12/05/2020, 13:14
Thethirdeye ha scritto:
Verifichiamo questa cosa please....
Coronavirus, la richiesta di Medici senza frontiere: no a brevetti su test e vaccini. E a me viene in mente Bennato
Sul vaccino la lezione più grande me l’ha ricordata Edoardo Bennato. Il perché, però, ve lo dico dopo.
Qualche giorno fa, nel corso della trasmissione Agorà, il presidente dell’Istituto ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’ di Milano, Silvio Garattini ha parlato di cosa dovrebbe accadere nel momento in cui ci sarà un vaccino contro il Covid-19.
“Se verrà realizzato negli Usa, ci si occuperà di darlo prima negli Usa” ha spiegato, sottolineando la necessità che arrivi ovunque. “Se necessario – ha detto – si potrebbe anche pensare ad abolire il brevetto per permettere a tutti di realizzarlo”. Che poi è una proposta avanzata nei giorni scorsi da diversi scienziati.
Qualche settimana fa l’organizzazione umanitaria Premio Nobel per la Pace, Medici senza Frontiere ha chiesto ai governi che non vengano depositati brevetti su farmaci, test diagnostici e vaccini utili per la risposta alla pandemia di Covid-19, ma che si adottino invece “misure alternative quali il controllo dei prezzi, al fine di garantire la disponibilità e la riduzione del costo dei prodotti, oltre che il salvataggio del maggior numero di vite umane”.
Di fatto, sarebbe un suicidio dal punto di vista della reputazione per un’azienda brevettare un vaccino e imporlo a prezzi alti. Gli Stati, poi, concorderanno l’eventuale prezzo con le aziende in grado di garantire la fornitura. Ma è interessante osservare cosa sta già accadendo intorno a noi.
Medici senza Frontiere segnalava i casi di Canada, Cile, Ecuador e Germania, dove sono stati presi provvedimenti “emettendo una licenza obbligatoria per farmaci, vaccini e altri strumenti medici destinati al trattamento del Covid-19” e ricordava che la casa farmaceutica Gilead aveva rinunciato alla designazione speciale di ‘farmaco orfano’ (anche se non si era ancora impegnata a non applicare i brevetti a livello globale) per il suo antivirale remdesivir, farmaco potenziale per il Covid-19, che le avrebbe consentito in via esclusiva di ricavare esorbitanti profitti dalla vendita.
Sempre se fosse stato efficace contro la pandemia, ma sappiamo come è finita, almeno per il momento. Il Financial Times ha, infatti, anticipato che la prima sperimentazione dell’antivirale in Cina si è rilevata un flop perché il farmaco “non ha migliorato le condizioni dei pazienti o ridotto la presenza del patogeno nel sangue”. Medici senza Frontiere ricordava anche il caso del produttore americano di test diagnostici Cepheid, definendolo “un altro esempio di come si può fare profitto speculando durante una pandemia”.
Appena ricevuta l’autorizzazione rilasciata dalla Fda per l’uso di un test rapido Covid-19 che fornisce risultati in 45 minuti, l’azienda ha annunciato che avrebbe fatto pagare 19,80 dollari per ogni singolo test nei paesi in via di sviluppo, compresi i paesi più poveri al mondo, dove le persone vivono con meno di due dollari al giorno. “Prezzi elevati e monopoli comporteranno il razionamento di medicinali, test e vaccini, e che ciò contribuirà solo a prolungare questa pandemia” la denuncia di Medici senza Frontiere.
E allora mi vengono in mente due storie italiane, una recentissima e una vecchia, come quelle che piacciono a me. La prima riguarda l’azienda farmaceutica statunitense Abbott, che ha vinto la gara bandita dal governo per la fornitura di test sierologici in Italia, offrendo gratuitamente 150mila kit e portando a casa la vittoria, contro ogni pronostico (in molti erano convinti che il bando fosse stato cucito su misura per la piemontese Diasorin).
Coronavirus, sarà la società Abbott a fornire i primi 150mila test sierologici al governo
Ma la vera sorpresa l’ha fatta la Abbott: appena il giorno dopo l’annuncio della vittoria della gara (su 72 partecipanti) che ha procurato all’azienda americana una notevole pubblicità, la multinazionale ha pensato bene di comunicare che entro maggio saranno pronti altri 4 milioni di test sierologici. Ma a pagamento. Una tempistica che pare abbia lasciato con l’amaro in bocca Palazzo Chigi.
E poi c’è l’altra storia, quella vecchia. Me l’ha ricordata Edoardo Bennato perché, in una trasmissione Rai la cui replica è andata in onda in questi giorni, ha dedicato una sua canzone meravigliosa, ‘L’isola che non c’è’ al virologo polacco Albert Bruce Sabin, naturalizzato statunitense. Fu lui a sviluppare il vaccino più diffuso al mondo contro la poliomielite, una malattia virale acuta molto contagiosa responsabile di migliaia di morti, soprattutto tra i bambini. Ne furono vaccinati milioni tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.
In Italia divenne obbligatorio nel 1966 e debellò la malattia. Sabin non brevettò mai il vaccino e rinunciò allo sfruttamento commerciale da parte dei colossi farmaceutici affinché il prezzo rimanesse basso. “Tanti insistevano che brevettassi il vaccino – raccontò – ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo”.
fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/27/coronavirus-la-richiesta-di-medici-senza-frontiere-no-a-brevetti-su-test-e-vaccini-e-a-me-viene-in-mente-bennato/5783153/
Coronavirus: G.Grillo (M5s), per emergenza rimuovere brevetti per accesso universale a vaccino e cure
Roma, 30 apr 17:55 - (Agenzia Nova) - Giulia Grillo, deputata del Movimento cinque stelle ed ex ministro della Salute, afferma: "L’accessibilità delle cure è uno dei pilastri per fronteggiare l’epidemia, e abbiamo il compito di agire tempestivamente per evitare che attorno a questo tema si generi confusione e, peggio ancora, speculazione. Per questo motivo - aggiunge la parlamentare in una nota - ho presentato un ordine del giorno per impegnare il governo ad adottare ogni iniziativa utile, anche di concerto con gli altri Paesi Ue, in merito alle licenze obbligatorie, per stabilire le condizioni di vendita del vaccino per il trattamento del Covid-19. L’odg, che mi auguro possa trovare sostegno unanime, arriverà in Aula la prossima settimana ed è la prima di una serie di iniziative che intendo portare avanti per raggiungere questo risultato. La rimozione dei brevetti e di altri ostacoli, infatti - osserva - è fondamentale per garantire che vi siano sufficienti fornitori a produrre e vendere questi prodotti a prezzi accessibili e in regime di libera concorrenza".
Grillo prosegue: "Con questo atto, raccolgo anche l’appello di Medici senza frontiere che esorta i governi a prepararsi a sospendere i brevetti, adottando misure alternative, quali il controllo dei prezzi per garantire la disponibilità e la riduzione del costo dei vaccini e delle altre cure, per consentire il salvataggio del maggior numero di vite umane. Prezzi elevati e monopoli comporterebbero come conseguenza diretta il razionamento di medicinali, test e vaccini, e ciò contribuirebbe solo al prolungamento della pandemia. Già da ministro - conclude la deputata - sostenni la risoluzione, poi approvata nel maggio 2019 dall’Organizzazione mondiale della sanità, sulla trasparenza dei prezzi dei farmaci promossa dall’Italia con il supporto di altri 22 Stati. Oggi, continuo portando avanti questa che reputo una battaglia di giustizia sociale". (Com) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
fonte: https://www.agenzianova.com/nazionale/0/2918537/2020-04-30/coronavirus-g-grillo-m5s-per-emergenza-rimuovere-brevetti-per-accesso-universale-a-vaccino-e-cure/linked
Giulia Grillo ha scritto:@GiuliaGrilloM5S
Nessuna speculazione sulla pelle della gente: ho chiesto che il vaccino contro il #covid-19 non sia coperto da brevetto. L’Ordine del Giorno per approvare la mi proposta sarà in discussione proprio questa settimana alla Camera. Mi aspetto unità su questo.
#Report @MSF_ITALIA
Fonte: https://twitter.com/GiuliaGrilloM5S/status/1259945826488647681
12/05/2020, 14:05
13/05/2020, 06:24
13/05/2020, 07:53
13/05/2020, 12:07
Perché la Lombardia non usa i test sierologici rapidi pungidito?
Costano un decimo dei test sierologici a prelievo e in 12 minuti ci dicono se abbiamo il virus. Perché la Regione Lombardia, contrariamente al resto d’Italia, non usa i test “pungidito” preferendo quelli a prelievo? Ci racconta tutto Gaetano Pecoraro
Da qualche giorno siamo entrati nella Fase 2 e ciò che conta adesso è acquisire più dati possibili, per isolare i positivi, trovare gli asintomatici, insomma tracciare l’andamento del virus. Lo si potrebbe fare per esempio con il test sierologico rapido, o pungidito, che si basa su una sola goccia di sangue prelevata con l’aiuto di un aghetto.
Gaetano Pecoraro si sottopone a questo test, che in quindici minuti rivela la sua negatività. E se molte regioni italiane sono partite con l’effettuare questi test a tappeto, la regione d’Europa più infettata, la Lombardia, ha scelto di non farlo. “La Lombardia ha bloccato fin dall’inizio questo tipo di attività”, sostiene Salvatore De Rosa, dirigente di Technogenetics, l’azienda che li propone e presso la quale effettuiamo il test rapido pungidito.
La Regione lo ha fatto a fine marzo, scrivendo a tutte le Ats del territorio che i test per la ricerca di anticorpi non potevano essere utilizzati nella diagnostica, rimandando qualsiasi decisione in merito ai virologi del San Matteo di Pavia, coordinati dal prof .Fausto Baldanti. Una posizione che ufficialmente sarebbe dettata dai dubbi che ancora permarrebbero sull’efficacia dei test sierologici, nonostante a garantirne l’affidabilità siano anche virologi di fama, come l'epidemiologo Massimo Galli, che dice: "L’attendibilità, sulle persone con l’infezione, è decisamente sopra il 93-94-95%. Questi test servono per scremare chi ancora butta fuori virus e chi non lo butta fuori più, s scusate se è poco... Tra i 10 e i 12 minuti si ha la risposta e questo è l’altro grande punto di forza. E poi il costo di un test pungidito è dieci volte inferiore a quello di un test con la puntura del braccio”.
Quando gli chiediamo perché la Lombardia, a differenza di altre regioni, non si stia muovendo in questa direzione, il prof Galli risponde così: “No comment. Ci vogliamo rendere conto che un atteggiamento ostile e preconcetto, in tempo di guerra, per l’utilizzazione dei test rapidi, è assurdo al limite dell’ingiustificabile?”. La spiegazione sembrerebbe darla uno studio del San Matteo di Pavia, che ha analizzato i test pungidito fatti ai pazienti giunti in pronto soccorso. Lo studio, che parla di una sensibilità del test inferiore al 20%, è stato firmato dal dottor Fausto Baldanti, membro del comitato che decide come si fanno le diagnosi in Lombardia.
De Rosa, che abbiamo già sentito, spiega: "Lo studio partiva da un presupposto non corretto, perché andava a valutare i pazienti non al decimo, al 12esimo, al 14esimo giorno, ma lo faceva immediatamente, all’arrivo in pronto soccorso. La scienza insegna che per fare avere validità a un test sierologico devono essere passati almeno 7-8 giorni dal contagio. È una cosa che sanno tutti”. La Regione punta adesso, in collaborazione con l’Università di Pavia, a un nuovo test sierologico, che però si deve avvalere di un prelievo di sangue vero e proprio. E che quindi costa decisamente di più.
A capo dell’équipe che sta sviluppando questo test alternativo è sempre il professor Fausto Baldanti, virologo del San Matteo di Pavia. “Se l’obiettivo è sapere in pochi minuti se una persona ha avuto o no contato con l’infezione, il test rapido è decisamente superiore”, ribadisce il prof. Galli. “Noi stiamo riaprendo la Lombardia senza avere uno screening epidemiologico ampio”, sostiene ancora De Rosa di Technogenetics. E questo, farebbe capire, perché i test del San Matteo, richiedendo il prelievo di sangue, richiedono anche molto più tempo a disposizione e comprensibilmente se ne sono fatti molti meno rispetto a quelli rapidi. “Se non ci accorgiamo immediatamente di un focolaio che riparte ci ritroveremo in grandissimo imbarazzo”, spiega ancora Massimo Galli.
Sul contratto che regola il rapporto tra il San Matteo e la Diasorin, l’azienda farmaceutica che è titolare del test a prelievo, è scritto che la Diasorin corrisponderà alla fondazione dell’Ospedale, a partire dalla prima vendita e per i successivi 10 anni, una rojalty al tasso dell’1% sul prezzo netto di ciascun kit venduto. “No comment”, è di nuovo la risposta del Prof. Galli. Poco dopo la validazione di quel test i titoli della Diasorin hanno guadagnato in borsa molto e Regione Lombardia ne ha comprati 500mila kit, per un valore di 2 milioni di euro. Dopo che quell’accordo è stato reso pubblico, Baldanti si è dimesso dal comitato scientifico della Lombardia.
Sul fatto che Regione Lombardia abbia comprato quei kit con affidamento diretto, senza gara, abbiamo sentito Renato Bonaita, presidente di confindustria Assodiagnostici: "Ho rilasciato un’intervista, dopo la quale io mi sono dimesso dal mio ruolo. Diciamo che se il 99% delle aziende erano contente del fatto che ci fosse qualcuno che diceva come stavano le cose, un 1% si è incazzato molto. E ha minacciato molte cose… Io però non contestavo un’azienda ma il metodo”.
Nel frattempo la Technogenetics, ha fatto ricordo al Tar della Lombardia, che ha fissato un’udienza per questo mercoledì. Gaetano Pecoraro prova a chiamare il prof Baldanti, che però non vuole rilasciare nessuna intervista. “È una storia nella quale io non c’entro niente”, dice e riattacca il telefono.
Fonte: https://www.iene.mediaset.it/2020/news/lombardia-test-rapidi-pungidito_782631.shtml
13/05/2020, 12:09
Scoperto nuovo coronavirus, RmYN02, che fornisce ulteriori prove sull'origine naturale della pandemia
Un nuovo coronavirus, chiamato RmYN02, è stato trovato nei pipistrelli e condivide una grande percentuale del materiale genetico del virus che causa il covid-19.
Una ricerca condotta da scienziati dell'Istituto di biologia patogena presso la Prima Università medica di Shandong (Cina) ha trovato un "parente stretto" della SARS-CoV-2 che fornisce ulteriori prove sull'origine naturale della pandemia. La versione pre-approvata dello studio è stata pubblicata ieri sulla rivista Current Biology.
È un nuovo coronavirus, chiamato RmYN02 , che è stato trovato nei pipistrelli e condivide una grande percentuale del materiale genetico del virus che causa covid-19. I risultati contrastano con gli approcci che affermano che il coronavirus che si è diffuso in tutto il mondo è stato creato in laboratorio.
"Sorprendentemente, RmYN02 condivide l' identità del nucleotide del 93,3% con SARS-CoV-2 su tutta la scala del genoma del virus e l'identità del 97,2% sul gene 1ab, in cui è il parente più vicino vicino al SARS-CoV-2 riportato finora ", si legge nel testo dello studio.
Inoltre, come il Covid-19, RmYN02 ha inserimenti di aminoacidi alla giunzione delle subunità proteiche di picco e si ritiene che questi inserimenti aumentino la capacità di SARS-CoV-2 di causare malattie.
A questo proposito, l'autore principale dell'indagine, Weifeng Shi, ha spiegato a Science Daily che gli inserimenti indicati sono "molto insoliti" e potrebbero indicare la manipolazione del virus in laboratorio. Tuttavia, lo specialista ha chiarito che i risultati dello studio mostrano "molto chiaramente che questi eventi si verificano naturalmente nella fauna selvatica".
D'altra parte, gli scienziati ritengono che il coronavirus RmYN02 rappresenti una minaccia minore per l'uomo, poiché potrebbe non legarsi al recettore ACE 2, l'enzima che consente a SARS-CoV-2 di infettare cellule sane.
Notizia del: 12/05/2020
fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-scoperto_nuovo_coronavirus_rmyn02_che_fornisce_ulteriori_prove_sullorigine_naturale_della_pandemia/33879_34903/
13/05/2020, 13:24
mauro ha scritto:https://twitter.com/Matt_Zawadzki/status/1260091180190240768?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1260091180190240768&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.disclosurenews.it%2Fqanon-12-maggio-2020-pioggia-in-arrivo%2F
indossano maschere solo quando le telecamere li inquadrano in modo da poter colpire POTUS per non indossarla.
ciao
mauro
13/05/2020, 16:38
MaxpoweR ha scritto:"Mortalità del Coronavirus inferiore a quella dell’influenza". Lo rileva uno studio giapponese
Ed anche in questo caso si torna all'inizio. Questi 2 mesi sono stati solo necessari a riempire la testa della gente di stronzate per vendersi meglio la crisi e speculare. Il punto è sempre quello, non si sa quante DECINE di milioni IN ITALIA siano stati gli infetti effettivi quindi non si potrà mai sapere la reale mortalità, ma direi che se non è lo 0,01 di sicuro ci va vicino.
anche le cure sono tutto sommato a basso costo e di facile utilizzo, la qual cosa pare dare molto fastidio. Bassa mortalità (quindi fattore psicologico pandemia azzerato) e bassi costi per le cure (zero vantaggi per bigpharma e tutti i vermi che vi ruotano attorno tipo Bill gates) hanno reso necessario mettere su questo bel set cinematografico alla COntagion per sfruttare al meglio questo nuovo prodotto di massa: COVID 19.
13/05/2020, 23:55
14/05/2020, 05:11
14/05/2020, 19:41
FABIOSKY63 ha scritto:è ABOMINEVOLE che Ciuffettino nel 2017 abbia ABOLITO la legge firmata da Obama sulla LIMITAZIONE degli esperimenti per la creazione e manipolazione genetica di virus!..ha DI FATTO spianato la strada a questi OPERATORI della DISTRUZIONE di massa!..![]()
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non lo sapevo! altri strumenti di distruzione di massa...in mano alla triade militare, maa beene...![]()
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15/05/2020, 06:47
Wolframio ha scritto:Non mi risulta che sia stato Ciuffettino:
La ricerca fu sovvenzionata ed autorizzata durante l’amministrazione dell’ex presidente Barack Obama, persino in deroga alla sua stessa moratoria su simili pericolosissime sperimentazioni.
15/05/2020, 13:09
15/05/2020, 13:14
15/05/2020, 13:28
Thethirdeye ha scritto: