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Re: La guerra in Siria

24/05/2019, 15:46

solo i bovini possono credere a queste idiozie, e nel forum ne abbiamo qualche esempio d'accademia ^_^

Re: La guerra in Siria

04/06/2019, 09:40

FOTO. L' esercito siriano trova quattro tonnellate di esplosivo C-4, di fabbricazione statunitense, in dotazione all'ISIS


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Le autorità siriane hanno trovato 4 tonnellate di esplosivo C-4, lasciate dai gruppi terroristici nel bacino di al-Yarmouk nella campagna a sud di Daraa.
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Una fonte presso le autorità siriane ha riferito al reporter di SANA che durante le operazioni per mettere in sicurezza le aree liberate dalla presenza dei terroristi, l'esercito siriano ha trovato nascondigli sotterranei contenenti quattro tonnellate di esploisivo C-4 fabbricato negli Stati Uniti, inseriti in contenitori speciali nel bacino di al-Yarmouk attraverso la zona in cui i gruppi terroristici collegati all'ISIS-Daesh erano posizionati e sotto la supervisione di una sala operativa gestita dall'intelligence occidentale.

La fonte ha aggiunto che "una tale quantità di materiale esplosivo viene solitamente trasferita e consegnata tra gli eserciti dei paesi attraverso contratti e accordi.

La fonte ha spiegato, inoltre, che tali materiali per essere in possesso di organizzazioni terroristiche sono una chiara prova del sostegno ricevuto dai paesi che sostengono il terrorismo, in cima al quale ci sono gli Stati Uniti, e riflette lo scenario e le dimensioni della distruzione pianificata dai nemici della Siria.


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Re: La guerra in Siria

04/06/2019, 15:18

Scusate ma io vedo solo dei pacchetti di plastica. Cosa prova che sono fabbricati in Usa e che contengono esplosivo?

Re: La guerra in Siria

04/06/2019, 15:26

ArTisAll ha scritto:FOTO. L' esercito siriano trova quattro tonnellate di esplosivo C-4, di fabbricazione statunitense, in dotazione all'ISIS


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Le autorità siriane hanno trovato 4 tonnellate di esplosivo C-4, lasciate dai gruppi terroristici nel bacino di al-Yarmouk nella campagna a sud di Daraa.
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Una fonte presso le autorità siriane ha riferito al reporter di SANA che durante le operazioni per mettere in sicurezza le aree liberate dalla presenza dei terroristi, l'esercito siriano ha trovato nascondigli sotterranei contenenti quattro tonnellate di esploisivo C-4 fabbricato negli Stati Uniti, inseriti in contenitori speciali nel bacino di al-Yarmouk attraverso la zona in cui i gruppi terroristici collegati all'ISIS-Daesh erano posizionati e sotto la supervisione di una sala operativa gestita dall'intelligence occidentale.

La fonte ha aggiunto che "una tale quantità di materiale esplosivo viene solitamente trasferita e consegnata tra gli eserciti dei paesi attraverso contratti e accordi.

La fonte ha spiegato, inoltre, che tali materiali per essere in possesso di organizzazioni terroristiche sono una chiara prova del sostegno ricevuto dai paesi che sostengono il terrorismo, in cima al quale ci sono gli Stati Uniti, e riflette lo scenario e le dimensioni della distruzione pianificata dai nemici della Siria.


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Sarà mica lo stesso USAto a Capaci per coprire Mr. Rockefeller quale referente americano di Cosa Nostra?

Re: La guerra in Siria

04/06/2019, 19:21

(Poi dicono che noi "beviamo" tutto ...) [:246]

Re: La guerra in Siria

05/06/2019, 00:54

Guarda su youtube.com


Guarda su youtube.com

Re: La guerra in Siria

06/06/2019, 06:30

alcar ha scritto:
Guarda su youtube.com


Guarda su youtube.com



Ai video che hai riportato, agggiungo:

VIDEO. Nuovo sequestro di armi fabbricati in Usa e Israele ai famigerati "ribelli"


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I militari siriani hanno sequestrato una grande quantità di armi che sono state abbandonate dalle forze "ribelli" nella parte meridionale della Siria durante il fine settimana.
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Secondo l'agenzia di stampa araba siriana (SANA), le forze armate siriane hanno sequestrato il deposito di armi all'interno delle aree precedentemente controllate dal Free Syrian Army (FSA) e dai loro alleati nel Governatorato di Dara'a.

Secondo quanto riferito, l'esercito siriano ha sequestrato un gran numero di missili TOW fabbricati negli Stati Uniti, insieme a una varietà di mitragliatrici e ordigni esplosivi di fabbricazione israeliana.

Oltre a scovare questo deposito nel sud della Siria, l'esercito siriano ha anche scoperto un magazzino di armi nella campagna settentrionale di Homs.
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Ovviamente i soliti (bovini? Eh si, proprio loro), diranno che è tutta una bufala. Immagine

Re: La guerra in Siria

06/06/2019, 13:49

la nuova versione di COD: MOdern Warfare dalle prime anticipazioni pare sia ambientato in Siria; la prima scena del gioco riprende il PRESUNTO ATTACCO con armi chimiche fatte da ASSAD ai danni della popolazione civile con tanto di Caschi bianchi all'opera. Si propaganda quel che si può ma se sono arrivati a dover usare i videogames secondo me stanno abbastanza alla frutta, anche perchè non c'è un solo giocatore, me compreso, a cui interessi minimamente la TRAMA di COD; COD si compra per giocare on-line tutti contro tutti ^_^.

Re: La guerra in Siria

07/06/2019, 19:35

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E tutti trassero un sospiro di sollievo: una Bomba in meno in mano ad un matto ... [;)]

Re: La guerra in Siria

07/06/2019, 22:06

Ufologo 555 ha scritto:(Poi dicono che noi "beviamo" tutto ...) [:246]

Almeno io bevo solo Barbera, Chianti e Barolo [:297]

Re: La guerra in Siria

07/06/2019, 23:20

sottovento ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:(Poi dicono che noi "beviamo" tutto ...) [:246]

Almeno io bevo solo Barbera, Chianti e Barolo [:297]

C'è chi può............. [:302] [:302]

Re: La guerra in Siria

08/06/2019, 18:45

e poi si vedono i risultati!! [8D] [:246]

ciao
mauro

Re: La guerra in Siria

08/06/2019, 18:52

MaxpoweR ha scritto:la nuova versione di COD: MOdern Warfare dalle prime anticipazioni pare sia ambientato in Siria; la prima scena del gioco riprende il PRESUNTO ATTACCO con armi chimiche fatte da ASSAD ai danni della popolazione civile con tanto di Caschi bianchi all'opera. Si propaganda quel che si può ma se sono arrivati a dover usare i videogames secondo me stanno abbastanza alla frutta, anche perchè non c'è un solo giocatore, me compreso, a cui interessi minimamente la TRAMA di COD; COD si compra per giocare on-line tutti contro tutti ^_^.


[:302] [:264]

Re: La guerra in Siria

10/06/2019, 07:42

Gli USA cercano di convincere la Germania a mantenere aerei e soldati in Siria


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Gli aerei e i soldati della Germania, che ora sono in Giordania, hanno iniziato a prepararsi per lasciare il Medio Oriente. Tuttavia, Washington ha cercato di persuadere Berlino a mantenere questi aerei nella regione. Perché ne hanno bisogno?
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Gli Stati Uniti stanno spingendo il governo tedesco ad estendere la missione della sua Air Force in Siria e Iraq nella speranza che i suoi aerei possano aiutare a proteggere i soldati americani schierati nella regione. Nel nord della Siria sono necessari aeromobili tedeschi Tornado con le loro capacità di effettuare operazioni di ricognizione, riporta la rivista Spiegel.

I media tedeschi citano una lettera confidenziale inviata dal capo del Comando centrale degli Stati Uniti, Kenneth McKenzie, all'ispettorato delle forze armate della Germania. Secondo il generale statunitense, le operazioni svolte da aerei tedeschi e relative alla sorveglianza aerea e al rifornimento di carburante hanno svolto un ruolo chiave nell'indebolimento dell'ISIS-Daesh.
"Pertanto, chiedo rispettosamente il vostro sostegno alla fornitura di voli di sorveglianza, rifornimento di carburante e addestramento delle truppe in Iraq", recita la lettera, citata da Spiegel.

Secondo il quotidiano, questa lettera mette sotto pressione il governo tedesco per estendere il mandato dell'operazione denominata Camp Sonic che scade nell'ottobre 2019.
I negoziati segreti tra Germania e Stati Uniti sono durati per mesi. Berlino ha indicato di essere pronta a partecipare al mantenimento della sicurezza nell'area situata nel nord della Siria.
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Fonte

Re: La guerra in Siria

21/06/2019, 19:44

QUANDO PARLO DI ... SCACCHIERE INTERNAZIONALE ...! [;)]


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21 giugno 2019

La guerra in Siria non è finita. E tutto quello che accade in Medio Oriente può inevitabilmente colpire uno dei conflitti più sanguinosi e complessi degli ultimi anni.

Sono passati otto anni da quando le prime ribellioni hanno iniziato a interessare il territorio siriano. E il conflitto, pur se diminuito di intensità, non sembra essere destinato a finire nel breve termine, complice una situazione internazionale che non permette sensibili passi i avanti. Il Medio Oriente è in costante ebollizione, la tensione nel Golfo Persico è alle stelle, lo scontro fra Mosca e Washington non accenna a fermarsi. E tutto questo implica che la Siria, laboratorio perfetto di questa guerra mondiale permanente e a bassa intensità, non possa pacificarsi.

Ma qualcosa sta cambiando. La vittoria di Bashar al Assad sembra ormai assodata così come la presenza militare russa nel territorio siriano. Dall’altro lato, i raid israeliani continuano più o meno sotto traccia per colpire gli obiettivi ritenuti appartenenti all’Iran, gli Stati Uniti annunciano ritiri che però avvengono con tempistiche molto dilatate. La Turchia continua la sua politica di espansione nel nord in funzione anti curda. E nel frattempo, le potenze arabe sembrano avere accettato il fatto che il leader siriano rimanga al potere a Damasco pur non avendo del tutto abdicato a un ruolo nella futura transizione.

In questa continua tensione geopolitica, il 24 giugno potrebbe rappresentare un giro di boa non indifferente. I tre consiglieri per la sicurezza nazionale di Israele, Russia e Stati Uniti, rispettivamente Meir Ben-Shabbat, Nikolai Patrushev e John Bolton si incontreranno a Gerusalemme per un primo incontro trilaterale che riguarderà, tra le altre cose, anche il ruolo dell’Iran in Siria. L’incontro avverrà praticamente in concomitanza con il vertice “Peace for Prosperity” di Manama, in Bahrein, in cui si parlerà anche del piano di pace fra israeliani e palestinesi oltre che dell’allineamento fra lo Stato ebraico e i Paesi arabi, sempre più alleati del governo israeliano in Medio Oriente. E il fatto che questi due incontri avvengano durante la crisi del Golfo Persico successiva all’attacco alle petroliere nel Golfo dell’Oman, dà la cifra dell’importanza di questo vertice.

Un incontro non solo unico, ma che mostra anche il fatto che tra Israele, Russia e Stati Uniti il dialogo continui a essere costante, e che se l’Iran è considerato l’obiettivo numero uno della strategia americana e israeliana nella regione, non lo è né la Siria di Assad né tantomeno la Russia di Vladimir Putin, che anzi ha intessuto ottimi rapporti con tutti gli attori regionali e che con l’America di Trump ha mostrato di voler dialogare proprio per evitare che l’escalation in Medio Oriente potesse colpire la sua strategia. Una strategia che continua ad andare avanti, come dimostrato sia dal traffico di navi russe che passano il Bosforo per dirigersi verso il porto di Tartous, sia dagli aerei che partono alla volta di Hmeimim dalle basi russe, sia dai raid dell’aviazione contro Idlib e le postazioni jihadiste. Nel frattempo, il Cremlino si trova coinvolto nelle difficilissime trattative con Recep Tayyip Erdogan per il nord della Siria e gli S-400 ma soprattutto dialoga con l’Iran, con Putin che si è trasformato nel grande mediatore tra i vari attori in campo a Damasco.

Per Putin la partita è estremamente complessa. Riuscire a limitare l’Iran pur rimanendone unico partner è un gioco complicato al pari di riuscire a limitare Israele rimanendo interlocutore fondamentale. L’incontro di Gerusalemme, in questo senso, rappresenta un trilaterale particolarmente interessante. E le letture sono molteplici. È un vertice in cui Mosca cercherà di imporre il suo piano per la Siria emarginando l’Iran? Questa è la prima lettura ed è confermata dal fatto che il Cremlino non abbia interesse a trasformare Damasco nel “cortile” di Teheran. In questo senso, non vanno sottovalutate le voci su un possibile accordo tra Israele e Russia per portare le milizie filo-iraniane lontane dal Paese. La seconda lettura, invece, è che Patrushev rappresenterà anche gli interessi iraniani, visto che Teheran non è inserita nel tavolo del dialogo con Israele e Stati Uniti pur essendo il vero rivale della campagna di Benjamin Netanyahu e delle varie amministrazioni americane. Il vuoto rappresentato dall’assenza di un uomo di Teheran, potrebbe quindi essere colmata dalla presenza russa. Con un’ipotesi: che questo accordo possa significare la conferma che per Putin la Siria conta più di tutto. E probabilmente, per il riconoscimento definitivo del governo siriano e della presenza russa, sarà necessario passare da questo vertice di Gerusalemme in cui gli Stati Uniti e Israele saranno disposti a concedere la legittimazione a Damasco in cambio di qualcosa. Forse proprio quell’Iran che, con la crisi delle petroliere, ora è di nuovo nel mirino.

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