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Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 14:15

TheApologist ha scritto:Eh, il caldo a 20mila metri di quota è una brutta bestia...

Ma poi non fai altro che esaltare la potenza militare degli Usa uber alles... E adesso vieni a dirci che gli si è guastato il drone?

Ho detto che può essere una delle cause quando un aeromobile a controllo remoto fa fuori controllo.

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 14:17

Wolframio ha scritto:Lo scramble lo si fà in tempi normali di pace, non quando sono in corso tensioni e minacce. Se il drone era in missione per sganciare una bomba sul territorio iraniano, prima che arrivavano i caccia per la ricognizione, avrebbe gia sganciato in barba al tuo protocollo.

Sullo SCRAMBLE ti ha già risposto in modo esaustivo Massimo555, io alle tue considerazioni aggiungo soltanto una cosa e cioè che se quel drone Usa fosse stato li per sganciare una bomba ciò sarebbe stato un deliberato ATTO DI GUERRA da parte degli Usa e quindi a quel punto l'Iran avrebbe avuto tutti i diritti di rispondere nei modi che reputava più consoni.

Nb: volendo poi essere precisi quel drone abbattuto era un RQ-4 "Global Hawk" che è un drone esclusivamente da ricognizione e non da attacco https://www.wired.com/story/iran-global ... veillance/

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 14:22

Evidentemente gli iraniani hanno voluto "mandare un messaggio".

Il punto è che non esistono droni iraniani che si aggirano al confine tra Stati Uniti e Messico (o Canada).
Sarebbe una PROVOCAZIONE, giusto?
Provate a INVERTIRE i ruoli, ogni tanto...

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 14:48

Aspetto il giorno in cui ola contraerea californiana abbatterà un Drone iraniano e ciò darà all'IRAN la scusa per dichiarare guerra agli USA. Guarda caso sono sempre i mezzi americani che scassano il cavolo in giro per il mondo a spiare e sobillare. Poi si lamentano se glieli tirano giù. Dovrebbe essere uno sport nazionale abbattere i mezzi di sti terroristi.

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 15:11

Immagine
24 giugno 2019

150 morti sarebbero stati una conseguenza “sproporzionata” rispetto a un drone abbattuto. “Gli Stati Uniti non vogliono la guerra con l’Iran”. E infine, come rivelato dal Wall Street Journal, quella confidenza rivolta a uno dei più stretti collaboratori riguardo ai vertici del consiglio per la Sicurezza nazionale: “Questa gente vuole spingerci in guerra, è disgustoso”. Basterebbero queste frasi per far ricredere il mondo dei benpensanti su Donald Trump, che da subito è stato etichettato come un presidente che avrebbe portato il mondo sull’orlo della guerra. Per adesso, invece, tutto sembra dire il contrario. Sia chiaro: gli Stati Uniti non sono Trump e lo Stato profondo, Cia, Pentagono e grandi apparati industriali sono da sempre attori fondamentali sul palcoscenico internazionale. Ma intanto dalla Casa Bianca non è arrivato alcun ordine di attacco nei confronti dell’Iran. E per questo motivo, il mondo non può che ringraziare il leader repubblicano. A prescindere dall’idea che si possa avere sui metodi, gli scopi e l’uomo Trump.

Per ora, quello che sta uscendo fuori da questa escalation nel Golfo Persico è che Trump non vuole un conflitto. I suoi sostenitori lo considerano come il frutto del suo libro: “The Art of the Deal”. Nel testo, il presidente Usa, a quel tempo soltanto un affarista, parlava di come negoziare con il rivale a volte anche alzando terribilmente la posta in gioco o minacciando di abbandonare la trattativa. Altri, i suoi detrattori, considerano invece questa strategia del tutto errata, poiché dimostrerebbe una pericolosa ambiguità che gli Stati Uniti non possono permettersi, oltre che un’eccessiva personalizzazione della politica estera americana. La verità è probabilmente è nel mezzo. Ma quello che è altrettanto vero è che, dopo anni di mandato presidenziale, Trump non ha portato il mondo nell’abisso della guerra: almeno fino a questo momento.

Forse è proprio questa semplicità (e rudezza) del metodo Trump a lasciare interdetti molti analisti. Tuttavia è anche fin troppo facile capire che i suoi critici più feroci dovranno convenire su un punto. Mentre il suo predecessore che ha vinto il premio Nobel per la Pace (Barack Obama) ha scatenato la rivolte in Medio Oriente e Nord Africa, devastato interi Paesi, condotto a rivoluzioni colorate che hanno insanguinato intere regioni e lasciato il mondo in una guerra perenne – in questo coadiuvato dalla rivale di The Donald alle presidenziali, Hillary Clinton -, Trump ha fatto di tutto per trovare un accordo anche facendo avvicinare il mondo a una guerra. E se è vero che l’accordo sul programma nucleare iraniano l’ha voluto Barack Obama, è anche vero che è sotto lo stesso Obama che la guerra in Siria prima e in Yemen poi hanno di fatto avviato l’assedio nei confronti di Teheran. Così come è altrettanto vero che è stata proprio la coppia Obama-Clinton a sì evitare le sanzioni all’Iran, ma a fare di tutto per incendiare il Medio Oriente in cui tutte le guerre rappresentano proxy war fra Iran e alleati degli Stati Uniti.

La realtà è che Trump, in questo consigliato dal Pentagono, il conflitto non vuole scatenarlo. Sa che l’Iran è un avversario molo più potente di quanto si possa credere e soprattutto è perfettamente consapevole che il suo elettorato non vuole una nuova avventura a migliaia di chilometri dal proprio confine. Per la maggior parte dei suoi elettori, l’Iran può anche considerarsi un nemico: ma quello che conta per l’America profonda è altro. E The Donald non vuole mandare i suoi soldati a morire nel Golfo Persico, tanto +è vero che di quei mille uomini inviati nell’area nei giorni scorsi, dopo l’attacco alle petroliere nel Golfo dell’Oman, la maggior parte è composta da addetti ai sistemi missilistici e di deterrenza. E già in questo si comprende quale sia la strategia della Casa Bianca: massima pressione sugli ayatollah ma senza sparare un colpo, senza mettere a rischio vite innocenti, e senza vedere naufragare gli Stati Uniti una guerra che potrebbe trasformarsi in un inferno. C’è chi la chiama ambiguità, chi realismo chi frutto di una strategia precisa del Pentagono preoccupato da un conflitto che potrebbe effettivamente essere devastante. Difficile dirlo: intanto guardiamo ai fatti. Per adesso Trump, dipinto come il male del mondo, è l’unico ai vertici Usa insieme ai militari a voler evitare una guerra. La domanda è se resisterà ai falchi e a quell’élite incensata dai media mainstream che però in guerra l’America l’ha portata.
https://it.insideover.com/politica/trum ... e_redirect

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 15:28

sottovento ha scritto:
Wolframio ha scritto:L'Iran è l'Iran ed il drone americano non poteva essere fuori rotta per sbaglio

Tu non hai idea di quanti scherzi che fanno i circuiti elettronici col caldo, ergo si, quel drone potrebbe benissimo (involontariamente) essere andato fuori rotta e un paese meno aggressivo e guerrafondaio non lo avrebbe abbattuto ma avrebbe contattato l'Ambasciata Americana e chiesto conto dell'invasione di campo o a mali estremi avrebbe fatto decollare due caccia in SCRAMBLE e fatti affiancare al drone. A quel punto se gli Usa ne avevano il controllo quel drone avrebbe fatto subito retro front.

Insomma, se vuoi evitare uno scontro ci sono tanti modi per farlo e loro non lo hanno fatto.



mmmh mica solo i circuiti elettronici...maaa secondo te anche il trasporto con "i 35 fessi" che dovevano rimanerci ha perso la rotta?!? magari tra poco ci dici che andava dietro al drone!?!... [:297] [:305]

[:295]

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 15:34

TheApologist ha scritto:Evidentemente gli iraniani hanno voluto "mandare un messaggio".

Il punto è che non esistono droni iraniani che si aggirano al confine tra Stati Uniti e Messico (o Canada).
Sarebbe una PROVOCAZIONE, giusto?
Provate a INVERTIRE i ruoli, ogni tanto...

In teoria la tua sarebbe una giusta ed attenta critica ma nei fatti devo farti osservare che al confine fra Stati Uniti e Messico nessuno attacca le petroliere!

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 15:37

MaxpoweR ha scritto:Guarda caso sono sempre i mezzi americani che scassano il cavolo in giro per il mondo a spiare e sobillare. Poi si lamentano se glieli tirano giù. Dovrebbe essere uno sport nazionale abbattere i mezzi di sti terroristi.

Guarda, se si dovesse dichiarar guerra per ogni sconfinamento o spiata che dir si voglia il mondo sarebbe già finito da un pezzo!

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 15:37

sottovento ha scritto:
TheApologist ha scritto:Evidentemente gli iraniani hanno voluto "mandare un messaggio".

Il punto è che non esistono droni iraniani che si aggirano al confine tra Stati Uniti e Messico (o Canada).
Sarebbe una PROVOCAZIONE, giusto?
Provate a INVERTIRE i ruoli, ogni tanto...

In teoria la tua sarebbe una giusta ed attenta critica ma nei fatti devo farti osservare che al confine fra Stati Uniti e Messico nessuno attacca le petroliere!

Perchè non c'è Israele n'e l'Arabia Saudita!. [:246]

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 15:38

FABIOSKY63 ha scritto:mmmh mica solo i circuiti elettronici...maaa secondo te anche il trasporto con "i 35 fessi" che dovevano rimanerci ha perso la rotta?!? magari tra poco ci dici che andava dietro al drone!?!... [:297] [:305] [:295]

Che vuoi che ti dica, magari era li per recuperarlo [:297]

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 20:11

sottovento ha scritto:
Wolframio ha scritto:Lo scramble lo si fà in tempi normali di pace, non quando sono in corso tensioni e minacce. Se il drone era in missione per sganciare una bomba sul territorio iraniano, prima che arrivavano i caccia per la ricognizione, avrebbe gia sganciato in barba al tuo protocollo.

Sullo SCRAMBLE ti ha già risposto in modo esaustivo Massimo555, io alle tue considerazioni aggiungo soltanto una cosa e cioè che se quel drone Usa fosse stato li per sganciare una bomba ciò sarebbe stato un deliberato ATTO DI GUERRA da parte degli Usa e quindi a quel punto l'Iran avrebbe avuto tutti i diritti di rispondere nei modi che reputava più consoni.

Nb: volendo poi essere precisi quel drone abbattuto era un RQ-4 "Global Hawk" che è un drone esclusivamente da ricognizione e non da attacco https://www.wired.com/story/iran-global ... veillance/


Ma chissenefrega, quel drone non era di certo li per seguire un banco di tonni o di merluzzi.
Se non è concepito per l'attacco diretto, il suo scopo è quello di individuare e fornire coordinate di obbiettivi da bombardare.
Inutile girare la frittata, quel drone non doveva essere li e bene han fatto a tirarlo giu senza perdere tempo in scramble, tweet, telefonate e baggianate varie.

Sullo scramble ho già risposto io ad Ufologo. L'Iran di fatto non ha applicato gli standard di procedura dettate dal nemico e bene ha fatto.

Re: Ora tocca all'Iran...

24/06/2019, 21:11

L'Iran è fatto da tante brave persone, alcune fortunatamente le ho conosciute personalmente, MA tra politici di mer.da ed altrettanti "preti", della stessa sostanza, ...

Re: Ora tocca all'Iran...

25/06/2019, 11:21

ORSOGRIGIO ha scritto:L'Iran è fatto da tante brave persone, alcune fortunatamente le ho conosciute personalmente, MA tra politici di mer.da ed altrettanti "preti", della stessa sostanza, ...



Vero; ma anche in altri Paesi. E' sempre chi ha il POTERE che rovina tutto! [:(!]

Re: Ora tocca all'Iran...

25/06/2019, 11:25

Perchè era meglio quando avevano lo Scià?, che poche persone avevano tutto e il rimanente 80 % facevano la fame?. L'Iran stà diventando una potenza da quando ha buttato fuori il Re e cambiato Sistema. [:D]

Re: Ora tocca all'Iran...

25/06/2019, 12:11

https://www.huffingtonpost.it/entry/ira ... 375f52771a

Iran su tutte le furie: "Trump afflitto da ritardo mentale. Chiusa per sempre la via diplomatica"
Teheran risponde alla decisione della Casa Bianca di sanzionare direttamente la Guida suprema e il ministro degli Esteri: "I vostri appelli a negoziare sono una bugia"

HuffPost
Iran su tutte le furie:

La decisione del presidente Usa Donald Trump di sanzionare direttamente la Guida suprema della Repubblica islamica dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, fa infuriare Teheran. I toni sono apocalittici, con l’Iran che dichiara “chiusa per sempre” la via diplomatica con una Casa Bianca “afflitta da ritardo mentale” (cit. il presidente iraniano Hassan Rohani).

“Imporre sanzioni sterili contro la Guida suprema dell’Iran (l’ayatollah Ali Khamenei) e il capo della diplomazia iraniana (Mohammad Javad Zarif) significa la chiusura in modo permanente della via della diplomazia con l’amministrazione Trump”, ha scritto su Twitter il portavoce del mistero degli Esteri di Teheran, Abbas Mousavi.


L’amministrazione Trump sta distruggendo tutti i meccanismi internazionali stabiliti per mantenere il mondo in pace e sicurezza”, ha aggiunto il portavoce.
Le annunciate sanzioni a Zarif giungeranno peraltro alla vigilia di una sua visita programmata negli Usa tra due settimane.

“Mentre fate appelli ai negoziati, cercate di sanzionare il ministro degli Esteri? È evidente che state mentendo” sulla vostra intenzione di trattare con l’Iran, ha commentato il presidente Rohani in un incontro con i suoi ministri in diretta tv.

Rohani ha inoltre definito le nuove sanzioni americane “oltraggiose e stupide”, dicendo di considerarle come la prova del “chiaro fallimento” dell’amministrazione Trump, anche perché la Guida Suprema di Teheran non ha beni all’estero da poter congelare.


"...by Enrichetto dal ciuffettino..."

tutta farina del suo sacco?!?...e mi sembra evidente la provocazione al limite! cui prodest?!?... [:305]

da ragionarci giovini! èh! o hai l'Alzheimer o stai elucubrando di fino!.. [:246]

[:295]
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