18/09/2010, 22:25
02/11/2010, 08:33
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02/11/2010, 09:15
Le tempeste solari genereranno un grande livello di radiazioni che influirà sul campo magnetico terrestre. Questo potrebbe rivelarsi un collasso per l’umanità: treni ed aerei si fermeranno, i navigatori GPS anche e i cellulari e le rete radio scompariranno.
02/11/2010, 13:46
18/04/2011, 01:13
06/07/2017, 22:13
Minor attività magnetica minaccia il Sole secondo gli astronomi
Le osservazioni sulle esplosioni nella superficie solare mostrano che il livello di attività magnetica al suo interno negli ultimi anni è diminuito in misura significativa ed ha raggiunto i minimi record, indicando cambiamenti potenzialmente irreversibili nel funzionamento del suo nucleo, si legge in un articolo pubblicato sulla rivista MNRAS.
"Gli ultimi picchi di attività solare sono al minimo storico e nel ciclo attuale il minimo è stato insolitamente lungo. Sarà molto interessante vedere se nel prossimo ciclo il minimo sarà come l'ultima volta o tornerà alla normalità. Anche se l'attività solare tornerà nella norma e quello che si è verificato sarà un evento isolato, allo stesso modo resterà di interesse sapere il motivo per cui è successo," — afferma Yvonne Elsworth dell'università di Birmingham (Regno Unito).
La Elsworth e i suoi colleghi hanno trovato i primi riscontri sul fatto che all'interno del Sole potrebbero verificarsi cambiamenti che influenzano il funzionamento del campo magnetico, che genera macchie ed esplosioni, studiando i dati delle attività solari raccolti dall'osservatorio dell'università di Birmingham dal 1985 ad oggi.
Durante questo periodo, come affermato dagli scienziati, tre cicli di attività solare sono cambiati a vicenda. Uno di loro, il 22esimo, è stato "normale", mentre gli ultimi due sono stati inaspettatamente deboli.
Osservando come le onde acustiche generate dai processi negli strati superiori del Sole si diffondono dal nucleo, gli scienziati hanno cercato di capire i cambiamenti della natura del funzionamento dei campi magnetici e le modalità di movimento del flusso di plasma generato da questi campi.
Perché sia accaduto, gli astronomi non lo sanno ancora, così come se continuerà nel corso del prossimo ciclo di attività, che prenderà il via tra 2 anni. Ora il numero di macchie sul Sole sta diminuendo e gli scienziati prevedono che questo numero possa aggiornare i minimi.
Se la tendenza in atto nel 24° ciclo si ripeterà, allora, secondo la Elsworth e i suoi colleghi, è possibile il ripetersi del "Minimo di Maunder", un periodo anomalo di attività molto scarsa sul Sole tra il 1645 e 1715, la cui esistenza è legata ad un lungo periodo di raffreddamento nel clima dell'inizio dell'era moderna.
13/07/2017, 22:05
Nasa: “Macchia gigante sul Sole, rischio tempeste magnetiche”
La macchia in un frame del video rilasciato dalla Nasa
Sulla superficie della stella è stata avvistata una forma, chiamata AR2665, grande quanto Giove, che secondo gli scienziati potrebbe causare problemi e anomalie sulla Terra
Diversi satelliti, tra cui quello dell'Osservatorio Solar Dynamics della Nasa, hanno scoperto una nuova gigantesca macchia sulla superficie del Sole. Secondo gli scienziati potrebbe provocare sulla Terra tempeste magnetiche e innescare problemi alle comunicazioni satellitari e ai sistemi di navigazione.
Un fenomeno insolito
La macchia, chiamata AR2665 e composta da campi magnetici intensi e complessi, ha un'area di oltre 125mila chilometri, ovvero quanto quella del pianeta Giove, ed è abbastanza grande da essere vista dalla Terra. Secondo gli esperti il fenomeno è piuttosto insolito, considerando che la stella si trova nella fase di minima attività nel suo ciclo di 11 anni, e tra qualche giorno la macchia dovrebbe arrivare al centro del disco e puntare verso il nostro pianeta.Guarda su youtube.com
“Possibili tempeste magnetiche”
Per il momento la macchia si trova vicino al bordo del disco del Sole, ''ma tra circa un paio di giorni arriverà al centro del disco e punterà verso la Terra e a quel punto potremmo aspettarci fenomeni in grado di provocare tempeste magnetiche sul nostro pianeta”, spiega Mauro Messerotti dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). ''È molto complessa dal punto di vista magnetico - ha aggiunto l'esperto - e si è formata a una bassa latitudine, perché quando la nostra stella si avvicina alla fase di attività minima le macchie tendono a formarsi verso l'equatore''.
07/09/2017, 22:11
In corso una tempesta magnetica, problemi alle comunicazioni radio
Il Sole più esuberante che mai, in arrivo un altro sciame di particelle
Le eruzioni solari degli ultimi giorni stanno scagliano verso la Terra sciami di particelle che stanno generando tempeste magnetiche (fonte: SDO/NASA) © Ansa
Le eruzioni solari degli ultimi giorni stanno scagliano verso la Terra sciami di particelle che stanno generando tempeste
E' in corso una tempesta magnetica causata dall'eruzione solare del 4 settembre: la bolla di plasma emessa dal Sole ha colpito la Terra stamattina alle 5,00 (ora italiana) e la tempesta associata sta disturbando le comunicazioni radio nelle regioni polari.
Per l'8 settembre è previsto l'arrivo della seconda nube di particelle, emessa il 6 settembre dall'eruzione solare più intensa degli ultimi 11 anni, mentre si sta valutando se le onde radio emesse dal Sole durante quest'ultima eruzione stiano già provocando problemi ai satelliti per la navigazione Gps.
''Quella in corso è una tempesta magnetica di moderata intensità, che sta creando problemi alle comunicazioni radio nelle regioni polari'', ha detto all'ANSA Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), consigliere per il meteo spaziale della direzione scientifica dell'Inaf e dell'università di Trieste. Nel frattempo, ha aggiunto, ''è stato confermato che anche l'intensa eruzione di ieri ha scagliato nello spazio una bolla di plasma e il suo arrivo è previsto l'8 settembre''.
Secondo le previsioni dell'Agenzia americana per l'Atmosfera e gli Oceani (Noaa), la tempesta prevista l'8 settembre dovrebbe essere di classe G3 nella scala che classifica in questi eventi secondo un'intensità che va da 1 a 5.
Secondo Messerotti, il fenomeno potrebbe causare disturbi e persino blackout alle comunicazioni radio nelle regioni polari e anche a latitudini più basse. Si potrebbero verificare anche problemi all'elettronica dei satelliti. Tuttavia, ha aggiunto, ''questi ultimi non dovrebbero essere rilevanti perché i satelliti sono abbastanza robusti''.
15/09/2017, 01:00
In corso una tempesta magnetica, la quinta in 5 giorni
Problemi alle comunicazioni radio nelle regioni polari
Il Sole continua a essere irrequieto: è in corso una tempesta magnetica, la quinta avvenuta nell'arco di 5 giorni, mentre un'altra è prevista il 14 settembre. Per ora la tempesta è debole, ma in grado di causare interferenze nelle comunicazioni radio nelle regioni polari, oltre a bellissime aurore.
"La tempesta è cominciata alle 11,00 italiane e si prevede che nelle prossime ore possa arrivare a una intensità moderata, di classe G2, nella scala di intensità che va da 1 a 5", ha detto all'ANSA il fisico solare Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), consigliere per il meteo spaziale della direzione scientifica dell'Inaf e dell'università di Trieste. La tempesta, ha proseguito, è stata causata da una raffica veloce del flusso di particelle emesso dal Sole (vento solare).
La raffica di vento solare veloce è stata scagliata da una regione della parte più esterna dell'atmosfera del Sole (corona) che sembra più scura perché emette meno radiazioni X e ultraviolette. Zone come queste si chiamano buchi coronali e in esse le linee del campo magnetico hanno una configurazione tale da accelerare il flusso di particelle emesse dalla nostra stella.
"Il buco coronale in questione - ha spiegato Messerotti - si trova nell'emisfero Nord del Sole". Si prevede, ha aggiunto, "che domani, 14 settembre, possa arrivare un'altra raffica di vento solare veloce in grado di innescare un'altra tempesta magnetica minore, cioè di classe G1".
Nel frattempo, durante la notte fra il 12 e il 13 settembre, si è verificata la tempesta causata dallo sciame di particelle elettricamente cariche emesso dalla seconda eruzione solare più intensa degli ultimi 11 anni, avvenuta domenica 10 settembre. La tempesta è stata molto debole, di classe G1. Tutti questi fenomeni, ha osservato Messerotti, sono normali durante la fase finale del ciclo solare che dura 11 anni e che equivale al periodo che intercorre tra la fase di minima attività solare e la successiva
15/09/2017, 07:19