dei due testi.
- La crocifissione non era una pena Ebraica ma ROMANA ed era comminata per reati di sedizione e ordine pubblico
-Qual era l'accusa verso Gesù: Falso profeta? in tal caso la condanna sarebbe stata alla morte per soffocamento. Essersi proclamato Dio (bestemmia)? allora sarebbe stato condannato alla lapidazione
-Non rientra tta le usanze ebraiche liberare o chiedere la liberazione di un prigioniero per la Pasqua.
- Pilato non era certamente un tenero tale da impressionarsi avanti alla folla urlante. EWra un duro con un curriculum di rappresaglie e innumerevoli crocifissioni. Quindi l'evangelista Luca ce lo mostra mentre si lava le mani, per salvarne l'immagine di fronte all' uditorio romano cui si rivolge. Pilato era l'autorità costituita e solo lui poteva comminare una condanna a morte.

quanto alle cose dette sulle maledizion sul Popolo d'Israel, meritevole, secondo questi grandi medium, dele torture, persecuzioni di Hitler della Shoah e dei pogrom, preferisco stendere un velo pietoso.
Quanto alla prossima sciagura prevista dai profeti dell'occulto, non c'è problema, l'aspettiamo, ma questa volta vi è lo Tzahal, un esercito che non ha mai perso una guerra e credo che gli Ebrei non si faranno più mettere allo spiedo senza reagire.
rispetto coloro che dissentono dala politica del governo o dei governi Israeliani. Gli stessi Israeliani lo fanno. Ma parlare di deicidio, maledizioni, castighi divini e soprattutto di Shoh, passata e a venire, questo è duro da digerire.
In occidente non si può capire che significhi.
Non vi è famiglia ebrea che non abbia avuto perdite gravi.
Certo l'antisemitismo esiste, ma sentir portare avanti, nel 2009 certe teorie......



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MessaggioInviato: 26/08/2009, 19:39 
PS
Si può scrivere tranquillamente per intero ogni nome che contenga "El", in quanto El vuol dire "il Potente" e non "Dio"



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MessaggioInviato: 26/08/2009, 19:44 
ma tu sei daccorod con me barionu? chiedo per sapere cosa ne pensi anche te.... curiosita [:p]



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anche quando i tempi saranno bui, il mio amore per tutti voi vi illuminera di gioia.
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MessaggioInviato: 26/08/2009, 21:10 
Si sono fatte un sacco di porcherie in nome di Dio, come se centrasse qualcosa.
Chi pratica violenza è nel torto, che abbia iniziato lui o meno.
Ho l' impressione che i soggetti di cui stiamo parlando, stiano vivendo di rendita, tanto quanto stanno facendo gli americani con la scusa di averci liberato dal nazifascismo.



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Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

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MessaggioInviato: 27/08/2009, 00:12 
Per Nèghev :

in quanto appartiene alla famiglia che ha il doppio segòl ma, caro Ariel , zio ot al monitor [:I] [:I] [:I] [:I] [:I] [:I] è una tale gallina ubriaca ...

Ho visto dopo un po' che avevo scritto erroneamente .... è qui, passata un' ora di tempo , sei fottuto , [8D] [;)] [:D] [:D] [:D] , non puoi correggere i refusi , chiedo venia ... [:245] [:245] [:245]


zio ot



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MessaggioInviato: 27/08/2009, 00:18 
Cita:
Halosoldier ha scritto:

ma tu sei daccorod con me barionu? chiedo per sapere cosa ne pensi anche te.... curiosita [:p]



.... ma caro soldier quello che hai scritto

è una TALE COLOSSSALE BOIATA che vorrei saper appunto da dove proviene ...

ma , attenzione , a Radio Maria , l' alfiere Don Fanzaga , ha detto qualcosa di simile anche recentemente , c'è un youtube a testimonianza.

Allora, che alla data del 2009 , ci sia ancora qualcuno che ancora solo
lo pensa o che lo dice a una Radio ufficiale del Vaticano, mi fa preoccupare assai ...molto più del 2012 in arrivo.

Se il tuo amico contattista Egilio ha avuto questo messaggio , è mia opinione che l' Entità in comunicazione con lui

fosse una di quelle forme pensiero che chiamo " i parassiti della mente ",
sono forme di energie molto pericolose.

LO ZIO OTELMA


Ultima modifica di barionu il 27/08/2009, 01:11, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/08/2009, 01:55 
Credo di capire che l'ottimo Barionu è interessato ad approfondire il discorso sulla difficile situazione in Palestina.
Mi sforzerò di essere il più obbiettivo possibile e di attenermi alla Storia e ai fatti di cronaca e di vita vissuta , da me e dai miei amici.
Vorrei precisare che in dieci anni di formazione professionale in francia, dove i Musulmani sono oltre 2.000.000, ho condivoso amicizie profonde con Siriani, Marocchini, Libanesi, Egiziani, Tunisini, Algerini, Giordani. Alcuni osservanti, altri no. Ho partecipato al loro ramadan per rispetto ai colleghi di lavoro e di baldoria, quindi non ho nessun pregiudizio. Non conosco l'odio razziale e rispetto tutte le confessioni religiose e tutte le ideologie, purché non incitino all'odio, alla violenza e alla segregazione.

Vorrei iniziare la discussione con alcune considerazioni sulla grotta di Ma'arat HaMachpelà, Luogo sacro per Ebrei e Musulmani, Grotta comprata dal Patriarca Abramo al capo locale Efron, per seppellire la moglie Sarah. Successivamente vi furono sepolti lo stesso Abramo (Avraham), Isacco e Rebecca (Ytzchak e Rivka), Giacobbe e Leàh Yaacov e Leàh). La tradizione vuole che vi siano lì anche Adamo ed Eva (Adam e Chavà). Si tratta di quattro coppie di tombe (in ebraico quattro:Arbà), infatti Machpelà è a 10 minuti di cammino dall'insediamento Ebraico di Kyriat Arbà, che è di fronte a Hebron (Chevron), totalmente araba (tranne una piccola enclave ebraica di 500 persone protette dai militari, contro i 3000 Ebrei che vi abitavano 300 anni fa)

Per definire di chi fosse quella Terra, si possono guardare le cose da due punti di vista:
- Biblico
- Storico-Politico
Ho voluto fare questa distinzione, per la semplice ragione che per gli Ebrei la Bibbia non è un libro di Religione ma è la loro Storia, con la veridicità e l'attendibilità che ha la Storia.
Ma mi rendo conto che questo discorso non è accettabile dal mondo esterno all'Ebraismo, quindi ho preferito , dopo quelle bibliche, portare anche alcune considerazioni diverse, diciamo "profane"

Bereshit 13-15
"Ki col haaretz asher atà roè lecha etnennà ulezarecha ad olàm"

Poiché tutta la terra che vedi, darò a te e alla tua discendenza PER SEMPRE

Bereshit 15-18
"Baiom Hahu carat HaShem et avràm BRIT lemor: lezareka natatì et haaretz hazot, minehar mitzraim ad hannahar hagadol, , nehar Perat"

In quel giorno HaShem strinse un PATTO con Avram dicendo: "Alla tua discendenza ho dato questa terra, dal fiume dell'Egitto al fiume grande, il fiume Perat"

Bereshit 17-8

"Venatatì lechà ulezarecha acharecha et eretz megurecha et col ertz kenaan laechuzet olàm"

E darò a te e alla tua posterità, dopo di te, la terra in cui risiedi, tutta la terra di Kenaan, come POSSEDIMENTO ETERNO

Questi solo alcuni dei riferimenti scritturali che spiegano a chi appartenga Eretz Israel per volontà dell'UNICO Proprietario che è HaShem.

Possiamo già chiederci perché il mondo islamico, che pur riconosce l'autorità di Hashem, riconosce la Torah (definendo gli Ebrei "Il Popolo del Libro"), non abbia interesse a prendere sul serio la parola di HaKadosh BaruchHu.

Ma per un attimo mettiamo da parte l'interpretazione della Torah (che per noi è quanto di più importante) e scendiamo sullo stesso piano dei laici e dei "benpensanti".
ragioniamo solo in termini storici e di documenti.

Bereshit da 23-2 a 23-17

23- 4
Avraham chiede ai kittei una proprietà di sepoltura .
Avraham intende comprare e dice: "Io sono tra voi un forestiero ed un abitante", intentendo; Se mi considerate uno straniero la pagherò. Se mi considerate un abitante del luogo la prenderò di diritto.

23-6 I Kittei lo definiscono "Principe di D-O e lo invitano a prendere la tomba per la sepolura di Sarà.

23-8,9Avraham non accetta il regalo e prega di intercedere presso Efron, perché intende pagare a prezzo pieno ( "bekesef malè") , come proprietà di sepoltura

23-11 Efron propone di regalare non solo la grotta ma anche il terreno attorno (è una finzione come si vedrà dopo)

23-13
Avraham insiste per pagare. Il testo ripetutamente afferma che il dialogo avviene alla presenza di tutto il popolo.

23-14
L'esorbitante richiesta di efron viene fuori: 400 shekalim (sicli) d'argento. con un linguaggio che ricorda quello dei venditori di mercato: "Mio Signore ascoltami, un terreno da 400 shekalim d'argento fra me e te, che cos'è?"
Come se fosse una cifra da poco.
Lo shekel d'argento era di circa ventitre grammi, quindi il peso totale dell'argento pagato da Avraham fu di circa nove Kg e centoventi grammi d'argento, un prezzo esorbitante se confrontato a quanto Omri pagò per tutto il territorio della Samaria (Re 16-25)
Avraham Avinu pagò senza replicare, per il grande amore ed l'immenso rispetto per sua moglie Sarà

23-17,18 Testimone tutto il popolo, il campo circostante e la grotta di Machpelà divengono proprietà di Avraham


La Nazione Araba rivendica questo luogo, in quanto discendente di Avraham.

1) Come afferma Ibn Ezra, la maggior parte degli Arabi che in era moderna risiedono in Eretz israel non sono diretti discendenti di Ishmael

2)Ishmael non era di stirpe regale, in quanto figlio di una Serva e non di Sarà, quindi non aveva diritto ad ereditò (in senso halachico)

3)Ishmael non aveva nessun legame di consanguineità con Sarà, per la quale era stata acquistata la proprietà, quindi il possesso, dopo la morte di Avraham sarebbe passato ad Itzchak necessariamente

4) quei luoghi furono pagati ad un prezzo molto elevato, sproporzionato rispetto al loro valore commerciale e alla presenza di tutto il Popolo, come attesta ripetutamente la Torah (e la parola della Torah dovrebbe aver valore anche per le altre confessioni Monoteiste)

La storia successiva ha visto quei luoghi capitale del regno, sotto David HaMelech e poi, tra alterne vicende, si sono susseguite le varie dominazioni: Romani, Ottomani, Giordani, Inglesi.

Dalla metà dell'800 gli Ebrei che rientravano gradualmente dalla diaspora e coloro che erano rimasti lì per 2000 anni, grazie al loro lavoro e alla solidarietà, iniziarono a ricomprare quelle terre, rese improduttive, desertiche e aride, dall'incuria di chi vi aveva transitoriamente abitato.
anche in questo caso, come già era stato per Avraham Avinu, il prezzo per la Terra che era già loro, fu esorbitante e gli Arabi vendettero volentieri a cifre incredibili agli Ebrei che iniziarono a lavorare sodo importando le acquisizioni scientifiche e tecnologiche che avevano acquisito.
Offrirono lavoro agli Arabi e la convivenza fiu pacifica, fino a quando la Terra non iniziò a rifiorire, a rigenerarsi, a produrre e a tornare al suo antico splendore.
Siamo intorno alla fine degli anni '20 e a questo punto iniziarono le rivendicazioni, immotivate di chi, non solo non aveva diritto, né halachico. né storico, né commerciale, per averla abbandonata, fatta inaridire e alla fine venduta a caro prezzo.
I dissidi ebbero una escalation rapida che culminò il 24 agosto del 1929, in un eccidio dove 67 Ebrei pacifici ed innocenti furono massacrati sotto gli occhi indifferenti dell'imbelle Protettorato Britannico che nessuno si sognò di accusare come responsabile morale della strage.
In seguito vi furono varie proposte degli ebrei di dividere il territorio, ma queste furono sempre respinte dagli arabi che volevano "Tutto o nulla".
Con la guerra dei sei giorni Israele ha ripreso il controllo del territorio comprendente le tombe dei Patriarchi, ma non ha mai annesso definitivamente quella Terra allo stato d'Israele

Vi è un interessante articolo di Deborah Faith che riassume molto bene i fatti:

Hebron fu una delle citta' piu' importanti di Israele durante tutto il periodo che va dal Primo al Secondo Tempio e fu qui che Bar Kochba diede inizio alla sua rivolta contro i Romani. La rivolta si concluse tragicamente con la distruzione del Secondo Tempio, la fine di Israele e l'inizio della diaspora ebraica che doveva durare duemila anni, fino al 15 maggio 1948.

Vi furono pii ebrei che rimasero in terra di Israele , divenuta Palaestina Romana, e andarono a vivere nelle citta' sante dell'ebraismo ta cui appunto Hebron dove abitarono ininterrottamente per 3700 anni sopportando varie conquiste, distruzioni e mutamenti drammatici.

I bizantini e i crociati trasformarono la Grotta del Padre Abramo in una chiesa , poi arrivarono i mussulmani e la trasformarono in una moschea ma gli ebrei rimasero la' nonostante tutto e continuarono a pregare i Padri e le Madri di Israele.

Circa 700 anni fa i Memmelucchi conquistarono Hebron, dichiararono il luogo proprieta' islamica, proibirono l'entrata alla Grotta a tutti gli ebrei e non permisero loro di avvicinarsi piu' di sette passi dall'inizio della scalinata. Sette passi per poter pregare, sette passi che non permettevano neppure di vedere l'entrata della Grotta.

Nonostante queste pesanti discriminazioni gli ebrei del mondo continuavano ad arrivare a Hebron insediandosi , praticamente gli uni sugli altri, sulla collina di Tel Rumedia.

Altri ebrei arrivarono dopo la cacciata dalla Spagna e l'Inquisizione. Erranti di terra in terra, cacciati e perseguitati, trovarono a Hebron i loro fratelli e un po' di tranquillita' all'ombra delle Tombe dei loro Patriarchi.

La popolazione araba viveva tutto intorno e lentamente i rapporti tra i due popoli si normalizzarono. Gli ebrei, quasi tutti studiosi e maestri insigni della Thora', non davano fastidio alla popolazione araba che arrivo' infine ad apprezzarli poiche' la loro presenza creava lavoro e miglior stile di vita.

Verso la fine del 700 gli ebrei acquistarono 400 dunam di terra intorno a Tel Rumeida per poter vivere piu' comodamente . Quei 400 dunam, ancora oggi proprieta' ebraica, costituiscono la maggior parte della Hebron odierna, compresa la Casbah in cui si possono trovare ancora i segni delle mezuzoth (piccoli rotoli di pergamena, racchiusi in astucci, recanti versi del Deuteronomio) ai portoni delle case diventate illegalmente di proprieta' araba.

Gli ebrei e gli arabi di Hebron convissero pacificamente per alcuni secoli, fino al 1929, data del massacro e della distruzione della comunita' ebraica.

Cosa accadde nel 1929?

Il Mufti di Gerusalemme Haij Amin al-Husseini, zio di Yasser Arafat, era un fervente nazista e un feroce odiatore di ebrei.

Incomincio' proprio dal Palazzo del Mufti', a Gerusalemme, una violenta campagna antiebraica, gli Imam di tutta la Palestina tennero sermoni pieni di odio nelle moschee fino ad incendiare gli animi della gente e a provocare i pogrom che attraversarono tutto il paese, complice il silenzio assoluto degli inglesi.

Quando incomincio' la rivolta araba gli ebrei di Hebron rifiutarono la protezione dell'Hagana' sicuri che nella loro citta' non sarebbe accaduto niente e che i loro amici arabi non gli avrebbero torto un capello dopo centinaia d'anni di convivenza pacifica.

Purtroppo la loro fiducia risulto' essere mera illusione e pagarono caro il loro sogno di affetto e amicizia.

Pagarono con la morte, una morte cosi' atroce che, disse un sopravissuto, pareva che il cielo cadesse su Hebron.

ll pogrom incomincio' il 23 agosto, nel pomeriggio. Orde di arabi attaccarono ogni ebreo che incontravano sulla loro strada, ammazzando tutti, entrarono nelle case e nelle sinagoghe, uccisero i rabbini, bruciarono ogni cosa.

Agli ebrei che chiedevano disperatamente aiuto i britannici risposero di chiudersi in casa e di aspettare gli eventi.

Eventi che purtroppo non tardarono.

Sabato 24 agosto 1929, si rinnovo' la tragedia.

Migliaia di arabi armati di coltelli, ascie, forconi e ogni arma possibile incominciarono un sistematico assalto alle case degli ebrei di Hebron. Non risparmiarono nessuno ammazzando ogni ebreo sul quale potevano mettere le mani. Entrarono nella casa del Rabbino Yosef Castel, loro amico, lo sgozzarono e bruciarono la sua casa.

Il Rabbino Hanoch Hasson, caporabbino di Hebron, fu ucciso con l'intera famiglia. Tagliarono le mani della moglie che mori' dissanguata. Sopravvisse solo Shlomo, un bambino di un anno , coperto di sangue quindi probabilmente creduto morto. L'eccidio continuo' per tutta la giornata, di casa in casa, senza pieta' sotto gli occhi degli inglesi indifferenti e spaventati.

Quel giorno furono sgozzati 89 ebrei di Hebron e tre giorni dopo gli inglesi decisero di evacuare chi era sopravissuto nella Comunita'. Li misero sui camion e li portarono a Gerusalemme e tutte le loro proprieta' furono prese dagli arabi e mai piu' restituite.

Fu distrutta cosi', col tacito consenso del Governo britannico, la piu' antica comunita' ebraica in Terra di Israele ma la sabbia che si calpesta non e' piu' rossa del sangue di tanti innocenti. Il tempo e' passato.

Il cielo, quel cielo che pareva cadesse sulla citta', e' terso e azzurro e pare aver assorbito le grida dei pii vecchi, dei rabbini, delle donne e bambini ebrei ammazzati senza motivo, senza pieta', senza guerra.

http://www.informazionecorretta.it/main ... 160&id=137


Ora, la situazione è impossibile, poiché lo sviluppo delle due popolazioni non è avvenuto secondo una linea precisa di demarcazione, ma a macchia di leopardo, il che rende impossibile una spartizione che possa accontentare le due parti. ognuno è installato lì e ognuno ha diritto a vivere in pace. Il 98% della gente vuole la pace. Gli Ebrei hanno bisogno degli Arabi e della loro mano d'opera. Gli Arabi non ci pensano nemmeno a lasciare Israele che è l'unica DEMOCRAZIA nel medio oriente, dove hanno LAVORO, SANITA' ECCELLENTE, SCUOLE. I loro correligionari non li vogliono (Giordani e, siriani ed Egiziani). E sono spesso stati responsabili di gravi epurazioni dei loro stessi fratelli (Giordani).
La Terra era degli Ebrei che nell'antichità, poi ci furono i Romani che deportarono gli ebrei, successivamente vi fu l'Islam e fino a tutta l'occupazione ottomana gli Israeliti hanno convissuto pacificamente con gli Arabi, pur essendo di tanto in tanto cacciati via.
Agli Ottomani è subentrato il Protettorato Britannico che, con la dichiarazione Balfour, stabilì che quella doveva tornare ad essere la Patria legittima della Nazione Ebraica.
Il 14 maggio 1948 fu fondato ufficialmente lo Stato d'Israel. la sera stessa sette nazioni arabe circostanti attaccarono il giovane Stato e da allora fino ad oggi il medio oriente è stato sempre una polveriera: guerra d'Indipendenza, Guerra del Sinai, Guerra dei sei giorni, Guerra di Yom Kippur, Guerra del Libano, Guerra del Golfo, guerra di Gaza. Israel è sempre stato attaccato dagli altri, tranne che nel 67, quando Moshé Dayan intuì l'attacco imminente e si mosse per primo e nella recente guerra di Gaza, dove Israele ha reagito a mesi di lanci di missili su civili, per porre fine al terrore di continui attacchi sulla propria popolazione


Questa è la Storia

Allora, a chi appartengono Machpelà e il territorio di Chevron?



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MessaggioInviato: 27/08/2009, 02:11 
Ariel , ottimo post , ma fa una cosa ... racconta anche una tua giornata tipo a Hebron ,

i ragazzi del forum devono sapere.


zio ot [;)]



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Achì hayakar, domani, ora sono davvero "met" ( morto)



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alberto (01-02-2009)
una sistematica distruzione del mito d'israele; un doloroso atto d'accusa comprovato da fatti irrefutabili nei confronti dello stato d'israele. un libro che scopre il velo sulla falsa immagine vittimistica che lo stato ebraico ha sempre mostrato di sè. inoltre evidenzia la totale inadeguatezza della difesa araba nei confronti dell'espulsione esercitata dagli ebrei nei confronti dei nativi palestinesi. un libro ceretamente da leggere per chi è interessato alle questioni del medioriente, ma soprattutto una voce fuori dal coro del servizio d'informazione italiano che sempre pone lo stato ebraico come entità etno-politica assediata dal mondo arabo; una tesi che ilan pappè smonta coi fatti in modo preciso e circostanziato.

fonte> http://www.ibs.it/code/9788881129089/pa ... nica-della



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L'intervista di Emanuela Irace

Professor Pappe, lei scrive di pulizia etnica come momento costitutivo, nel 1948, dello Stato d'Israele. In questo modo infrange il topos dell'esodo volontario dei Palestinesi.

Nel '47-48, i Palestinesi vennero espulsi, anche se la storiografia ufficiale parla di pressioni dei leader arabi che li avrebbero convinti a scappare. L'idea di trovare un rifugio per la comunità giudaica, perseguitata in Europa e annientata dal Nazismo, si scontrò con una popolazione autoctona che era in fase di ridefinizione. Un progetto coloniale che praticò l'epurazione etnica, affrontando in anticipo il problema demografico: l'esistenza di 600.000 ebrei contro un milione di palestinesi. Prima che gli arabi, nel febbraio del '48, decidessero di opporsi militarmente, gli israeliani avevano già sloggiato più di 300.000 autoctoni.

Come si concretizzò la pulizia etnica e perché tutti tacquero?

Avvenne nell'arco di otto mesi e solo nell'ottobre del '48 i palestinesi cominciarono davvero a difendersi. La riposta dei sionisti furono i massacri nella provincia di Galilea, la confisca delle case, dei conti bancari, della terra. Gli israeliani cancellarono un popolo e la sua cultura. Nessuno denunciò perché era da poco finita la Guerra. Le Nazioni Unite non potevano ammettere che una loro risoluzione (la 181 sulla partizione della Palestina, ndr) si concludesse con una pulizia etnica. La Croce Rossa era già stata accusata di non aver riportato con obiettività quel che succedeva nei campi di concentramento nazisti e i principali media non volevano scontrarsi con gli ebrei.

Sensi di colpa e «diplomazia», nell'azione dei Governi, con quali conseguenze?

Durante l'Olocausto i paesi che oggi condannano Israele, o erano conniventi o sono rimasti in silenzio. Per questi motivi la Comunità Internazionale ha abdicato al suo diritto di giudicarci. Le si addossa una colpa a cui non può più rimediare. Perdendo così, ancora oggi, il diritto di criticare il Governo di Israele. La conseguenza è che quando nacque lo Stato, nessuno gli rimproverò la pulizia etnica su cui si era fondato, un crimine contro l'umanità messo in pratica da chi la pianificò e attuò. Da quel momento, la pulizia etnica divenne un'ideologia, un paramento infrastrutturale dello Stato. Discorso tuttora valido, perché il primo obiettivo resta demografico: ottenere la maggior quantità di territorio col minor numero di arabi.

Con quali forme e mezzi continua la pulizia etnica?

Con sistemi più «puliti e presentabili». Da un mese il ministro della giustizia sta cercando di legittimare gli insediamenti illegali dei coloni lasciando intatti gli avamposti. Sappiamo che l'Alta Corte di Giustizia sta decidendo se autorizzare il Governo a ridurre le scorte di carburante, togliendo energia elettrica a Gaza, dove vivono un milione di Palestinesi che si troverebbero a non poter più bere acqua, perché la falda acquifera è inquinata dai liquami e solo con un sistema di depurazione a elettricità è possibile berla. Ma di esempi per annientare i palestinesi ce ne sono a dozzine, a cominciare dal muro, accettato da Usa e Ue.

Cosa chiede Israele agli alleati?

Che il proprio modello sia accettato come tale. Durante la Guerra del 1967, 300 mila palestinesi furono espulsi dalla Cisgiordania, in questi ultimi sette anni, la pulizia etnica è diventata «costruzione del muro» che respinge i palestinesi verso il deserto, al di fuori dell'area assegnata della Grande Gerusalemme. Il problema è che i dirigenti israeliani concepiscono il proprio Stato in termini etnici, razziali e dunque sono razzisti a tutti gli effetti. E questo è percepito dai palestinesi ed è il più grande ostacolo che si pone sulla via di una pace tra Palestina e Israele. Il cosiddetto «processo di pace» si riduce a quale parte della Palestina debba essere nuovamente annessa a Israele e quale eventualmente, piccolissima, possa essere data alla popolazione palestinese.

Cosa si può fare per invertire questo processo?

Anzitutto cambiare il nostro linguaggio. Non si tratta di uno scontro tra ebrei e palestinesi. È colonialismo. Ed è incredibile che nel XXI secolo possa ancora essere accettata una politica coloniale. Bisogna imporre a Israele le stesse misure impiegate contro lo Stato razzista del Sudafrica, negli anni '60 e '70. Oggi esistono movimenti di opinione di giovani ebrei, in Europa e negli Usa, che denunciano la politica colonialista e criticano Israele in quanto stato colonialista e razzista, non in quanto stato fondato da ebrei.

La legislazione francese e di altri paesi europei pone restrizioni al diritto di esprimere opinioni «revisioniste» verso Israele ma non prende posizione per la disapplicazione sistematica delle Risoluzioni Onu.

Ho avuto un'esperienza di questo genere circa due anni fa. La mia conferenza venne interrotta da un gruppo di estremisti, ebrei come me, che mi impedirono di andare avanti. Arrivò la polizia, per proteggermi non per accusarmi. Quanto al silenzio, è molto più comodo per la gente pensare in maniera convenzionale. Bisogna avere molta energia e originalità per agire in modo differente. La Risoluzione 194, per esempio, stabilisce che i profughi palestinesi hanno diritto di ritornare nella loro terra. Ma è più facile non fare niente e continuare a pensare con le stesse identiche formule.

Sono le stesse ragioni per cui la sinistra italiana continua a proporre il modello «due popoli due stati»?

Sicuramente la sinistra italiana non è coraggiosa. Ma dovrà cambiare per forza, perché la situazione sul terreno sta diventando catastrofica. Se Israele invade Gaza, come è nell'attuale ordine delle cose, uccideranno un sacco di palestinesi e tuttavia non cambieranno la realtà. Gaza è una grande prigione, e succederà come avviene nelle rivolte carcerarie: l'esercito farà «ordine e pulizia», con botte e uccisioni. Sarà un massacro ma, quando se ne andranno, la situazione sarà sempre la stessa.

Che risultati potrebbe dare invece la soluzione dei due popoli all'interno di un unico stato?

È necessario che le popolazioni si accettino, che gli ebrei riconoscano i loro fratelli e vicini arabi e viceversa. Dopo aver riconosciuto la storia per quella che è e dopo essersi assunti ciascuno le proprie responsabilità. Riconoscimento, responsabilità e accettazione. Seguendo questa strada si potrà avere uno stato unico, dove conti il principio, «un uomo, un voto» e dove i cittadini, pur non amandosi, possano convivere. È un progetto raggiungibile se si continuerà nella critica e impedimento dei crimini che continuano a essere commessi da Israele e se si porterà avanti la campagna di disinvestimento come avvenne per il Sud Africa.

fonte> http://www.senzasoste.it/visioni-e-lett ... stina.html



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MessaggioInviato: 27/08/2009, 12:04 
Quante falsità!


Ultima modifica di ariel il 27/08/2009, 12:10, modificato 1 volta in totale.


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Tra l'altro Israele non ha nessun interesse su Gaza. vuole solo che finisca il lancio di missili sui civili-
I 300.000 profughi furono indotti all'esodo da Giordania, Egitto e Siria.
Perché mai i fatti esposti da Pappé sarebbero storia vera e quelli di Deborah Faith sarebbero falsi?

Perché coloro che affermano queste tesi non si prendono mai la briga di venire a vedere di persona come stanno le cose?
Si tratta solo di sospendere il giudizio e di osservare personalmente quanto entrambe le parti siano capaci di convivere e quanto abbiano bisogno gli uni degli altri. Il problema è determinato da non più del 2% di estremisti dall'uno e dall'altro lato.
Qui ci si saluta con gloi arabi cordialmente, si compra nei loro negozi, ci si serve del lavoro e deella mano d'opera palesttinese e, se nessuno ci vede si beve il the insieme. Se nessuno vede, perché l'arabo ha paura delle rappresaglie se un altro arabo vede che familiarizza con l'Ebreo.
Non voglio dire che non vi siano errori commessi ed eccessi ma dopo decine di anni di terrorirismo su civili, come si fa a dire chiu ha ragione?.
Come si fa a dialogare e a trovare soluzioni con chi nega ilm diritto di Israele a esistere (e questo è innegabile).
la situazione geografica di insediamenti arabi ed israeliani a macchia di leopardo, fa sì che il territorio non è divisibile in maniera netta.
Allora qualè la soluzione? che Israele scompaia?
Mettiamo da parte le ragioni attuali. Querlli che vengono chiamati coloni vivono lì ormai da 60 anni ed i loro padri , nella maggior parte dei casi non aveva mai lasciato il territorio.
Attualmente il governo ha da tempo bloccato tutti i nuovi insediamenti e blocca fisicamente, con sgomberi ed abbattimenti ogni minimo tentativo di espansione. Questo lo garantisco per vederlo di persona.
Ma ritenete davvero che le centinaia di miglia presenti in cisgiordania da altrettanto tempo deigli arabi, debbano demolitre le loro case e andare via?
Quando dico "venite a vedere di persona" intendo questo: vedrete come QUOTIDIANAMENTE il "Minal" che è la polizia militare israeliana, preposta all'ordine sul territorio abbatta, OGNI MINIMO ABUSO EDILIZIO, O ADDIRITTURA CAPANE PROVVISORIE, VIGNE SU TERRENI NON PROPRI ECC., proprio per non avere la minima rimostranza da parte araba.
per questo lavoro e per essere più efficaci ed incriticabili , la Polizia "Minal" si serve non di Ebrei, ma di poliziotti Drusi.
Vi è una volontà precisa del governo a bloccare ogni espansione ma il problema riguarda chi già si trova lì e che non può essere cacciato, perchè se non ha più diritti degli arabi, di certo non ne ha meno.


Ultima modifica di ariel il 27/08/2009, 12:26, modificato 1 volta in totale.


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Ariel , puoi mettere qui i link dei 3 forum Ebraici?

zio ot [;)]



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