27/03/2018, 15:42
bleffort ha scritto:Tu non immagini in che modo è la mia felicità di vedere migliaia di Africani sbarcare nella mia regione dove il Turismo dovrebbe farla da padrone!.![]()
Forse avete preso per buono l'ultimo rigo ironico del mio post vero?.![]()
27/03/2018, 15:57
sottovento ha scritto:bleffort ha scritto:Tu non immagini in che modo è la mia felicità di vedere migliaia di Africani sbarcare nella mia regione dove il Turismo dovrebbe farla da padrone!.![]()
Forse avete preso per buono l'ultimo rigo ironico del mio post vero?.![]()
Logicamente la mia era una battuta ma al di la di questa mi pare che anche tu concordi sul fatto che è necessario agire in modo deciso nei confronti dell'immigrazione. Il problema è come cioè quale sia la strategia più funzionale logicamente nel pieno rispetto delle persone e in generale delle vite umane. Personalmente non vedo altra soluzione che un blocco navale davanti alle coste libiche riportando a terra tramite la guardia costiera libica i battelli fermati dalle navi militari addette allo scopo. In tal modo non affogherebbe nessuno e nessuno arriverebbe in Italia. Secondo step instituire centri di identificazione in territorio libico in modo da far accedere all'Europa tramite corridoi umanitari i reali aventi diritto a venire e relativa distribuzione degli stessi in quote tra i vari paesi della Ue.
Ti sta bene messa così oppure pensi che ci siano soluzioni migliori?
27/03/2018, 16:44
ORSOGRIGIO ha scritto:Ma c'è bisogno di essere in guerra, per salvaguardare/difendere il nostro paese, la nostra gente??
Azzz ma allora la naja ed il giuramento, l'ho fatto per cosa???
27/03/2018, 16:55
27/03/2018, 17:15
27/03/2018, 20:02
27/03/2018, 20:21
sottovento ha scritto:Ma allora a cosa servono i "centri di identificazione"? e come fanno a stabilire chi sono i migranti regolari e quelli irregolari?
27/03/2018, 21:25
27/03/2018, 21:39
27/03/2018, 23:41
La truffa della “protezione umanitaria”. Così (solo) in Italia ci accolliamo i “migranti economici”
Dall’inizio del flusso migratorio dalla Libia, la stima ottimistica degli irregolari presenti in Italia si aggira sulle 600.000 persone, ovvero l’intera popolazione di Genova
http://www.ilprimatonazionale.it/primo- ... ici-82234/
28/03/2018, 00:08
28/03/2018, 13:50
mik.300 ha scritto:Perché non avviare il medesimo programma anche in Italia?
28/03/2018, 13:51
18 milioni di italiani in povertà, Zaia: “Fermare subito l’accoglienza di falsi profughi”
http://www.imolaoggi.it/2018/03/26/18-m ... -profughi/
31/03/2018, 14:00
Anche la sinistra ora lo ammette: gli stranieri non salvano il Paese
Rapporto di Bankitalia su «Repubblica»: nel 2041 l'apporto degli extracomunitari alla crescita del Pil sarà negativo
Ma gli immigrati non dovevano salvare l'Italia? Per anni abbiamo ascoltato questa ripetitiva cantilena, recitata, gridata e scritta dal mondo buonista, il quale voleva far credere agli italiani che la politica delle «porte aperte» avrebbe portato non solo al multiculturalismo ma anche alla prosperità economica.
A poco sono servite le analisi di numerosi economisti e demografi indipendenti, i progressisti benpensanti le hanno snobbate. Dall'alto della loro presunta «superiorità morale e culturale» impartivano benedizioni e scomuniche, a seconda della convenienza del momento. Ma, ahinoi, i nodi alla fine vengono al pettine e ora anche il mondo progressista non nasconde che l'apporto degli immigrati «in termini di lavoro non sarà più sufficiente a risollevare il prodotto interno lordo». Lo scrive nero su bianco il quotidiano la Repubblica, citando uno studio della Banca d'Italia e alcune analisi di esperti. Certo, il termine spartiacque sarà il 2041, una data che oggi appare lontana, ma per chi amministra lo Stato il tempo per correre ai ripari non è poi così abbondante. Naturalmente il giornale di Calabresi usa tutti i distinguo possibili, affermando che fino a oggi i migranti sono stati fondamentali per la nostra economia e che dal 2001 hanno dato un notevole contributo al Pil italiano.
Ma il trend non sarà più positivo. D'altronde, lo sappiamo da anni che gli italiani stanno invecchiando e che soprattutto non fanno figli. E la Repubblica sottolinea che con il tempo gli stranieri «tendono ad assumere i comportamenti degli italiani e quindi a fare meno figli». Insomma, scrive con rammarico, «l'immigrazione sta cominciando a frenare». Già, l'elisir di lunga vita dell'Italia rimane sempre l'accoglienza degli stranieri. Un mantra che la sinistra, autolavandosi il cervello, non riesce a scrollarsi di dosso. Inutile qualsiasi ragionamento o alternativa prospettabile. Fiato sprecato. Be', il muro talebano di alcuni buonisti appare impossibile da superare. Ci vengono in mente alcune uscite di noti esponenti e testimonial dell'immigrazione incontrollata. Come la presidenta della Camera Laura Boldrini, per citarne una a caso. In un convegno a Montecitorio aveva lamentato la scarsa accoglienza del nostro Paese e se l'era presa con tutti gli italiani perché «sono ignoranti testualmente - e non sanno che i migranti sono una risorsa e che i musulmani sono solo il 6% della popolazione». Lei sa di sapere quello che noi non sappiamo di sapere.
O come Emma Bonino, la storica leader radicale che il 4 marzo non ha convinto gli elettori, ma ha lanciato messaggi chiari: «Più immigrati regolari vuol dire non solo maggiori entrate previdenziali, ma più sicurezza e più legalità. Conviene a noi prima che a loro», aveva proclamato invocando una sanatoria per 500mila stranieri irregolari che vivono in Italia. Ma lo spot che gli immigrati ci pagano la pensione e ci faranno vivere più floridamente è andato in onda molte volte. Anche il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha voluto lasciare il segno dispensando numeri e raccomandazioni. «Abbiamo bisogno dei migranti per finanziare il nostro sistema di protezione sociale», aveva detto in un'audizione alla Camera. E la lista potrebbe continuare. Anche perché a sinistra hanno tutti la stessa fissazione: i migranti sono un'ancora di salvezza. Peccato che non vedano, o non vogliano vedere, altre soluzioni. La stessa Repubblica si rassegna, visto che non facciamo figli, a un'unica strada: «lavorare di più e aumentare l'età pensionabile». Ma se il problema concreto è che gli italiani non facciano figli perché non si interviene su questa piaga? Non sarebbe il caso di mettere in piedi un colossale piano per sostenere le nascite e le famiglie, come hanno fatti molti altri Paesi? Riflettiamoci.
31/03/2018, 14:36