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Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 16:35

Testa a testa o sorpasso. Comunque Berlusconi nella trappola della Lega
Alessandro De Angelis
Siria, Putin: tregua temporanea a Ghouta per evacuazione dei civili
L'ultima mossa, improvvisata e poco convinta, è degna di un finale crepuscolare. Quando Silvio Berlusconi era Silvio Berlusconi, grande imbonitore, venditore, biografia e interpete dell'Italia popolare e populista, cacciava dal cilindro il coniglio dell'Imu, all'ultimo minuto utile. Ora il "coniglio", per restare alla metafora, è Antonio Tajani come premier se il centrodestra vincerà.
Per carità, una figura rassicurante per l'Europa, segnale utile a marcare una distanza politica da Salvini, ma non proprio un trascinatore di folle. Mossa assai poco nelle corde del Cavaliere, innaturale, di cui era poco convinto perché dà l'idea dell'abdicazione del Re Sole del centrodestra, a due giorni dal voto. Anche l'infallibile Ghisleri gliela aveva sconsigliata, perché il suo elettorato si sarebbe mobilitato più con un altro messaggio, tipo "ghe pensi mi, anche se non sono candidabile, non è cambiato nulla". E forse hanno ragione i maligni, di cui la corte è sempre piena, perché, si sa, a pensar male certe volte ci si indovina: se la Lega dovesse prendere un voto in più di Forza Italia la scelta diventa un alibi perfetto per dire: "Avete visto, sono insostituibile, tra un anno il candidato sono io, perché quando non sono canidato io va male".
La paura del sorpasso, l'assenza di una trovata ad affetto, un campagna senza piazze, strette di mano, calore popolare, passione e tensione: è la fotografia, crepuscolare appunto, di un cambio d'epoca. Di un centrodestra, per la prima volta da cinque lustri a questa parte, non più "berlusconiano", fondato dall'egemonia di Forza Italia sulla coalizione e dalla leadership di Berlusconi.
Fino alle scorse elezioni è sempre stato così, anche se il perimetro si era ristretto e il consenso asciugato rispetto ai tempi d'oro. Parliamoci chiaro: questa campagna l'ha egemonizzata Salvini (e la Meloni), il fascio-leghismo degli imprenditori della paura in un paese insicuro e arrabbiato, che teme l'invasione del nero, dell'islamico e cerca facile protezione, poco scandalizzato da parole usate come pallottole. A Macerata assieme alla polvere da sparo la destra nostrana ha sentito il profumo della vittoria. E Berlusconi, frettolosamente riabilitato come "padre nobile" di una destra moderata e anti-populista da un establishment che sognava le larghe intese e ora teme di essere travolto in questo secondo tempo del 4 dicembre, Berlusconi dicevamo ha inseguito l'alleato sul suo terreno, negando razzismo, rigurgiti neo-fascisti, promettendo la cacciata dei immigrati. E poco importa che le due più grandi sanatorie l'hanno fatte i suoi governi e che, tra la prima e l'altra aveva firmato i trattati di Dublino.

© Alessandro Bianchi / Reuters
In fondo c'è poco da stupirsi, perché in Italia abbiamo avuto non la destra moderata, ma il berlusconismo, moderato ed estremista, a seconda della convenienza (politica, economica, giudiziaria del momento). E comunque populista, avvezzo ad eccitare e intrepretare le viscere del paese e i suoi istinti plebeistici. Per anni i soloni nostrani hanno parlato del capolavoro di Berlusconi che avrebbe "costituzionalizzato" la destra che fu fascista e la Lega secessionista, sottovalutando quanto invece abbia "sdoganato" e "legittimato" senza tanta indignazione la violenza del linguaggio e di concetti che hanno spaccato il paese.
L'ultima piroetta in questa campagna elettorale. Il Cavaliere, volato in Europa a rassicurare Junker, avrebbe volentieri fatto (e lo farebbe ancora) il patto col Pd. Ma alla fine ha fatto la foto con Salvini perché il Pd è destinato a crollare. E c'è poco da stupirsi nella disinvoltura tattica dell'uomo, appunto, moderato ed estremista secondo l'interesse del momento. Che votò Monti, per poi tirarlo giù, votò Letta per poi tirarlo giù dopo la condanna per frode fiscale, che pregò Napolitano di tornare al Colle per poi dargli del golpista, che si dimette e poi urla al colpo di Stato, che si mette al collo il fazzoletto della Brigata Maiella e poi dice che Mussolini mandava la gente in vacanza e non al confino. Figuriamoci se si scandalizza di un programma comune che non c'è con Salvini: Fornero, vaccini, tre per cento, fiscal compact, condono e moschee.
Il problema, però, sono i rapporti di forza. Perché la verità è che si è avverata la profezia di Gianni Letta, contrario al Rosatellum perché avrebbe prodotto una salvinizzazione della campagna elettorale. Berlusconi rischia di cadere, se già non è caduto, nella trappola della Lega. È chiaro il sorpasso aprirebbe una fase nuova nel centrodestra, una cambiamento radicale in cui il contenitore sovranista diventa polo di attrazione per il grosso del ceto politico di Forza Italia, dopo la sconfitta dell'anziano leader. Ma un processo analogo si apre anche in caso di scarto ridotto. Perché la politica ha una sua logica oggettiva, al netto dei desideri, volontà, insofferenze soggettive. Domenica sera ci sarà un blocco sociale maggioritario nel nord, un blocco politico granitico, e dall'altra parte (intesa come centrosinistra) una frana annunciata. È complicato per Berlusconi staccarsi al buio, con mezzo partito che già si è consegnato all'abbraccio con Salvini, che di anni ne ha la metà e di voti – questa è l'aria – non più la metà ma forse gli stessi o di più. Sarà una vittoria, perché il primo posto come coalizione non è in discussione. Ma è già una trappola per Berlusconi
https://www.msn.com/it-it/notizie/elezi ... spartanntp

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 16:40

greenwarrior ha scritto:Dove sono finiti i proclami del vaffaday sul referendum per uscire dall' euro ?
Perchè Grillo non ha più proferito parola a riguardo ?
Semplicemente perchè il movimento è il cavallo di Troia di chi l' euro lo ha voluto fortemente.
La colpa non è di chi ha creduto e crede ancora che possa fare la rivoluzione votando i pentastellati ma di chi li ha manovrati.

Tu sei fuori testa,in quanto i 5 Stelle hanno detto che prima di negoziare su un eventuale uscita dell'Euro dovremmo dargli una schance o un Ultimatum! se le regole si ( o li )cambiano a nostro vantaggio allora potrebbe anche rimanere,però se questo non succede si procederebbe per uscirne.

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 16:44

bleffort ha scritto:Parliamoci chiaro: questa campagna l'ha egemonizzata Salvini (e la Meloni), il fascio-leghismo degli imprenditori della paura in un paese insicuro e arrabbiato, che teme l'invasione del nero, dell'islamico e cerca facile protezione, poco scandalizzato da parole usate come pallottole.

Il "Fascio-Leghismo"??? e che roba è??? Qui il fascio non c'entra una fava, c'èntra solo il desiderio di un paese più sicuro dove chi non ha diritto viene espulso e chi ha diritto viene accolto. C'è solo desiderio di legalità e di ripresa economica cioè di un paese più sicuro e con un'economia più forte dove i cittadini si sentano più tutelati ed abbiamo maggior potere di spesa.

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 16:45

Allora non l' hai proprio seguito il vaffaday, o le interviste dei vari big del movimento. La linea del movimento all' inizio era per l' uscita dall' euro, senza nessun compromesso, poi man mano hanno ammorbidito i toni e si sono allineati al volere dei loro mentori.
Comunque piano con le offese Bleff, non siamo ne parenti ne amici.

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 16:58

Tajani meglio dei 5 Stelle, ecco quanto ha restituito il candidato premier di Forza Italia

https://www.money.it/Tajani-meglio-5-St ... restituiti

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 17:23

Premetto che le foto sono state scattate mentre i leader dei due movimenti stavano parlando.
I motivi possono essere molteplici e non credo che in termini elettorali possano fare qualche differenza, ma visto che qualcuno si ostina a dire che erano informazioni di regime, mi sembrava giusto postarla.
Allegati
Trova la differenza..jpg

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 17:33

C'è poco da commentare, quella foto parla da sola!!!!!!!!

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 17:38

Ci risentiamo Lunedì e....sperem. [;)]

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 17:57

greenwarrior ha scritto:Ci risentiamo Lunedì e....sperem. [;)]

Ok, buon voto [:264]

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 19:06

Beccateve questo

Guarda su youtube.com

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 20:03

Poveri noi ...
(Spero di vedere una bella cascata di stelle ...!)


Immagine


E se non accadrà [:287]

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 20:07

(vediamo se succede come quella volta con Prrrrrrrrodi: 3 ore di blackout e poi ... "vinse"!) [:306]

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 20:53

[:305]


Quei venti collegi in bilico dove fermare sinistra e M5s

A Roma Madia e Bonino rischiano il posto contro il centrodestra. A Napoli Fico deve rincorrere Fdi

Se siete ancora indecisi o non sapete se andrete a votare, se questa campagna elettorale non vi ha coinvolto e domenica, tempo permettendo, pensavate di fare altro, ebbene sappiate che ci sono tanti collegi uninominali in bilico in cui i due candidati sono a distanza di un punto o due e dove anche un pugno di voti potrà fare la differenza.

Immagine

E dove dunque la vostra preferenza potrebbe essere determinante.

Siamo alle battute finali ed è questo elettorato sospeso tra astensionismo e indecisione che i partiti cercano di conquistare. Una variabile che secondo i sondaggisti, in questa tornata elettorale più che mai, potrebbe cambiare l'esito delle urne. In numerosi collegi si preannunciano testa a testa sul fil di lana, alcuni sono marginali, altri meno, molti al sud. In bilico anche diversi big, come a Roma Montesacro, dove la ministra Pd Marianna Madia precede di un soffio Maria Teresa Balducci, di Fratelli d'Italia. Almeno secondo le ultime proiezioni pubblicate prima del divieto di diffondere sondaggi elettorali nei quindici giorni che precedono il voto. Madia al 34 per cento, Balducci 33 per cento: ogni singola preferenza sarà preziosa per far pendere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che dall'altra. Sempre nella capitale, al Gianicolense, un'altra battaglia all'ultimo voto sarà tra la storica leader radicale ed esponente di +Europa, Emma Bonino, e il promotore del Family Day, Federico Iadicicco, di Fdi, entrambi al 34 per cento. A Roma Collatino altra sfida determinante tra Renata Polverini, Forza Italia, e Cesare San Mauro, che corre per il Pd, dati tutti e due al 31 per cento. Mentre a Roma Portuense, la senatrice Paola Binetti del centrodestra sta al 32 per cento, a un punto dalla rivale Pd Giuseppina Maturandi.

A Napoli Fuorigrotta solo due punti dividono i Cinque Stelle, rappresentati dallo storico attivista Roberto Fico, dalla candidata della Meloni, Marta Schifone, in vantaggio. Un altro testa a testa si prevede ad Agrigento tra il grillino Michele Sodano e il rivale Fdi Calogero Pisano. Altre due sfide sul filo di lana a Palermo, tra Giorgio Trizzino, M5s, staccato di un punto da Ada Terenghi, Fi, e tra Steni di Piazza, in lista al Senato con i pentastellati e lo sfidante forzista Giulio Tantillo. Anche qui ogni voto potrà essere decisivo. Al nord in bilico c'è il collegio Torino 3 dove si rincorrono Paola Bragantini, Pd, e Augusta Montaruli, Fratelli d'Italia. A Trento, invece, soltanto due punti dividono Maria Chiara Franzoia, del Pd, in vantaggio sulla sfidante leghista Giulia Zanotelli. Mentre a Venezia il testa a testa è tra Nicola Pellicani, ancora Pd, e Giorgia Andreuzza della Lega.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 00433.html

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 20:57

Guarda su youtube.com


Guarda su youtube.com


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Ultima modifica di Wolframio il 03/03/2018, 21:11, modificato 1 volta in totale.

Re: ELEZIONI 2018

03/03/2018, 21:03

Fosse vero! [:D]
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