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Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/12/2017, 15:49

Come e perché in Italia sta crescendo una vera e propria «bomba sociale»

https://www.diariodelweb.it/economia/ar ... 216-472279

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/12/2017, 16:52

bleffort ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:Ecco, e le tasse chi le METTE ....?!

I tuoi alleati. [:306]



Non riconosci più nemmeno i "tuoi"? [:297]
E' l'età o si sono ben camuffati loro ...)

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/12/2017, 17:19

Thethirdeye ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:Et Voilà, "il Governo tira fuori l'emendamento che darebbe il via libera alla vendita
a uno Stato estero di immobili appartenenti del demanio italiano, compresi quelli
del demanio culturale."

STANNO PREPARANDO #LESPROPRIO DELLA NOSTRE RICCHEZZE, SMEMBRERANNO
IL PAESE E CI TOGLIERANNO TUTTO, COME HANNO FATTO CON I GRECI.


Sabato 16 dicembre 2017 - 16:58
Manovra, immobili demanio si possono vendere a Stati esteri
Proventi andranno a favore del ministero che ha ceduto il bene


20171216_165815_B2F8D021.jpg

http://www.askanews.it/economia/2017/12 ... 216_00109/

Roma, 16 dic. (askanews) – Via libera alla vendita a uno Stato estero di immobili appartenenti al demanio italiano, compresi quelli appartenenti al demanio culturale. Lo prevede uno degli emendamenti alla manovra che il governo si appresta a depositare in commissione Bilancio della Camera. “Nel caso di cessione diretta di un bene immobile dello Stato ad uno Stati estero – recita la norma – l’agenzia del demanio è autorizzata a cedere il bene con decreto del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli affari esteri e dell’amministrazione che ha in consegna il bene stesso, di concenrto con il ministero dell’Economia” e, nell’ipotesi si tratti di immobili appartenenti al demanio culturale e fermo restando quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, “con il ministro dei beni culturali e de turismo”. La norma rientra nel programma avviato con la finanziaria 2005 di dismissioni immobiliari dello Stato attraverso cartolarizzazioni di fondi immobiliari o cessioni dirette.

AGGIORNAMENTO. LA NOTIZIA E’ VERA. ECCO IL TESTO DELL’EMENDAMENTO
DEL GOVERNO PER CEDERE I BENI CULTURALI AGLI STRANIERI.

QUALE STATO VENDEREMO LA FONTANA DI TREVI ED A CHI IL COLOSSEO?

https://scenarieconomici.it/la-fontana- ... stranieri/



Cone hai scritto, la notizia è vera ma................ si attaccano.

Il demanio italiano non si tocca. Una vittoria del MoVimento e degli italiani!


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di MoVimento 5 Stelle
¯
Il M5S è riuscito ad evitare la svendita all’estero dei gioielli di famiglia e delle ricchezze immobiliari del nostro Paese. Infatti abbiamo colto l’esecutivo con le mani nella marmellata e, anche grazie alla nostra denuncia, abbiano sventato il pericolo dell’approvazione del pacchetto di modifiche alla manovra presentate dal Governo, che prevedevano la possibilità di vendere agli Stati esteri gli immobili del demanio italiano, anche quelli dei Beni culturali e della Difesa, con riassegnazione dei proventi al ministero da cui sarebbe arrivato il via libera per la dismissione del bene.

In pratica, volevano farci fare la fine della Grecia e la cosa grave è che il Governo aveva proposto questo pacchetto di modifiche in sordina, sotto traccia, approfittando del silenzio di una domenica pre-natalizia. Li abbiamo beccati, abbiamo denunciato il tutto, e l’esecutivo è stato costretto a ripiegare tramite la presentazione di un subemendamento all’emendamento dello stesso governo. Questa nuova norma riduceva la vendita a uno stabile: subemendamento poi dichiarato a sua volta inammissibile dallo stesso esecutivo. Volevano svendere, infatti, al Qatar Palazzo Caprara, sede dello Stato maggiore della difesa fino a poche settimane fa.
Sono capaci di tutto e cercano non conoscono il senso del ridicolo. Beccati con le mani in pasta, hanno fatto marcia indietro e hanno bocciato la loro stessa indegna proposta. Cosa non si fa per fare cassa. A questi governi non è bastato svendere la nostra sovranità monetaria e il nostro sistema del credito, sacrificato sull’altare della grande concentrazione bancaria, adesso hanno provato pure a cedere persino i cespiti immobiliari.

Il Demanio, guidato dal solito renziano che risponde al nome di Roberto Reggi, aveva chinato la testa e aveva eseguito. Eppure parliamo di un patrimonio di 43mila fabbricati e terreni per un valore di 60 miliardi di euro, di cui l’84% (quasi 22mila beni e 51 miliardi di valore) in uso governativo, il 12% (quasi 6mila beni per un valore di 7 miliardi) di demanio storico e artistico e il 4% (2,1 miliardi) di patrimonio disponibile alla concessione.

Di fronte a un debito pubblico che sfiora i 2.300 miliardi, si sarebbe trattato, comunque, di cifre che avrebbero rappresentato una goccia nel mare. Ma governi che non hanno una visione, che non sanno usare in modo virtuoso le risorse pubbliche e che sono proni ai voleri dei grandi poteri internazionali, non possono che concepire svendite dal ridottissimo beneficio, pensate solo per racimolare qualche briciola con cui compensare bonus e mancette elettorali. Per fortuna, grazie alla nostra vigilanza in Parlamento, abbiamo evitato questa svendita del nostro patrimonio. Ma a marzo, quando finalmente ci faranno tornare a votare, avremo un motivo in più per mandarli a casa.
_



Fonte




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Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/12/2017, 17:23

.. ogni tanto ne fanno una buona ... (ma una ...) [:246]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

19/12/2017, 17:30

Concordo! :)

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

20/12/2017, 12:36

mentre gl iitaliani pensano
al panettone e a babbo natale
questi zitti zitti fanno le peggio cose..
che vigliacchi..

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

22/12/2017, 21:15

Barcone dei migranti a Milano, 500mila euro nella legge Bilancio

http://www.affaritaliani.it/milano/barc ... 16449.html

Con tutto il rispetto per chi è morto nel Mediterraneo, ma non era meglio destinare tutti sti soldi a quella povera gente colpita dal terremoto in centro Italia o magari a tutti quei poveri italiani che faranno un Natale da fame????

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

22/12/2017, 21:26

sottovento ha scritto:
Barcone dei migranti a Milano, 500mila euro nella legge Bilancio

http://www.affaritaliani.it/milano/barc ... 16449.html

Con tutto il rispetto per chi è morto nel Mediterraneo, ma non era meglio destinare tutti sti soldi a quella povera gente colpita dal terremoto in centro Italia o magari a tutti quei poveri italiani che faranno un Natale da fame????

Io il rispetto lo "nutro" per coloro che sono morti sul lavoro e per tutti quelli che si fanno il mazzo quotidianamente per soddisfare le necessità di pranzo e cena.
Per quelli che citavi tu, nutro solo pietà, ed odio immenso per chi sfrutta la povera gente, a partire dai bastardi di livello internazionale, per arrivare ai fetenti "nazionali" che ci campano, come primo o secondo lavoro.
Chi vuol capire, capisca e ha orecchi per intendere intenda.
Bisognerebbe fare una onesta e radicale analisi del fatto che "permette" a noi, taGliani, di essere l'approdo del Mediterraneo.
Non si può dire, altrimenti siamo razzisti, xenofobi e polentoni.
Se non ci diamo una svegliata, e non parlo di soluzioni di destra, saremo tutti nella mer.da.
.
Doo

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

22/12/2017, 22:59

Moneta sovrana e posti di lavoro, o addio Italia

https://www.controinformazione.info/mon ... io-italia/

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

24/12/2017, 14:19

Stangata 2018: ecco tutti gli aumenti per le famiglie

http://it.blastingnews.com/economia/201 ... 39025.html

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

25/12/2017, 14:27

Cgia: “Pil italiano fermo da 17 anni, la crescita è vicina a zero”

http://www.imolaoggi.it/2017/12/24/cgia ... na-a-zero/

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

26/12/2017, 10:09

Altro che festa

Socci: Prodi, il mostro che ha affondato l'Italia. Ci ha rovinato, eppure... la vergogna più grande

25 Dicembre 2017

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Invece di celebrare, a Natale, la nascita del Salvatore, da Bruxelles - spodestando il Bambinello - hanno infilato nel presepe una vecchia conoscenza, un borbottante dottor Balanzone, e presentano lui come il salvatore dell' Europa e dell' Italia: Romano Prodi. Ieri sulla prima pagina della Stampa veniva lanciato con toni messianici: «"Salviamo l' Europa", il piano di Prodi». La seconda pagina riportava le sue ricette «salvifiche» e la terza pagina una surreale intervista allo stesso Prodi che davvero si immedesima nei panni del salvatore: «Questo piano è una prova d' amore» Non fa autocritiche. Critica solo l' attuale establishment europeo per «gli orrendi errori fatti negli anni della crisi» che hanno trasformato l' euro «in fonte di nuove divisioni e disuguaglianze». Ma, per Prodi, l' euro in sé non si tocca, è il Bene assoluto. Certo, «Bruxelles porta grandi responsabilità», ma, a sentire lui, «la rovina» dell' Europa non sono coloro che hanno voluto e gestito questa Unione Europea, con i risultati disastrosi che sappiamo: «I populisti sono la rovina». Quali populisti, perché e come non lo spiega. Sventola una vaga e tenebrosa Spectre per spaventare il popolino, ma non fornisce ragioni.

Per approfondire leggi anche: Retroscena da brividi, se il Pd e Renzi perdono le elezioni? Torna Prodi

Prodi, che è uno degli apprendisti stregoni che hanno voluto e guidato questa Unione e ci hanno portato nella situazione che sappiamo, tira fuori un' altra minaccia iettatoria: «Senza un aggancio all' Europa noi scompariamo dalla faccia della terra» (nientemeno), come se dovessero sganciare sulla penisola cento bombe nucleari (la Gran Bretagna è uscita dalla Ue e non risulta che sia scomparsa dalla faccia della terra).

Poi ripete la sua solita solfa di sempre: «L' euro è il nostro futuro». Una battuta propagandistica che vent' anni fa poteva ancora incantare, ma che ripetuta oggi - mentre l' euro è il devastante passato e il tragico presente - rasenta il teatro dell' assurdo.

SISTEMA PERVERSO
Proprio in queste ore è uscita anche un' analisi dell' ufficio studi della Cgia da cui emerge che in Italia la crescita economica, nella media annua, negli ultimi 17 anni, è sostanzialmente zero (lo 0,15 per cento).
Un Paese bloccato. La produzione industriale rispetto al 2000 è crollata di 19,1 punti percentuali. Peggio di tutti in Europa. Il disastro è cominciato proprio da quando è entrata in circolazione la moneta unica, l' euro, e non si tratta affatto di un caso.
Altri dati interessanti di questo rapporto: rispetto al 2007 (la vigilia della crisi) l' Italia è ancora sotto di 5,4 punti percentuali di Pil e gli investimenti sono crollati del 24,3 per cento.

Inoltre nell' anno in corso la spesa della Pubblica amministrazione è inferiore dell' 1,7 per cento rispetto a dieci anni fa. Ma è anche cresciuto (e non di poco) il nostro debito pubblico. Questo è il meccanismo perverso in cui ci troviamo e che non si vuole capire e affrontare.

Come ha spiegato tempo fa, sul Sole 24 Ore, il professor Marco Fortis, «nonostante la sua \ fama di economia di sprechi, molto indebitata e poco osservante degli impegni, in realtà il nostro Paese ha una spesa pubblica al netto degli interessi che in termini reali è rimasta quasi invariata tra il 2005 e il 2015 (una delle migliori performance tra i Paesi avanzati). Inoltre» aggiungeva Fortis «l' Italia è uno dei Paesi più disciplinati nel rispettare le regole europee di finanza pubblica. Ad esempio, durante questi ultimi anni di crisi, già dal 2012, cioè ben prima di altri Paesi, il nostro deficit/Pil rispetta la regola del 3 per cento.

Nel lungo periodo, poi, sin dal 1992, l' Italia è sempre stata in avanzo statale primario con la sola eccezione del 2009: un record assoluto a livello mondiale. E, come sottolinea il citato documento del Mef \, nel periodo 2009-2015 l' avanzo statale primario dell' Italia è stato mediamente il più alto nella Ue».

Per approfondire leggi anche: Prodi, la verità sul golpe del 2011: perché e chi ha fatto cadere Berlusconi

Ciò significa due cose: 1) che è falsa la diagnosi - ripetuta in ambiente eurotedesco (e poi dai nostri giornali) - secondo cui il nostro disastro deriverebbe dal fatto che noi saremmo un Paese di spreconi indisciplinati: al contrario siamo i più virtuosi; 2) è sbagliata la prognosi secondo cui con i sacrifici lacrime e sangue risaniamo il nostro Paese: è accaduto l' esatto contrario; nonostante anni di sacrifici («ce lo chiede l' Europa»), cioè di massacro sociale e di virtuosa gestione dei conti pubblici, il Paese è sempre più indebitato e l' economia sempre più al collasso. E il baratro col resto d' Europa si allarga. La spiegazione è semplice: quella che viene presentata come la cura, in realtà è la causa della malattia. Noi continuiamo ad assumere un veleno pensando che sia la medicina.

Il professor Alberto Bagnai - nei suoi studi - ha spiegato perfettamente perché il meccanismo dell' euro porta a queste inevitabili conseguenze (aggravate dai Trattati europei e dal rigore eurotedesco): «I Soloni che disquisiscono della neutralità dell' euro» ha scritto Bagnai «dovrebbero spiegarci bene come mai prima dell' adozione di questa valuta noi tenevamo testa ai nostri concorrenti. La teoria economica una spiegazione la dà. Se il cambio riflette i fondamentali, quello di una valuta comune riflette la media dei fondamentali di Paesi forti e deboli. Come tale, il valore risultante non è di equilibrio per nessuno: è forte per i deboli (ostacolandoli) e debole per i forti (attribuendo loro un ingiusto vantaggio). In virtù di questa ovvia caratteristica» conclude Bagnai «la valuta unica agisce come un cuneo che si insinua fra Paesi forti e deboli, divaricandone sempre più le prestazioni. Lo abbiamo visto per la produzione industriale, e naturalmente la stessa cosa vale per le esportazioni».

L' ALTRA VERITÀ
In effetti va ribaltata anche la narrazione dominante sull' ingresso nell' euro di cui Prodi fu un protagonista. Tino Oldani tempo fa su Italia Oggi ha ricostruito cosa e perché accadde: «Il discapito maggiore lo ha avuto l' Italia. Prima dell' introduzione dell' euro, la svalutazione competitiva era una specialità della lira. Con l' ingresso nell' euro tutto ciò è diventato impossibile, e i nostri esportatori ne hanno avuto solo svantaggi. I governanti di allora, Romano Prodi e Carlo Azeglio Ciampi, agirono» dice Oldani «con un misto di faciloneria e di europeismo retorico, e non si accorsero che a pretendere da Helmut Kohl l' ingresso dell' Italia nella moneta, anche se i nostri conti non erano a posto, fu una richiesta esplicita degli industriali tedeschi. Ne ha dato conferma l' ex presidente della Confindustria tedesca, Hans-Olaf Henkel, in un' intervista nel 2011 a l' Espresso: "L' Italia era per noi tedeschi un concorrente formidabile perché i vostri politici avevano libertà di svalutare la lira. I prodotti del made in Italy risultavano imbattibili. L' euro ha legato le mani alla vostra economia, e da allora l' Italia sprofonda nei debiti. Siete la vera bomba a orologeria per l' Ue"».

Dunque di «salvatori» come Prodi è bene fare a meno. Meglio cambiare strada: è anzitutto recuperando la sovranità monetaria che si salva l' Italia.

di Antonio Socci

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... talia.html

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

26/12/2017, 10:58

PRODI E CIAMPI, assieme a DINI, AMATO e MONTI e in seguito RENZI;
questi personaggi per tanti (ignor.), sono i Comunisti che hanno affossato l'Italia. [:296] [:302]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

26/12/2017, 11:05

Forse non hai capito che "gli agnelli" si nascondevano dietro a questi cattocomunisti! Non hanno mai avuto il coraggio di mettere la loro faccia in prima fila (tranne D'Alema); una sorta di scudo per gl'ingenui: preti e suorine e vecchietti, specialmente ... [;)]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

26/12/2017, 11:08

Ufologo 555 ha scritto:Forse non hai capito che "gli agnelli" si nascondevano dietro a questi cattocomunisti! Non hanno mai avuto il coraggio di mettere la loro faccia in prima fila (tranne D'Alema); una sorta di scudo per gl'ingenui: preti e suorine e vecchietti, specialmente ... [;)]

Questi che citi sono Uomini e non programmi di Partito ,dunque possono deviare o farsi corrompere, lo capisci quello che dico? [:291] e dunque ammetti che nessuno di quelli che ho citato è o è stato Comunista?. [:246]
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