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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

17/02/2018, 20:39

Le Iene......

https://www.iene.mediaset.it/2018/news/ ... _312.shtml

Toh!!

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 01:29

Prima parte:

Guarda su youtube.com


Seconda parte:

Guarda su youtube.com


Trovate le differenze e votateli eh mi raccomando, quando vi verrà un tumore saprete chi ringraziare: VOI STESSI.

Se vi avanza tempo qualcuno ci può spiegare perchè:

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Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 06:58

L'Orgoglio del MoVimento 5 Stelle


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di MoVimento 5 Stelle
¯
Il Ministero dell'Economia e Finanze (MEF) ha certificato ufficialmente che i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno donato al Fondo per il Microcredito oltre 23,4 milioni di euro derivanti dal taglio dei propri stipendi personali, adempiendo così alle promesse fatte ai cittadini e ai princìpi inderogabili previsti dal Codice Etico del MoVimento 5 Stelle. Più di 23,4 milioni di euro che hanno ad oggi contribuito a finanziare oltre 7.460 piccole e medie imprese e creato oltre 18.000 nuovi posti di lavoro.

Tra il 96% dei parlamentari che hanno donato gran parte del proprio stipendio e delle proprie indennità, particolare merito va a: Massimiliano Bernini che ha donato 334.398,28 euro; Da Villa Marco con 298.252,05 euro; Luigi Gallo con 279.884,20 euro; Giovanna Mangili con 268.485,02 euro; Paola Carinelli con 261.087,96 euro; Vincenzo Caso con 258.636,60 euro; Mirella Liuzzi con 257.941,46 euro; Ferdinando Alberti con 253.911,34 euro; Vilma Moronese con 249.475,98 euro e Daniele Pesco con 247.464,99 euro.

Abbiamo accertato, inoltre, che 8 parlamentari Della Valle, Pisano, Buccarella, Martelli, Bulgarelli, Cecconi, Benedetti, Cozzolino ed il consigliere regionale Gianluca Sassi, nonostante si siano comportati meglio di tutti gli altri parlamentari del PD, di FI, della Lega, avendo, comunque, fatto parziali donazioni dei propri stipendi e contribuito ad integrare il Fondo per il Microcredito, non hanno donato quanto promesso verso i cittadini, disattendendo gravemente le regole del MoVimento 5 Stelle. Per questi motivi sono stati automaticamente espulsi dal MoVimento, anche se parte di loro ha provveduto a saldare quanto promesso.

Ci sono i casi di:
- Francesco Cariello ha una irregolarità negli ultimi bonifici. Ha continuato a sostenere di poter dimostrare la regolarità dei suoi bonifici. Non ci ha voluto dare l'autorizzazione di accedere ai dati in possesso del MEF e questo va contro il nostro principio di trasparenza. A questo punto è fuori dal Movimento.
- Giulia Sarti con una differenza di 19.399 si è già autosospesa. Lei ha dichiarato di non aver sottratto un centesimo e ha denunciato una persona a lei vicina.
- Gian Luca Sassi, consigliere regionale in Emilia Romagna: espulso.


Poi ci sono casi minori per cui è previsto un richiamo come:
- Federica Dieni che doveva fare un bonifico di 6139,93 euro. Non ha fatto un unico bonifico ma due. Il primo di 1739,63 euro (17/11/2014) e il secondo di 4401,10 euro ( 29/11/2014). Non riuscendo a caricare su tirendiconto.it entrambe le distinte ha caricato solo la prima modificando (falsando quindi la distinta) l’importo. La somma però è corretta, così come è corretto l'importo totale delle restituzioni.
- Emanuele Scagliusi che ad oggi ha restituito più di 223 mila euro. Ha modificato di mille euro la distinta del bonifico. Ha già provveduto a restituire la somma. E in accordo col Movimento verserà una mensilità di restituzione in più al fondo per il microcredito come penale per l'errore fatto.
- Silvia Piccinini, consigliere regionale in Emilia Romagna: sostiene che ci sia un errore della banca. Presenterà le prove.
- Barbara Lezzi che ha restituito 132mila 557 euro. Vi è un bonifico contestato di circa 3500 euro (-2,5%) immediatamente sanato. E in accordo col Movimento verserà tre mensilità di restituzione in più al fondo per il microcredito come penale per l'errore fatto.

Quanto certificato dal MEF, dunque, rappresenta un orgoglio per il MoVimento 5 Stelle.
Ad oggi abbiamo rinunciato e donato oltre 90 milioni di euro tra finanziamento pubblico ai partiti (rimborsi elettorali) a livello nazionale e regionale, donazioni dei parlamentari, regionali e europarlamentari, rinunce alle indennità di carica.
E ciò senza che vi sia stata alcuna legge ad imporlo.


Da noi gli impegni, morali ed etici, presi nei confronti dei cittadini ed il rispetto integrale delle regole interne sono principi sacri. Chi non li rispetta si autoesclude immediatamente e non può più fare parte del MoVimento 5 Stelle.
Di seguito pubblichiamo l’intera tabella delle donazioni con gli importi dichiarati su Tirendiconto.it e quelli arrivati al Mef (Alcuni scostamenti minimi sono dovuti a semplici asimmetrie contabili ed arrotondamenti).
_



Fonte

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 10:39

State a vedere che i "Pan di Stelle" faranno un Governo con ... Gentiloni! [:291] [:290]

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 11:02

Penso più con Liberi e Uguali.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 11:18

.. sempre ... "meglio"! Affari loro ... [:246] Un'accozzaglia di ..... (non lo dico). [:304]

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 12:03

vi state cacando addosso.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 12:51

MaxpoweR ha scritto:vi state cacando addosso.

Assolutamente no, metto solo in discussione certe possibili alleanze e non condivido il reddito di cittadinanza ma se i 5 Stelle vincono tanto di cappello e gli auguri che possano fare qualcosa di buono per questo paese anche se lo dubito fortemente.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 15:14

MaxpoweR ha scritto:vi state cacando addosso.



Diciamo che sarebbero caxxi vostri (che siete giovani) se dovessero andare al Governo; ve ne accorgerete! [^]

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 15:33

"Cri,cri, cri ..." [^]



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Non soltanto lo scandalo rimborsopoli a minare le ultime due settimane di campagna elettorale del M5s e di Luigi Di Maio. Ora, infatti, esplode anche il caso relativo a Gregorio De Falco, l'ammiraglio del celeberrimo "vada a bordo, cavolo" rivolto a Francesco Schettino, il capitano che fece schiantare la Costa Concordia. Già, proprio lui, il presunto simbolo del giusto, della schiena dritta, del coraggio.

Leggi anche: Quando De Falco insultava i grillini http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... lande.html

La vicenda rivelata dal Corriere della Sera è sconvolgente: De Falco, candidato di punta tra i pentastellati, è accusato dalla moglie di violenza in famiglia. "Mio marito, in stato di alterazione, durante un'accesa lite in casa ha aggredito me e una delle nostre figlie". La denuncia non è ancora stata formalizzata, ma è stata inviata al Viminale a Roma. E comunque, le dichiarazioni della donna restano agli atti poiché rese davanti a pubblici ufficiali.

Secondo il racconto della donna, la figlia - dopo essere stata presa per i capelli dal padre - sarebbe fuggita di casa per tornarvi soltanto dopo molte ore. La signora De Falco, descritta come visibilmente scossa per quanto accaduto, ha spiegato tutto nel dettaglio agli investigatori, per poi scegliere di non sporgere denuncia forse per non minare la corsa elettorale del marito. Ma proprio perché De Falco è candidato, la segnalazione è arrivata al Viminale

Capolista nel collegio plurinominale Toscana 2 per il M5s, De Falco è sposato con Raffaella, questo il nome, dal 1997. La signora si è rivolta alla polizia di Livorno una settimana fa, raccontando agli agenti che, poco prima, il marito aveva alzato le mani contro di lei e sua figlia, appena maggiorenne, durante un pesante diverbio in famiglia.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... -maio.html


Tra nulla facenti, disoccupati, fancaxxisti e ragazzini figuriamoci come governerebbero l'Italia ... [:298]

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 15:42

Non c'è pace per il "pinguino" ... [^]


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Non c’è solo rimborsopoli a rendere elettrica l’aria in casa grillina. Il dato vero, e che in parte spiega anche le tensioni (e le defezioni) di questi giorni, è tutto politico e ruota per intero sullo scenario post-elezioni. Se ne trova traccia nelle parole dettate alle agenzie in queste stesse ore dal capo politico del M5S, Luigi Di Maio: «Noi siamo la prima forza del Paese e per fare un governo o si passa da noi o perdono tutti la poltrona». Tradotto, significa che il 5 marzo, forte delle urne e non solo dei sondaggi, Di Maio chiederà al capo dello Stato di essere incaricato di formare il governo sulla scorta di un “chi ci sta ci sta” che sa tanto di improvvisazione, ma anche di disperazione.
Lo scontro sotterraneo tra governisti e movimentisti

E qui torniamo alle ambasce del M5S, minacciato dal possibile scontro tra l’anima ministeriale incarnata dall’impettito Di Maio e quella movimentista per ora acefala, ma che potrebbe ritrovare nell'”esule” volontario Di Battista il proprio vindice. I due sembrano filare d’amore e d’accordo. Ma qualcosa pure significherà la circostanza che mentre il primo punta alla guida del governo, il secondo ha rifiutato persino di ricandidarsi. Per ora una fragile linea di compromesso tra le due anime poggia sulla stramba road map immaginata da Di Maio: ottenere l’incarico, presentarsi in Parlamento, stilare un elenco di provvedimenti arbitrariamente necessari per il «bene del Paese» e scommettere tutto sul senso per la poltrona da parte della maggioranza dei deputati. Un percorso che non sta né in cielo né in terra, ma che Di Maio reputa sufficiente a tenere a bada le tensioni interne e, nel contempo, a conservarlo nella partita del governo, altrimenti appannaggio del centrodestra o delle varie alchimie in cui eccelle la fervida fantasia italica.

Di Maio è privo di strategia

Ma è vero il contrario: così facendo Di Maio avvalora la tesi di chi gli imputa mancanza di strategia e di aver deliberatamente scartato la strada delle alleanze per non assumersi vere responsabilità. Non è un’accusa da poco. Quanto sia pesante se ne accorgerà un minuto dopo aver fallito l’appuntamento con il governo dopo averlo tanto annunciato. Solo allora, forse, si accorgerà di aver consegnato al M5S un futuro all’insegna della frustrazione politica, rispetto al quale persino l’attuale psicodramma scatenato dai rimborsi taroccati finirà per somigliare a un bel ricordo.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 15:55

Credo di averlo scritto qualche tempo fa, secondo me nel M5S ci sarà prima o poi una scissione, è solo una questione di tempo, magari dopo le elezioni in caso di sconfitta i nodi verranno al pettine. Resto infatti convinto che nei 5 Stelle ci sia un'ala più radicale (anche come elettorato), che avrebbe preferito che il movimento restasse quello dei tempi di Gian Roberto Casaleggio, quello che rifiutava qualsiasi alleanza e che parlava di referendum sull'euro, quello del Vaffa Day, quello anti-casta, quello che a me piaceva perché rappresentava a tutti gli effetti una forza politica anti sistema.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 17:13

Prima o poi devi rendere conto ai " capi ". Mi fà piacere che c' è chi nel movimento, rendendosi conto di dove lo stava portando Di Maio, si sia posto la questione morale.
Meglio tardi che mai, quello dei 5 Stelle è un patrimonio che non và sprecato, confido nel buon senso.

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 19:30

Ora a voi piace il M5S della prima ora! [:296] ,non è che sarà per il fatto che secondo la vostra convinzione non poteva aspirare al consenso di tutti e ad un futuro Governo? [:302] .

Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)

18/02/2018, 19:42

Non è per quello.
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