08/11/2019, 13:19
Dai diamanti in Tanzania ai bond di Arcelor Mittal.
Salvini che si dice, a parole, contro l’Europa delle banche, dovrebbe spiegarci perché il suo partito avrebbe investito, a scopo di lucro, 300 mila euro in obbligazioni dell’azienda franco-indiana che ha acquistato l’Ilva e che ora minaccia di recedere, unilateralmente, dal contratto firmato con lo Stato.
Infatti, quella stessa Lega, a parole sovranista, che chiede di reintrodurre l’immunità penale per Arcelor Mittal, secondo diversi organi di stampa, avrebbe investito 300 mila euro proprio in un bond corporate di Arcelor Mittal. Cioè dice di essere dalla parte dei cittadini, dei lavoratori, contro i poteri forti, ma investe soldi in obbligazioni di multinazionali straniere.
Da “prima gli italiani!” a “prima i franco-indiani”, in questo caso. A parole fa finta di combattere l’Europa “serva di banche e multinazionali”, salvo poi schierarsi sempre dalla parte di quest’ultime. È forse per questo che la Lega, invece di prendersela con la multinazionale franco-indiana, e difendere i lavoratori come sta facendo l’esecutivo, si è scagliata contro il Governo? Salvini scappa e non risponde, come sempre, come ieri mattina, a precisa domanda, dice di chiedere all’amministratore della Lega su questi investimenti. Quindi investono a sua insaputa i soldi del partito?
È chiaro, quindi, il motivo per cui l’ex sottosegretario leghista al Mise, Edoardo Rixi, dimessosi per lo scandalo delle spese pazze in Liguria, si spendesse così tanto per Arcelor. Ed è curioso che Arcelor, a luglio del 2018, assunse come capo comunicazione proprio l’ex portavoce di un leghista d’annata, Roberto Maroni. Insomma fra l’azienda franco-indiana e la Lega ci sono molti rapporti e molti contatti. E chissà cosa avrà detto loro Salvini, da vicepremier, quando ha incontrato i vertici di Arcelor Mittal. Forse si è passati da prima i lavoratori a prima gli investimenti, quelli del partito verde.
Ma la domanda è: ritenete normale che la Lega, come emerge dalle inchieste, investa soldi pubblici (ricordate i famosi 49 milioni di rimborsi elettorali con i quali acquistarono diamanti in Tanzania), non solo su obbligazioni Arcelor Mittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali, come l’americana General Electric, la spagnola Gas Natural, le italiane Mediobanca, Enel, Telecom e Intesa Sanpaolo?
Non c’è un macroscopico conflitto d’interessi se parliamo di un partito che è in Parlamento e che dovrebbe tutelare gli interessi degli italiani?
FontE: https://www.ilblogdellestelle.it/2019/11/dai-diamanti-ai-bond-di-arcelor-mittal-per-la-lega-primalemultinazionali.html
08/11/2019, 13:51
09/11/2019, 10:35
09/11/2019, 12:00
09/11/2019, 12:08
Ex Ilva, chi può comprarla?
09/11/2019, 12:24
09/11/2019, 13:03
sottovento ha scritto:Ex Ilva, chi può comprarla?
09/11/2019, 13:35
Soldi e partiti sono un binomio micidiale che ha segnato le peggiori pagine della storia della nostra Repubblica.
Un “vizietto” che i partiti non hanno mai abbandonato, nonostante le stangate arrivate in diverse fasi della storia d’Italia. Senza tornare ai tempi di “mani pulite”, basta guardare all’ultimo lustro in cui i partiti si sono mossi come della holding, società a scopo di lucro che hanno investito in immobili, finanza, perfino pietre preziose. E a farne le spese, alla fine, sono i cittadini, perché tutto a inizio dai fondi pubblici.
Da ultimo sul caso “Moscopoli” da Salvini ancora nessun segnale di vita. Il suo quasi omonimo Savoini improvvisamente diventa uno sconosciuto, uno incontrato per caso, ma che si spendeva il suo nome in operazioni che sembrano avere certamente delle ombre, altrimenti la magistratura non starebbe indagando. Ma, a parte qualche battuta da (ultima) spiaggia, a tutte le legittime domande che sono emerse in questi mesi il “Capitano coraggioso” ha replicato battendo in ritirata, omettendo, dando risposte a mezza bocca.
Gli sono state chieste risposte in una sede quanto mai opportuna quale quella del Parlamento italiano quando era ministro, ma lui non si è neanche presentato come sarebbe stato suo dovere, figuriamoci ora. Eppure continuano a venire fuori questioni legate a denaro e partiti, ultima l’acquisto di un bond di 300 mila euro di Arcelor Mittal. Ma cosa diavolo c’entra un partito con i bond? La Costituzione ci dice che “tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Concorrere alla politica nazionale, non alla finanza internazionale.
Per cui ben venga il disegno di legge d’istituzione di una Commissione d’inchiesta su “Moscopoli” ma facciamo anche di più, guardiamo a tutti i fondi di tutti i partiti. In questo modo non solo toglieremo qualunque alibi alla Lega, ma daremo dimostrazione ai cittadini italiani che i partiti non hanno paura di farsi guardare nelle tasche e che rispettano il principio di trasparenza.
Chi non ha fatto nulla di male, non ha nulla da temere.
Fonte: https://www.ilblogdellestelle.it/2019/11/trasparenza-sul-vizietto-dei-partiti.html
09/11/2019, 15:19
IL GESTO DI VERITÀ DI GIUSEPPE CONTE MERITA RISPETTO
di: ANTONIO PADELLARO
da: Il Fatto Quotidiano di sabato 9 novembre 2019
Ci vuole del fegato per affrontare una folla esasperata di operai che ti circondano, ti strattonano, ti insultano, ti scaricano addosso tutte le colpe, anche quelle di chi ha le colpe ma lì non c’è, non si è fatto vedere.
Niente auto sgommanti o riunioni riservate in prefettura per poi scappare via di corsa, tanto un titolo nei tg e sui giornali è comunque assicurato.
Nei tg vediamo invece un uomo, il presidente del Consiglio, un potente senza scorta e con il colletto della camicia slacciato, che risponde a brutto muso a un tipo col cappuccio che gli grida in faccia: “Sei un paraculo”.
Forse l’incappucciato si aspetta che il “paraculo” se la fili via con la coda tra le gambe (gliele ho cantate), ma la scena ha uno scarto improvviso perché il potente con la camicia slacciata lo affronta (“togliti il cappuccio”) e gli chiede ragione dell’insulto.
Sa di essere accerchiato da una pressione che è quella dei corpi agitati, ma anche della disperazione, dell’angoscia, della paura perché se finisce la fabbrica finisce tutto.
I toni si abbassano.
Se fossi un paraculo direi di avere in tasca la soluzione, spiega il potente e mostra la tasca vuota della giacca che è una dimostrazione di impotenza davanti alla complessità del problema. E anche di verità.
Per questo ho provato rispetto per Giuseppe Conte, ieri sera a Taranto, davanti ai cancelli dell’ex Ilva.
Ci ha messo la faccia.
09/11/2019, 21:07
09/11/2019, 21:43
VA A DIRLO A QUEGLI OLTRE 10MILA DIPENDENTI DI PEDALARE SENZA SELLINO!!!MaxpoweR ha scritto:la bicicletta l'avete voluta? Ed ora pedalare (rigorosamente senza sellino).
09/11/2019, 21:49
Aztlan ha scritto:Conte ha dimostrato coraggio, ma chi doveva essere lì era la Barbara LEZZI dei 5* che ha fatto l' emendamento ammazza-Ilva
solo per vendicarsi della mancata nomina a ministro...
LEI doveva essere presente lì a spiegare a quei lavoratori perchè ora rischiano di perdere il posto... che c'entra Salvini? E' all' opposizione!
sottovento ha scritto:VA A DIRLO A QUEGLI OLTRE 10MILA DIPENDENTI DI PEDALARE SENZA SELLINO!!!MaxpoweR ha scritto:la bicicletta l'avete voluta? Ed ora pedalare (rigorosamente senza sellino).
Nb: come immaginavo la mia domanda su dove ricollocare tutti quei dipendenti il caso di chiusura dello stabilimento è rimasta senza risposta (a parte le solite battute e slogan su bovini e specie similari).... deduco quindi che sia molto difficile dare delle risposte concrete ma al Governo ci siete voi altri e quindi tocca a voi risolvere questo problema.
09/11/2019, 22:09
MaxpoweR ha scritto:ti ho risposto: o si tyrovano un altro lavoro, o prendono i lredidto di cittadinanza oppure muoiono di fame.
09/11/2019, 22:45
09/11/2019, 23:12
Aztlan ha scritto:E il RdC da dove lo cavi fuori se nessuno lavora più e la moneta non ce la rifacciamo??
Quando la gran parte della manovra tasse e manette serve solo a coprire quella spesa, e ogni anno dobbiamo tagliare,
quanto pensate possa durare?? Per sempre???