In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Re: ELEZIONI 2018

16/01/2018, 19:51

MaxpoweR ha scritto:Guarda che dalle mie parti conviviamo con l'immigrazione clandestina da decenni. Chi credi che venga raccogliere i pomodori nella piana del sele o di paestum? O chi credi che lavori negli allevamenti dei caseifici di bufale, lord inglesi baronetti di scozia?

Purtroppo pensate che il mondo ruoti attorno a voi ma per piacere.

Immagine

Il razzismo è una malattia che offusca la mente, genera rabbia e permette di veicolare le mandrie bovine :)



ho sentito l'intervista di fontana
un discorso moderato e misurato..
il problema è che non si può pronunciare la parola razza..
altrimenti come cani di pavlov
parte in automatico il pippotto,
ebrei, nazismo, hitler, campi di sterminio,
ecc. ecc.
andrebbe abolita dal dizionario
così stiamo tutti più tranquilli..
è (diventata) una parola taboo..
se si pronuncia,
apriti cielo !!
capito??

Re: ELEZIONI 2018

16/01/2018, 19:55

Parla l'esperto

Razza bianca, l'antropologo: "Vi spiego la differenza tra noi e neri. Gli islamici, per esempio..."

"Le razze non esistono", ma "bianchi, neri e cinesi non saranno mai uguali". A parlare, al Giornale, è Franco La Cecla, antropologo e professore nelle prestigiose Università di Berkeley, Barcellona, San Raffaele e oggi alla Naba di Milano. Oggi il tema della "razza bianca" è oggetto di polemica politica, visto che a parlarne è stato il candidato governatore della Lombardia, il leghista Attilio Fontana.


Generalizzare e semplificare è sbagliato, spiega il professore, ma il tema di fondo è innegabile: "Il bianco è diverso dal nero e i neri sono assai diversi fra di loro". Altro che bianco o nero, è un mondo a colori. "I caratteri fondamentali sono gli stessi. Dna e cromosomi non cambiano che tu sia banco o nero". Il guaio è che sinistra e politicamente corretti si fermano qua, senza fare un passo avanti verso la logica. Cioè, analizzare le "differenze culturali", che, spiega La Cecla, "hanno a che fare con l'ereditarietà, con l'ambiente, con la realtà in cui si cresce, con i caratteri secondari della biologia. E non sono facilmente superabili". Altro che integrazione obbligata. Un esempio? "Il musulmano ragiona per clan, per parentele, noi invece diamo più peso all'amicizia. Il migrante musulmano che arriva da noi non crea reti di rapporti, ma riproduce il suo habitat. Gli individui possono anche essere uguali - conclude l'antropologo -, ma le società spesso marcano, differenziano, dividono. L'integrazione è una storia lenta: gli italiani d'America ce l'hanno fatta, ma ci sono volute tre o quattro generazioni. E il lieto fine non è scontato".

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... zione.html

Re: ELEZIONI 2018

16/01/2018, 20:55

In costituzione si parla di razza..... Ergo la costituzione è razzista e xenofoba. [:293]

Re: ELEZIONI 2018

16/01/2018, 22:42

Regolamentare e tassare la prostituzione, per Salvini bisogna "riaprire le case chiuse, come nei paesi civili"

http://www.huffingtonpost.it/2018/01/15 ... _23333940/

Inutile dire che sono pienamente d'accordo con Salvini.

Re: ELEZIONI 2018

17/01/2018, 08:51

mik.300 ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:Guarda che dalle mie parti conviviamo con l'immigrazione clandestina da decenni. Chi credi che venga raccogliere i pomodori nella piana del sele o di paestum? O chi credi che lavori negli allevamenti dei caseifici di bufale, lord inglesi baronetti di scozia?

Purtroppo pensate che il mondo ruoti attorno a voi ma per piacere.

Immagine

Il razzismo è una malattia che offusca la mente, genera rabbia e permette di veicolare le mandrie bovine :)



ho sentito l'intervista di fontana
un discorso moderato e misurato..
il problema è che non si può pronunciare la parola razza..
altrimenti come cani di pavlov
parte in automatico il pippotto,
ebrei, nazismo, hitler, campi di sterminio,
ecc. ecc.
andrebbe abolita dal dizionario
così stiamo tutti più tranquilli..
è (diventata) una parola taboo..
se si pronuncia,
apriti cielo !!
capito??



infatti..
su agorà..
fiano presente, ovvio..
"io, ebreo, di che razza sono..?"

dice lui..
e il solito repertorio,
prevedibile come la morte..
che c'entra? bah..
"le razze non esistono",
dice l'esperto di turno un pò rinko..
le differenze somatiche?
"caratteri ecologici",

("il nero e il bianco hanno (quasi) gli stessi geni.."
continua..anche il topo e l'uomo hanno il 99% di geni identici
eppure mi sembra che sono 2 cose diverse, no?)
secondo la neolingua dem..
"va abolita la parola razza dalla costituzione", ecc

Re: ELEZIONI 2018

17/01/2018, 08:53

greenwarrior ha scritto:In costituzione si parla di razza..... Ergo la costituzione è razzista e xenofoba. [:293]


appunto..
art. 3:
"senza distinzioni di razza"

Re: ELEZIONI 2018

17/01/2018, 09:23

sottovento ha scritto:
Regolamentare e tassare la prostituzione, per Salvini bisogna "riaprire le case chiuse, come nei paesi civili"

http://www.huffingtonpost.it/2018/01/15 ... _23333940/

Inutile dire che sono pienamente d'accordo con Salvini.



l'unica motivazione x cui sarà legalizzata la prostituzione
è per incassare sghei..

come sulla benza, alcool, sigarette elettroniche,
ecc.
c sarà la tassa sulla fig.a,
che avevate capito?
se non fosse stato x la chiesa
sarebbe già stato fatto..

Re: ELEZIONI 2018

17/01/2018, 13:00

[:305]


La supermedia

Sondaggio, il centrodestra vicino alla maggioranza assoluta: vantaggio sugli inseguitori del 10%

17 Gennaio 2018


Sono bastate appena due settimane del 2018 per spazzare via l'incertezza sull'esito del voto alle prossime elezioni del 4 marzo. In base alla supermedia realizzata da Youtrend per l'agenzia Agi, sulla base di tutti i sondaggi finora pubblicati, la fotografia del prossimo parlamento appare sempre più nitida a favore del centrodestra. La stima più aggiornata, come riporta il Quotidiano nazionale, quota la coalizione di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni al 37%, con un vantaggio di circa 10 punti sugli inseguitori Pd e M5S.

Leggi anche: Sondaggio Mentana, la settimana che incorona il Cav: numeri pazzeschi

Nonostante il centrodestra non superi il 40%, la maggioranza assoluta dei seggi è sostanzialmente a un passo. Alla coalizione del Cav, secondo la simulazione di Youtrend, basterebbe vincere anche nei collegi "contendibili", oltre a quelli in cui risulta già in vantaggio, per ottenere 314 seggi alla Camera e 156 al Senato, una cifra che gli permetterebbe di toccare la maggioranza assoluta.

Leggi anche: Centrodestra, l'accordo definitivo sui seggi: chi si prende cosa

Sul fronte Pd e M5S la situazione non appare per nulla rosea. In base alla mappa degli equilibri nei singoli collegi, l'Italia appare divisa in tre: il Nord è dominato dal centrodestra, con un totale dominio sulla Lombardia, il Centro e le storiche regioni rosse restano in mano al Pd, anche se non in modo saldo, e il Sud è variegato, con prevalenza del centrodestra.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... oluta.html


Vale la solita "storia": bisogna vedere dopo il voto cosa succede ..... [;)]

Re: ELEZIONI 2018

17/01/2018, 13:24

Giornaloni in campagna elettorale: "Orsù, montiamo in fretta e furia un bel fronte antipopolare!"

“Il grande partito del disfare è al lavoro”. Con Mario Calabresi sulla Repubblica dell’11 gennaio ci si è posti con affanno la questione della prossima campagna elettorale. Si è deciso di mettere al bando i maldipancia, le preoccupazioni dell’ala sinistra dei lettori repubbliconi, si è arrivati alla convinzione che non si può più scherzare. Vabbé che al timone del gruppo c’è la “tecnica” Mondardini, vabbè che c’è Marco e non Carlo, vabbé che si vuole costruire una complessa liaison con gli Elkan, ma improvvisamente l’idea che non ci sia più un governo che ti informa su tempi e modi di eventuali riforme di società bancarie, consentendo così utili investimenti finanziari, fa impazzire tutta la Famiglia e così si va alla guerra, puntando innanzi tutto sulle élite contro quella merdaccia che è diventato il popolo, e costruendo così un vero e proprio fronte antipopolar-populista. Certo, poi, l’urlo di guerra del direttore è quello che è. Ed è difficile mobilitare un esercito appellandosi a che “nella misura in cui fare è meglio che disfare, allora bisogna appoggiare le truppe gentilonina-renziste”.
Dunque si è corso ai ripari e accanto al flebile condottiero, sempre nel giorno di apertura della campagna cioè l’11 gennaio, si sono schierati i mastini: gli Alberto D’Argenio che se ne vanno a Strasburgo e beccano il capo dei liberali il belga Guy Verhofstadt che dice che “con Salvini in Italia sarebbe a rischio lo stato di diritto”. Si ricorre poi all’usato sicuro, la paura che i cosacchi vengano a bivaccare sul Tevere: “Le elezioni italiane come prima linea della nuova guerra fredda tra Washington e Mosca, quasi un banco di prova della capacità occidentale di reagire alle incursioni della disinformatia russa” scrive Gianluca Di Feo. Si cerca di reclutare una riluttante Susanna Camusso che dopo aver detto che “l’attacco all’articolo 18 parte con Berlusconi, passa per Monti e arriva al Jobs Act di Renzi”, farfuglia anche un "credo che sarebbe positivo se si cogliesse l’occasione di una candidatura unitaria in un’area del Paese, in particolare in quella milanese, dove cresce il numero di giovani e con un significativo tasso di innovazione” non è proprio un grido di guerra e tra l’altro pare quasi chiedere un passo indietro a Giorgio Gori. E’ dunque necessario togliere tutte le ragnatele alle mummie principali del centrosinistra e sfoderarle per mano di Claudio Tito: “Il fondatore dell’Ulivo e quello del Pd. I due padri nobili del centrosinistra scendono in campo”. Tito (che mi pare il tipo più determinato in questa fase) passa poi al lavoro più sporco scrivendo anche che in Lazio “lo sfidante del centrodestra potrebbe essere l’ex missino Maurizio Gasparri”. Proprio lui, il Gasparri che era diventato un porco berlusconiano, abbandonando anche il suo leader (ben valorizzato in Largo Fochetti) del Fronte della Gioventù, Gianfranco Fini, torna per la bisogna a essere “l’ex missino”. A’ la guerre comme à la guerre. Prosegue anche il 12 gennaio la mobilitazione repubblicana per il fronte antipopolare.
E’ ben esibita la pantegana Casini intervistata da Carmelo Lopapa: “Oggi la cosa più semplice sarebbe la diserzione” e invece, elmetto in testa, eccolo lì l’ex moderato a sostenere i gentilonian-renzisti (con molti mal di pancia degli ex comunisti bolognesi che proprio non lo vorrebbero votare). Tommaso Ciriaco ci informa che il “fronte antipopolare” per la Lombardia ha scelto la via dell’ossimoro: “I renziani, tra l’altro, sarebbero disposti anche a mettere a disposizione un listone già pronto – “A sinistra con Gori”". Mentre tutta la Cgil man mano si schiera con Liberi eguali, in Largo Fochetti si lancia il misterioso appello dei 21 pro fronte antipopolare, così Roberto Mania: “C’è una novità che si ritrova nell’appello dei 21, che certo Susanna Camusso non ha ostacolato”. C’è in quel “non ha ostacolato” un’accumulata sapienza per così dire “liberal”: “Ho fumato marijuana ma non ho inalato”, “Mi ha detto che avrebbe approvato in fretta quel provvedimento ma non mi ha detto che avrebbe fatto un decreto”. Si cerca di strappare anche al più noto politico di Bettole un qualche appoggio al fronte antipopolare, ma è difficile. Così Giovanna Casadio: “Pierluigi Bersani ieri mattina, alla buvette di Montecitorio, sorseggiando un caffè mostrava un certo imbarazzo davanti all’ipotesi-frattura con il Pd. Per l’ex segretario dem, ora leader della nuova sinistra, l’accordo non può essere automatico, non basta mettersi insieme per vincere. ‘Non serve un accrocchio di vertice contro la destra per batterla - ragiona - La frattura è profonda, è tra la nostra gente. Però sappiamo anche noi che l’unità è meglio delle divisioni, è come dire ‘viva la mamm’”. E infine si torna alla minaccia straniera, oggi sventolata più dai francesi che dai tedeschi, così Marc Lazar: “Bisogna sapere se l’Italia vuole mettersi ai margini dell’Europa”.

Qualche giorno, però, e la costruzione del fronte antipopolar-populista è già in difficoltà. Il 14 gennaio Stefano Cappellini ricorda come non ci possa fidare sul serio di un Matteo Renzi per il quale persino: “C’è stata l’autoproclamazione della fase zen”. Si ritorna a dare la parola a bersaniani come Onorio Rosati che annuncia il 13 gennaio come in Lombardia: “Corriamo da soli”. Il progetto del fronte antipopolare diventa più complicato, in Largo Fochetti si cerca di tenere insieme lettori assai divisi. Sulle vicende della Famiglia si cerca di tamponare i guasti scrivendo in un “autorevole” editoriale non firmato del 13 gennaio che “nessun interesse improprio ha mai guidato le scelte giornalistiche di Repubblica”. I conti con i porci berlusconiani che hanno speculato sugli innocenti colloqui tra CDB e Matteuccio, vengono lasciati regolare dalle new entry dell’impero debenedettiano con evocazioni (risultate, al momento, un po’ approssimative) di fantastici intrighi Mediaset-cinesi, scrivendo così quel che Marco Galluzzo sul Corriere della Sera del 14 gennaio chiama un “ennesimo capitolo dello scontro fra l’ex premier e l’imprenditore Carlo De Benedetti”.

Ma la strada al 4 marzo è ancora lunga, e la battaglia continua. Anzi macronianamente la "lutte continue".

Solo la recessione ci salverà dal Donald! “Yes, recession. I know this is one of these moments when people imagine the rules of economy have been suspended”. David Von Drehle sul Washington post del 5 gennaio scrive che siamo sulle soglie della recessione anche se la gente fantastica sul fatto che le regole dell’economia questa volta non si applicheranno. L’impressione in realtà è che, dopo le difficoltà di accusarlo per ostruzione della giustizia, collusione con i russi, riciclaggio, infermità mentale, linguaggio scorretto-scurrile (il suo, in questo caso, è particolarmente censurabile peraltro), ai media liberal sia rimasto solo da sperare che scoppi una bella recessione tra luglio e agosto per impedire a Donald Trump di vincere le elezioni di midterm.

Per ogni pantegana, tutti gli altri sono pantegane. “In Europa sono tutti convinti che dopo il voto la coalizione di centrodestra si sfascerà e non biasimano troppo la scelta di Berlusconi perché sperano che il giorno dopo lasci Salvini al suo destino”. Pierferdinando Casini conferma, sul Messagero del 7 dicembre, una verità ben risaputa: ogni pantegana ritiene che anche tutti gli altri siano pantegane.

Aiuto! Il Donbass è minacciato dai russi. E la Catalogna dai catalani. “L’Ucraina costantemente assalita da russi e filorussi nel Donbass”, scrive Paolo Mieli sul Corriere della Sera del 28 dicembre, per bilanciare certi riconoscimenti all’efficacia della politica estera trumpiana, l’ex direttore corrierista deve alzare i toni antimoscoviti. Però scrivere che il Donbass è minacciato dai russi (l’etnia prevalente nella regione citata), è come scrivere che i Paesi baschi sono minacciati dai baschi o la Catalogna dai catalani.

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... bel-fronte

Re: ELEZIONI 2018

17/01/2018, 18:23

.
Applausi e standing ovation per Matteo Salvini a Di Martedì......

Re: ELEZIONI 2018

17/01/2018, 18:55

L' evoluzione del razzismo al giorno d' oggi, non fà più di tutta una razza o una religione un fascio, ma distingue tra chi lavoro, chi rispetta le regole e chi si integra, a prescindere dal colore.
Un bel progresso non trovi ? Gli pseudo sostenitori di una sinistra che è morta e puzza da un pezzo, non riescono a fare questa distinzione, non ce la fanno propri, sono stati modificati geneticamente dagli scienziati sovietici. [:302] [:297]

Re: ELEZIONI 2018

18/01/2018, 13:48

La Flat-Tax spiegata bene......

Re: ELEZIONI 2018

18/01/2018, 15:47

sono 20 anni che Berlusconi la promette e voi ancora vi beve le sue cretinate? Datevi una svegliata e smettetela di bervi qualunque cretinata vi venga promessa.

Re: ELEZIONI 2018

18/01/2018, 15:49

La Mummia - Speciale Elezioni 2018

Guarda su youtube.com

Re: ELEZIONI 2018

18/01/2018, 15:55

ahhahahahaha bellissimo!

"sei stato scelto dal male" :°
Rispondi al messaggio