L'Assemblea Nazionale non riconosce l'insediamento di Maduro, avvenuto il 10 gennaio, poiché ha giurato come presidente non davanti al parlamento, secondo quanto recita l'art. 231, ma davanti al TSJ. Ciò determinerebbe, secondo l'AN, un vuoto di potere, a cui andrebbe applicato l'art. 233 che designerebbe il Presidente del parlamento come presidente temporaneo in attesa delle elezioni.
Quindi non ci sarebbe in atto nessun colpo di stato, nessuna ingerenza esterna, ma sarebbe la stessa costituzione a disciplinare questa fattispecie. Solo una crisi politica tra parlamento e esecutivo. Una situazione confusionaria a cui si dovrebbe porre fine con una transizione, o con le buone (il dialogo e l'intermediazione) o con le cattive (la guerra).
Ma è davvero così? Cosa prevede l'articolo 233 della Costituzione Bolivariana?
L'art. 233 non riconosce nessuna situazione di "vuoto politico", ma disciplina 5 condizioni tassative di impedimento permanente:
1) la morte o rinuncia del Capo dello Stato;
2) la sopraggiunta incapacità fisica o mentale, dichiarata dal TSJ;
3) la destituzione decretata con sentenza del TSJ;
4) l'abbandono dell'incarico dichiarato dall'AN;
5) volontà popolare attraverso referendum revocatorio.
L'AN può dichiarare la condizioni di abbandono al punto 4, previo il verificarsi dell'impedimento temporaneo (art. 234) che dura 90 giorni e che prevede la sostituzione del Presidente della Repubblica con il vice dell'esecutivo. Dopo i 90 giorni dal perdurare dell'impedimento temporaneo, l'AN potrà decidere a maggioranza dei suoi componenti, di dichiarare l'impedimento permanente.
Si vede facilmente che nessuna di queste condizioni sussiste. Su quale norma costituzionale dovrebbe poggiare la pretesa di Guaidò? Sul nulla.
E' legittimo l'insediamento di Nicolas Maduro come Presidente?
styles/abbcode/images/icon_editor_tf.gifNicolas Maduro ha prestato giuramento il 10 gennaio 2019, davanti al TSJ. E' lo stesso art. 231 che fonda la costituzionalità di questo atto. E' previsto, infatti, che in caso di impossibilità a prestare giuramento dinnanzi al parlamento, la competenza spetta alla Corte Suprema.
Ma sarebbe buona norma farsi i pistolini del proprio paese soprattutto quando l'unica motivazione per l'ingerenza in atto non è alcuna ipotetica voglia di ripristinare una costituzione IPOTETICAMENTE VIOLATA ma solo fregarsi le materie prime.
Il copione ormai è noto da anni e solo i babbei che si schierano per partito preso possono avallare certi itnerventi ed intromissioni.
Sono orgoglioso che l'italia una volta tanto, ALMENO PER ORA, non si sia prestata a questa vergognosa spoliazione.