16/08/2018, 12:03
Ponte Morandi, il “gemello” costruito in Libia è stato chiuso ad ottobre per “rischio imminente di crollo”
https://www.tpi.it/2018/08/16/ponte-mor ... ia-chiuso/
16/08/2018, 12:17
Prodi nel 1998: “Smonterò il Paese pezzo per pezzo”
http://www.imolaoggi.it/2018/08/16/prod ... per-pezzo/
16/08/2018, 12:20
16/08/2018, 13:33
16/08/2018, 13:39
16/08/2018, 13:45
16/08/2018, 13:54
Non so se sia il "fatalismo" arabo che si è propagato anche da noi, o bastardaggine pura e schietta, ma in itaGlia nessuno si azzarda più a proporre di fare manutenzioni ordinarie di una certa entità o straordinarie.sottovento ha scritto:Ma a prescindere dalle cause che lo han fatto venir giù, credo che in nessun altro paese al mondo si costruirebbe un viadotto con sotto centinaia di abitazioni ed aziende. Ora ci son circa 700 sfollati se ho letto bene, i quali potevano anche rimetterci la vita se il crollo fosse stato di dimensioni maggiori. Eccola la mentalità italica: quel ponte andava smantellato prima che crollasse, in tal modo oltretutto quella gente sarebbe potuta rimanere nelle proprie case e non ci sarebbero stati 40 e passa morti. Ma la mentalità italica fa si che un'opera pubblica anche se criticata da molti e in manutenzione da anni debba venir giù per cause proprie anzicchè smantellarla e rifarla d'accapo (tra parentesi ieri hanno intervistato un ingegnere il quale ha detto che coi soldi spesi in 30 anni per manutenere il viadotto Morandi lo avrebbero ricostruito d'accapo forse spendendo finanche di meno!).
16/08/2018, 15:52
16/08/2018, 16:13
16/08/2018, 16:20
sottovento ha scritto:Ma io dico: di cosa ci meravigliamo??? Questa è solo la ennesima tragedia italiana (la prima credo sia stata quella del Vajont nel 1963), ed evidentemente non ha insegnato niente a questo paese e a chi deve amministrarlo visto che a distanza di quasi 60 anni le cronache son piene di tragedie legate a opere edili, ferroviarie e marittime le cui cause nella maggior parte dei casi sono state cattive progettazioni, cattive manutenzioni e materiali scadenti. La casa dello studente a l'Aquila era fatta con la sabbia di cemento, se fosse stata costruita col calcestruzzo non sarebbe venuta giù, l'inondazione di Genova è avvenuta perché hanno intombato i fiumi e i torrenti o cementificato gli argini, le frane di Sarno e Monterosso sono avvenute perché è stato disboscato quando le radici trattengono il terreno, la tragedia dei treni in Puglia avvenne a causa del binario unico e degli antiquati sistemi di controllo (abbiamo centinaia di km di ferrovie a binario unico in Italia!).
Ieri mi pare a La7 uno degli ospiti ha detto una cosa importante: in Italia buona parte delle opere pubbliche sono state privatizzate (mi pare che dobbiam ringraziare Prodi), ebbene queste aziende si controllano da sole! Ergo se io ho un'azienda, e gestisco male un viadotto, sono io stesso a certificare che va tutto bene e quindi nessuno viene a rompermi gli zebedei dicendomi di fare di più. Questo è uno dei grossi limiti della privatizzazione, lo Stato dovrebbe sempre fare da supervisore in tutte le opere utilizzate dai cittadini (strade, viadotti, scuole, ferrovie, tutto).
Non dico quindi di statalizzare tutto ciò che è stato dato in concessione ai privati ma almeno si crei un organo super partes che vada a far le pulci a tutti a cominciare dalle opere edilizie che hanno una certa età.
16/08/2018, 16:30
TheApologist ha scritto:Quelli che sin dalla seconda guerra volevano regalare mezzo nord Italia a Tito e fare diventare il resto un feudo sovietico non hanno mai avuto "senso dello Stato". Perché per loro lo Stato è sempre quello ALTRUI.
Ancora meglio, prediligono le sovrastrutture (URSS e Ue), a cui concedono TUTTO. Internazionalismo nostalgico, si sentono ancora komunisti dentro...
Vedi quello che hanno fatto D'Alema, Prodi, Renzi, Letta e Gentiloni.
Berlusconi pensava solo a riempirsi la panza, svuotare qualcos'altro e non finire in galera. E direi che ci è riuscito in pieno...
Speriamo che ADESSO le cose cambino, sul serio!
16/08/2018, 16:39
16/08/2018, 17:03
Ufologo 555 ha scritto:
Una volta le cose erano costruite per durare (cosa che fanno altre nazioni, come l'America, ricordo ) ...
In Usa oltre 50mila ponti a rischio
Sono 54.259 i ponti che, negli Stati Uniti, presentano "carenze strutturali". Il dato, diffuso dalla American Road & Transportation Builders Association (Artba), è stato rilanciato dall'emittente Msnbc dopo il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova. Il dossier chiarisce che la definizione ''structurally deficient", secondo gli standard del Dipartimento dei Trasporti, si applica ai ponti che presentano uno o più elementi chiave in condizioni non ottimali. Nella categoria, quindi, rientra circa un ponte su 10 tra quelli esistenti.
Le infrastrutture che presentano carenze, riferisce l'Artba, sono interessate ogni giorno da 174 milioni di passaggi e hanno un'età media di 67 anni. L'emergenza riguarda in particolare Iowa (5.067 ponti), Pennsylvania (4.173), Oklahoma (3.234), Missouri (3.086) e Illinois (2.303).
A marzo, a Miami, un ponte pedonale è crollato nell'area adiacente alla Florida International University provocando la morte di sei persone. La vicenda è tornata sotto i riflettori dei media nelle ultime ore, con la diffusione di un video - da parte dell'università - che mostra almeno quattro operai impegnati sul ponte poco prima del crollo.
La necessità di una massiccia opera di manutenzione a livello nazionale, in realtà, non riguarda solo i ponti. Secondo l'associazione nazionale degli ingegneri, servirebbero 4,5 trilioni di dollari entro il 2025 per interventi massicci sull'intera rete delle infrastrutture: non solo ponti, quindi, ma anche strade, ferrovie, aeroporti.
A febbraio, il presidente Donald Trump ha annunciato il varo di un piano da 1,5 trilioni basato sulla partnership tra pubblico e privato e vincolato ai finanziamenti provenienti dalle amministrazioni locali. L'impegno del governo federale è rappresentato da 200 miliardi di investimenti diretti. Il piano si sviluppa attorno a 4 punti cardine: generare i fondi, velocizzare il processo della concessione delle autorizzazioni per le costruzioni, investire in progetti infrastrutturali nelle zone rurali e favorire la qualificazione professionale della forza lavoro.
16/08/2018, 17:19
bleffort ha scritto:sottovento ha scritto:Ma io dico: di cosa ci meravigliamo??? Questa è solo la ennesima tragedia italiana (la prima credo sia stata quella del Vajont nel 1963), ed evidentemente non ha insegnato niente a questo paese e a chi deve amministrarlo visto che a distanza di quasi 60 anni le cronache son piene di tragedie legate a opere edili, ferroviarie e marittime le cui cause nella maggior parte dei casi sono state cattive progettazioni, cattive manutenzioni e materiali scadenti. La casa dello studente a l'Aquila era fatta con la sabbia di cemento, se fosse stata costruita col calcestruzzo non sarebbe venuta giù, l'inondazione di Genova è avvenuta perché hanno intombato i fiumi e i torrenti o cementificato gli argini, le frane di Sarno e Monterosso sono avvenute perché è stato disboscato quando le radici trattengono il terreno, la tragedia dei treni in Puglia avvenne a causa del binario unico e degli antiquati sistemi di controllo (abbiamo centinaia di km di ferrovie a binario unico in Italia!).
Ieri mi pare a La7 uno degli ospiti ha detto una cosa importante: in Italia buona parte delle opere pubbliche sono state privatizzate (mi pare che dobbiam ringraziare Prodi), ebbene queste aziende si controllano da sole! Ergo se io ho un'azienda, e gestisco male un viadotto, sono io stesso a certificare che va tutto bene e quindi nessuno viene a rompermi gli zebedei dicendomi di fare di più. Questo è uno dei grossi limiti della privatizzazione, lo Stato dovrebbe sempre fare da supervisore in tutte le opere utilizzate dai cittadini (strade, viadotti, scuole, ferrovie, tutto).
Non dico quindi di statalizzare tutto ciò che è stato dato in concessione ai privati ma almeno si crei un organo super partes che vada a far le pulci a tutti a cominciare dalle opere edilizie che hanno una certa età.
Già,fatalismo dell'Arabo Nord cominciato con la tragedia del Vajont.
16/08/2018, 17:22
vimana131 ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:
Una volta le cose erano costruite per durare (cosa che fanno altre nazioni, come l'America, ricordo ) ...
In Usa oltre 50mila ponti a rischio
Sono 54.259 i ponti che, negli Stati Uniti, presentano "carenze strutturali". Il dato, diffuso dalla American Road & Transportation Builders Association (Artba), è stato rilanciato dall'emittente Msnbc dopo il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova. Il dossier chiarisce che la definizione ''structurally deficient", secondo gli standard del Dipartimento dei Trasporti, si applica ai ponti che presentano uno o più elementi chiave in condizioni non ottimali. Nella categoria, quindi, rientra circa un ponte su 10 tra quelli esistenti.
Le infrastrutture che presentano carenze, riferisce l'Artba, sono interessate ogni giorno da 174 milioni di passaggi e hanno un'età media di 67 anni. L'emergenza riguarda in particolare Iowa (5.067 ponti), Pennsylvania (4.173), Oklahoma (3.234), Missouri (3.086) e Illinois (2.303).
A marzo, a Miami, un ponte pedonale è crollato nell'area adiacente alla Florida International University provocando la morte di sei persone. La vicenda è tornata sotto i riflettori dei media nelle ultime ore, con la diffusione di un video - da parte dell'università - che mostra almeno quattro operai impegnati sul ponte poco prima del crollo.
La necessità di una massiccia opera di manutenzione a livello nazionale, in realtà, non riguarda solo i ponti. Secondo l'associazione nazionale degli ingegneri, servirebbero 4,5 trilioni di dollari entro il 2025 per interventi massicci sull'intera rete delle infrastrutture: non solo ponti, quindi, ma anche strade, ferrovie, aeroporti.
A febbraio, il presidente Donald Trump ha annunciato il varo di un piano da 1,5 trilioni basato sulla partnership tra pubblico e privato e vincolato ai finanziamenti provenienti dalle amministrazioni locali. L'impegno del governo federale è rappresentato da 200 miliardi di investimenti diretti. Il piano si sviluppa attorno a 4 punti cardine: generare i fondi, velocizzare il processo della concessione delle autorizzazioni per le costruzioni, investire in progetti infrastrutturali nelle zone rurali e favorire la qualificazione professionale della forza lavoro.
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2 ... pPMBP.html