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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 21/10/2018, 18:32 
MaxpoweR ha scritto:
Tu fai confusione tra i ghiacci continentali (che apportano acqua e quindi volume nell'oceano) e quelli galleggianti come ad esempio la barriera di Ross le altre piattaforme intorno al continente (che se galleggianti come dicono nel documentario) non causerebbero alcun innalzamento. è fisica di base ^_^


Sarà anche fisica di base ma non puoi applicarla su sistemi complessi in maniera così semplice come pensi tu ...ed è per questo che gli scienziati ci studiano per anni e non cinque minuti...
Ricapitolando, tu hai scritto:

MaxpoweR ha scritto:
I documentari sono molto belli ma costellati di riferimenti asi cambiamenti climatici che mi danno un pò fastidio. Tra l'altro ieri hanno detto una castroneria assurda. Parlando della barriera di ROSS che una piattaforma ghiacciata al largo del continente agitavano lo spauracchio del suo scioglimento e del conseguente aumento del livello del mare senza considerare però che essendo già IMMERSA in acqua il suo volume è già contemplato e quindi anche in caso di scioglimento non ci sarebbe alcun innalzamento.


La risposta al tuo dubbio la dà in maniera chiara uno scienziato, te l'ho scovata e segnalata nei post precedenti...te la rincollo...

Cita:
In alcuni punti la calotta glaciale dell'Antartide Occidentale è spessa fino a 3 mila metri. E' collocata in un'ampio bacino di mare profondo anche diverse migliaia di metri, il che la rende vulnerabile alle calde correnti delle profondità sottomarine che hanno già iniziato ad eroderla ai margini. Per il momento è resa stabile da falangi di piattaforme galleggianti piazzate ai suoi bordi, di cui la Barriera di Ross è di gran lunga la più grande.

Queste piattaforme galleggianti rappresentano un contrafforte che "tiene ferma una grande quantità di ghiaccio", spiega Craig Stevens, un oceanografo del National Institute of Water and Atmospheric Research della Nuova Zelanda che ha preso parte alla spedizione.

Il livello globale del mare salirebbe di 3 metri se l'Antartide Occidentale dovesse perdere questi cruciali stabilizzatori, finendo per riversare il suo ghiaccio nell'oceano.
Gli scienziati temono che alcune di queste piattaforme si stiano già indebolendo. Stevens e i suoi colleghi speravano quindi di poter stabilire lo stato di salute della Barriera di Ross misurando le temperature dell'acqua e le correnti che le scorrono sotto, determinando a che velocità si sta sciogliendo il ghiaccio alla sua base.
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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 21/10/2018, 19:33 
Angel_ ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
Tu fai confusione tra i ghiacci continentali
(che apportano acqua e quindi volume nell'oceano) e quelli galleggianti come
ad esempio la barriera di Ross le altre piattaforme intorno al continente
(che se galleggianti come dicono nel documentario) non causerebbero alcun innalzamento.
è fisica di base ^_^


Sarà anche fisica di base ma non puoi applicarla su sistemi complessi in maniera
così semplice come pensi tu ...ed è per questo che gli scienziati ci studiano per anni e non cinque minuti...





Angel !Ma non lo sai oramai!
che i Tuttologi
la sanno sempre più lunga anche
degli scienziati ?!
Che è una novità? [:246]

[?]


A parte che per capire certi meccanismi molto complessi
come quello dei ghiacciai bisogna sapere
oltre di fisica (la meno cosa!)soprattutto
di Chimica e in particolare di Cristallografia.
Info di cui i nostri amici sono
evidentemente all'oscuro .


...



http://www.gjc.it/sites/default/files/l ... acciai.pdf

https://it.wikipedia.org/wiki/Cristalli_di_ghiaccio

https://it.wikipedia.org/wiki/Metamorfi ... i_ghiaccio

https://www.vialattea.net/content/2432/

https://www.matematicamente.it/appunti/ ... i-liquidi/



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 21/10/2018, 21:26 
ancora insisti? i sistemi o le altre super cazzole che scrivi non c'entrano nulla. Il ghiaccio immerso in acqua. help si scioglie non aumenta il volume e quindi il livello del mezzo in cui è immerso. punto. Se non ci credi prendi un cubetto di ghiaccio e mettilo in un bicchiere
cose dell'altro mondo vogliono disquisire di fisica quantistica, vibrazioni, macro sistemi climatici, e astronavi intergalattiche e poi non sapete manco quanto fa 2x2.



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 21/10/2018, 22:49 
MaxpoweR ha scritto:
ancora insisti?


Veramente...sono arrivata ora .
Le solite traveggole vero ?!



Cita:
i sistemi o le altre super cazzole che scrivi non c'entrano nulla.
Il ghiaccio immerso in acqua. help si scioglie non aumenta il volume e
quindi il livello del mezzo in cui è immerso. punto.
Se non ci credi prendi un cubetto di ghiaccio e mettilo in un bicchiere
cose dell'altro mondo vogliono disquisire di fisica quantistica, vibrazioni,
macro sistemi climatici, e astronavi intergalattiche e poi non sapete manco quanto fa 2x2.


Ahahahah!Questa si che è divertente !^ ^!!
Hai scoperto l'acqua calda !

Semplifichiamo! ritornando al punto di partenza.
Mi sa, però,che è da aggiornare,risale al 2002 :


https://www.vialattea.net/content/1445/

Il fatto che una massa di ghiaccio
galleggiante, sciogliendosi, non aumenti il livello del
liquido nel quale è immersa è fondamentale nello studio
delle possibili evoluzioni climatiche del nostro pianeta.
Infatti, bisogna tenerne conto quando si cerca di stimare
il sollevamento del livello medio del mare, causato dal
riscaldamento globale (per effetto serra) e dal
conseguente scioglimento dei ghiacci.

Infatti, l’aumento del livello medio del mare,
stimato in quasi un metro
entro la fine del prossimo secolo,
sarà imputabile allo scioglimento parziale dei ghiacci
della Groenlandia e dell’Antartide
(i quali poggiano su isole o continenti –
ma soprattutto, si trovano al di fuori delle acque),

mentre i ghiacci dell’Artico, essendo già galleggianti
(in effetti nel polo nord non esiste un continente come
in Antartide, ma c’è solo un mare profondo quasi
quattromila metri) non contribuiranno a questo aumento.


Ora non insistere più tu.
L'acqua calda l'hai scoperta.
Bravo!



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 07:44 
Forse sono un po' confuso ma a me sembra che l'articolo postato da Angel dica un'altra cosa
Parla della calotta glaciale dell'Antartide Occidentale, ovvero ghiaccio su terraferma (più precisamente su un arcipelago), che è costeggiata da ghiaccio galleggiante come la barriera di Ross
Viene usato il termine "contrafforte" e "stabilizzatori" per indicare come le barriere galleggianti stiano contenendo e sostenendo la calotta principale.
In pratica, ma correggetemi se sbaglio, se le barriere galleggianti si sciolgono viene meno il sostegno (contrafforte) ed i ghiacci della calotta principale scivolano in mare sciogliendosi
In tal caso sarebbe inevitabile un innalzamento del livello del mare e ... compratevi un canotto
Da qui si capisce bene come la calotta occidentale sia circondata dai ghiacci galleggianti http://www.mna.it/content/le-calotte-antartiche


Angel_ ha scritto:
Cita:
In alcuni punti la calotta glaciale dell'Antartide Occidentale è spessa fino a 3 mila metri. E' collocata in un'ampio bacino di mare profondo anche diverse migliaia di metri, il che la rende vulnerabile alle calde correnti delle profondità sottomarine che hanno già iniziato ad eroderla ai margini. Per il momento è resa stabile da falangi di piattaforme galleggianti piazzate ai suoi bordi, di cui la Barriera di Ross è di gran lunga la più grande.

Queste piattaforme galleggianti rappresentano un contrafforte che "tiene ferma una grande quantità di ghiaccio", spiega Craig Stevens, un oceanografo del National Institute of Water and Atmospheric Research della Nuova Zelanda che ha preso parte alla spedizione.

Il livello globale del mare salirebbe di 3 metri se l'Antartide Occidentale dovesse perdere questi cruciali stabilizzatori, finendo per riversare il suo ghiaccio nell'oceano.
Gli scienziati temono che alcune di queste piattaforme si stiano già indebolendo. Stevens e i suoi colleghi speravano quindi di poter stabilire lo stato di salute della Barriera di Ross misurando le temperature dell'acqua e le correnti che le scorrono sotto, determinando a che velocità si sta sciogliendo il ghiaccio alla sua base.
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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 09:02 
Angel_ ha scritto:
La risposta al tuo dubbio la dà in maniera chiara uno scienziato, te l'ho scovata e segnalata nei post precedenti...te la rincollo...


Angel_ ha scritto:
Stavo giusto guardando questo documentario del National Geographic piuttosto recente e sembra che la situazione, che è sempre stata ciclica ma in equilibrio, stia ora andando definitivamente fuori controllo...in particolare c'è uno scienziato dell'Università del Colorado che studia la Groenlandia e che dice chiaramente che i mari si innalzano a causa dello scioglimento dei ghiacciai


La mia impressione e' che tutti sparino una sacco di bordate a vanvera. Nella realta' nessuno studio ha potuto dimostrare quale sia il reale ritmo di scioglimento dei ghiacci mondiali ne quanto questo eventuale apporto abbia contribuito ad un innalzamento dei livelli del mare.
Semplicemente, questa puo' sembrare la spiegazione piu' logica dopo aver rilevato un incremento del livello medio del mare.
In realta' la componente predominante dell'innalzamento marino e' da ricercare nell'espansione del livello del volume dell'acqua dovuto all'aumento della temperatura media delle acque. Ma di questo ovviamente e' meglio non parlarne perche' e' un argomento che non ha sufficiente appeal sulle masse.

Cita:
Il livello globale del mare salirebbe di 3 metri se l'Antartide Occidentale dovesse perdere questi cruciali stabilizzatori, finendo per riversare il suo ghiaccio nell'oceano.

Anche in questo caso si tratta di una ipotesi assolutamente priva di dati a sostegno. Tra l'altro anche attualmente il ghiaccio prodotto dai ghiacciai in quella zona finisce per gravita' in mare e appunto crea ed alimenta la piattaforma di Ross.

Cita:
Gli scienziati temono che alcune di queste piattaforme si stiano già indebolendo. Stevens e i suoi colleghi speravano quindi di poter stabilire lo stato di salute della Barriera di Ross misurando le temperature dell'acqua e le correnti che le scorrono sotto, determinando a che velocità si sta sciogliendo il ghiaccio alla sua base.


Ma piu' avanti nell'articolo si evince che tali timori erano infondati. Leggo:

Cita:
Ma mano a mano che la telecamera andava a fondo le immagini mostravano invece la parte inferiore del ghiaccio rivestita di luccicanti cristalli di ghiaccio piatti, la prova che in questo particolare punto l'acqua marina sta congelando la base della piattaforma anziché scioglierla.


Quindi dalle rilevazioni effettuate sulle perforazioni si vede che la piattaforma risulta stabile e non in scioglimento dal basso.

Infine, sottolineerei l'ultimo pezzo:

Cita:
La Barriera di Ross "probabilmente si è formata e sciolta diverse volte nel corso degli ultimi milioni di anni", dice Scherer. E' verosimilmente collassata in un periodo caldo circa 400 mila anni fa. Ma secondo il micro-paleontologo potrebbe essere accaduto anche più recenetemente, circa 120 mila anni fa, l'ultima volta che le temperature sono state calde quasi come oggi.


che infatti spiega l'arcano e smaschera gli allarmisti a pagamento. L'Antardite e' in glaciazione costante da 12 milioni di anni e presenta una dinamica ciclica che periodicamente lo espone a periodi di contrazione ed espansione senza per altro minarne la stabilita' complessiva (dato che ancor oggi abbiamo una calotta polare).



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"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
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"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 10:06 
gippo ha scritto:
Viene usato il termine "contrafforte" e "stabilizzatori" per indicare come le barriere galleggianti stiano contenendo e sostenendo la calotta principale.
In pratica, ma correggetemi se sbaglio, se le barriere galleggianti si sciolgono viene meno il sostegno (contrafforte) ed i ghiacci della calotta principale scivolano in mare sciogliendosi
In tal caso sarebbe inevitabile un innalzamento del livello del mare e ... compratevi un canotto

Hai capito benissimo, la tua interpretazione é esatta...io mi sono limitato a segnalarla senza commentarla perché non mi convince molto, ma questa è...la teoria ufficiale attuale degli scienziati!
P.S. Forse pensavi che l'avevo segnalata a sostegno della mia tesi iniziale, ma come hai ben compreso la tesi degli scienziati mi dà torto...come dà torto a Max...i livelli del mare si alzerebbero non per causa diretta, ma consequenziale allo sfaldamento della barriera di Ross...
Gli scienziati avranno ragione? Ci diranno la verità? Cambieranno idea in un prossimo studio? La gran parte del ghiaccio della barriera di Ross poggia sul fondo marino, come dissero nel documentario che vidi su focus tv, ma che non ho ritrovato in rete?
In ogni caso la risposta non è semplice e non si può liquidare come castronerie studi di anni effettuati da scienziati su sistemi complessi come l'Antartide...



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 11:58 
Mi ripeto, di dati scientifici incontrovertibili (=numeri) non ce ne sono. Ci sono solo opinioni e pareri, per la maggior parte dovuti alla "scienza" divulgativa che piega e interpreta ai propri scopi quello che non e' supportato da evidenze.
Tra l'altro, come si evince anche dall'articolo postato da Angel, la barriera di Ross e' stabile, cosi come risulta dai dati rilevati dalle trivellazioni , che rivelano tra l'altro che sotto la stessa c'e' il mare. Sono dati falsi? Non credo.

Infine faccio presente che, sempre e solo da stime e quindi non da dati rilevati, il contributo all'innalzamento del livello del mare e' dovuto all'Antartico solo per l'8% e alla Groenlandia per il 15%.



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 12:09 
citazioni "mistiche" varie ed eventuali...ne approfitto!.. [:)]

"...Il livello globale del mare salirebbe di 3 metri se l'Antartide Occidentale dovesse perdere questi cruciali stabilizzatori..."

"...Il ghiaccio immerso in acqua. help si scioglie non aumenta il volume..."

"...Hai scoperto l'acqua calda..."

"...ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide (i quali poggiano su isole o continenti..."

"...vibrazioni, macro sistemi climatici..."

"...alcuni centimetri di acqua marina si congelano periodicamente alla sua base inferiore..."

"...una vaga idea della profondità a cui circola l'acqua calda..."

"...E' importante capire con esattezza come si comportano queste correnti, spiega Stevens, perché "se sbagliamo a capire la circolazione allora sbagliamo anche a capire lo scioglimento"..."

"...wikipedia, della quale non mi fido..."

"...l'intero insieme di piattaforme sta subendo un riassetto della propria stabilità..."

"...l'acqua contenuta nella parte della piattaforma esterna alla superficie del mare sarebbe sufficiente a causare un innalzamento dei mari di 5 metri..."


@...tutti...

premesso che:
.per termo convenzione (NON è quella con l'Eni gas) qui s'intende quella dei macro moti convettivi...
.se si scioglie Ross vuol dire che GIA' si scioglie TUTTA l'Antartide...
.la Groenlandia si sta sciogliendo, ORA, e NON "domani"...
.i grandi laghi Nordamericani stanno mutando RADICALMENTE ecosistema visto che i loro ghiacci "sgocciolano"...
.la Siberia è una VERDE prateria dove disseppelliscono i mammuth eh!eh! "fossili" per ricavare avorio...
.il Passaggio a Nord Ovest "Il est ouvert aujourd'hui!..olé!"...
.quando "dicono" che si alza il livello del mare di 1, 3, 5, 7 metri intendono -chi elabora i dati, bontà loro!- quello MEDIO planetario...
.il ghiaccio terrestre e marino che si scioglie produce acqua DOLCE e FREDDA e NON salata...
.l'introduzione di INFINITE quantità d'acqua, DIVERSA da quella degli oceani, MUTA drasticamente a breve, medio, e lungo termine, ogni convenzione (NON è quella con la Mutua) inerente ed ogni ecosistema allacciato, a cascata...
.l'acqua salata oceanica NON produce ahimé! ghiacci né sopra "né sotto" gli oceani...
.fidarsi è BENE ma a NON fidarsi a volte POTREBBE essere "meglio" oppure PEGGIO! è un po' come la famosa "mozzarella di marca"...
.il ghiaccio immerso sciolto NON aumenta il volume ma l'ENTROPIA dei sistemi convettivi marini fino al collasso SI...
.la corrente del Golfo è oggi già DEVIATA nella sua naturale direzione, velocità e portata convettiva...
.per lavarsi tutti i giorni con "l'acqua calda" bisogna accendere la caldaia e presto NON avremo più né l'una e né l'altra...
.alcuni, pochissimi, scienziati sanno TUTTA la verità, la maggior parte -in buona fede- ci stanno arrivando poco alla volta...
.la gente comune NON ha la più pallida idea di cosa "aspetterà" alle prossime generazioni e chi OGGI lo sa NON glielo dirà...
.quello che climaticamente sta accadendo ora è GIA' accaduto nel passato terrestre più volte, chissà perché...
.dimenticavo...l'acqua fredda dolce NON si mischia d'acchito con quella salata fredda, mmmh! chissà che farà!?!... [8]

ORA, di fatto, quello che NESSUN scienziato vi dirà "ufficialmente" -perché NON può- è che sono GIA' "in corso d'opera" una serie di "conseguenze risultanti" -fattori irreversibili finali- NON opinabili NE' "riparabili" in funzione di ciò che segue:

.1 dato che l'acqua PESA, perché sottostà -come tutto qui- alle leggi di gravitazione, dalle placche continentali si sta spostando RAPIDAMENTE alle placche oceaniche, con conseguente ALLEGGERIMENTO delle prime ed appesantimento -con totale DIFFERENTE distribuzione- delle seconde, misurando decine di tonnellate per mq2 di superficie oceanica anche in funzione delle DIFFERENTI profondità dei DIVERSI fondali -che stanno mutando- di tutti gli oceani...

.2 l'acqua è un fluido come l'aria, e come tale si comporta, quindi è soggetta ai moti -o correnti- termo convettivi e, MENTRE come GIA' detto sottostà alle leggi di gravitazione, è costretta anche ad "ADATTARSI" -tridimensionalmente- oltre che ai fondali citati anche al moto GIROSCOPICO terrestre che, COME per l'atmosfera è una delle variabili fondamentali nella determinazione del "tempo meteorologico", COSI' lo è per la determinazione e svolgimento CORRETTO e naturale -così come lo conosciamo- di TUTTE le correnti marine e SOTTOMARINE esistenti nel globo...

.3 la Terra NON è una palla perfetta ma ha un centro di rotazione e un asse NON esattamente centrati rispetto a TUTTO il globo, così come le sue terre emerse SONO il 30% della superficie e quella di quest'ultima coperta dalle acque è il 70%, ERGO dal momento che l'acqua è un fluido e sottostà a tutte le forze e variabili citate -e quelle NON ancora citate- dovremmo cominciare a pensare che NON POTRA' SOLO andare a riversarsi EQUAMENTE negli spazi marini e NON POTRA' SOLO aumentare parimenti per TUTTO il globo terrestre!.. [:290]

.4 d'altro canto manca ancora all'appello un'altra variabile, di certo NON indifferente, nella regolazione dei flussi convettivi dei fluidi terrestri dalla nascita del mondo, parliamo di Selene! la nostra Luna esercita una forza gravitazionale che permette la vita sul pianeta attraverso "la stabilizzazione" e "la destabilizzazione" giornaliera delle correnti e dei flussi convettivi contenendo l'entropia generale del "sistema Terra" e contribuendo attraverso una simil funzione "volano" a bilanciare, spostandoli, "i pesi mobili" attraverso quelle che conosciamo come "forze e correnti di marea"...che NON mi sembra agiscano proprio "egualmente" in tutte le coste del globo... [:246]


le conseguenze, citate sopra...ufficialmente indicibili:

. spostamento "improprio" delle placche tettoniche con conseguenti terremoti e maremoti con frequenze e magnitudo GIA' in aumento esponenziale in TUTTO il globo...notate che ci sono sempre più spesso movimenti tellurici sincronizzati a breve termine agli antipodi degli stessi...

. aumento dei livelli marini PROPORZIONALMENTE alle forze di marea lunare, alle forza giroscopica, a quella gravitazionale terrestre, e a quelle delle già MUTANTI correnti convettive marine e sottomarine...notate che ci sono zone costiere ed isole nel mondo che da anni sono "sparite" ed altre che hanno subito lievi aumenti delle maree... [:290]

. risalita delle acque marine dei fiumi e delle vie sotterranee, compresi pozzi e vie di trivellazione, con contaminazione delle falde potabili e delle terre coltivabili costiere, con conseguente perdita progressiva ed esponenziale del territorio, delle risorse, e della stabilità sociale ed economica delle zone coinvolte...stanno avvenendo, le prime citate, in TUTTO il mondo, le seconde a breve, di conseguenza... [:287]

.le tempistiche e le modalità indicate ANCORA al momento dalla scienza ufficiale quindi NON possono essere quelle REALI! poiché queste invece DEVONO tenere conto -NEL MODELLO UTILE- delle variabili suindicate, delle relative sotto variabili, e delle eventuali anomalie sistemiche convergenti, certamente tante, che "fioriscono" passo passo agli eventi, all'analisi degli stessi, ed all'elaborazione dei dati relativi...e che ACCORCIANO inevitabilmente i tempi degli eventi GIA' ORA futuribili... [:305]



sperando di essere stato chiaro [:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 16:09 
Angel_ ha scritto:
Hai capito benissimo, la tua interpretazione é esatta...io mi sono limitato a segnalarla senza commentarla perché non mi convince molto, ma questa è...la teoria ufficiale attuale degli scienziati!
P.S. Forse pensavi che l'avevo segnalata a sostegno della mia tesi iniziale, ma come hai ben compreso la tesi degli scienziati mi dà torto...come dà torto a Max...i livelli del mare si alzerebbero non per causa diretta, ma consequenziale allo sfaldamento della barriera di Ross...
Gli scienziati avranno ragione? Ci diranno la verità? Cambieranno idea in un prossimo studio? La gran parte del ghiaccio della barriera di Ross poggia sul fondo marino, come dissero nel documentario che vidi su focus tv, ma che non ho ritrovato in rete?
In ogni caso la risposta non è semplice e non si può liquidare come castronerie studi di anni effettuati da scienziati su sistemi complessi come l'Antartide...

Non mi sono mai interessato a questo problema ma a me pare molto logico il discorso dell'articolo ... le piattaforme di ghiaccio galleggiante costeggiano e fanno da argine, se le togli è inevitabile che il ghiaccio delle calotte (non galleggianti) scivoli a riformare le piattaforme, in altre parole ad aggiungere massa al livello dell'acqua.
Come dice zack, probabilmente non siamo ancora allo scioglimento ma potrebbe essere solo questione di tempo e soprattutto di temperatura, basta un grado in più e crolla tutto.

Come dice fabiosky
.se si scioglie Ross vuol dire che GIA' si scioglie TUTTA l'Antartide...
.la Groenlandia si sta sciogliendo, ORA, e NON "domani"...

Quindi forse è meglio darci dentro con le scie chimiche ...

zakmck ha scritto:
Cita:
La Barriera di Ross "probabilmente si è formata e sciolta diverse volte nel corso degli ultimi milioni di anni", dice Scherer. E' verosimilmente collassata in un periodo caldo circa 400 mila anni fa. Ma secondo il micro-paleontologo potrebbe essere accaduto anche più recenetemente, circa 120 mila anni fa, l'ultima volta che le temperature sono state calde quasi come oggi.

che infatti spiega l'arcano e smaschera gli allarmisti a pagamento. L'Antardite e' in glaciazione costante da 12 milioni di anni e presenta una dinamica ciclica che periodicamente lo espone a periodi di contrazione ed espansione senza per altro minarne la stabilita' complessiva (dato che ancor oggi abbiamo una calotta polare).

Appunto è ciclica ma nel ciclo di temperature alte potrebbe esserci l'innalzamento del livello dei mari, 400 e 120 mila anni fa non c'era nulla ma ora ci sono città sulle coste.

Ma non scordiamoci l'altro pericolo legato all'aumento delle temperature
Pericolo in fondo al mare? Gli idrati di metano
http://www.scienze-naturali.it/ambiente ... -di-metano


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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 18:15 
E dire che avevo aperto questa discussione 4 pagine fa per parlare della nave aliena (?) di 600 metri che si nasconde sotto i ghiacci e che ora pian piano sta venendo in superficie grazie allo scioglimento dei ghiacci [xx(]



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 22/10/2018, 18:29 
gippo ha scritto:
Ma non scordiamoci l'altro pericolo legato all'aumento delle temperature
Pericolo in fondo al mare? Gli idrati di metano
http://www.scienze-naturali.it/ambiente ... -di-metano


Fenomeno molto noto nel Canale di Sicilia:
http://ripost.it/2014/10/03/ribera-conv ... -pockmark/


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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 23/10/2018, 13:10 
Chiamasi erosione ^_^

Cita:

Cosa c’è veramente dietro la balla del riscaldamento globale

La recente conferenza ONU sul riscaldamento globale, sotto l’egida dell’International Panel on Climate Change (IPCC), ha concluso il proprio incontro in Corea del Sud discutendo su come limitare drasticamente l’aumento della temperatura globale. I media mainstream stanno spacciando vari scenari catastrofici causati delle emissioni di gas serra, specialmente CO₂, prodotte dall’uomo, se non vengono urgentemente intrapresi cambiamenti drastici nel nostro stile di vita. C’è solo una cosa che non va in tutto questo. La conclusione si basa su falsi studi e scienziati corrotti, che hanno raccolto miliardi di sovvenzioni per confermare la necessità di un cambiamento radicale nel nostro tenore di vita. Perché? La risposta è inquietante.

La riunione dell’IPCC ha discusso delle misure necessarie, a detta dei propri modelli informatici, per limitare l’aumento della temperatura globale ad 1,5 °C sopra quella dell’era preindustriale. Drew Shindell, dell’Università di Duke, uno dei membri del gruppo ed uno degli autori dell’ultimo Rapporto Speciale IPCC sul Riscaldamento Globale, ha detto alla stampa che per raggiungere l’obiettivo occorrerà diminuire le emissioni mondiali di CO₂ di un incredibile 40% per i prossimi 12 anni. L’IPCC richiede “zero emissioni nette” di CO₂ entro il 2050. Ciò significherebbe un divieto totale sui motori a gas o diesel per auto e camion, no centrali a carbone, trasformazione dell’agricoltura mondiale verso biocarburanti derivati da alimenti. Shindell ha ammesso: “Sono cambiamenti enormi”.

Il rapporto, denominato SR15, dichiara che il riscaldamento globale di 1,5 °C porterà “probabilmente” all'estinzione delle specie, a condizioni meteorologiche estreme, e a rischi a salute, crescita economica ed approvvigionamento di cibo. Per evitare tutto questo, le stime hanno richiesto che i soli investimenti energetici salgano di $2,4 trilioni l’anno. Il che potrebbe spiegare l’interesse delle principali banche globali, in particolare quelle della City di Londra, a spingere la carta del riscaldamento globale.

Lo scenario assume una dimensione ancor più incredibile, in quanto generato da dati fasulli, creati da un gruppetto internazionale di scienziati climatici, che etichetta i colleghi in disaccordo come “negazionisti del cambiamento climatico”. Vi ricorda qualcosa? Ecco come uccidere un legittimo dibattito scientifico. Il capo IPCC ha recentemente sentenziato: “Il dibattito sulla scienza dei cambiamenti climatici è già stato fatto, ora è chiuso”.

Il dibattito è tutt’altro che finito. Il Global Warming Petition Project, firmato da oltre 31.000 scienziati statunitensi, afferma: “Non ci sono convincenti prove scientifiche che il rilascio umano di anidride carbonica, metano od altri gas serra stia causando o causerà, nel prossimo futuro, un riscaldamento catastrofico dell’atmosfera terrestre ed un’interruzione del clima terrestre. Vi è anzi una sostanziale evidenza scientifica che l’aumento del biossido di carbonio nell’atmosfera produca molti effetti benèfici sugli ambienti naturali di animali e piante”.

Allarmisti

La cosa più interessante dei terribili avvertimenti di catastrofe globale è che si basano sempre su previsioni future. Quando il “punto di svolta” della cosiddetta irreversibilità è passato senza evidenti catastrofi, ci si inventa sempre un nuovo punto futuro.

Nel 1982 Mostafa Tolba, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), avvertì che “se i governi non agiscono ora, entro un paio di decenni il mondo affronterà un disastro ecologico”. Predisse che l’inazione avrebbe portato “una catastrofe ambientale verso l’inizio del secolo, che vedrà una devastazione totale, irreversibile come qualsiasi olocausto nucleare”. Nell’89 Noel Brown, sempre dell’UNEP, disse che intere nazioni sarebbero state spazzate via dalla faccia della terra, a causa dell’innalzamento del livello del mare, se la tendenza al riscaldamento globale non fosse stata invertita entro il 2000. James Hansen, figura onnipresente negli scenari apocalittici, ai tempi dichiarò che, “per preservare un pianeta simile a quello su cui la civiltà si è sviluppata sulla Terra ed alla quale è stata adattata la vita”, il limite massimo era di 350 ppm di CO₂. Rajendra Pachauri, allora capo IPCC, dichiarò che: “Se non si agisce prima del 2012, sarà troppo tardi”. Oggi il livello misurato è 414.

Come osserva lo scienziato britannico Philip Stott: “In sostanza, negli ultimi cinquanta anni, è stato regolarmente dato alla Terra un avviso di sopravvivenza di 10 anni… Il periodo postmoderno di ansia per i cambiamenti climatici può essere probabilmente fatto risalire a fine anni ’60… Nel ’73, quando lo spavento del “Raffreddamento Globale” era in pieno svolgimento, con previsioni dell’imminente collasso del mondo entro venti anni […] gli ambientalisti avvertivano che, entro il 2000, la popolazione americana sarebbe scesa a soli 22 milioni. Nell’87, il nuovo spavento improvvisamente divenne il “Riscaldamento Globale”, e venne quindi istituito l’IPCC (il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) (1988)…”.

Dati difettosi

I modelli IPCC sono puramente teorici, non reali. L’ipotesi dipende interamente da modelli informatici che generano scenari futuri, non corroborati da registrazioni empiriche che li verifichino. Come ha concluso uno studio scientifico, “I modelli climatici computerizzati, sui quali si basa il ‘riscaldamento globale causato dall’uomo’, hanno sostanziali incertezze e sono palesemente non attendibili. La cosa non sorprende, dal momento che il clima è un sistema dinamico non lineare ed accoppiato. È molto complesso”. Accoppiato vuol dire che gli oceani causano cambiamenti nell’atmosfera e viceversa. Entrambi sono legati in modo complesso ai cicli solari. Nessun modello che prevede il riscaldamento globale o mille “punti di svolta” è in grado di analizzare, e neanche cerca di farlo, le reciproche influenze tra l’attività del sole ed i cicli di eruzione solare che determinano le correnti oceaniche, correnti a getto, gli El Niños ed il tempo quotidiano.

John McLean, un australiano esperto di IT e ricercatore indipendente, ha recentemente effettuato un’analisi dettagliata del rapporto IPCC sul clima. Osserva che il set di dati usato è HadCRUT4, palesemente pieno di errori. Nota: “È molto amatoriale, ha lo standard di uno studente universitario del primo anno”. Tra gli errori, “le medie della temperatura sono state calcolate con pochissime informazioni. Per due anni, le temperature sulla Terra nell’emisfero meridionale sono state stimate da un solo sito in Indonesia”. Altrove, ha scoperto che per l’isola caraibica di Saint Kitts e Nevis la temperatura è stata registrata a 0 °C per un mese intero, in due occasioni. Il set di dati è una produzione congiunta del britannico Hadley Center e dell’Unità di Ricerca Climatica dell’University of East Anglia. Quest’ultimo è il gruppo implicato diversi anni fa nel famigerato scandalo Climategate, che riguardava dati errati e relativa cancellazione di mail compromettenti per nasconderlo. I media mainstream hanno prontamente sepolto la storia, rivolgendo invece l’attenzione su “chi ha illegalmente cancellato le mail dell’East Anglia”.

Abbastanza sorprendentemente, se si fa una piccola ricerca, si scopre che l’IPCC non ha mai condotto una vera inchiesta scientifica sui possibili casi di cambiamento del clima terrestre. Le fonti artificiali di cambiamento venivano asserite arbitrariamente.

Il malthusiano Maurice Strong

Pochi tuttavia sono a conoscenza delle origini politiche e persino geopolitiche delle teorie del riscaldamento globale. Com’è successo? Il cosiddetto Cambiamento Climatico, o Riscaldamento Globale, è un programma di deindustrializzazione neo-maltusiano, originariamente sviluppato nei primi anni ’70 da circoli attorno alla famiglia Rockefeller, per impedire l’ascesa di industriali indipendenti rivali. Nel mio libro, “Myths, Lies and Oil Wars”, descrivo dettagliatamente come l’autorevole gruppo Rockefeller abbia anche sostenuto la creazione del Club di Roma, dell’Aspen Institute, del Worldwatch Institute e del report del MIT “Limits to Growth”. Uno dei principali organizzatori del programma di crescita zero fu un amico di lunga data di David Rockefeller, un petroliere canadese di nome Maurice Strong. Strong fu uno dei primi divulgatori della balla per la quale le emissioni prodotte dai veicoli di trasporto, dalle centrali a carbone e dall’agricoltura avevano causato un drammatico aumento della temperatura globale, che minacciava la civiltà.

Come presidente della Conferenza ONU di Stoccolma del 1972 sulla Giornata della Terra, Strong promosse un’agenda di riduzione della popolazione ed abbassamento degli standard di vita in tutto il mondo, per “salvare l’ambiente”. Alcuni anni dopo lo stesso Strong ribadì la propria radicale posizione ecologista: “Il crollo delle civiltà industrializzate è l’unica speranza per il pianeta. Non è nostra responsabilità portarlo a termine?”. Il dott. Alexander King, co-fondatore del Club di Roma, gruppo legato ai Rockefeller, ha ammesso il progetto nel proprio libro, “The First Global Revolution”. Scrive: “Alla ricerca di un nuovo nemico che ci unisse, abbiamo avuto l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e simili sarebbero stati adatti… Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento umano… Il vero nemico, quindi, è l’umanità stessa”.

Per favore, andatevelo a rileggere. In pratica, dice lui, la colpa è dell’umanità, non delle 147 banche e multinazionali globali che de facto determinano l’ambiente odierno.

Dopo il Summit sulla Terra, Strong venne nominato Assistente Segretario Generale delle Nazioni Unite e Consulente Capo di Kofi Annan. Fu il principale artefice del Protocollo di Kyoto del 1997-2005, che dichiarò che il surriscaldamento globale era reale e che era “estremamente probabile” che le emissioni di CO₂ prodotte dall’uomo ne fossero la causa principale. Nell’88 Strong fu determinante nella creazione dell’IPCC ed in séguito della Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici al Summit sulla Terra a Rio, da lui presieduto e che approvò la sua Agenda 21.

L’IPCC ed il suo programma di riscaldamento globale è un progetto politico, non scientifico. Il suo ultimo rapporto, come i precedenti, si basa su una finta scienza. Il professor Richard S. Lindzen del MIT, in un recente discorso, ha criticato i politici e gli attivisti che affermano che “la scienza è risolta”, ed ha chiesto “cambiamenti senza precedenti in tutti gli aspetti della società”. Ha notato che è totalmente non plausibile che un così complesso “sistema multifattoriale” come il clima venga sintetizzato da una sola variabile, il cambiamento di temperatura medio globale, e controllato principalmente da una varianza dell’1-2% nel bilancio energetico dovuto alla CO₂. Lindzen ha denunciato come “un’improbabile congettura, sostenuta da false prove ripetute incessantemente, sia diventata ‘conoscenza’, usata per promuovere il capovolgimento della civiltà industriale”. Il nostro mondo ha sì bisogno di una “trasformazione radicale”, ma di una che promuova la salute e la stabilità della specie umana.



F. William Engdahl

Fonte: https://journal-neo.org

Link: https://journal-neo.org/2018/10/16/the-dark-story-behind-global-warming-aka-climate-change/

16.10.2018



Fonte: https://comedonchisciotte.org/cosa-ce-veramente-dietro-la-balla-del-riscaldamento-globale/

gippo ha scritto:
Appunto è ciclica ma nel ciclo di temperature alte potrebbe esserci l'innalzamento del livello dei mari, 400 e 120 mila anni fa non c'era nulla ma ora ci sono città sulle coste.


E chi lo dice che non ci fosse nulla sulle coste a quell'epoca? A me pare che in india qualcosina a largo la stiano ritrovando.



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 23/10/2018, 19:06 
MaxpoweR ha scritto:
L’IPCC ed il suo programma di riscaldamento globale è un progetto politico, non scientifico.


Questa in sostanza la sintesi della questione. Non ce null'altro da aggiungere.



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 Oggetto del messaggio: Re: Intanto in Antartide...
MessaggioInviato: 23/10/2018, 21:00 
Il Kekistan's Climate Change Observatory dice che la causa del riscaldamento globale è esclusivamante
antropica.

Secondo il KCCO (rapporto del 1/4/2018) le emissioni di metano animale in atmosfera sono la causa principale del cambiamento climatico.
Insomma basta allevamenti intensivi o sono guai.

Si consiglia un alimentazione a base di pesce rane
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Ed è sbagliata.
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