16/04/2019, 13:06
16/04/2019, 18:49
Aztlan ha scritto:Angel_ ha scritto:Aztlan ha scritto:Promemoria amichevole: Le bare sono 500 MILA, ma NON sono comuni bare mono-uso. Sono fatte per contenere diversi corpi.
In effetti non sono nemmeno bare ma contenitori a tenuta stagna dove si possono infilare fino a sei corpi...
Totale: 3 Milioni di cadaveri già messi in conto. John Titor aveva ragione? Grazie, non ricordavo i dettagli dell' orrido conteggio...
Angel_ ha scritto:La discussione è lunga....copio da pagina 7Angel_ ha scritto:Tecnicamente sono denominate "Vaults", traducibile non come "Volte" ma come "Tombe" o "Cripte", nel senso che dovrebbero servire a contenere le bare evitando cedimenti e contaminazioni del terreno...certamente possono essere usate anche senza bara e quello che dà da pensare è l'elevato numero di stoccaggio in molti stati, il modello stoccato è sempre uguale a quello ripreso nella foto del camion, è impilabile con in basso i coperchi:
E' questo modello qui:
http://www.polyguardvaults.com/index.cfm?ID=4
P.S. Notare, in alto a destra, il "motto" della ditta che li produce...
09/05/2019, 18:19
La marina degli Stati Uniti rilascia gli organismi geneticamente modificati nell’oceano, scatenando l’inquinamento genetico di massa!
09/05/2019 - La marina degli Stati Uniti rilascia gli organismi geneticamente modificati nell’oceano, scatenando l’inquinamento genetico di massa con conseguenze devastanti
Non si accontenta più di armeggiare con il disegno genetico delle colture e degli esseri umani, gli scienziati – per volere dei militari statunitensi – stanno ora rivolgendo la loro attenzione agli oceani del mondo. Come riportato da Defense One, il Pentagono sta esaminando vari modi in cui ingegnerizzare geneticamente i microorganismi marini in apparecchiature di sorveglianza viventi in grado di rilevare sottomarini nemici, sommozzatori e altri sospetti di traffico sottomarino.
I militari stanno anche valutando l’utilizzo dell’ingegneria genetica per creare un camuffamento vivente in cui le creature reagiscono all’ambiente circostante per evitare di essere scoperti, insieme a una miriade di altre applicazioni potenzialmente nefande.
Sebbene tali modifiche possano sembrare vantaggiose per gli sforzi di sicurezza nazionale, ci sarà un prezzo da pagare – come sempre accade quando gli scienziati interferiscono con la progettazione genetica. Quali saranno gli effetti dell’inquinamento genetico di massa sui nostri oceani e quali risultati irreversibili e devastanti potrebbero essere scatenati? (Correlato: il primo OGM mai prodotto dall’ingegneria genetica ha avvelenato migliaia di americani).
Scatenare organismi ingegnerizzati senza conoscerne le conseguenze
I funzionari militari, che insistono sul fatto che questo tipo di ricerca è ancora agli inizi, vengono sostenuti nei loro sforzi dal Naval Research Laboratory (NRL).
Defence One ha spiegato la ricerca in modo più dettagliato:
Prendi un abbondante organismo marino, come Marinobacter , e cambia il suo corredo genetico per reagire a certe sostanze lasciate da navi nemiche, sommozzatori o equipaggiamento. Questi potrebbero essere metalli, scarichi di carburante, DNA umano o alcune molecole che non si trovano naturalmente nell’oceano, ma sono associati, ad esempio, ai sottomarini diesel. La reazione potrebbe assumere la forma di una perdita di elettroni, che potrebbe essere rilevabile da sub-droni amichevoli.
“In un contesto ingegnerizzato, potremmo prendere la capacità dei microbi di abbandonare gli elettroni, quindi usare [quegli elettroni] per parlare con qualcosa come un veicolo autonomo”, ha spiegato la ricercatrice della NRL, Sarah Glaven, che stava parlando ad un evento ospitato da il laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University. “Allora puoi iniziare a immaginare di poter creare un segnale elettrico quando i batteri incontrano alcune molecole nel loro ambiente.”
I ricercatori hanno già dimostrato, in un ambiente di laboratorio, che i geni dei batteri di E. Coli possono essere manipolati per mostrare proprietà che potrebbero rivelarsi utili per il rilevamento sottomarino. Tuttavia, questo tipo di ricerca è limitato perché potrebbe non essere necessariamente replicabile nella vita marina trovata nelle aree in cui è necessario che siano al fine di rilevare i sottotitoli ostili.
Nondimeno, Glaven crede che il team possa trasformare questi tipi di organismi marini mutati in un solo anno.
“Il motivo per cui pensiamo di poterlo fare è che abbiamo questo vasto database di informazioni che abbiamo raccolto dalla coltivazione di questi sistemi naturali”, ha osservato. “Quindi, dopo gli esperimenti in cui esaminiamo il potenziale genetico di commutazione, l’espressione genica, le reti di regolazione, stiamo trovando questi sensori.” (Correlato: l’inquinamento genetico danneggia gli organismi attraverso 14 generazioni di prole, rivela uno studio scientifico sbalorditivo).
Parte di un più ampio programma militare di “biologia sintetica”
Questa ricerca di modificazione marina fa parte di un programma militare da 45 milioni di dollari che comprende le piattaforme della marina, dell’esercito e dell’aeronautica militare ed è stato etichettato come programma di ricerca applicata per il progresso delle scienze e tecnologia sulle biologia sintetica per gli ambienti militari. Il programma mira a fornire ai ricercatori in questi settori militari tutti gli strumenti che ritengono necessari per elaborare le risposte genetiche in un modo che possa essere manipolato dai militari.
Non è difficile immaginare che questo programma di manipolazione genetica su larga scala possa creare effetti disastrosi – effetti che i nostri figli e nipoti saranno lasciati affrontare e che potrebbero rivelarsi irreversibili.
Quali altri elementi di progettazione genetica stanno facendo gli scienziati che giocano con Dio?
10/05/2019, 20:15
Come prepararsi ad un attacco informatico
Markus 10 Maggio 2019 , 16:44 Attualità, Notizie dal Mondo, Opinione, Scienza, Società, Tecnologia No Comments 582 Viste
Il 5 marzo un “evento cibernetico” aveva interrotto le attività nelle infrastrutture elettriche in alcune parti degli Stati Uniti occidentali, ma l’hackeraggio è stato reso noto al pubblico solo pochi giorni fa. Ancora adesso, le autorità non sono sicure su chi abbia perpetrato l’attacco informatico.
L’attacco ha rappresentato una fosca pietra miliare per il settore energetico statunitense: una società di servizi, rimasta anonima, è stata la prima ad essere interessata da un evento dannoso che aveva alterato le normali operazioni della rete elettrica.
“Secondo un criptico rapporto pubblicato dal Dipartimento dell’Energia, l’incidente del 5 marzo è durato dalle 9 alle 19, ma non ha causato interruzioni nell’erogazione di energia elettrica, in base ad un breve riepilogo del rapporto sull’incidente presentato dall’azienda interessata,” aveva riferito E&E News il 30 aprile.
Gli attacchi informatici sono un rischio crescente, secondo gli esperti. Ecco cosa dovreste sapere a riguardo.
Cos’è esattamente un attacco informatico?
Un attacco informatico è più di un semplice arresto dei sistemi informatici di uno specifico settore. È definito come “uno sfruttamento deliberato di sistemi informatici, di imprese dipendenti dalla tecnologia e dalle reti. Gli attacchi informatici utilizzano codici dannosi per alterare codici, logica o dati del computer con conseguenze dirompenti, che possono compromettere i dati e portare a crimini informatici, come sottrazione di informazioni e di identità.”
Technopedia elenca per un attacco informatico le seguenti conseguenze:
• Furto d’identità, frode, estorsione
• Malware, pharming, phishing, spamming, spoofing, spyware, trojan e virus
• Furto di hardware, come laptop o dispositivi mobili
• Attacchi denial-of-service anche diffusi
• Violazione dell’accesso
• Violazione delle password
• Infiltrazione del sistema
• Modifica (defacement) di pagine web
• Sfruttamento delle vulnerabilità (exploit) di Web browser privati e pubblici
• Abuso di messaggistica istantanea
• Furto di proprietà intellettuale (IP) o accesso non autorizzato
Gli attacchi informatici si verificano molto più frequentemente di quanto si possa pensare. Date un’occhiata a questa mappa in tempo reale e vedrete come si tratti di un assedio quasi costante.
Come vi colpisce un attacco informatico?
Potreste pensare che, se non passate la giornata lavorando online, un attacco all’infrastruttura informatica non sia poi un grosso problema. Potreste credere che la cosa non abbia nessun effetto su di voi.
Sfortunatamente, ci sono pochissime persone nel paese che non verrebbero in nessun modo toccate da un attacco informatico. La nostra economia, le nostre reti di servizi pubblici e i nostri sistemi di trasporto dipendono in modo massiccio dai computer. Questo ci rende molto vulnerabili ad un attacco del genere.
Per vulnerabile intendo dire che, se fosse fatto su una scala abbastanza grande, potrebbe praticamente paralizzare l’intero paese.
Ecco alcuni dei sistemi che dipendono dai computer.
In caso di un attacco informatico diffuso, quanto segue potrebbe essere completamente inutilizzabile o violato. Tenete presente che potrebbe verificarsi un effetto domino su sistemi non compresi nel target originale.
• Stazioni di servizio (la maggior parte delle pompe ora sono digitali e collegate direttamente alla vostra banca)
• Le banche (tutti i documenti sono online) non sarebbero in grado di elaborare le transazioni elettroniche. I bancomat non funzionerebbero e i clienti non potrebbero accedere al contante
• Produzione di energia elettrica (la maggior parte delle centrali sono gestite da computer)
• Impianti per il trattamento dell’acqua (anche questi sono automatizzati)
• Protezione delle informazioni personali, inclusi dati finanziari, cartelle cliniche, localizzazione geografica e documenti accademici, tutto quello di cui una persona avrebbe bisogno per rubarvi l’identità
• Operazioni governative, comprese informazioni delicate che potrebbero portare all’identificazione di personale federale o militare
• Sistemi di trasporto (treni, metropolitane e aerei dipendono in modo pesante dai computer)
• Sistemi di gestione del traffico, come semafori, attraversamenti pedonali, ecc.
• Controllo del traffico aereo
• Commercio quotidiano: la maggior parte delle aziende dispone di un registratore di cassa computerizzato che comunica direttamente con le banche. Molte attività dipendono anche dalla scansione dei codici a barre per il controllo dell’inventario e dei prezzi. I punti di vendita si ridurrebbero e le persone non sarebbero in grado di pagare utilizzando carte di credito o di debito
• I sistemi di telecomunicazione possono essere interessati se i ripetitori per la telefonia mobile venissaro disabilitati o se il sistema di rete fissa fosse attaccato direttamente. Visto che sempre più persone si affidano al VOIP, il blocco di Internet servirebbe ad un duplice scopo
• I sistemi SMART potrebbero essere arrestati o manipolati. Tutti quei gadget che servono ad automatizzare la climatizzazione ambientale, le varie utility o i dispositivi che utilizzano la tecnologia SMART sono vulnerabili.
Ecco un video della NATO che analizza più a fondo i pericoli degli attacchi informatici.Guarda su youtube.com
Prepararsi a sopravvivere ad un attacco informatico
Prepararsi un attacco informatico non è molto diverso dalla preparazione per affrontare altri tipi di disastri che possono interessare la rete di distribuzione. Dovreste essere in grado di operare indipendentemente da servizi pubblici, negozi o mezzi pubblici.
Cliccate su ciascun elemento per ulteriori dettagli.
1. Tenete una riserva d’acqua, nel caso in cui le forniture comunali siano inquinate o sospese.
2. Preparatevi ad una mancanza prolungata di energia elettrica.
3. Tenete una scorta di cibo a portata di mano e un modo per prepararlo anche in assenza di energia elettrica.
4. Assicuratevi la disponibilità di contante in tagli piccoli, nel caso in cui carte di credito, carte di debito e bancomat siano inutilizzabili.
5. Tenete i veicoli con più di mezzo pieno di carburante e immagazzina benzina extra.
6. Preparatevi per le esigenze sanitarie in assenza di energia elettrica.
7. Investite in particolari dispositivi di comunicazione come ricetrasmittenti amatoriali o in una di queste altre opzioni.
8. Siate pronti a barricarvi a casa per evitare il caos che potrebbe scatenarsi dopo un massiccio attacco informatico. Preparatevi a difendere la vostra casa se necessario.
9. Ricordate che le vostre scorte e la vostra capacità di prepararvi al peggio vi faranno superare un disastro del genere proprio come qualsiasi altro.
10. Proteggete la vostra identità con un servizio come LifeLock (che vi avviserà di attività sospette quando le cose saranno tornate alla normalità). Utilizzare alcuni di questi suggerimenti per bloccare le informazioni che vi riguardano.
04/06/2019, 19:53
India: confermato caso di virus Nipah in Kerala
Confermato un caso di infezione da virus Nipah in India: per l'OMS è tra le 8 malattie emergenti più pericolose al mondo
Il Ministro della Salute dello Stato del Kerala, nel sud dell’India, ha confermato un caso di infezione da virus Nipah che l’OMS considera tra le 8 malattie emergenti più pericolose al mondo.
La paziente colpita è una studentessa di 23 anni, ricoverata al Collegio Medico Kalamassery: in isolamento altre 4 persone, due infermiere che l’hanno curata, un familiare, e un amico della ragazza.
Le autorità sanitarie hanno reso noto di avere costituito una squadra di esperti e una task-force per monitorare la situazione.
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05/06/2019, 01:25
vimana131 ha scritto:
India: confermato caso di virus Nipah in Kerala
Confermato un caso di infezione da virus Nipah in India: per l'OMS è tra le 8 malattie emergenti più pericolose al mondo
Il Ministro della Salute dello Stato del Kerala, nel sud dell’India, ha confermato un caso di infezione da virus Nipah che l’OMS considera tra le 8 malattie emergenti più pericolose al mondo.
La paziente colpita è una studentessa di 23 anni, ricoverata al Collegio Medico Kalamassery: in isolamento altre 4 persone, due infermiere che l’hanno curata, un familiare, e un amico della ragazza.
Le autorità sanitarie hanno reso noto di avere costituito una squadra di esperti e una task-force per monitorare la situazione.
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http://www.meteoweb.eu/2019/06/india-co ... a/1270044/
05/06/2019, 07:35
05/06/2019, 19:29
05/06/2019, 19:51
25/07/2019, 22:27
La peste suina africana è sbarcata in Europa: messe in atto le prime misure per l’abbattimento dei capi
Il primo caso di peste suina africana (Asf) in Slovacchia è stato diagnosticato nel villaggio di Strazne, nel distretto orientale di Trebisov
Il primo caso di peste suina africana (Asf) in Slovacchia è stato diagnosticato nel villaggio di Strazne, nel distretto orientale di Trebisov, non lontano dal confine con l’Ungheria. E’ quanto riportato dal quotidiano “Sme“. “I test di laboratorio sul materiale biologico hanno confermato che si tratta di Asf“, ha dichiarato Daniel Hrezik, membro dell’ufficio stampa del ministero dell’Agricoltura. La Slovacchia ha già informato le autorità europee dell’accaduto. Le cliniche veterinarie dell’area hanno già attuato una serie di misure in linea con quanto previsto dalla legge, in particolare l’abbattimento dei capi di bestiame gravidi. Sono state individuate una zona di protezione con un raggio di 3 chilometri dall’allevamento incriminato e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 chilometri. “Gli allevatori in quest’area riceveranno ulteriori interventi veterinari per fermare il contagio“, ha detto Hrezik. Sebbene l’Asf non sia trasmissibile all’uomo, rimane una malattia molto dannosa per gli allevamenti suini. Il tasso di decessi tra gli animali infetti è superiore al 95% e al momento non esiste una cura.
Candida auris, il fungo resistente al caldo è minaccia globale
Potrebbero essere i cambiamenti climatici ad aver facilitato la diffusione di un fungo altamente patogeno e resistente ai farmaci, la Candida auris, su cui oggi, ultimo in ordine di tempo, è stato il Canada a lanciare un allarme. A studiare il comportamento del fungo sono stati gli esperti guidati da Arturo Casadevall alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora (Usa), che hanno pubblicato una ricerca sulla rivista 'mBio'.
Il team ha messo a confronto in laboratorio C. auris con alcuni dei suoi più stretti 'parenti' per verificare la loro resistenza nei confronti delle alte temperature. Già, perché la temperatura del nostro corpo, circa 37° C, è ciò che annienta la diffusione di molte delle infezioni micotiche: ma il genoma di questa forma di Candida ha mostrato un'alta adattabilità al caldo. "La preoccupazione è che il Pianeta diventa sempre più caldo e molti di questi funghi che ora non si adattano alle alte temperature potrebbero iniziare a farlo, per sopravvivere, diventando una minaccia seria per la salute pubblica".
La Candida auris, praticamente sconosciuta fino al 2009, negli ultimi 10 anni ha fatto registrare diversi focolai di infezione negli ospedali e nelle strutture di lungodegenza in tutto il mondo, principalmente tra i pazienti con sistema immunitario indebolito, come le persone sottoposte a chemioterapia o chirurgia, ma anche fra coloro che ricevono altri tipi di farmaci per via endovenosa. In Canada si sono registrati 20 casi di C. auris dal 2012 a giugno 2019, ha reso noto la Public Health Agency of Canada. "Finora la C. auris era rimasta relativamente rara", ha affermato Isaac Bogoch, medico di malattie infettive al Toronto General Hospital. Ma questo fungo, che può causare infezioni del sangue, delle ferite e delle orecchie, ha tre caratteristiche principali che lo rendono particolarmente preoccupante: è difficile da identificare, è difficile da trattare con successo quando invade il flusso sanguigno ed è spesso resistente a una o più classi di farmaci antimicotici a cui i medici si rivolgono per primi".
26/07/2019, 10:55
26/07/2019, 13:37
26/07/2019, 13:44
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