donnacinzia ha scritto:
Bene, la sera in questione, io ero sotto temporale (come ormai da 2 mesi),e quindi tutto normale, solo che di sottofondo, sotto i tuoni che mi circondavano, inconsciamente, mi sono allertata, xchè sentivo un rombo continuo, ma continuo per diversi minuti, tanto che io ed il mio ospite siamo usciti sul terrazzo per sentire meglio, e per vedere se c'era qualcosa di strano; niente di che ma questo rumore romboante di sottofondo, che mi ha fatto pensare a degli aerei militari, che però non ho visto, e mi aspettavo di sentire i botti che sentii pochi mesi fa....
Erano gli aerei che stavano arrivando, nessun bang sonico perchè volavano a bassa quota ma producendo un rombo continuo (rumore associato erroneamente da qualche testimone all'Ufo!) perchè avevano comunque la postcombustione inserita...in questo video puoi vedere il tipo di aereo coinvolto (Efa, stando a un testimone!) che ha proprio il postbruciatore inserito, infatti emette fiamme dai motori...
Ufologo 555 ha scritto:
comunque gli UFO non fanno rumore, tutt'al più un legero sibilo o rumore di corrente alternata (quella che si può udire stando sotto i tralicci dell'alta tensione).
Ieri ho letto il commento di una testimone che diceva di sentire spesso degli strani ronzii in zona...tra l'altro nel ricercare il suo commento mi sono accorto che non esiste più perchè, guarda il caso, il topic aperto sul gruppo facebook da uno dei principali testimoni dell'evento
è stato cancellato...
Wolframio ha scritto:
Interrogazione parlamentare o no andrà a finire che i militari negheranno la presenza dei caccia nella zona e che non ne sanno nulla.
Hanno già negato tutto e continuano a farlo...
Cita:
L’Aviazione nega ma resta il mistero dell’ufo nel cielo sopra Corio Pubblicato il
12/06/2018gianni giacomino
corio canavese (torino)
Si infittisce sempre di più il mistero dei due cacciabombardieri che, intorno alle 23 del 6 giugno, avrebbero solcato il cielo di Corio Canavese all’inseguimento di un «disco luminoso» che sarebbe poi schizzato via a una velocità quasi istantanea, come raccontato da diversi testimoni. Tanto che la Procura di Ivrea affiderà una delega ai carabinieri della Compagnia di Venaria per poter interpellare i vertici dell’Aeronautica. «Questo al solo scopo di chiarire, se necessario, tutta la vicenda» - dice con cautela il dottor Giuseppe Ferrando, il capo della Procura eporediese.
INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO
Oggi, intanto, la deputata del Pd Francesca Bonomo, depositerà un’interrogazione in Parlamento: «Perché si è creato quasi un allarme sociale e ora qualcuno ci deve spiegare che è davvero successo quella notte». Una storia che, da giorni, tiene banco in tutto il Canavese e, soprattutto sui social dove i commenti sono migliaia. Di concreto ci sono diverse testimonianze visive come quella di Simone Gallo, l’operaio 39enne che ha inoltrato una segnalazione ai carabinieri: «Ho visto chiaramente l’oggetto luminoso e i reattori dei due aerei che sono scomparsi dietro le montagne, provocando un rumore assordante». E poi il frastuono è stato avvertito in quasi tutto l’Alto Canavese. Ieri, però, dalla Difesa è arrivata l’ennesima smentita. «Nei cieli di Corio non c’era nessuna attività militare, perché non emerge nulla dai radar e dai tracciati».
«L’UNICO AEREO ERA 5 MILA METRI DI QUOTA»
Sempre dalla Difesa fanno sapere che: «L’unico mezzo in addestramento nel Torinese, a circa 5 mila metri di quota, era un tornado, è stato verificato sui radar. Quindi non è sicuramente passato poco sopra i tetti delle case». Invece a Corio, e nelle sue frazioni a circa 700 – 800 metri di quota, avrebbero addirittura tremato i vetri delle abitazioni. Resta anche un altro mistero. Ovvero: i due caccia da dove sarebbero decollati ? Un utente di Facebook di San Francesco al Campo – molto vicino all’aeroposto di Caselle – ha scritto che la sera del 6 giugno si è stupito molto di sentire il boato del passaggio dei bombardieri. Qualcuno, però, sostiene che i due «intercettori» Eurofighter Typhoon sarebbero decollati da Grosseto, dove ha sede il 4º Stormo dell’Aeronautica Militare. Ieri, poi, è spuntata l’ipotesi di una possibile caccia ad un drone militare «fuori controllo» che sarebbe stato «allontanato» dai due aerei da guerra. L’Alenia, però, ha smentito categoricamente: «Nessun nostro drone viene testato nel Torinese». Pure che fosse un grosso drone di un privato è abbastanza improbabile. «A noi sembra decisamente strano – riflette Gian Paolo Grassino, il presidente del Centro Italiano Studi Ufologici – soprattutto perché i prototipi non si fanno volare in zone aperte, ma sono evoluzioni controllate, effettuate in aree protette. Comunque andremo a Corio per raccogliere informazioni precise, soprattutto sui movimenti che avrebbero fatto l’oggetto misterioso e i due potenziali caccia. È tutto molto strano e occorre procedere con i piedi di piombo».
Fonte