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 Oggetto del messaggio: basi ufo monti Bucegi ROMANIA
MessaggioInviato: 13/11/2013, 19:11 
Cari amici,

chissà se già postato?

http://www.iconicon.it/blog/2013/11/tro ... i-romania/

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 13/11/2013, 19:22 
Comunque è un articolo del ...2010 ...[8)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 13/11/2013, 20:41 
caro Ufologo,
ma dice:
Cita:
E ‘stato migliorato e rettificato nel maggio 2013.



comunque stasera vedrò se riesco ad approfondire [;)]

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 13/11/2013, 23:53 
Già che ci sei puoi correggere il titolo [?] Ci sono ben due refusi tipografici ("basu" invece di "basi" e "momti" invece di "monti")...

Grazie come sempre per il report! [;)]



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 14/11/2013, 10:01 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Già che ci sei puoi correggere il titolo [?] Ci sono ben due refusi tipografici ("basu" invece di "basi" e "momti" invece di "monti")...


OK, fatto. [;)]



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MessaggioInviato: 20/02/2014, 09:34 
BASI ALIENE SUI CARPAZI
di Enrica Perucchietti e Paolo Battistel

UN LUOGO TOCCATO DALL’ARCANO

La curva dei monti Carpazi che prende il nome di Bucegi si porta sulle spalle da secoli le etichette esoteriche più disparate.

Luogo di singolari attrazioni turistiche d’origine geologica come la sfinge e la babele, racchiude una moltitudine di fenomeni mistici riferiti quotidianamente dalle testimonianze degli abitanti del luogo.

Si tratta di avvistamenti di esseri eterei o mitologici, spesso confusi per elementi religiosi (molte croci cristiane si trovano nei luoghi delle “apparizioni”) e sopratutto misteriose scomparse tra le nebbie di quei monti.

I racconti narrano di persone ritrovate solo dopo giorni in qualche nascosta caverna o addirittura si racconta che ci si possa perdere in qualche grotta di quelle valli per ritrovarsi nel mezzo del deserto del Kansas...

Verità o finzione che sia gli occhi del mondo hanno iniziato a posarsi tra queste montagne con l’inizio di singolari terremoti che hanno portato ad una sensazionale scoperta.

Si dice che queste informazioni abbiano iniziato a filtrare lentamente proprio per espressa volontà del governo Romeno che vorrebbe informare il mondo di questa realtà ormai impossibile da mascherare. Va in ogni caso ringraziato il coraggio e la tenacia dimostrati dall’ex agente psicotronico del regime di Ceausescu, Vasile Rudan, divenuto solo da poco noto al grande pubblico per le numerose interviste e soprattutto per la partecipazione alla trasmissione “Access Direct” dell’11 e 12 Maggio dell’emittente nazionale Antena 1, un uomo che porta avanti da anni una dura battaglia per diffondere questi segreti.

UN CIMITERO DI GIGANTI SOTTO UN MELETO

Tra le montagne dei Carpazi può capitare spesso che mentre si scava un pozzo o si stanno fissando le fondamenta di una casa ci si possa trovare ad aver a che fare con ossa dall’aspetto umanoide di dimensioni abnormi. Ossa che gli scienziati giunti sul posto definiranno sicuramente “non autentiche” e che quindi finiranno in qualche magazzino di reperti “non autentici”.

Il caso più macroscopico è accaduto qualche anno fa nel piccolo paese di Scàieni dove un agricoltore intenzionato a fare una piantagione di mele nei suoi campi si è trovato ad aver a che fare con un vero e proprio cimitero di giganti.

Come affondava la pala di qualche metro si trovava intralciato da resti di scheletri umanoidi che superavano i due metri e mezzo di altezza e che proprio non volevano saperne di lasciargli piantare le sue mele in pace.

Dopo aver dissotterrato un po’ di questi reperti chiaramente “non autentici” il meleto è stato infine piantato proprio sopra questa necropoli dei giganti.

UNA BASE ALIENA SOTTO LE MONTAGNE

Fenomeni sospetti tra i monti Bucegi presero a manifestarsi quasi un ventennio fa, un crescendo di eventi destinato ad attirare l’attenzione sia dei media che delle autorità.

Tra queste vette nel 1993 la terra iniziò a tremare ripetutamente terrorizzando le popolazioni del luogo. Presto ci si rese conto dell’inspiegabile singolarità di quei movimenti sismici che oltre a interessare soltanto una superficie troppo delimitata, si manifestavano solamente in una precisa fascia temporale intercorrente tra le 20 della sera e le 3 del mattino. Inoltre gli abitanti del luogo sostenevano che quando iniziavano queste scosse sismiche si poteva avvertire, l’eco di un rumore sordo risalire dal sottosuolo come se il pavimento stesse per crollare sotto i loro piedi. Ciò che rese il caso tristemente noto in tutta la Romania fu la ripetitività apparentemente inarrestabile del fenomeno: più di 100 scosse sismiche interessarono quella singola area prima di svanire per un decennio.

I geologi sotto l’impulso delle autorità romene e soprattutto del Pentagono presero ad analizzare la specificità di quel territorio e attraverso delle misurazioni con dei progrediti satellite di tecnologia bionica si cercò di identificare la struttura tellurica del luogo.

Si trovarono dinanzi a dati inspiegabili: Sembrava che sotto quelle montagne la terra fosse cava, ma il nucleo più profondo di quel vuoto terrestre pareva insondabile a ogni verifica. Una sorta di barriera respingeva ogni tentativo di accesso.

Nel 2002 il fenomeno riprese. I Bucegi tremarono nuovamente seguendo le medesime modalità e fasce orarie. Le autorità Romene e Americane ritennero che fosse giunto il momento di agire.

Nel 2003 si diede inizio alle trivellazioni della montagna dalla struttura sotterranea tanto insolita e dopo numerosi tentativi fallimentari un equipe di nazionalità mista raggiunse una singolare galleria sotterranea.

Parve subito evidente a tutti che ci si trovava dinanzi a una galleria artificiale: le pareti erano perfettamente lisce senza traccia di irregolarità naturale, l’aspetto faceva venire in mente un tunnel della metropolitana. La squadra proseguì per il ramo del tunnel che scendeva.

Prestò gli esploratori raggiunsero un’imponente porta che all’aspettò appariva di tipo scorrevole.

La squadra dovette però arrestarsi qualche metro prima del battente perchè si vedeva distintamente una parete luminosa in cui scorreva una qualche forma di energia sbarrare ogni accesso.

Si misurò che ci si trovava dinanzi a una scudo energetico di elevata tensione. Alcuni fonti sostengono che coloro che hanno tentato, con adeguate protezioni, di oltrepassare la parete siano morti di collasso cardiaco, mentre i tentativi di far passare oltre la barriera dei materiali non organici produsse la semplice polverizzazione istantanea di questi. Simili tentativi inconcludenti erano stati fatti in una missione esplorativa in Iraq dove il terreno presentava le medesime “anomalie geologiche” e anche in quel caso l’equipe americana si trovo sconfitta della barriera energetica.

In Romania l’epilogo fu differente poiché alcuni componenti dell’equipe dotati di una “determinata tensione energetica” che funzionava in “simpatia” con quella che vibrava nella parete luminosa riuscirono ad oltrepassare il varco dischiudendo così la successiva porta metallica.

Oltre a questo doppio sbarramento il tunnel si modificava sviluppando una struttura più complessa, fino a portare i visitatori all’ennesima barriera energetica di un colore verde pallido che funzionava con modalità simili alla prima.

Oltrepassata anche questa le fonti ci riferiscono che ci si trova dinanzi a una grande sala artificiale dalle misure inaspettate: di una lunghezza che pare aggirarsi intorno ai 100 metri, mentre un’altezza di 30.

Sulla stanza dominano alcuni tavoli dalla forma insolita e dall’altezza di due metri. Se mai un umano avesse potuto sedersi in una sedia adeguata avrebbe visto sopra delle iscrizioni che apparivano dei geroglifici in una lingua sconosciuta dalla forma cuneiforme. Gli unici simboli che gli esploratori riconobbero furono alcuni cerchi e quadrati. Poggiando le mani su questa simbologia aliena le pareti della stanza trasmettevano una serie inaspettata di immagini olografiche. Sembravano ai presenti immagini della terra e di altri luoghi non conosciuti. Attraverso tentativi ed errori i tavoli proiettarono una serie infinita di immagini ed iniziarono ad analizzare gli stessi presenti che poterono “vedere” le lastre accurate del loro corpo e la forma del loro DNA. Le testimonianze riferiscono che i computer alieni iniziarono a incrociare il DNA dei presenti con la specie aliena più adatta finché sullo schermo apparve l’Ibrido che sarebbe nato da questa unione.

Il luogo che assomigliava ad una stanza di analisi e raccolta dati fu battezzata dai visitatori “Sala delle Proiezioni”.

Coloro che proseguirono nell’esplorazione del luogo si trovarono alle prese con una galleria che apparentemente proseguiva ininterrottamente fino ad una stretta curva a 26°. Oltre la curva un’altra infinita galleria portava all’ennesima barriera. Oltrepassata anche questa l’equipe poté mirare quella che è poi stata battezzata la “Sala Grande”.

La sala era di dimensioni colossali, tanto da far perdere i riferimenti spaziali ai presenti ed era ben illuminata anche se i presenti non riuscivano definire la fonte di quella luce.
In questo spazio si sono trovate quelle che sono apparse come apparecchiature tecnologiche dalla forma sconosciuta di cui non si è riusciti a capire la funzione. Ciascuna di esse era collegata alle altre con dei fili bianchi traslucidi su cui passavano ad intermittenza degli impulsi elettrici.

BASI UFO SOTTERRANEE

Sono numerose e sparse per tutto il mondo le testimonianze da parte di militari e civili che parlano di avvistamenti di flottiglie o astronavi (UFO e USO) che emergono dal mare o dal sottosuolo e che farebbero pensare a vere e proprie basi aliene ubicate sottoterra. Dall’Himalaya al Pacifico, le EBE avrebbero scelto montagne impervie (come la zona di Kongka La nella regione del Ladakn al confine tra India e Cina) o isole distanti dal mondo occidentale ma vicine a territori di origine vulcanica, per l’insediamento delle proprie basi. Nel caso delle isole del Pacifico, secondo alcuni studiosi, il terreno vulcanico sarebbe un elemento di preferenza per gli alieni nella scelta del luogo dove insediarsi, probabilmente perché l’attività geotermica del sottosuolo può essere convertita in energia necessaria per le apparecchiature tecnologiche di cui dispongono gli extraterrestri nel sottosuolo.

Le isole Hawai, sarebbero dagli anni ’40 teatro di un impressionante numero di avvistamenti, come ricostruito da Corrado Malanga. Il ricercatore pisano ha ipotizzato l’esistenza di una base UFO anche nella Polinesia Francese, grazie a ricostruzioni raccolte in ipnosi regressiva condotta su addotti che indicavano l’atollo di Mururoa come sede di una base UFO in cui verrebbero effettuati esperimenti sui rapiti da parte di alieni “Serpenti”, probabilmente Rettiloidi. Proprio l’inavvicinabile Mururoa, inaccessibile non per le radiazioni che nonostante i test nucleari dei francesi sarebbero bassissime (!), ma teatro di avvistamenti UFO fin troppo numerosi… tanto che scienziati e militari (v. Guy Andronik, prospettore geofisico francese), avrebbero testimoniato la presenza di UFO di stanza sull’atollo in veste di “osservatori” degli esperimenti atomici.

Di basi impenetrabili si parla anche alle Fiji, terra di leggende legate agli Dèi “venuti dalle stelle” (tra tutti il Dio Serpente che ricorda in modo inquietante l’alieno di tipo Rettiloide dei giorni nostri) dove recentemente sarebbero emersi dal sottosuolo scheletri di Giganti sui due metri circa di altezza (assolutamente fuori misura per la tipologia degli abitanti del luogo), risalenti a tremila anni fa e ora conservati nel Museo diretto da Matararaba.

Così nelle Isole Salomone, come testimoniato da un militare della RAAF in pensione, Marius Boirayon, stabilitosi nel Pacifico, le tribù locali si tramandano da generazioni leggende di una stirpe di Giganti che vive in una città sotterranea. Ecco tornare il mito della Terra Cava e dei Giganti in sperdute isole dei Tropici nell’oceano Pacifico meridionale. Isole lontane, spesso di origine vulcanica, con basi militari controllate da americani o francesi. Gli indigeni raccontano anche di abduction violente da parte di esseri chiamati “Dragon Snake”, Serpente Dragone (un Sauro o un Rettiloide?). Dagli schizzi degli abitanti del luogo e da informazioni raccolte dallo stesso Boirayon nel museo locale di Guadalcanal è emerso che gli esseri che turbano le notti dei nativi delle Isole non sarebbero altri che Grigi, forse al comando della schiatta di Giganti che popola il sottosuolo dei Tropici.

IL MITO DI AKAKOR

Segreti che emergono dai 4 continenti. Verità scomode messe a tacere a forza. Ritrovamenti di scheletri di giganti a pochi metri l’uno dall’altro dalla Bolivia all’Iraq, dalla Sardegna alla Romania, dal Perù alla Cina lasciano poco spazio alla possibilità di anomalie genetiche, per esempio disfunzione alla ghiandola pituitaria, ma suggeriscono l’ipotesi di una razza con le stesse anomalie. I giganti hanno lasciato molte tracce sul nostro pianeta, basta saper e voler cercare. Dai miti ai ritrovamenti più o meno casuali in ogni parte del mondo - basta scavare per vedere affiorare ossa decisamente fuori misura per l’uomo inteso in senso accademico - emerge una realtà nascosta sotto il racconto del mito, ma anche nascosta letteralmente, sotto terra. Così descritti nel mito: esseri primordiali, divinità legate alla terra, dispensatori di sapere o al contrario creature demoniache e distruttrici.

Esseri divini o semidei, spesso provenienti dalle stelle, da costellazioni lontane, ma compatibili con l’uomo, che si accoppiano con le figlie degli uomini (come descritto in Gen. 6, 1-4) generando razze intermedie, portatori di sapere oppure distruttori, etc. Il pensiero corre ai Titani, ai Ciclopi, ai Nephilim, agli abitanti della mitica Akakor, rete vastissima di 13 città sotterranee situata tra Brasile e Perù, che avrebbe avuto il suo apogeo ben 12 mila anni fa. Narrano le leggende degli indios che navi dorate scesero dal cielo, provenienti dalla costellazione di Schwerta, guidate da imponenti stranieri dalla pelle bianca, la lunga barba e sei dita dei piedi e delle mani. I Signori del Cielo costruirono la fortezza di Akakor, dove una luce innaturale (come nelle gallerie scavate nei meandri dei Monti Bucegi in Romania!) risplende all’interno delle città sotterranee, dove man mano che ci si inoltra scema la forza di gravità facendo fluttuare i corpi negli immensi corridoi scavati nel sottosuolo, mentre un ingegnoso complesso di canalizzazioni porta acqua e aria in profondità. Una civiltà altamente evoluta che avrebbe preceduto Maya e Atzechi e che sarebbe stata spazzata via da un diluvio…

CRANI DOLICOCEFALI

Molti dei giganti descritti nelle leggende hanno una caratteristica comune, il cranio allungato e retroverso, oppure bilobato. La dolicocefalia è una caratteristica che distingue anche alcune schiatte sacerdotali (Antico Egitto, Malta e Gozo, Sud America etc). Se si non ritiene possibile inserire una o più razze di giganti all’interno dell’evoluzione dell’uomo, forse non è irrazionale ipotizzare l’Interferenza aliena, ipotesi avvalorata dal racconto degli addotti secondo cui i tipi di alieni si dividono in molto alti o molto bassi. Le testimonianze degli addotti e i racconti di unioni tra giganti e umani se interpretate come veritiere ci permetterebbero di avanzare l’ipotesi che qualche alieno umanoide abbia lasciato le sue vestigia sul nostro piano esistenziale e/o dato vita a ibridi di altezza superiore alla media grazie all’unione con umani.

NORDICI E ALTI BIANCHI

Tra gi alieni molto alti di tipo umanoide ricordiamo gli Orange, gli Agarthiani, il tipo Nordico e poi gli Alti Bianchi passati alla storia dell’ufologia grazie alla testimonianza lasciataci da Charles Hall nella trilogia “Millenial Hospitality”. Hall, che prestò servizio ad Indian Springs in Nevada presso la Base Aerea Nellis come osservatore meteorologico a partire dal 1965 raccontò dell’esistenza di una base aliena scavata nel fianco della montagna dei Poligoni di Indian Springs, e abitata da alieni alti circa due metri, dalla pelle bianca, quasi perlacea, i capelli albini, gli occhi che cambiano colore con la luce passando dal blu al rosa. All’interno della base vi sarebbero stati anche i loro velivoli e un’astronave madre. Oltre agli Alti Bianchi, Hall sarebbe venuto in contatto con un’altra razza di alieni di tipo Nordico ma con soli 24 denti e le dita dei piedi leggermente palmate.

http://www.enricaperucchietti.it/artico ... /ufologia/


Ultima modifica di Atlanticus81 il 20/02/2014, 09:36, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/01/2015, 00:36 
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La Storia Segreta dei Monti Bucegi

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La storia che leggerete, la dice lunga su quanto ci stanno nascondendo i governi, di tutto il mondo. Questa storia riguarda i Monti Bucegi, un gruppo montuoso collocato nella Romania centrale a sud della città di Brasov, vicino ai Carpazi.

Fenomeni sospetti tra i monti Bucegi presero a manifestarsi quasi un ventennio fa, con un crescendo di eventi destinato ad attirare l’attenzione sia dei media che delle autorità. Luogo di singolare origine geologica come la sfinge, racchiude una moltitudine di fenomeni mistici riferiti quotidianamente dalle testimonianze degli abitanti del luogo. Si tratta di avvistamenti di esseri eterei o mitologici, spesso confusi per elementi religiosi (molte croci cristiane si trovano nei luoghi delle “apparizioni”) e misteriose scomparse tra le nebbie di quei monti.

I racconti narrano di persone ritrovate solo dopo giorni in qualche nascosta caverna o addirittura si racconta che ci si possa perdere in qualche grotta di quelle valli per ritrovarsi nel mezzo del deserto del Kansas… Verità o finzione che sia gli occhi del mondo hanno iniziato a posarsi tra queste montagne con l’inizio di singolari terremoti che hanno portato ad una sensazionale scoperta. Si dice che queste informazioni abbiano iniziato a filtrare lentamente proprio per espressa volontà del governo rumeno che vorrebbe informare il mondo di questa realtà ormai impossibile da mascherare. Va in ogni caso ringraziato il coraggio e la tenacia dimostrati dall’ex agente psicotronico del regime di Ceau#351;escu, Vasile Rudan, divenuto solo da poco noto al grande pubblico per le numerose interviste e soprattutto per la partecipazione alla trasmissione “Access Direct” dell’emittente nazionale Antena 1, un uomo che porta avanti da anni una dura battaglia per diffondere questi segreti.
Nell’estate del 2003, in una regione inesplorata dei Monti Bucegi, un’equipe del Dipartimento Zero (una sezione top secret del Servizio di Intelligence Rumeno, lo SRI), ha fatto una scoperta storica, che potrebbe cambiare totalmente il destino dell’Umanità.

Gli Stati Uniti d’America hanno esercitato grandiose pressioni diplomatiche sul governo rumeno, che vorrebbe divulgare i risultati al mondo intero. Le implicazioni sono diventate molto più complesse a causa dell’ingerenza brutale di “alcuni personaggi influenti” che hanno cercato di prendere il controllo sia del luogo della scoperta, che della spedizione congiunta rumeno-americana. L’esperto di fenomeni strani, così come il dirigente delle operazioni per lo Stato rumeno, Cezar Brad, è l’eroe degli eventi scioccanti accaduti nei monti Bucegi. Ha anche avuto due incontri memorabili con uno dei principali rappresentanti degli Illuminati nonché alto membro del Bilderberg.

Una strana visita dal più potente iscritto al Bilderberg

Nel maggio 03, Cezar ha ricevuto la visita di un personaggio assai importante. La richiesta di un incontro era giunta attraverso lo SRI, a seguito di un intervento del governo. L’uomo era straniero, ma parlava la lingua rumena molto bene. Aveva anche una certa familiarità con il Paese. Lo SRI lo aveva informato che si trattava di un membro d’alto rango di una potente Loggia Massonica in Italia, era un nobile, ed aveva una grandissima influenza economica in Romania.

Anche il suo ascendente politico era molto elevato, dal momento che era stato capace di penetrare nella fortezza degli agenti SRI e raggiungere il DZ. Cezar percepiva una forte oppressione ed un senso molto greve intorno a questa persona. Era circondato da una nuvola di pesanti radiazioni sgradevoli che nascondevano le sue vere intenzioni.

A questo incontro, si era preparato accuratamente, isolandosi in una stanza ed entrando in uno stato di profonda meditazione, per saperne di più riguardo all’individuo. L’arrogante ed alto signore, che indossava un abito nero, è stato portato da un elicottero dello SRI. Aveva un bastone con manico in avorio e intarsi in oro. Il suo volto esprimeva durezza e gli occhi verdi procuravano un effetto strano ed emanavano una freddezza insolita. Si è presentato come Signor Massini (probabilmente non era il vero nome). Era molto sicuro del suo potere e dava l’impressione di chi fosse abituato a dare ordini.

Era anche il capo di una delle più importanti Logge Massoniche d’Europa, una delle più influenti organizzazioni in tutto il mondo: il Gruppo Bilderberg. Massini è stato molto diretto e ha dichiarato che gli esseri umani sono di due tipi: quelli che possono essere manipolati e governati (che costituiscono la maggioranza), e quelli che hanno certe virtù e personalità forti.
Ha detto che la sua cerchia faceva parte del più alto Ordine Massonico ed era molto interessata al risultato della discussione. Ha spiegato che il Gruppo Bilderberg non è una Loggia, ma significa molto di più. Ha asserito che le Società della Massoneria sono solo facciate e che il potere reale è molto superiore al trentatreesimo livello gerarchico. Ha invitato Cezar ad unirsi a loro, facendogli capire che avrebbe avuto molti vantaggi. Secondo Cezar, Massini era fisicamente e psichicamente forte, cosa che contrastava con la sua età. Disgraziatamente per lui, il suo potere era stato accentrato su un ego enorme; l’arroganza e il senso di superiorità su tutto il resto. Massini ha informato Cezar che lo ha richiesto personalmente, usando la sua influenza politica, perché era rimasto colpito dal suo potere psichico.

Lo spionaggio del Pentagono con i satelliti

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Sfinge dei Bucegi

Un satellite del Pentagono usato per spionaggio geodetico, basato sulla tecnologia bionica e le onde di forma, aveva scoperto nel 2002 una struttura separata in una specifica area dei Monti Bucegi. Lo spazio vuoto all’interno della montagna non aveva alcuna corrispondenza con l’esterno, e sembrava essere stato scolpito da dentro per mezzo di esseri intelligenti. Non era sicuramente una grotta. La scansione della montagna, via satellite, aveva rivelato due grandi blocchi energetici. Queste barriere erano state fatte con energia artificiale.La prima era come un muro di frequenze che impediva l’accesso al tunnel, mentre la seconda era a forma di cupola (o emisfero) e situata all’estremità opposta della galleria, vicino al centro della montagna. Massini era sicuro che all’interno della cupola avrebbero rinvenuto qualcosa di estremamente rilevante. Aveva una profonda conoscenza concernente l’origine di questa scoperta e sapeva dell’esistenza di almeno un elemento situato all’interno della Grande Sala semisferica. Il tunnel e la cupola erano stranamente allineati con le formazioni rocciose della cima della montagna, note come “Babele” e la “Sfinge dei Bucegi”.

Una struttura simile in Iraq

La squadra del Pentagono aveva osservato che la barriera d’energia emisferica presentava la stessa frequenza vibrazionale e la stessa forma di un altra base sotterranea top secret che era stata rinvenuta prima, vicino a Bagdad, in Iraq. Poco dopo questa scoperta, era scoppiata la guerra in Iraq e dopo pochi mesi, gli americani avevano potuto accedere al più grande segreto di quella zona, del quale gli iracheni non sapevano nulla. Massini ha spiegato a Cezar che il contenuto di questo ritrovamento aveva a che fare con il misterioso passato della Terra e la storia delle loro organizzazioni segrete.

Quando l’indagine del Pentagono aveva appurato le similitudini tra la struttura sotterranea di Bagdad e quella dei Monti Bucegi, Massini e la sua Loggia Massonica erano divenuti estremamente agitati. Inizialmente, erano quasi in preda al panico, ciò era dovuto al fatto che questa base, molto più vasta e più complessa di quella dell’Iraq, fosse sul territorio della Romania.

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La posizione della base aliena, sulla carta della Romania

Sembra che questa Nazione svolga un ruolo importante nella caduta delle Società Segrete che controllano il mondo e asserviscono l’umanità. È stato anche suggerito che da qualche parte sopra i monti Bucegi, si trova una piramide energetica, invisibile ad occhio nudo, che contiene la vera storia del nostro Pianeta. Si può immaginare il loro spavento. Massini ha portato al sito di perforazione un sofisticato, ultra-complesso trapano da roccia, usato dall’esercito americano. Il dispositivo utilizza un forte getto di plasma ed una sorta di campo magnetico rotante, fonde letteralmente il granito senza sforzo visibile.
I segreti dei monti Bucegi

Sono stati in grado di arrivare, dopo una penetrazione di circa 60-70 metri di distanza, alla prima barriera energetica e raggiungere la prima galleria che sembrava un tunnel della metropolitana. Le sue pareti erano perfettamente levigate. Alla fine del passaggio sotterraneo c’era un massiccio portale di pietra, protetto da uno sbarramento di energia invisibile. Tre membri della prima squadra di intervento speciale hanno cercato di toccarlo, e sono deceduti all’istante per arresto cardiaco. Qualsiasi oggetto (pietra, plastica, metallo o legno) lanciato in direzione dell’impedimento nascosto, era subito trasformato in polvere fine. Due generali del Pentagono e il consigliere del presidente americano sono arrivati in loco.

La Grande Galleria

Al di là della barriera di energia formidabile che aveva causato la morte di tre persone, si trovava anche la porta di roccia solida. Sulla parete della galleria, proprio di fronte al portale, c’era un’area di 20 cm quadrati, sulla quale appariva disegnato in modo preciso un triangolo equilatero con la punta rivolta verso l’alto. Il posto era situato tra l’enorme portone di pietra e il diaframma occulto.

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Cezar sentiva che c’era un qualche tipo di compatibilità tra l’ostacolo energetico e se stesso, qualcosa di simile ad una reciproca “simpatia”. Ha provato allora a sfiorare lievemente con la mano la superficie della micidiale protezione ed ha sentito un formicolio sulla pelle. Lo scudo era completamente innocuo per lui, così ha fatto un passo in avanti, passando proprio attraverso di esso. I funzionari degli Stati Uniti erano assolutamente sbigottiti. Cezar ha stimato che la barriera non dovesse misurare più di un centimetro di spessore. Ha toccato il disegno triangolare situato al centro dello spiazzo, e la gigantesca porta di pietra silenziosamente è scivolata a sinistra, nella parete. Questo comando aveva annullato anche l’impedimento energetico, dando loro accesso ad una stanza enorme, che è stata poi chiamata “Grande Galleria”. Anche se non appariva alcuna fonte di luce visibile, essa era perfettamente illuminata. Dopo aver eliminato la prima barriera di energia, l’enorme scudo emisferico all’altra estremità della stanza, improvvisamente si è sintonizzato su una vibrazione più elevata ed ha iniziato ad emettere radiazioni più alte. Ad una più attenta analisi, il muro interno della Grande Galleria pareva sintetico ma si percepiva anche come se qualcosa di biologico facesse parte di esso. Aveva il colore dell’olio, ma i riflessi erano verdi e blu.

Testi ulteriori hanno rivelato che il materiale del muro risultava un po’ ruvido al tatto, ma non poteva essere graffiato, né piegato. Ha resistito a qualsiasi tentativo di frantumazione, foratura o taglio. Più tardi, gli scienziati hanno tentato di bruciare quella sostanza, ma in maniera misteriosa, le fiamme venivano in qualche modo assorbite da essa, lasciandola intatta. Gli studiosi americani hanno convenuto che si trattava di una misteriosa combinazione di materia organica quanto inorganica. Dopo 280 metri, il tunnel improvvisamente svoltava a destra ad angolo acuto. Più avanti si poteva vedere una luce blu, scintillante. Era il riflesso, al termine della galleria, dello scudo protettivo energetico.

Una base analoga in Iraq

Il consigliere degli Stati Uniti sulle questioni di sicurezza nazionale aveva ricevuto una chiamata e gli era stato notificato che lo schermo energetico di Bagdad, in Iraq, era stato improvvisamente attivato, e ne era stata anche intensificata la frequenza. Di fronte a quella barriera, era apparso un ologramma del nostro pianeta, che in modo sequenziale e progressivo aveva raffigurato il continente europeo, per poi trasferirsi a sud-est. Lì, aveva mostrato i Monti Bucegi in Romania ed infine la sua stessa posizione all’interno del corridoio della struttura. Ovviamente i due scudi di energia emisferici erano in connessione diretta. Sostanzialmente, la base irachena aveva segnalato la presenza di persone all’interno di quella rumena. La cattiva notizia era che tutto questo era stato notificato alla presidenza degli Stati Uniti che aveva contattato la diplomazia rumena.

Se in pochi minuti, l’intera operazione fosse stata comunicata, il piano del Signor Massini sarebbe fallito miseramente. La presidenza americana aveva chiesto di prendere il controllo della base segreta e dell’intera operazione. I politici rumeni, che non sapevano nulla dell’operazione occulta che stavano subendo, erano in allarme. I Generali presenti sulla scena del Pentagono, erano stati informati che Washington aveva chiesto un incontro urgente.

Riunione d’emergenza del CSAT (Supremo Consiglio di Difesa)

Una sessione d’urgenza del Consiglio di Difesa Supremo aveva creato una grande ondata di simpatia per il Dipartimento Zero. La maggioranza dei suoi componenti era scossa dalla notizia che aveva ricevuto. La decisione del CSAT era di continuare la ricerca, ma sotto il controllo completo di quel Dipartimento. Era stato anche chiesto un inventario di ogni cosa che si trovava nella Grande Sala. A Bucarest (capitale della Romania), gli ordini arrivavano a ondate, annullandosi a vicenda. Alcuni erano molto veementi e rigorosi, altri elusivi, e ciò denotava l’enorme tensione. I componenti del CSAT erano in riunione continua, tenendosi in contatto con il team dei Monti Bucegi. Dopo aver discusso tutto per ore, avevano deciso di rendere pubblica la scoperta. Il governo rumeno intendeva fare una dichiarazione formale a tutto il mondo. Alcuni di loro però si erano opposti con veemenza alla decisione.

Dichiarazione ufficiale della Romania

Quando la diplomazia americana è stata informata che la Romania voleva divulgare le scoperte, tutto è entrato nel caos. Il presidente è stato chiamato per una conversazione telefonica diretta con la Casa Bianca. In poche ore, gli USA hanno bloccato tutte le transazioni finanziarie con quel Paese e il suo accesso a tutte le altre istituzioni finanziarie. La Romania stava per dichiarare lo “stato di emergenza” nelle montagne Bucegi e nella capitale.

Le discussioni tra i funzionari statunitensi, arrivati a Bucarest, e il Ministero Rumeno d’Emergenza si sono svolte senza un traduttore. I responsabili americani sono stati verbalmente violenti, gridando di continuo e proferendo minacce verso la Nazione e i suoi dirigenti. La divulgazione ufficiale della Romania al mondo avrebbe fornito le prove fotografiche e quanto indispensabile per un completo chiarimento. Importanti scienziati e ricercatori provenienti da tutto il Pianeta avrebbero dovuto essere invitati per approfondimenti. Ma, soprattutto, essa avrebbe rivelato la verità sul passato remoto dell’Umanità e la sua storia reale che, secondo quanto Cezar ha visto all’interno della Grande Galleria, risulta quasi interamente contraffatta.

La reazione del governo americano è stata così brutale, perché la divulgazione avrebbe frantumato la loro globale influenza e il loro potere in un istante. Il motivo ufficiale fornito dagli Stati Uniti era quello di non creare panico nel mondo, ma essi avevano omesso di riconoscere che l’attuale stato d’angoscia planetario non è che il risultato diretto della menzogna deliberata e la manipolazione condotta dalla massoneria e da altre società segrete per millenni. Vi è stato anche un intervento del Vaticano, in cui il Papa ha richiamato alla riflessione prima di questo grande, fondamentale passo per l’Umanità! Egli ha promesso di mettere a disposizione dello Stato rumeno alcuni documenti dell’antico Archivio Segreto Pontificio, che erano di grande importanza per la Romania. I testi hanno confermato le scoperte. Dopo 24 ore di trattative, si è delineato un accordo definitivo tra la Romania e gli USA. Lo Stato rumeno ha deciso di rinviare la divulgazione, e di presentare tutto in modo graduale al popolo.

La Sala di Proiezione

La Grande Galleria finiva bruscamente con un auditorium gigante di 30 metri d’altezza e una lunghezza di 100 metri. La sala di proiezione era di dimensioni più piccole ed era protetta da uno scudo energetico. Avanzando verso tale scudo, una parte di esso scompariva, formando una porta e consentendo l’accesso al suo interno. Lo schermo proteggeva la stanza da ogni influenza esterna. Una volta dentro, diventava compatto e sembrava un muro bianco-dorato. Di fatto, salvaguardava la camera a forma di cupola, con pareti curve e soffitto. In fondo al vano, ad una altezza di circa 10-12 metri, questa protezione finiva dove toccava il muro di pietra della stanza. In quella parete c’erano tre enormi aperture a tunnel: una si trovava proprio al centro e le altre due simmetriche su entrambi i lati. Le gallerie erano illuminate da una luce soffusa con una dominante verde. Entrambe le parti decisero di vietarvi l’accesso e per questo firmarono un protocollo tra loro.

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Immagine di uno scheletro gigante effettivo portato alla luce nel 1970 all’interno di una miniera d’oro in Romania, a Rosia Montana

Tavoli per Giganti

Una serie di grandi tavoli in pietra (cinque per lato) erano disposti lungo le pareti di destra e di sinistra seguendo la loro curvatura; erano alti circa 2 metri. Sulla parte superiore erano intagliati perfettamente con diversi rilievi, segni di una scrittura sconosciuta e caratteri che assomigliavano all’antico sistema cuneiforme. C’erano anche dei simboli più generali, come triangoli e cerchi. Anche se questi non erano stati dipinti, emanavano una luce fluorescente che irradiava vari colori, diversi per ogni tavolo. Su certi ripiani erano posati degli oggetti differenti, che sembravano strumenti tecnici. Da molti di questi, scendevano a terra dei cavi bianchi traslucidi che entravano in brillanti scatole argentee rettangolari. A loro volta, esse erano state collocate direttamente sul pavimento. Ad un esame più attento, i fili erano estremamente flessibili e leggeri, e impulsi di luce potevano essere visti circolare lungo la loro lunghezza. Ogni volta che qualcuno si avvicinava ai tavoli, una proiezione olografica si attivava meccanicamente, presentando gli aspetti di un particolare campo scientifico. Le immagini tridimensionali erano precise ed avevano un’altezza di circa due metri e mezzo. Le proiezioni erano state automatizzate e si avviavano da sole, ma erano anche nel contempo interattive e mutavano, a seconda delle indicazioni ricevute nel toccare la superficie dei tavoli.

Incroci olografici di DNA tra specie aliene

A causa della grande altezza di quei tavoli, gli scienziati hanno usato dei supporti speciali per salire ad un livello adeguato. Approfondendo l’analisi, hanno scorto una sostanza scura vetrosa che li ricopriva. Il materiale era stato suddiviso in numerose ampie aree, delimitate da linee rette, che formavano una specie di griglia.

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Una di queste conteneva informazioni nel campo della biologia, e proiettava immagini di piante ed animali, di cui alcuni tipi completamente sconosciuti agli studiosi.

Ad un tocco su una delle sezioni, si formava un ologramma che presentava la struttura del corpo umano. Era costantemente in rotazione ed evidenziava le zone dello stesso. Digitandone altre, apparivano delle proiezioni tridimensionali di Esseri extraterrestri da altri sistemi planetari. Premendo contemporaneamente su due diverse zone, veniva mostrata una rappresentazione scientifica complessa, mostrante il DNA di entrambe le specie (umana e aliena; ndt), e le possibili compatibilità fra le due. Sui lati, lungo le linee verticali, c’erano scritte le relative spiegazioni in un linguaggio sconosciuto. Al termine della simulazione, veniva ipotizzato ed esposto un incrocio tra le due origini genetiche.

Veri Giganti

A giudicare dalle dimensioni di tutti gli oggetti all’interno della sala di proiezione, i creatori della struttura dovevano essere, probabilmente, molto alti. La conferma degli scheletri giganti umanoidi scoperti in Romania la si trova su un quotidiano chiamato “Il Giornale”: (Il nostro team di inviati, accompagnato dal ricercatore Vasile Rudan, ha visitato la gente del villaggio Bozioru che possiede dati concreti su un cimitero di reperti ossei enormi, individuato più di 20 anni fa, quando le autorità avevano deciso di piantare alberi di mele nel villaggio di Scaieni. Fu proprio nell’effettuare scavi su una collina che gli abitanti del borgo rurale hanno rinvenuto queste incredibili ossature, della misura di m. 2,40. Dragoi Ilie, uno di coloro che hanno lavorato nel meleto, ci ha portati sul posto e condotti intorno al frutteto: “Ovunque vi sono tombe di giganti. Stavamo facendo fori per piantare alberelli quando abbiamo trovato una testa umana grande come una zucca.

Nessuno di noi aveva mai visto niente di simile ed eravamo tutti sconvolti. Scavando ulteriormente, abbiamo trovato alcune ossa di piedi, grandi come i pali della vigna. Il defunto doveva essere molto grande.“)

La Biblioteca Universale

La Sala di proiezione conteneva informazioni dettagliate sui campi della fisica, cosmologia, astronomia, architettura, tecnologia, biologia, genetica, e persino sulla religione. Per questo è stata paragonata ad una biblioteca. Nel centro della stanza, troneggiava una struttura simile ad un podio che conteneva un interessante dispositivo. Gli scienziati hanno pensato che sarebbe potuto servire per migliorare le diverse funzioni cerebrali.

Pannello di controllo della Romania

Accanto ad esso vi era un pannello di comando, caratterizzato da vari simboli geometrici di vari colori. C’erano anche due leve scorrevoli e un pulsante rosso al centro, sopra tutti gli altri dispositivi. Una simulazione olografica spiegava lo scopo del bottone di avviamento. Mostrava un’immagine dei Carpazi vista dall’alto, a 25 km sopra di essi, e a seguire, un’enorme quantità d’acqua che sopraggiungeva inondando valli e pianure. Poi provenienti dai territori della Romania, dell’Ungheria e dell’Ucraina, immense fiumane apparivano e si precipitavano verso l’altopiano della Transilvania, formando grandi alluvioni.

L’immagine focalizzata sulla Nazione rumena mostrava la maggior parte della sua superficie coperta dalle acque di un grande mare. Alcune delle cime più alte potevano allora essere viste come piccole isole galleggianti. In seguito le acque hanno cominciato a ritirarsi, quando sono stati azionati gli appositi tasti sulla consolle, lasciando allagata solo una piccola area vicino alla montagna Godeanu-Retezat. Un vero manuale di acquisizione dati.

Un’Atmosfera Misteriosa

Dietro il pannello di controllo vi era un piedistallo quadrato, di circa tre metri per lato, su cui una misteriosa anfora era appoggiata. Il Signor Massini era al corrente della sua esistenza e per lui e la sua Élite massonica questa è stata la scoperta più importante. L’anfora conteneva una finissima polvere bianca. I ricercatori sono rimasti sconcertati nello scoprire che la sostanza era una formula d’oro monoatomico di elevata purezza, dalla struttura cristallina sconosciuta.

La polvere aurea allo stato puro stimola notevolmente certi scambi di onde ed energie a livello cellulare e neurale e provoca un accelerato processo di ringiovanimento. Teoricamente, un uomo può vivere nello stesso corpo fisico per diverse migliaia d’anni, a condizione che consumi di tanto in tanto, una quantità ben definita di questa polvere d’oro monoatomico. Ciò spiega molti aspetti enigmatici riguardo all’incredibile longevità di alcuni personaggi importanti e svela una parte delle intenzioni nascoste dell’Élite globale.

La Storia Reale del nostro Pianeta

Dietro l’anfora, al centro della sala, c’era un’enorme cupola che proiettava ologrammi. Venivano mostrati i principali fatti del passato più remoto dell’Umanità, fin dal suo inizio. Cezar ha spiegato quanto, secondo le immagini visualizzate che apparivano in forma condensata, pressoché il 90% della storia ufficiale umana è errata e appositamente distorta. Persino la teoria evoluzionistica di Darwin è scorretta. Incredibile, ma quello che oggi viene considerato come realmente accaduto, non lo è mai stato, mentre i cosiddetti “miti” e “leggende” sono quasi del tutto veri. Inoltre, la maggior parte delle teorie archeologiche non risulta reale. Per esempio, i dinosauri non si estinsero 65 milioni di anni fa, e gli antichi continenti di Lemuria e di Atlantide sono veramente esistiti. Questa strane incongruenze hanno causato molti problemi e conflitti tra i popoli nel nostro passato.

Per una corretta datazione degli eventi svoltisi, sullo sfondo veniva proiettata una mappa stellare corrispondente al periodo relativo. Malgrado il lasso di tempo mostrato dalle visualizzazioni fosse molto grande (centinaia di migliaia di secoli) e il ciclo di processione della Terra corrispondesse a 25.920 anni, secondo il computo di Platone, l’esatta cronologia degli accadimenti è stata possibile. I monti Bucegi hanno 50-55.000 anni.

Rivelazioni scioccanti

Cezar ha potuto vedere ciò che era successo durante il Diluvio Universale quando la civiltà umana ha avuto origine, ma ha deciso di non divulgarlo, dal momento che le rivelazioni sono troppo scioccanti per la mentalità, le idee e la conoscenza dell’uomo contemporaneo. Personalmente, penso che la gente come lui sia anche responsabile dell’attuale stato di inconsapevolezza e latenza del genere umano. Siamo stati ingannati e manipolati per millenni, e appena siamo vicini alla verità, qualcuno decide che non siamo ancora atti ad ascoltare. Questo è un approccio arrogante ed egoista! Se le persone non sono pronte oggi non lo saranno mai, quindi, prima la verità verrà svelata e meglio sarà. Disporre di più frammenti del puzzle farà loro accettare la verità più semplice e, soprattutto, li convincerà ad agire contro i manipolatori e gli schiavisti.

In un’inquietante sequenza di immagini, è stata confermata anche l’esistenza di Gesù e la Sua crocifissione. Le proiezioni hanno rivelato che molti di coloro che ne erano testimoni venivano da altri periodi storici. Indossavano la stessa foggia di abiti come il resto della popolazione, ma i tratti del loro viso apparivano diversi, per questo coprivano costantemente i loro volti. La visione olografica in segmenti mostrava anche la vita spirituale di altri eccezionali personaggi del lontano passato della razza umana, comprese persone di cui non sappiamo nulla. In quei tempi la ripartizione sociale e i popoli erano completamente differenti da come sono conosciuti oggi, quindi gli archeologi e gli antropologi dovrebbero rivedere le loro teorie dal punto zero.

I Tre Tunnel Misteriosi

I tunnel scoperti sono lunghi migliaia di chilometri e portano a tre diverse parti del pianeta. Quello di sinistra, collega la base rumena ad una roccaforte sotterranea ancora da individuare in qualche posto in Egitto (e che a quest’ora sarà già stata sicuramente scoperta ed esplorata). Il tunnel di destra conduce ad una struttura simile, ma più piccola, nell’Altopiano del Tibet. Questa galleria inoltre ha tre ramificazioni secondarie. Una di queste arriva in una zona sotterranea nei pressi della città rumena di Buzaru (vicino alla “curvatura dei Carpazi”). Un’altra porta alla base irachena già accennata, mentre la ramificazione finale raggiunge una base sotterranea nel “Deserto del Gobi”, in Mongolia.

Il Terzo Tunnel – Un Mondo Segreto

Il tunnel centrale è il più importante; sia il Signor Massini che il governo degli Stati Uniti, hanno chiesto fortemente che fosse tenuto segreto al pubblico. Questa galleria scende a profondità estreme verso un mondo sotterraneo vero e proprio che si trova vicino al centro del nostro Pianeta. Tutti coloro che tra voi non conoscono il concetto di terra cava, sono pregati di notare che ci sono personaggi importanti che sostengono la teoria che tutti i pianeti sono probabilmente vuoti al loro interno, e portano fondamentali argomentazioni scientifiche a sostegno delle loro affermazioni. Inoltre, esistono delle storie molto belle e davvero interessanti sulle persone che hanno viaggiato in quel mondo. Il luogo è comunemente chiamato Agartha e il terzo tunnel probabilmente conduce direttamente ad esso. È logico che l’Élite non voglia rendere nota la scoperta al pubblico.

Intensi preparativi sono stati avviati per le spedizioni all’interno di tutte e tre le gallerie, come segue: la prima in Egitto, la seconda in Tibet, e la terza al centro della Terra.

[Sintesi degli eventi tratta dal libro rumeno: “Viitor cu cap de mort”, di “Radu Cinamar”, lo pseudonimo di uno scrittore sconosciuto che, a mio parere, non è altro che l’ex generale Emil Strainu. Baso la mia dichiarazione sullo stile di scrittura estremamente simile e sul fatto che l’autore ha avuto accesso diretto a questa Super-Top Secret base aliena, qualcosa che non avrebbe potuto accadere a meno di essere un insider].

Post Scriptum
Nel 2009, una televisione locale “Antenna 1#8243; ha presentato brevemente questi fatti.
Dopo il programma, il conduttore ha ricevuto una minaccia anonima telefonica e quella che segue ne è la trascrizione.
Il giornalista di “Antenna 1#8243; risponde al telefono:
“Reporter: ciao, buon pomeriggio!”
Anonimo: “Ti stiamo dando un messaggio di avviso. Fai molta attenzione! Smetti di parlare dei Monti Bucegi !”
Giornalista: “Chi sei?”
Anonimo: “Questa informazione deve rimanere sul piano di alcune strutture e non deve essere resa pubblica! Ti sei messo in un gioco pericoloso! Sei giovane, hai famiglia… ci sono abbastanza argomenti di cui parlare in questo Paese!”
Giornalista: “Signore, chi è lei?”
Anonimo: “Non desiderare conoscerci, né di essere tu stesso intervistato da noi! Questo è tutto quello che ho da dire!”

humansarefree.com
Traduzione a cura di Sebirblu.blogspot.it


http://www.altrogiornale.org/la-storia- ... ti-bucegi/


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MessaggioInviato: 26/01/2015, 14:27 
Solo a me questi "racconti" sembrano abbastanza romanzati?



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 Oggetto del messaggio: Re: basi ufo monti Bucegi ROMANIA
MessaggioInviato: 23/01/2017, 15:37 
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I MISTERI DEI MONTI BUCEGI

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Anche se non si direbbe e pochi lo sanno, la Romania è un paese ricco di incredibili misteri. Qui si trovano diverse piramidi, una presunta base aliena, tunnel sotterranei che si perdono nelle profondità della terra, resti dell’antico popolo dei Giganti, uno stargate e, per non farsi mancare nulla, anche una sfinge.
Piramidi in Romania

Nel villaggio di Sona, che si trova a circa 5 Km dalla città di Fagaras, si trovano dei grandi tumuli piramidali.
Le “piramidi di Sona”, così le chiamerò, sono otto, si trovano su un terreno pianeggiante fuori dalla città e sono alte fino ad un massimo di 30 m. Le origini di queste piramidi si perdono nel tempo, non ci sono dati certi in merito e per gli studiosi classici si tratta di tombe funerarie. Ma non tutti sono d’accordo con questa affermazione e c’è chi sostiene, come anche per le tre più famose piramidi di Giza (e per altre sparse in tutto in mondo), che non siano delle semplici opere funerarie.
Nei dintorni delle piramidi di Sona sono stati trovati alcuni monili che gli archeologi sostengono essere presumibilmente celtici, ma nulla di più si sa sulla datazione di queste misteriose piramidi ancora da studiare.

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Piramidi di Sona - Foto di Bogdan Apostoaia

Cosa molto curiosa di queste strutture è che sono allineate in ordine di altezza su due file parallele e che, nella valle tra le due file di piramidi (orientata in direzione est-ovest), ogni anno, nel giorno dell’equinozio di primavera, il sole sorge esattamente al centro della vallata. Questo ci fa riflettere sulle grandi conoscenze astronomiche degli antichi popoli che abitavano il nostro pianeta.

Nel 2009 alcuni ricercatori di tesori, attratti dalle leggende che raccontano di un grande tesoro nascosto qui, cercarono di aprire un varco e di entrare in una delle piramidi ma, avvisate subito le autorità dalla gente del villaggio, furono bloccati e arrestati.
Gli abitanti della zona sostengono che qui interagiscano delle energie positive molto forti e a comprova di ciò sostengono che lasciando una ciotola di acqua nei pressi di una piramide questa diventa curativa, lasciando della carne fresca questa si mantiene fresca e non va in putrefazione e, se si mette una lama rovinata, torna affilata come se fosse nuova.

Negli ultimi anni sono stati fatti diversi studi che hanno dimostrato la presenza nella zona di campi energetici molto forti, presenti soprattutto nell’area dei Carpazi e in particolare in quella che circonda la parte chiamata Monti Bucegi (che vedremo più avanti). Questo tipo di fenomeno non è segnalato solo qui in Romania presso queste piramidi, ma anche presso altre presenti in altre parti del mondo come ad esempio le piramidi Bosniache. Pare proprio che dove ci sia un complesso di piramidi ci siano anche energie positive e benefiche prodotte dalle stesse.

Diverse anche le leggende che circondano queste piramidi, tutte legate comunque al mito del popolo dei giganti. Una di queste ci racconta della regina Sona che governava su queste terre prima che fossero invase e occupate dai Giganti. Alcune teorie su queste piramidi le identificano proprio come le tombe di questo popolo.
Anche riguardo la loro conformazione non si sa molto: esternamente sono ricoperte di vegetazione ma nel terreno si trova argilla, il che impedisce all’acqua di penetrare all’interno delle strutture. Da alcuni rilevamenti fatti, pare che al loro interno si trovino delle cavità (stanze), e diversi tunnel sotterranei di origine artificiale.
Sempre nel territorio di Brasov, l’archeologo dilettante Valentin Tarca sostiene di avere scoperto ben 7 piramidi. Secondo i suoi studi infatti, le 7 colline nei pressi della città sarebbero in realtà delle piramidi con le stesse caratteristiche di quelle egiziane e risalenti, secondo lo stesso Tarca, a 18.000 anni fa circa. I suoi studi sulla natura artificiale di queste colline sono supportati dal fatto che, anche se oggi sono ricoperte di vegetazione, esse sembrano costruite con pietre levigate e tenute insieme tra loro da una specie di malta. Prova questa, che le identifica come costruite dalla mano umana e non di origine naturale.
Molte piramidi, tra cui quelle cinesi, Indonesiane, ma pare anche le stesse italiane, sono state, nei secoli, ricoperte di terreno e piante per fare in modo che sembrassero delle semplici colline, così che fossero nascoste agli occhi delle persone e quindi, col passare tempo, dimenticate. Tarca sostiene che la stessa cosa sia avvenuta qui per queste piramidi.

Altro dato rilevante è che anche qui, sotto a queste colline, si trova tutta una fitta rete di tunnel che portano dalla parte opposta delle montagne. E dico “anche qui”, perché ciò che accomuna molti siti di piramidi nel mondo, piana di Giza inclusa, è proprio la fitta rete di tunnel che si trova sotto di esse.

Nei pressi delle presunte piramidi è stato anche trovato un antico muro di pietra che, secondo Valentin Tarca, è stato costruito con pietre perfettamente tagliate e levigate come fossero state tagliate al laser (impossibili da trovare in natura). E non è solo in Romania che ci troviamo di fronte ad un fenomeno simile. Per citare un altro caso, in Perù ad esempio, antiche leggende narrano che il sito archeologico di Ollantaytambo sia stato costruito da antichi dèi provenienti dal cielo utilizzando un disco d’oro che permetteva loro di manipolare e intagliare con estrema precisione le pietre, anche delle dimensioni di 50 tonnellate. E tali pietre, perfettamente incastrate fra loro come in uno splendido puzzle, sono ben visibili nelle strutture di Ollantaytambo.

In Romania si trovano anche diversi altri tumuli piramidali meno conosciuti e visitati, come ad esempio quelli che si trovano a Oarta de Sus (nel nord-ovest del paese), nella necropoli di Maramures, che ormai versano in uno stato quasi totale di abbandono.
Si tratta di circa una trentina di tumuli non più alti di 10 m di cui non si sa molto. Gli esperti che li hanno studiati nel 1980, sostengono che siano del periodo dei Daci, vissuti nel territorio nel 2000 a.C. circa.

I Giganti

Come già accennato nel paragrafo precedente, sono molte le leggende che ci raccontano della presenza del popolo dei giganti in Romania. Ma sono solo leggende?
La scoperta del primo cimitero di Giganti in questo paese avvenne tra il 1940 e il 1950 nei pressi di Argedava (sud Ovest di Bucarest). Qui gli archeologi trovarono circa 80 scheletri alti tra 4 e 5 m.
Dopo la scoperta gli scheletri furono fatti sparire in fretta e la notizia venne messa a tacere, come in molti altri casi di scheletri di giganti rinvenuti in altre parti del mondo.

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Nel 1968, a Rosia Montana (in Transilvania), in alcune gallerie sotterranee sono state ritrovate ossa di Giganti alti circa 10 m. Qui si trova la famosa galleria Iperborea che fa parte proprio delle miniere di Rosia Montana, uno dei giacimenti minerari più importanti di tutta la Romania.
All’interno di questa galleria, risalente a circa 5.500 anni fa, nel 1976 è stato ritrovato uno scheletro di Gigante alto 10 m e altri manufatti che furono fatti subito sparire e di cui non si è più saputo nulla. Indiscrezioni parlano di oggetti non terrestri, e che quindi non fosse il caso di rivelarne la scoperta.

Nel 2012 un gruppo di geologi riprese gli scavi nella galleria fino a raggiungere una enorme lapide fatta di un composto di materiali che non è possibile trovare in natura. Indiscrezioni raccontano di come, spostata la lapide, fu scoperto un pozzo con una scala a chiocciola che si perdeva nelle profondità e da cui usciva una luce violastra. Un addetto ai lavori, incuriosito, sarebbe sceso e non avrebbe fatto più ritorno. Sia questo pozzo che la stessa galleria Iperborea furono poi sigillate con il cemento e non se ne seppe più nulla. Qui le leggende raccontano di Giganti che avevano costruito le loro case nelle montagne e narrano anche la storia di due grandi città costruite sulle loro cime da due Giganti femmina.

Nel 1985, nei pressi del villaggio di Scaieni (Nord di Bucarest), alcune persone che scavavano per piantare un frutteto si ritrovarono davanti a degli scheletri di Giganti alti più di 2,5 m. Anche in questo caso, tutto fu portato via e la notizia messa a tacere.
Leggende della zona raccontano che qui in epoche antiche abitava proprio il popolo dei Giganti. Sulle montagne circostanti il cimitero di giganti trovato qui, in zone inaccessibili da raggiungere, sono ben visibili degli enormi e imponenti troni scolpiti nella montagna, delle cui origini non si sa nulla, anche se tutto pare ricollegarli a loro.

Nel 1989 altri 20 scheletri di Giganti sono stati ritrovati nei pressi di Lebada (Pantelimon), a est di Bucarest. Anche nei pressi di Hateg sono stati trovati resti di Giganti. Sottolineo che poco più a nord, a Hunedora, si segnala la presenza di alcuni tumuli. Altri scheletri di Giganti sono stati trovati nel 2005 a Polovragi.
Pare proprio che la zona dei Carpazi in Romania, e in particolare quella dei Monti Bucegi, sia disseminata di tracce e resti di questo misterioso popolo sulle cui origini non si sa ancora nulla.

Qui ho raccolto alcuni video sui giganti in Romania:

https://www.youtube.com/playlist?list=P ... 10GUClKHAM

Tunnel e base aliena nei Monti Bucegi

La Romania è molto conosciuta anche per la presenza sul suo territorio di tutta una serie di grotte e tunnel circondati da sempre da misteri e leggende. Anche sotto la sfinge che si trova sui Monti Bucegi (di cui parlerò più avanti), da indiscrezioni trapelate, si troverebbero delle stanze e una fitta rete di tunnel sotterranei. Da sempre questa zona è testimone di strani avvistamenti e strane luci. Molte sono le testimonianze di persone che abitano la zona circostante i Bucegi che raccontano di averle viste ma di non saperne spiegare l’origine.

Molte leggende della zona ci raccontano che qui, nelle grotte tra queste montagne, si sarebbero perse negli anni diverse persone ritrovate poi magari in stato confusionale o non ritrovate affatto o ritrovate addirittura in altre parti del mondo come ad esempio in Kansas. Oggi queste grotte e tunnel attirano sempre più visitatori e ricercatori da tutto il mondo e ci sono anche diversi percorsi turistici aperti al pubblico.

In un articolo della rivista online Art-emis.ro, del 2014 (http://www.art-emis.ro/jurnalistica/234 ... itate.html), il dottor Marian Rizea ci descrive gli studi fatti sui campi elettromagnetici e le energie positive che circondano alcune zone dei Monti Bucegi (proprio come ha sempre sostenuto la gente del posto), e riporta alcuni dati sorprendenti degli studi effettuati negli anni passati su questo fenomeno fortemente presente qui.
Da alcune analisi effettuate sull’acqua, si è rilevato anche che questo pare sia oggi l’unico posto al mondo in cui essa si trova in totale assenza di batteri ed è quindi sorprendentemente pura.

Ma una storia ancora più incredibile circonda da molti anni i Monti Bucegi e ci viene raccontata da Radu Cinamar, autore, insieme a Peter Moon, del libro Transylvanian Sunrise (edizione Sky Books del 2009, ISBN 978-0-9678162-5-8; edizione Kindle del 2011, ISBN 978-0-9631889-7-7).
Cinamar (questo lo pseudonimo con cui si firma l’autore) cita come fonte principale delle informazioni contenute nel suo libro Cezar Brad, direttore del Dipartimento dei Servizi Segreti Rumeni denominato “Dipartimento Zero”.

Il tutto ha inizio nel 1993, quando una serie di terremoti sotterranei nella zona dei Monti Bucegi indusse i geologi a studiare la zona e il territorio.
I risultati furono sorprendenti: l’interno dei Bucegi era cavo e sembrava scavato dall’interno, ma la parte più profonda della cavità era assolutamente insondabile, come se una barriera invisibile impedisse qualsiasi rilevamento.
Nel 2002 ci furono altri terremoti e nel 2003, Cezar Brad ricevette la visita di un certo Signor Massini (nome ovviamente inventato). E da qui inizia questa incredibile storia.
Massini era un funzionario di alto rango di una loggia Massonica italiana, godeva di una grande influenza finanziaria sul governo rumeno e faceva parte anche del gruppo massonico più importante al mondo: il gruppo Bildeberg, di cui era un membro di altissimo livello. Era straniero ma parlava rumeno con un buon accento.
Nel suo libro Cinamar lo descrive come un uomo dalla personalità molto forte, visibilmente abituato a comandare e a trattare le persone come esseri inferiori. Egli ci descrive l’incontro tra i due e come Massini comunicò l’intenzione di perforare il terreno in modo da raggiungere il tunnel che conduceva all’interno della montagna.
Secondo Massini, nel 2002 i satelliti del Pentagono avevano rilevato all’interno dei Monti Bucegi una struttura protetta da campi energetici che impedivano di vedere oltre, esattamente come la struttura che era stata trovata in Iraq prima che gli americani facessero scoppiare la guerra per impossessarsene (ma questa è un’altra storia).

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Comunque la scoperta che anche qui si trovava una struttura come quella rinvenuta in Iraq aveva fatto smuovere le sfere più alte dei poteri occulti che si nascondono tra noi, fino a mandare il Signor Massini in Romania.
Vennero iniziate le perforazioni sotto stretta osservazione dello stesso e venne raggiunto il tunnel che conduceva all’interno della montagna. Risultò subito chiaro che non fosse un tunnel naturale: le pareti, di un colore tra il verde e il blu, erano di un materiale mai visto, perfettamente levigate e inscalfibili.
Alla fine del lungo tunnel, molto simile a quelli delle metropolitane di oggi, la squadra si trovò di fronte ad una porta su cui era inciso un triangolo con la punta rivolta verso l’alto, ma a cui era impossibile avvicinarsi in quanto era visibilmente protetta da un campo di raggi luminosi molto potente e impenetrabile. Due addetti alla spedizione cercarono di avvicinarsi, ma furono immediatamente folgorati e morirono.

Dopo vari tentativi, grazie alle sue grandi capacità psichiche, nel libro viene descritto come Cezar riuscì a superare la barriera, a disattivarla e ad aprire la porta che svelò davanti a loro la presenza di una grande galleria perfettamente illuminata, anche se non vi era nessuna presenza di lampade o luci artificiali.
All’ispezione partecipava anche il consigliere del Presidente statunitense che, appena entrati nella grande galleria, ricevette un’allarmante telefonata che gli comunicava che qualcosa nella base scoperta in Iraq si era attivato e segnalava la loro presenza in quella base in Romania. Da qui la certezza che le due strutture erano in qualche modo collegate tra loro.
Oltre la grande galleria si trovava un’enorme sala alta 30 m e lunga 100. Al suo interno, era presente una sala più piccola, protetta da un campo energetico.
Man mano che ci si avvicinava alla sala centrale, la barriera protettiva spariva, allargando la visuale sul suo interno e lasciando alle spalle come una parete bianca che impediva la visuale nascondendo la stanza stessa. Nella stanza, a forma di cupola e alta tra i 12 e i 15 m, si trovavano tre tunnel che portavano in tre direzioni diverse. Le gallerie erano illuminate da una luce verdognola. Si decise che nessuno poteva esplorarle e si concentrarono sulla stanza davanti ai loro occhi.
Al suo interno erano presenti dei grandi tavoli in pietra (cinque a destra e cinque a sinistra) alti due metri, che sembravano delle pulsantiere per uomini “Giganti” (di cui come abbiamo visto prima si sono ritrovati molti resti nel paese e in particolare nelle zone intorno ai Carpazi). Su di esse erano incisi strani simboli mai visti e simboli più comuni. In tutta la stanza si trovavano anche strani strumenti collegati a dei cavi.
Ogni volta che ci si avvicinava ad un tavolo, veniva prodotto un ologramma al centro della sala che parlava di un dato campo scientifico della storia del nostro pianeta e dell’umanità. Una vera e propria biblioteca olografica della nostra storia passata e di quella del nostro pianeta.
Qui gli appartenenti alla spedizione, osservando i contenuti proiettati dagli ologrammi, poterono apprendere tantissime informazioni sulla nostra storia, e si resero anche conto di come la maggior parte di quella conosciuta sia sbagliata.
Al centro della sala si trovava una struttura a forma di podio, sulla quale si potevano solo avanzare ipotesi. Dietro ad essa si trovava una sorta di pannello di controllo con strani bottoni, e dietro a questo un piedistallo sul quale era appoggiata un’anfora che attirò subito l’attenzione del Signor Massini, come se stesse cercando proprio quella e sapesse di cosa si trattava.
Al suo interno si trovava una finissima polvere bianca, una forma purissima di oro monoatomico.
Dai racconti del protagonista di questa storia ci viene narrato come questa polvere, se ingerita di tanto in tanto nella giusta quantità, metta in atto un meccanismo di autorigenerazione del corpo e quindi produca una sorta di ringiovanimento fisico.

Riguardo ai tre tunnel presenti nella struttura e di cui abbiamo parlato prima, nel libro l’autore ci dice che, secondo Massini, quello di sinistra porta ad una base segreta egiziana, il tunnel di destra porta invece ad un’altra struttura simile nell’altopiano del Tibet e si divide a sua volta in tre ramificazioni: una di queste porta ad una zona sotterranea nei pressi della città di Buzaru in Romania, un’altra porta alla base irachena di cui abbiamo accennato prima e la terza galleria porta ad una base segreta nel deserto del Gobi (Mongolia).
Il terzo tunnel presente nella cupola, quello centrale, si inoltrerebbe nelle viscere della terra fino a raggiungere il mondo sotterraneo che in molte leggende viene chiamato Agartha.
[A tale proposito sono davvero molte le teorie di studiosi che affermano che i pianeti al loro interno siano cavi.]

Mi rendo conto che tutta questa storia ha dell’incredibile, ma pian piano la verità sui Monti Bucegi sta venendo alla luce. Ovviamente il governo rumeno ha subìto forti pressioni dal governo statunitense, dal Pentagono e dalle logge Massoniche più potenti al mondo tramite il Signor Massini, affinché tale incredibile scoperta non fosse divulgata al mondo.
Pare inoltre che, come ci racconta l’autore del libro, anche la Chiesa sarebbe intervenuta e sarebbe stata proprio quest’ultima che, portando a supporto alcuni scritti molto importanti sul futuro della Romania, avrebbe convinto il governo rumeno a tenere, per ora, nascosta la notizia. Ma la verità, come l’acqua, non si può fermare per sempre e prima o poi, lentamente, prende la sua strada.

Inconfutabili sono le scoperte degli scheletri di giganti nell'area, nonché le rilevazioni e gli studi dei campi energetici presenti qui.
Nel 1999, alcuni ricercatori si recarono nella zona per studiarne il terreno e riscontrarono una strana anomalia magnetica di circa un Km2. Stessa anomalia che, secondo i racconti di Massini, i satelliti del Pentagono rilevarono nel 2002. Pare infatti che tra questi monti si trovi un’area “Breath of Heaven”, cioè un’area dove sono presenti campi energetici che hanno proprietà benefiche sull’organismo.
I risultati di analisi mediche, effettuate su alcuni soggetti che scalarono la parete dove era presente il fenomeno, confermarono che gli stessi ebbero una ripresa sorprendente dopo la fatica dell’arrampicata. Addirittura la frequenza cardiaca, anche in persone anziane, tornava stabile in pochissimo tempo una volta che si era raggiunta l’area dell’anomalia. Lo stesso esperimento effettuato scalando una parete vicina non riportò nessun effetto tra quelli sopra descritti.
Inconfutabili sono anche lo studio dell’acqua che scorre nella zona, con presenza di batteri pari a zero, la Sfinge e il fenomeno dell’ologramma della piramide di luce (che vedremo fra poco) e, per infittire il mistero, anche un evento accaduto nel 2009 di cui si trova ancora il filmato audio online.
Una televisione rumena locale, Antenna 1, aveva avviato un’inchiesta sugli scheletri trovati in Romania e in particolare su quelli che circondavano i Monti Bucegi. Finita la trasmissione il giornalista ricevette una strana telefonata che venne passata in diretta.

Giornalista: “Ciao, buon pomeriggio!”
Anonimo: “Ti sto dando un messaggio di avvertimento. Fai molta attenzione! Smettila di parlare dei Monti Bucegi!”
Giornalista: “Chi sei?”
Anonimo: “Questa informazione deve rimanere a conoscenza di alcune strutture e non deve essere resa pubblica! Ti sei messo in un gioco pericoloso! Sei giovane, hai famiglia… ci sono abbastanza argomenti di cui parlare in questo Paese!”
Giornalista: “Signore, chi è lei?”
Anonimo: “Non desiderare conoscerci, né di essere tu stesso intervistato da noi! Questo è tutto quello che ho da dire!”

Questo il filmato:

Guarda su youtube.com


Qui invece le segnalazioni di UFO e strani avvistamenti avvenuti negli ultimi anni nei cieli della Romania:

http://www.ufo-hunters.com/sightings/co ... OU/Romania


La Sfinge dei Monti Bucegi

Non tutti sanno dell’esistenza di questo enigmatico monolite di cui si parla poco, ma che sta diventando un fenomeno sempre più attuale e diffuso. A sud della città di Brasov, sui Monti Bucegi, a circa 2.200 m di altitudine si troverebbe proprio un imponente monolite chiamato appunto Sfinge, alto 8 m e largo 12 m.
Bisogna premettere che questi luoghi sperduti tra i monti sono testimoni, da diverse centinaia di anni, di molti fenomeni inspiegabili descritti anche da molti individui che vivono nella zona e che vi hanno assistito in prima persona. Essi raccontano di strani avvistamenti, luci misteriose e diverse sparizioni di persone mai più ritrovate.

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La Sfinge dei Bucegi, alta 8 m e larga 12 m, si trova a circa 2200 m di altezza, a sud della città di Brasov

La storia della Sfinge dei Bucegi, già conosciuta dagli abitanti del luogo, è venuta alla ribalta nel 2003 quando si è diffusa la voce della scoperta sotto di essa (da parte delle rilevazioni satellitari del Pentagono) della stanza segreta di cui abbiamo parlato prima. Una stanza simile si troverebbe anche sotto la più famosa Sfinge di Giza.
Per infittire il mistero, sempre nei pressi della Sfinge sui Bucegi, si trovano altre due importanti attrazioni della zona: due imponenti monoliti chiamati “stranamente” Babele. E sempre in questa zona, non dimentichiamoci che si sono anche trovati cimiteri di Giganti di cui si è frettolosamente cancellata ogni traccia, e dove siano finiti gli scheletri ancora non si sa.
Ogni anno, la presunta Sfinge è testimone di un fenomeno che sta diventando sempre più diffuso e che richiama sempre più persone da tutto il mondo, che si riuniscono qui in meditazione e preghiera per assistere all’evento. Il 28 novembre, al tramonto, i raggi del sole che colpiscono la Sfinge riflettono in cielo la sagoma di una piramide proprio dietro di essa. La sagoma di questa piramide riflessa viene chiamata “Piramide del Sole” e sembra che la luce da essa sprigionata abbia effetti benefici. Infatti, dopo aver partecipato all’evento ed essere stati esposti all’energia della piramide riflessa in cielo, pare che poi le persone, per diverso tempo, godano di sensazioni di benessere, come se un’energia positiva scorresse nel loro corpo. Tali effetti benefici sembra siano generati dalla presenza del forte campo energetico presente nella zona (di cui abbiamo parlato sopra).
Diverse le testimonianze in questo senso riportate pure dal sito internet www.muntii-bucegi.ro in cui sono raccolte le testimonianze di persone affette anche da alcune patologie, come artrite, ansia, o problemi cardiaci, e che hanno raccontato di aver avuto giovamento dopo aver assistito al fenomeno della piramide di luce in cielo.
Per tutti coloro che volessero assistere in prima persona a tale incredibile evento, l’appuntamento è per il 28 novembre. Per raggiungere la piana della sfinge, dal paese di Busteni, che si trova a circa 10 Km a nord di Sinaia, si prende una funivia che arriva fino in cima. Un’altra piramide olografica della quale abbiamo avuto segnalazione si manifesta su una montagna con la parte superiore piatta nei pressi del villaggio di Ceahlau (tale fenomeno è visibile anche in alcuni video su Youtube, riortati qui sotto).

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http://nexusedizioni.it/it/CT/i-misteri ... ucegi-5402


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 Oggetto del messaggio: Re: basi ufo monti Bucegi ROMANIA
MessaggioInviato: 12/11/2017, 18:49 
In sostanza , di cosa si tratta ?


zio ot [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: basi ufo monti Bucegi ROMANIA
MessaggioInviato: 13/11/2017, 15:42 
sembra prometheus da come è descritto


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