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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 23/05/2020, 22:04 
Volo Eurowings parte da Düsseldorf per la Sardegna, ma l’aeroporto di Olbia è chiuso

http://amp.ilsole24ore.com/pagina/ADWu2jS



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 06:50 
Ma lo sanno anche i sassi che i voli commerciali sull’isola riprenderanno a partire dal 3 giugno, mentre il 15 sarà la volta dei voli nazionali e il 25 di quelli internazionali.

Probabilmente l'aereo doveva volare per non perdere lo slot a vantaggio di un'altra compagnia.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 06:56 
BECCHI FUORI DI SÉ BRUCIA LA MASCHERINA, IL PRESERVATIVO DEL SECOLO

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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 09:31 
Wolframio ha scritto:
BECCHI FUORI DI SÉ BRUCIA LA MASCHERINA, IL PRESERVATIVO DEL SECOLO

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Caro Wolf, potrei essere io. [}:)] [}:)] [}:)]



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 09:40 
MaxpoweR ha scritto:
Cita:
Un team di scienziati australiani scopre che COVID-19 è stato creato in un laboratorio

“Se si trovasse un vettore animale nel virus, ovviamente questo risolverebbe completamente la questione”, ha detto Petrovksy a LifeSite. “Si sarebbe pensato che i cinesi avrebbero campionato intensamente tutti gli animali possibili, alla ricerca di un tale virus per scagionare i loro laboratori. Se non sta avvenendo tale ricerca (che non vedo da nessuna parte), l’unica deduzione potrebbe essere che non stanno guardando perché sanno già cosa potrebbero trovare”.



A proposito della parte che ho evidenziato in rosso, avevo letto già parecchio tempo fa un' intervista ad un ricercatore ( dovrei cercarla per essere più precisa ) che sosteneva che una grandissima stranezza, a parere suo, era proprio il fatto che non fossero state fatte indagini a tappeto sugli animali del mercato da cui si ipotizzava fosse partito il contagio.
Avrebbero dovuto cercare con grande impulso gli anelli della catena di passaggio da animale all' uomo, isolare tutto, setacciare e analizzare ogni possibile "conduttore", avrebbero dovuto poi risultare i documenti di queste ricerche. Questo avrebbe voluto la logica, invece niente.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 10:00 
Cita:
Il Colore del Coronavirus: Morti Covid-19 per razza ed etnia negli Stati Uniti

Il nuovo coronavirus ha causato quasi 92.000 vittime negli Stati Uniti, fino al 19 maggio. I dati sulla razza e sull’etnia dei defunti sono noti per l’88% di questi decessi, dati che abbiamo raccolto da Washington DC e dai 40 stati da cui abbiamo ottenuto statistiche. Mentre abbiamo un quadro incompleto del bilancio di COVID-19, i dati esistenti rivelano profonde disparità per razza, soprattutto per i neri americani.

L’ultimo tasso complessivo di mortalità COVID-19 per i neri americani è 2,4 volte più alto del tasso per i bianchi e 2,2 volte più alto del tasso per gli asiatici e i latini.

I decessi aggregati di COVID-19 in questi 40 stati e nel Distretto di Columbia hanno raggiunto nuovi massimi per tutti i gruppi:

È morto 1 su 2.000 americani neri (o 50,3 per 100.000)

1 su 4.300 americani asiatici e latinoamericani è morto (o 22,7 e 22,9, rispettivamente, per 100.000)

È morto 1 su 4.700 americani bianchi (o 20,7 per 100.000)

Non siamo riusciti a calcolare un tasso simile di mortalità aggregata per gli indigeni americani, a causa di dati limitati e irregolari. (Molti stati riportano morti indigene in una più ampia categoria di razza, definita “Altro”). Tuttavia, esistono drammatiche disparità di mortalità per i residenti indigeni negli stati dell’Arizona e del New Mexico. Entrambi questi stati contengono parti della nazione Navajo, dove l’epidemia di virus è stata devastante. In Arizona, il tasso di mortalità indigena è più di cinque volte il tasso per tutti gli altri gruppi, mentre nel New Mexico, il tasso supera sette volte tutti gli altri gruppi. Con 266 morti conosciute tra i residenti indigeni, questi due stati rappresentano da soli i due terzi di tutte le morti indigene conosciute.

Se fossero morti per COVID-19 allo stesso ritmo degli americani bianchi, sarebbero ancora vivi circa 12.000 neri americani, 1.300 latinoamericani e 300 asiatici americani.

Non è stato possibile calcolare i dati per i nativi hawaiani o altre isole del Pacifico, persone multirazziali e quelli identificati come “Altre Razze”. I dati per i residenti indigeni potevano essere calcolati solo per alcuni stati, e sono stati calcolati solo quando ci sono stati 10 o più decessi per un determinato gruppo. Si prega di consultare il nostro file di dati completo per ulteriori informazioni.



* Include dati da Washington, DC e dai 40 stati di Alabama, Alaska, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maryland, Massachusetts , Michigan, Minnesota, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, North Carolina, Ohio, Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Tennessee, Texas, Vermont, Virginia, Washington e Wisconsin. Gli Stati hanno utilizzato vari metodi di raccolta per quanto riguarda i dati sull’etnia. Il calcolo è derivato dai dati aggregati di ciascuno stato, allineati secondo il loro metodo.

STIME DELLE MORTI PER RAZZA ED ETNIA
Esplora la distribuzione dei decessi COVID-19 per razza ed etnia per il tuo stato (i) di interesse o il Distretto di Columbia di seguito. A seconda della distribuzione geografica, il gruppo “Altro” in questo grafico può includere gli indigeni, i nativi hawaiani o altre isole del Pacifico, i popoli multirazziali, quelli identificati come “Altre razze” e, in alcuni casi, gli asiatici.

* Include dati da Washington, DC e dai 40 stati di Alabama, Alaska, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maryland, Massachusetts , Michigan, Minnesota, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, North Carolina, Ohio, Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Tennessee, Texas, Vermont, Virginia, Washington e Wisconsin. Gli Stati hanno utilizzato vari metodi di raccolta per quanto riguarda i dati sull’etnia. Il nostro calcolo è derivato dai dati aggregati da ciascuno stato, allineati secondo il loro metodo.

ESAME DELLA DISPARITA’ DELLE MORTI
Un altro modo per esaminare lo squilibrio razziale nella mortalità correlata a COVID-19 consiste nel confrontare la percentuale di decessi COVID-19 con la percentuale della popolazione. La nostra soglia scelta per evidenziare lo squilibrio è una differenza di due punti percentuali o più (prima dell’arrotondamento) sopra o sotto la quota di popolazione.

Collettivamente, i neri americani rappresentano il 13% della popolazione in tutte le aree degli Stati Uniti in relazione ai dati sulla mortalità COVID, ma hanno subito il 25% dei decessi. I neri americani sono stati sovrarappresentati nei decessi COVID-19 complessivi e in 29 delle 41 giurisdizioni che abbiamo esaminato. In 15 stati e nel Distretto di Columbia, la percentuale di morti dei residenti neri supera la loro quota di popolazione di 12-36 punti percentuali.

In Arizona, il tasso di mortalità indigena è più di 5 volte il tasso di tutti gli altri gruppi, mentre nel New Mexico, il tasso supera 7 volte tutti gli altri gruppi.

I dati per gli indigeni americani sono fortemente limitati, ma gli indigeni stanno morendo al di sopra della loro percentuale di popolazione in tre stati, in modo drammatico nel New Mexico (44 punti percentuali sopra la loro quota di popolazione).

Gli asiatici, i latini e gli americani bianchi hanno sperimentato mortalità elevata e sproporzionata in un piccolo numero di stati. Gli asiatici stanno morendo a tassi elevati nel solo Kentucky; e latini solo a New York. Gli americani bianchi stanno morendo a tassi elevati in otto stati (Oklahoma, Connecticut, Rhode Island, Texas, Idaho, Washington, Minnesota, Delaware e New Hampshire).

Quando si uniscono le cifre in tutto il Distretto di Columbia e nei 40 stati con i dati disponibili, i bianchi hanno considerevolmente meno probabilità di morire per COVID-19 del previsto, in relazione alla loro percentuale di popolazione (12,4 punti sotto). Gli asiatici e i latini stanno morendo a tassi approssimativamente equivalenti alla loro popolazione (entro 2 punti percentuali).

Continua a leggere o seleziona un gruppo di seguito per esaminare le differenze di mortalità per gruppo razziale o etnico per tutti gli stati con dati disponibili.

AMERICANI INDIGENI
E’ noto che 403 indigeni americani hanno perso la vita a causa di COVID-19 fino a martedì 19 maggio. Questa cifra è chiaramente sottostimata, perché le morti di indigeni americani sono calcolate nella categoria “Altro” in numerosi stati, quindi non possiamo distinguerle con certezza.

Il grafico seguente mostra dove le morti indigene sono sovra o sottorappresentate, rispetto alla loro popolazione, in luoghi con 10 o più morti conosciute.

Include i dati dei 7 stati di Arizona, California, Michigan, Minnesota, Mississippi, New Mexico e Oklahoma. Questi stati sono quelli che riportano dati che hanno avuto 10 o più decessi noti tra i residenti indigeni. Anche gli stati dell’Alaska, del Colorado, del Connecticut, della Georgia, dell’Illinois, dello Iowa, del Kansas, del Kentucky, della Louisiana, del Massachusetts, della Carolina del Nord, dell’Oregon, di Washington e del Wisconsin riportano morti indigene, ma hanno subito meno di 10 morti ciascuno. Tuttavia, quei dati soppressi si riflettono nella figura “TUTTE LE MORTI CONOSCIUTE” del 403, un numero insufficiente di vite indigene perse a livello nazionale a causa di dati irregolari che riportano gli Stati. I restanti stati non stanno segnalando decessi indigeni (calcolandoli in “Altro”) o non hanno subito decessi indigeni. Fonte: APM Research Lab Ottieni i dati creati con Datawrapper
SQUILIBRIO TRA LE MORTI COVID-19 DEGLI AMERICANI INDIGENI
I dati per gli indigeni americani sono fortemente limitati, ma gli indigeni stanno morendo al di sopra della loro quota di popolazione nel Mississippi (di 2 punti percentuali), in Arizona (di 17 punti) e, soprattutto, nel New Mexico (di 44 punti).

L’Arizona e il New Mexico contengono entrambi parti della Navajo Nation, che è stata gravemente colpita dal virus.

La convergenza delle disparità razziali e geografiche nella mortalità COVID-19 nel Mississippi ha provocato più di 1 su 1.000 (non 100.000) residenti indigeni morti.

Si prega di consultare il nostro file di dati completo per esaminare i decessi per “altre” razze di americani, che includono residenti indigeni in molti stati.

AMERICANI ASIATICI
È noto che 3.742 americani asiatici hanno perso la vita a causa di COVID-19 fino a martedì 19 maggio. Questo dato è in aumento di 705 morti tra gli asiatici rispetto al nostro ultimo rapporto otto giorni prima (e include i dati di un altro stato, il Nuovo Messico).

Nota che Florida, Mississippi, Missouri e Carolina del Sud includono gli asiatici nella loro categoria “Altro”, quindi non vengono mostrati qui. Inoltre, non è noto se il Rhode Island e la Virginia, che mostrano finora zero morti tra gli asiatici, stiano facendo la stessa cosa, a causa di notizie poco chiare. L’Arizona, il Connecticut, il Delaware, l’Idaho, il Michigan, l’Oklahoma e il Wisconsin riportano insieme le morti per gli asiatici ed anche le isole del Pacifico. Una migliore segnalazione dei dati migliorerebbe il quadro per la comprensione della mortalità tra gli asiatici in tutto il paese.

Il grafico seguente mostra dove le morti asiatiche sono sovra o sottorappresentate, rispetto alla loro popolazione, in luoghi con 10 o più morti conosciute.


Include i dati dei 18 stati di California, Colorado, Connecticut, Georgia, Illinois, Iowa, Kentucky, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, New Jersey, New York, Ohio, Pennsylvania, Washington e Wisconsin. Questi stati sono quelli che riportano dati che hanno avuto 10 o più decessi tra i residenti asiatici. I dati per Connecticut, Michigan e Wisconsin includono le isole del Pacifico. Florida, Mississippi, Missouri e Carolina del Sud includono gli asiatici nella loro categoria “Altro”, quindi non possono essere mostrati qui. Inoltre, non è noto se il Rhode Island e la Virginia, che mostrano finora zero morti in Asia, contano anche i decessi di asiatici nella loro categoria “Altro”, a causa di notizie poco chiare. Gli Stati utilizzano vari metodi per riportare i dati di razza ed etnia. I dati di popolazione mostrati qui si allineano al metodo usato da ogni stato.
Fonte: APM Research Lab Ottieni i dati creati con Datawrapper.
SQUILIBRIO TRA LE MORTI COVID-19 DEGLI AMERICANI ASIATICI
Per ogni 100.000 americani (del rispettivo gruppo), circa 23 asiatici sono morti a causa del coronavirus, un tasso di mortalità simile ai latini (23), leggermente al di sopra dei bianchi (21) e ben al di sotto dei neri (50).

La convergenza delle disparità razziali e geografiche nella mortalità COVID-19 a New York ha provocato più di 1 su 1.000 (non 100.000) residenti asiatici morti lì (in gran parte a New York City).

Gli americani asiatici stanno morendo al di sopra della loro quota di popolazione solo nel Kentucky, dove 16 vite sono state perse. Gli asiatici rappresentano il 6,0% delle morti in quello stato in cui gli asiatici rappresentano l’1,5% della popolazione. (Nota: una differenza di due punti percentuali o più, prima dell’arrotondamento, è ciò che abbiamo considerato sopra o sotto la quota di popolazione. La proporzionalità è stata esaminata solo negli stati con 10 o più decessi.)

In 10 stati, gli asiatici stanno morendo all’incirca in proporzione alla loro quota di popolazione. In sette stati, gli asiatici sono sottorappresentati nelle statistiche sulla mortalità relative alla loro popolazione, in modo drammatico nel New Jersey.

In tutte le 41 giurisdizioni incluse nella nostra ultima analisi, gli asiatici hanno quasi la stessa probabilità di morire di COVID-19 come ci si aspetterebbe in base alla loro quota di popolazione. Collettivamente, rappresentano il 5,3% della popolazione in questi luoghi, ma hanno subito il 4,6% di decessi, in tutti i casi in cui sono noti razza ed etnia.

AMERICANI NERI
È noto che 20.195 neri americani hanno perso la vita a causa di COVID-19 fino a martedì 19 maggio. Si tratta di un aumento di 3.040 morti tra i neri rispetto al nostro ultimo rapporto di otto giorni prima (e include i dati di un altro stato, il Nuovo Messico).

Il grafico seguente mostra dove i decessi dei neri sono sovra o sottorappresentati, rispetto alla loro popolazione, in luoghi con 10 o più decessi conosciuti.

Include dati da Washington, DC e dai 34 stati dell’Alabama, Alaska, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, Carolina del Nord, Ohio, Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Carolina del Sud, Tennessee, Texas, Vermont, Virginia, Washington e Wisconsin. Questi stati sono quelli che riportano dati che hanno avuto 10 o più decessi tra i residenti neri.
Fonte: APM Research Lab Ottieni i dati creati con Datawrapper
SQUILIBRIO TRA LE MORTI COVID-19 DEGLI AMERICANI NERI
Per ogni 100.000 americani (del loro rispettivo gruppo), circa 50 neri sono morti a causa del coronavirus, un tasso di mortalità più del doppio rispetto a quello degli asiatici e dei latini (23) e 2,4 volte quello dei bianchi (21).

Da quando abbiamo iniziato a comunicare questi dati, il tasso di mortalità COVID-19 dei neri americani negli Stati Uniti non è mai sceso al di sotto del doppio rispetto a tutti gli altri gruppi, rivelando un modello durevole di squilibrio.

In alcuni luoghi, il multiplo tra i tassi di mortalità Bianco e Nero supera di gran lunga la cifra complessiva 2.4 che abbiamo derivato da tutti i dati disponibili.

In Kansas, i residenti neri hanno una probabilità 7 volte maggiore di morire rispetto ai residenti bianchi. Nel Wisconsin e Washington DC, il tasso tra i neri è 6 volte più elevato rispetto ai bianchi, mentre nel Michigan e nel Missouri è 5 volte maggiore. In Arkansas, Illinois, New York, Carolina del Sud e Tennessee, i neri hanno 3 volte più probabilità di morire di virus rispetto ai bianchi. In molti stati, il virus sta anche uccidendo i residenti neri molto più spesso dei residenti asiatici e latini.

La mortalità sproporzionata è più diffusa per i neri americani rispetto a qualsiasi altro gruppo.

I neri stanno morendo a tassi elevati, rispetto alla loro popolazione, nel complesso e in 29 delle 41 giurisdizioni che abbiamo esaminato. Collettivamente, rappresentano il 12,9% della popolazione, ma hanno subito il 25,1% dei decessi. In altre parole, stanno morendo del virus ad un tasso di circa il doppio della loro quota di popolazione, tra tutte le morti americane in cui si conosce razza ed etnia.

In 15 stati – Carolina del Sud, Michigan, Missouri, Kansas, Louisiana, Arkansas, Wisconsin, Alabama, Illinois, Georgia, Tennessee, Carolina del Nord, Mississippi, Maryland e New York – nonché nel distretto di Columbia, la percentuale delle morti dei residenti neri supera la quota della loro popolazione di 12-36 punti percentuali. Queste sono disparità eccezionalmente grandi.

In nessuno stato con 10 o più decessi i residenti neri erano sottorappresentati nei dati sulla mortalità di COVID-19. Tuttavia, negli otto stati dell’Iowa, dell’Oklahoma, del Minnesota, dell’Idaho, del Rhode Island, dell’Arizona e di Washington, i residenti neri stanno morendo a tassi approssimativamente proporzionali alla loro popolazione.

La convergenza delle disparità razziali e geografiche nella mortalità COVID-19 in Connecticut, Michigan, New Jersey e New York ha provocato la morte di oltre 1 su 1.000 (non 100.000) residenti neri. A New York, il tasso supera ora 2 su ogni 1.000 residenti neri dello stato (in gran parte New York City, dove il tasso supera 3).

LATINO AMERICANI
È noto che 13.188 americani latinoamericani abbiano perso la vita a causa di COVID-19 fino a martedì 19 maggio. Si tratta di un aumento di 2.602 morti tra i latini rispetto al nostro ultimo rapporto di otto giorni prima (e include i dati di un altro stato, il Nuovo Messico).

Non è noto se la Carolina del Sud, che finora non ha riportato morti tra i Latini, non stia semplicemente monitorando le morti tra i Latini o lo stia facendo nella sua categoria “Altro”.

Il grafico seguente mostra dove le morti dei Latini sono sovra o sottorappresentate, rispetto alla loro popolazione, in luoghi con 10 o più morti conosciute.

Include i dati dei 31 stati di Alabama, Arizona, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Florida, Georgia, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Missouri, New Jersey, New Mexico, New York, Carolina del Nord, Ohio, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Tennessee, Texas, Virginia, Washington e Wisconsin. Questi stati sono quelli che riportano dati che hanno avuto 10 o più decessi tra i residenti latini. Alaska, Arkansas, Distretto di Columbia, Idaho, Kentucky, Mississippi, New Hampshire, Oklahoma e Vermont riportano anche morti indigene, ma hanno subito meno di 10 morti ciascuno. Tuttavia, i dati soppressi si riflettono nella figura “TUTTE LE MORTE CONOSCIUTE” di 13.188. Non è noto se la Carolina del Sud – che finora non ha riportato morti in Latino – stia monitorando i decessi dei Latini o lo stia facendo nella loro categoria “Altro”, a causa di rapporti poco chiari. Gli Stati utilizzano vari metodi per riportare i dati di razza ed etnia.
Fonte: APM Research Lab Ottieni i dati creati con Datawrapper
SQUILIBRIO TRA LE MORTI COVID-19 DEI LATINO AMERICANI
Per ogni 100.000 americani (del loro rispettivo gruppo), circa 23 latini sono morti a causa del coronavirus, un tasso di mortalità simile agli asiatici (23), leggermente al di sopra dei bianchi (21) e ben al di sotto dei neri (50 per 100.000).

La convergenza delle disparità razziali e geografiche nella mortalità COVID-19 nel New Jersey e New York ha provocato più di 1 su 1.000 morti tra i residenti latini (non 100.000) in questi due stati.

I latinoamericani stanno morendo a tassi superiori alla loro quota di popolazione solo a New York.

A New York, i latini rappresentano il 19,2% della popolazione, ma hanno subito il 29,5% dei decessi. Al momento della stesura di questo articolo, erano noti 6.720 latini morti a New York (tra cui 5.938 a New York City), che ha registrato il più alto tasso di mortalità complessiva (e latino) di qualsiasi stato.

In 20 stati e Washington, DC, i latini hanno un vantaggio in termini di mortalità, morendo meno spesso di quanto suggerirebbe la loro popolazione. Sono molto sottorappresentati – stanno morendo molto meno probabilmente della loro quota di popolazione – nel New Mexico.

Quando combiniamo i dati in tutti i 40 stati che riportano i dati di Washington, DC, i latini stanno morendo di COVID-19 ad un tasso simile alla loro quota della popolazione (18,5%). Hanno subito il 16,4% dei decessi in America, dove razza ed etnia sono conosciute.

AMERICANI BIANCHI
È noto che 39.697 americani bianchi hanno perso la vita a causa di COVID-19 fino a martedì 19 maggio. Si tratta di un aumento di 7.907 morti tra i bianchi rispetto al nostro ultimo rapporto di otto giorni prima (e include i dati di un altro stato, il Nuovo Messico).

Il grafico seguente mostra dove le morti dei bianchi sono sovra o sottorappresentate, rispetto alla loro popolazione, in luoghi con 10 o più morti conosciute.


SQUILIBRIO TRA LE MORTI COVID-19 DI AMERICANI BIANCHI
Per ogni 100.000 americani (del loro rispettivo gruppo), circa 21 bianchi sono morti a causa del coronavirus, un tasso di mortalità inferiore sia agli asiatici che ai latini (23) e meno della metà del tasso per i neri (50).

La convergenza delle disparità razziali e geografiche nella mortalità COVID-19 in Connecticut ha provocato più di 1 su 1.000 morti (non 100.000) di residenti bianchi.

Gli americani bianchi stanno morendo a ritmi elevati in nove stati: Oklahoma, Connecticut, Rhode Island, Texas, Idaho, Washington, Minnesota, Delaware e New Hampshire.

Più drammaticamente, i residenti bianchi in Oklahoma hanno subito l’81% di tutti i decessi COVID-19 dichiarati dallo stato. Tuttavia, rappresentano il 72% della popolazione complessiva.

In 26 stati e nel Distretto di Columbia, i bianchi sono sottorappresentati nelle statistiche sulla mortalità rispetto alla loro popolazione, molto spesso. In cinque stati (Arkansas, New York, Missouri, Carolina del Sud e Michigan) e anche a Washington, DC, la differenza tra la loro quota di popolazione e la loro percentuale di morti è di 20 punti percentuali o più, rivelando un significativo vantaggio di mortalità per gli americani bianchi.

In tutte le 41 giurisdizioni riunite, i bianchi hanno una probabilità notevolmente inferiore di morire per COVID-19 del previsto, data la loro quota di popolazione. Rappresentano il 61,7% della popolazione combinata, ma hanno subito il 49,3% dei decessi in America, dove sono noti razza ed etnia.

NOTA SU INDIGENI, ISOLE DEL PACIFICO, E ALTRE RAZZE
I dati sulla mortalità COVID-19 degli americani indigeni, nativi hawaiani o di altre isole del Pacifico, di alcune altre razze o multirazziali, sono riportati in modo incoerente da molti stati. Gli utenti possono scaricare il nostro file di dati completo per comprendere meglio la perdita di vite umane anche di questi gruppi. Si avvisano gli utenti che gli indigeni e le isole del Pacifico compaiono nel gruppo “Altro” in molti stati, insieme agli americani multirazziali e in alcuni casi agli americani asiatici.

Vale la pena notare che molti degli stati che non riportano ancora i dati sulla morte per razza – come Utah, Nord e Sud Dakota – nonché le riserve, hanno numerose popolazioni indigene.

QUALI LUOGHI RILASCIANO I DATI DI MORTE PER RAZZA?
Al momento della stesura di questo articolo, è noto che il Distretto di Columbia e 39 stati hanno pubblicato i dati di morte COVID-19 completi o parziali, distinti per razza ed etnia: Alabama, Alaska, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, New York, Carolina del Nord, Ohio, Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Carolina del Sud, Tennessee, Texas, Vermont, Virginia, Washington e Wisconsin. (Si noti che il New Mexico ha fornito dati di riepilogo all’APM Research Lab, che appare nella nostra analisi, sebbene i dati non compaiano sul suo sito Web pubblico.)


I dettagli razziali sui defunti erano disponibili per il 91% dei decessi nelle giurisdizioni dichiaranti e fino all’88% di tutti i decessi americani fino ad oggi. I seguenti 11 stati non hanno ancora pubblicato i dati sulla mortalità COVID-19 con dettagli razziali: Hawaii, Maine, Montana, Nebraska, Nevada, New Mexico, North Dakota, South Dakota, Utah, West Virginia e Wyoming.

Fino a martedì 19 maggio, quasi 92.000 americani erano morti per COVID-19. I dati sulla razza sono disponibili per l’88% di questi decessi.

Tuttavia, anche tra gli stati che rilasciano dati COVID-19 della razza del defunto, i dati sono spesso incompleti o poco frequenti. In Texas, meno di 3 decessi su 10 sono associati a dettagli razziali o etnici. Nel Massachusetts, nel New Hampshire e nel Rhode Island, solo circa la metà delle morti ha questa informazione. In Louisiana, New York City, New Hampshire e Oregon, i decessi sono segnalati quotidianamente, ma i dettagli razziali solo settimanalmente. Inoltre, numerosi stati rilasciano solo percentuali, non il numero dei morti, richiedendoci di stimare i dati piuttosto che sapere esattamente come le comunità siano state colpite. Molti stati non riescono inoltre a riferire in modo univoco di popolazioni meno numerose, oscurando il quadro per gli indigeni americani e altri gruppi.

Chiediamo ai dipartimenti sanitari statali e locali di rilasciare dati giornalieri sui decessi associati a COVID-19 con il più completo dettaglio razziale ed etnico possibile. Con il miglioramento della segnalazione dei dati, migliorerà anche la nostra comprensione dell’impatto devastante di questa malattia. Ciò informerà gli stati e le comunità su come orientare le risorse in modo più equo.

https://comedonchisciotte.org/il-colore ... ati-uniti/
https://www.apmresearchlab.org/covid/deaths-by-race



Oltre che ingegnerizzato, utile per la pulizia etnica ? [xx(]

Io sto ancora domandando, dall' inizio di questa brutta vicenda, quanti cittadini di etnia non italiana si sono ammalati / sono deceduti ma è un dato che non trovo.
Ovviamente non si tratta di una questione di razzismo ma di trovare indizi, se non prove, del funzionamento di questo virus o "agente biologico" che sia...



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 10:25 
cara Argla,
il problema dei pochi morti tra i bianchi, potrebbe anche essere, la "fascia di reddito",
per cui,hanno più possibilità di accedere alla "costosa" sanità degli States.

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 10:33 
L’inferno: microchip obbligatorio e vaccini imposti col Tso

Scritto il 22/5/20 • nella Categoria: idee Condividi Tweet

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Il vaccino è soltanto un passaggio intermedio. L’obiettivo finale non è il vaccino: perché, per quanti soldi si possano fare vaccinando 60 milioni di italiani, non è questo l’obiettivo finale. Certo i vaccini sono una cosa bellissima, per Big Pharma, perché non c’è niente di meglio che curare i sani, nella storia della medicina. Curare a pagamento dei sani è il meglio di qualsiasi business legato alla medicina post-ippocratica. Ma il vero problema è che il vaccino è soltanto una tappa intermedia, verso il pieno controllo bio-tecnologico e bio-politico dell’umanità, con tecnologie che mettano insieme la biologia e la biochimica con l’elettronica. Questo è l’orizzonte di senso a cui personaggi come Bill Gates e le sue aziende lavorano, ormai da molti anni. L’arricchimento della grande élite è secondario, è quasi un effetto collaterale. Il problema fondamentale è il controllo del sistema. Noi dobbiamo fare attenzione, per non cadere nella trappola e non apparire dei dietrologi, dei paranoici deliranti; dobbiamo vedere le cose, ognuna, “iuxta propria principia”. Quando gli Achei salpano per distruggere e conquistare Troia, sono mossi – come ci spiega bene Omero – da una gamma di desideri diversi.
Agamennone vuole affermare la sua supremazia su tutti i regni della Grecia. Menelao vuole vendicare il tradimento della moglie, Elena, e recuperarla. Aiace vuole far vedere che è il più forte. Ulisse si piega, pure alla partenza, dovendo realizzare un suo progetto, che non si si risolverà neanche nell’Odissea. E Achille deve riaffermare la sua natura divina-umana. Cioè: sono tutti mossi da finalità diverse, come in fondo ci spiega questa grande epopea psicologica che è l’Iliade; ma tutti convergono su un obiettivo, che è la conquista e la distruzione di Troia. Anche nel nostro caso, evidentemente, ci sono molti interessi, diversi ma convergenti. L’interesse su cui convergono è il fatto di mettere l’umanità sotto controllo. Le ragioni per cui diversi soggetti debbano mettere l’umanità sotto controllo sono svariate, ovviamente. Qualcuno dovrà vendere i microchip per metterli sotto la pelle di tutti, qualcuno dovrà vaccinare tutti, qualcuno dovrà avere un sistema monetario che non risenta di capricci come quelli dei titoli-spazzatura e del problema della monetazione delle monete sovrane. Qualcuno dovrà distruggere ogni principio di sovranità nazionale, alla luce di un diabolico governo globale.
Questi interessi convergono: così come nel caso dell’Iliade la distruzione di Troia, in questo caso l’interesse convergente è la distruzione di tutte quelle libertà (costituzionali, civili, giuridiche, individuali e collettive) su cui è nata la grande epopea sorta con la Pace di Westfalia, attraversando poi la Rivoluzione Inglese (quella delle Teste Rotonde), la Rivoluzione Americana di Washington, Franklin e Madison, la Rivoluzione Francese con i suoi esiti, arrivando fino ai Risorgimenti nazionali dell’800, per creare invece un ecumene tecnologico iper-controllato, governato da un’élite platenaria in cui si entra per cooptazione. E’ un disegno luciferino, che sembra marciare con un’agenda implacabile. Anche perché, su questo, convergono molti interessi inconfessabili. Quando oggi si dice, per esempio, che l’unico principio ispiratore, l’unico attrattore strano del caso, l’unico principio organizzatore generale di una società con 9 miliardi di uomini non può che essere la scienza, si perde di vista il fatto che non solo non esiste, una scienza con la S maisucola, neutrale, e non solo gli scienziati non sono gli efori, i sacerdoti della verità metafisica; ma ci sono mille interessi che convergono: quelli delle Big Pharma, di chi vuole mettere sotto controllo il mercato della salute, in tutte le sue implicazioni (il mercato della vita e della morte).
E quindi è chiaro che, in questa situazione, non è del tutto scontato che non si possa prendere atto che il dottor Fauci, denunciato anche da sue collaboratrici, non sia guidato soprattutto dal tema dei brevetti dei vaccini o dalle case farmaceutiche, piuttosto che dagli interessi comuni della popolazione degli Stati Uniti d’America. Però, questo blocco storico (uso un termine gramsciano) è saldato in modo talmente forte, che queste idee – che possono sembrare un po’ dietrologiche e paranoiche – in realtà si saldano con un processo storico che è molto forte e molto chiaro. Nel piano della globalizzazione, del mondo senza frontiere, della finanza globalizzata dei Rothschild, dei Rockefeller, dei Soros e dei Bill Gates, è stata già stabilita una divisione internazionale del lavoro. All’estremo Oriente, alla Cina deve andare tutta la manifattura, che con la sua plusvalenza accumulata deve comprarsi il debito americano e la potenza anche militare degli Stati Uniti. L’Europa dev’essere ridotta a qualcosa che è una via di mezzo tra quel po’ di industria che rimane in Germania e un gerontocomio (o una pizzeria) come l’Italia; e comunque, essendo un continente invecchiato, l’Europa deve essere destinata all’afro-islamizzazione demografica, come già aveva preconizzato Oriana Fallaci una trentina d’anni fa.
E in questo quadro, chiunque rappresenti un ostacolo dev’essere spazzato via come una formica, e spiaccicato. Non esiste più nessuna libera informazione: c’è un mainstream implacabile. Siamo arrivati al ricorso al Tso, per chi contesta il lockdown? Del trattamento sanitario coatto è sempre stato fatto un uso dovizioso in tutti i regimi, a partire da quello staliniano: se si rifiuta una società “perfetta”, o si è criminali o si è matti, perché si rifiuta il proprio bene. Quella del Tso “per il bene comune” è l’idea che sta alla base di questa filosofia del diritto. In Italia ci sono due modi per costringere qualcuno a subire il trattamento sanitario coatto: uno è psichiatrico e l’altro – guardacaso – è epidemiologico, infettivologico. L’isolamento e la quarantena obbligatoria per chi rischia di propagare una malattia è un intervento coatto, esattamente come il Tso psichiatrico, che viene applicato in modo arbitrario. Il Tso psichiatrico viene prescritto da un medico psichiatra, dipendente pubblico, e confermato da un secondo collega che ne recepisce la diagnosi. Poi deve essere ratificato entro 24 ore dal sindaco, quindi dal giudice tutelare.
E’ chiaro che tutto questo implica qualsiasi arbitrio possibile: le ragioni per cui un soggetto possa essere considerato pericoloso a sé e agli altri sono infinite. Potrebbe essere qualcuno che brandisce un’ascia e vorrebbe fare a pezzi la nonna, ma potrebbe essere qualcuno che vuole suicidarsi gettandosi dalla finestra. O qualcuno che non vuole sottoporsi a una terapia, che a quel punto gli viene imposta con la forza. A Testimoni di Geova sono state imposte trasfusioni, col pretesto di salvare una vita. Se lo psichiatra arriva perché il paziente non vuole ricevere quello che è “buono, santo e giusto” per lui, siamo entrati in questa fattispecie. Ed è quella che, credo, verrà usata in modo sistematico: nel nome del pietismo, della filantropia, del benessere individuale e collettivo, e del bene supremo della salvezza della vita – che diventa qualcosa di assoluto, ipostatizzato e mitizzato, anche al di fuori di qualsiasi valutazione razionale. Cioè: se noi abbiamo un vaccino con cui ti puoi salvare da una malattia incombente e tu non te lo vuoi fare, tu non stai facendo il tuo bene; e quindi noi saremo costretti a ricoverarti in ospedale, foss’anche per 48 ore, praticarti il vaccino e poi dimetterti.
Ho fatto il primario di psichiatra per tanti anni, e ho visto imporre trattamenti coatti a schizofrenici cronici: rifiutavano la terapia farmacologica, non gliela si poteva praticare in casa, e allora lo psichiatra del territorio (con la copertura dello psichiatra direttore del dipartimento ospedaliero di salute mentale) confermava il Tso anche con un ricovero tipo day hospital, lì veniva praticata l’iniezione – che ha una durata d’efficacia di tre settimane – e dopodiché il paziente veniva dimesso. Ecco: questo è il futuro che si prepara, per noi. Quindi, anche dentro la psichiatria, occorrerà una battaglia serrata. Ma purtroppo ho un’opinione veramente bassa dei miei colleghi, ormai per lo più ridotti a propagandisti di case farmaceutiche, pronti a vendersi anche la nonna per farsi una settimana di vacanza alle Maldive; pur di non perdere il primariato e i premi che ricevono da Big Pharma, saranno pronti a dire: «Ma come, non vuole fare il vaccino? Lei forse non sta bene, è depresso, ha un disturbo ossessivo-compulsivo; noi la ricoveriamo (anche soltanto per 48 ore) le facciamo il vaccino e poi la dimettiamo». Vedrete che finirà così.
Conoscendo i miei mediocri colleghi, il Tso sarà uno strumento fortissimo. Su questo, bisognerà organizzare una linea di difesa anche giuridica, da subito, cominciando a castigare i primi che si prestano a fare i “bravi”, i poliziotti di questo sistema. Io mi candido a fare il perito d’accusa della parte civile. Sono a disposizione, gratuitamente, per colpire il primario di quel reparto, cercare di farlo destistituire e mettere in galera, se possibile. Sul caso di Palermo, facciamo subito un esposto in Procura e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. O sinceriamoci che lo stiano già facendo: bisogna attaccare preventivamente, perché questi personaggi, che si mettono a disposizione del propagandista delle case farmaceutiche, non è che siano dei cuor di leone. Io li conosco bene, è gente che tiene famiglia: se capisce che il potere è una parte, si schiera; ma se capisce che dall’altra parte c’è un contropotere, si defila. Perché sono “minuta gente” manzoniana: è un “popol disperso” che non ha pace, non ha dignità. Basta fargli un “bau”, a volte, per spaventarli.
Il problema però non è nemmeno il vaccino, in questo caso. Ci verrà inoculata una qualche sostanza nel momento in cui il Covid non farà più paura neanche a un gatto, perché avrà esaurito la sua funzione e la sua dimensione patogenetica. A un certo punto, per non andare in galera, non finire in manicomio o per non perdere il nostro lavoro, potremmo anche accettare di metterci nel corpo un po’ di acqua sporca, sperando che non ci faccia troppo male. Ma non è questo, l’obiettivo finale, credetemi: fosse tutto qui, sarebbe ancora poca cosa. L’obiettivo finale è la moneta unica platenaria, veicolata da un microchip, collegata alle nostre condizioni di salute. Microchip che tutti dovranno mettersi, come il segno dell’Apocalisse: l’elettrodo sulla fronte, o sotto la pelle della mano, senza il quale nessuno potrà né comprare né vendere (il Segno della Bestia, il 666). Non voglio apparire un mistico pazzo, ma credetemi: quello che si sta delineando è proprio questo. Moneta unica, sistema giuridico unico, salute unica. Tutto questo, per una società filantropica governata da quello che Soloviev definisce l’Anticristo, pacifico filantropo macrobiotico, vegetariano, ecologista, con Greta Thunberg come consulente.
E’ un potere pervasivo, perfetto: che non ha bisogno dei nostri soldi, perché li stampa. Il problema è che, perché un sistema di controllo funzioni, di fronte a un capitalismo tradizionale, servono nuove soluzioni: intanto deve ridurre la popolazione mondiale, e poi ha bisogno di una società divisa in caste, come nel “Nuovo mondo” di Huxley, dove c’è un’élite di Alfa che non si vedono neppure. Serve una castizzazione della società che metta gli uomini in condizioni giuridiche, psicologiche e antropologiche diverse. Sotto gli Alfa invisibili ci sono i Beta che si vedono (i Soros, gli Zuckenberg, i Bill Gates), poi ci sono i Gamma, che sono gli esecutori politici (tipo il povero professor Conte, avvocato dello studio Alpa), e poi sotto ci sono i carabinieri, i lavoratori, gli impiegati dell’Agenzia delle Entrate, gli operai. E ancora più sotto ci sono gli Epsilon, che devono vivere con 600 euro al mese prendendosi solo il Soma, che è la droga dell’inebetimento.
Questo, credetemi, è il disegno complessivo. Ed è un disegno ben pensato, perché tiene conto dell’ingovernabilità della complessità. L’unica forza che abbiamo non è l’opposizione consapevole, perché in questo siamo sicuramente perdenti. Dobbiamo sperare nelle leggi universali del caos. Il grande imperatore Carlo V, sul cui impero non tramontava mai il sole, dal Messico ai Balcani, dopo aver lasciato le colonie d’America e la Spagna al figlio Filippo II e l’impero asburgico a Ferdinando, si ritirò in un convento benedettino in Germania, dove la sua passione era far funzionare una trentina di orologi meccanici. E passò gli ultimi giorni della sua vita dicendo: «Quanto sono stato pazzo, a pensare di controllare tutti i popoli del mondo, quando non sono riuscito a far marciare insieme nemmeno 30 orologi». E’ su questo, che i luciferini del controllo potrebbero cascare. Una cellula impazzita è Trump, un’altra è Putin, altre ancora siamo noi che facciamo questi discorsi, facendoci passare per pazzi, contro i nostri interessi materiali, accademici, categoriali. Siamo noi stessi delle schegge impazzite: siamo sfide nella complessità. Mattoidi, quasi pronti per il Tso.
(Alessandro Meluzzi, dichiarazioni rilasciate il 16 marzo 2020 nel dibattito “Alla ricerca della verità”, in diretta web-streaming sulla pagina Facebook di Leonardo Leone, con la partecipazione di Ugo Mattei e Massimo Mazzucco; il video è ora disponibile anche su YouTube. Notissimo psichiatra, nonché criminologo, saggista e accademico, Meluzzi – di formazione comunista – è stato poi deputato e quindi senatore eletto con Forza Italia nel 1994 e nel 1996. Massone, ha fatto parte del Grande Oriente d’Italia. Approdato al cristianesimo, è stato diacono cattolico di rito greco-melchita e poi presbitero della Chiesa ortodossa italiana autocefala, divenendone primate).

Il vaccino è soltanto un passaggio intermedio. L’obiettivo finale non è il vaccino: perché, per quanti soldi si possano fare vaccinando 60 milioni di italiani, non è questo l’obiettivo finale. Certo i vaccini sono una cosa bellissima, per Big Pharma, perché non c’è niente di meglio che curare i sani, nella storia della medicina. Curare a pagamento dei sani è il meglio di qualsiasi business legato alla medicina post-ippocratica. Ma il vero problema è che il vaccino è soltanto una tappa intermedia, verso il pieno controllo bio-tecnologico e bio-politico dell’umanità, con tecnologie che mettano insieme la biologia e la biochimica con l’elettronica. Questo è l’orizzonte di senso a cui personaggi come Bill Gates e le sue aziende lavorano, ormai da molti anni. L’arricchimento della grande élite è secondario, è quasi un effetto collaterale. Il problema fondamentale è il controllo del sistema. Noi dobbiamo fare attenzione, per non cadere nella trappola e non apparire dei dietrologi, dei paranoici deliranti; dobbiamo vedere le cose, ognuna, “iuxta propria principia”. Quando gli Achei salpano per distruggere e conquistare Troia, sono mossi – come ci spiega bene Omero – da una gamma di desideri diversi.

Agamennone vuole affermare la sua supremazia su tutti i regni della Grecia. Menelao vuole vendicare il tradimento della moglie, Elena, e recuperarla. Aiace vuole far vedere che è il più forte. Ulisse si piega, pure alla partenza, dovendo realizzare un Immaginesuo progetto, che non si si risolverà neanche nell’Odissea. E Achille deve riaffermare la sua natura divina-umana. Cioè: sono tutti mossi da finalità diverse, come in fondo ci spiega questa grande epopea psicologica che è l’Iliade; ma tutti convergono su un obiettivo, che è la conquista e la distruzione di Troia. Anche nel nostro caso, evidentemente, ci sono molti interessi, diversi ma convergenti. L’interesse su cui convergono è il fatto di mettere l’umanità sotto controllo. Le ragioni per cui diversi soggetti debbano mettere l’umanità sotto controllo sono svariate, ovviamente. Qualcuno dovrà vendere i microchip per metterli sotto la pelle di tutti, qualcuno dovrà vaccinare tutti, qualcuno dovrà avere un sistema monetario che non risenta di capricci come quelli dei titoli-spazzatura e del problema della monetazione delle monete sovrane. Qualcuno dovrà distruggere ogni principio di sovranità nazionale, alla luce di un diabolico governo globale.

Questi interessi convergono: così come nel caso dell’Iliade la distruzione di Troia, in questo caso l’interesse convergente è la distruzione di tutte quelle libertà (costituzionali, civili, giuridiche, individuali e collettive) su cui è nata la grande epopea sorta con la Pace di Westfalia, attraversando poi la Rivoluzione Inglese (quella delle Teste Rotonde), la Rivoluzione Americana di Washington, Franklin e Madison, la Rivoluzione Francese con i suoi esiti, arrivando fino ai Risorgimenti nazionali dell’800, per creare invece un ecumene tecnologico iper-controllato, governato da un’élite platenaria in cui si entra per cooptazione. E’ un disegno luciferino, che sembra marciare con un’agenda implacabile. Anche perché, su questo, convergono molti interessi inconfessabili. Quando oggi si dice, per esempio, che l’unico principio ispiratore, l’unico attrattore strano del caso, l’unico principio organizzatore generale di una società con 9 miliardi di uomini non può che essere la scienza, si perde di vista il fatto che non solo non esiste, una scienza con la S maisucola, neutrale, e non solo gli scienziati non sono gli efori, i sacerdoti della Immagineverità metafisica; ma ci sono mille interessi che convergono: quelli delle Big Pharma, di chi vuole mettere sotto controllo il mercato della salute, in tutte le sue implicazioni (il mercato della vita e della morte).

E quindi è chiaro che, in questa situazione, non è del tutto scontato che non si possa prendere atto che il dottor Fauci, denunciato anche da sue collaboratrici, non sia guidato soprattutto dal tema dei brevetti dei vaccini o dalle case farmaceutiche, piuttosto che dagli interessi comuni della popolazione degli Stati Uniti d’America. Però, questo blocco storico (uso un termine gramsciano) è saldato in modo talmente forte, che queste idee – che possono sembrare un po’ dietrologiche e paranoiche – in realtà si saldano con un processo storico che è molto forte e molto chiaro. Nel piano della globalizzazione, del mondo senza frontiere, della finanza globalizzata dei Rothschild, dei Rockefeller, dei Soros e dei Bill Gates, è stata già stabilita una divisione internazionale del lavoro. All’estremo Oriente, alla Cina deve andare tutta la manifattura, che con la sua plusvalenza accumulata deve comprarsi il debito americano e la potenza anche militare degli Stati Uniti. L’Europa dev’essere ridotta a qualcosa che è una via di mezzo tra quel po’ di industria che rimane in Germania e un gerontocomio (o una pizzeria) come l’Italia; e comunque, essendo un continente invecchiato, l’Europa deve essere destinata all’afro-islamizzazione demografica, come già aveva preconizzato Oriana Fallaci una trentina d’anni fa.

E in questo quadro, chiunque rappresenti un ostacolo dev’essere spazzato via come una formica, e spiaccicato. Non esiste più nessuna libera informazione: c’è un mainstream implacabile. Siamo arrivati al ricorso al Tso, per chi contesta il lockdown? Del trattamento sanitario coatto è sempre stato fatto un uso dovizioso in tutti i regimi, a partire da quello staliniano: se si rifiuta una società “perfetta”, o si è criminali o si è matti, perché si rifiuta il proprio bene. Quella del Tso “per il bene comune” è l’idea che sta alla base di questa filosofia del diritto. In Italia ci sono due modi per costringere qualcuno a subire il trattamento sanitario coatto: uno è psichiatrico e l’altro – guardacaso – è epidemiologico, infettivologico. L’isolamento e la quarantena obbligatoria per chi rischia di propagare una malattia è un intervento coatto, esattamente come il Tso psichiatrico, che viene Immagineapplicato in modo arbitrario. Il Tso psichiatrico viene prescritto da un medico psichiatra, dipendente pubblico, e confermato da un secondo collega che ne recepisce la diagnosi. Poi deve essere ratificato entro 24 ore dal sindaco, quindi dal giudice tutelare.

E’ chiaro che tutto questo implica qualsiasi arbitrio possibile: le ragioni per cui un soggetto possa essere considerato pericoloso a sé e agli altri sono infinite. Potrebbe essere qualcuno che brandisce un’ascia e vorrebbe fare a pezzi la nonna, ma potrebbe essere qualcuno che vuole suicidarsi gettandosi dalla finestra. O qualcuno che non vuole sottoporsi a una terapia, che a quel punto gli viene imposta con la forza. A Testimoni di Geova sono state imposte trasfusioni, col pretesto di salvare una vita. Se lo psichiatra arriva perché il paziente non vuole ricevere quello che è “buono, santo e giusto” per lui, siamo entrati in questa fattispecie. Ed è quella che, credo, verrà usata in modo sistematico: nel nome del pietismo, della filantropia, del benessere individuale e collettivo, e del bene supremo della salvezza della vita – che diventa qualcosa di assoluto, ipostatizzato e mitizzato, anche al di fuori di qualsiasi valutazione razionale. Cioè: se noi abbiamo un vaccino con cui ti puoi salvare da una malattia incombente e tu non te lo vuoi fare, tu non stai facendo il tuo bene; e quindi noi saremo costretti a ricoverarti in ospedale, foss’anche per 48 ore, praticarti il vaccino e poi dimetterti.

Ho fatto il primario di psichiatra per tanti anni, e ho visto imporre trattamenti coatti a schizofrenici cronici: rifiutavano la terapia farmacologica, non gliela si poteva praticare in casa, e allora lo psichiatra del territorio (con la copertura dello psichiatra direttore del dipartimento ospedaliero di salute mentale) confermava il Tso anche con un ricovero tipo day hospital, lì veniva praticata l’iniezione – che ha una durata d’efficacia di tre settimane – e dopodiché il paziente veniva dimesso. Ecco: questo è il futuro che si prepara, per noi. Quindi, anche dentro la psichiatria, occorrerà una battaglia serrata. Ma purtroppo ho un’opinione veramente bassa dei miei colleghi, ormai per lo più ridotti a propagandisti di case farmaceutiche, pronti a vendersi anche la nonna per farsi una settimana di vacanza alle Maldive; pur di non perdere il primariato e i premi che ricevono da Big Pharma, saranno pronti a dire: «Ma come, non vuole fare il vaccino? Lei forse non sta bene, è depresso, ha un Immaginedisturbo ossessivo-compulsivo; noi la ricoveriamo (anche soltanto per 48 ore), le facciamo il vaccino e poi la dimettiamo». Vedrete che finirà così.

Conoscendo i miei mediocri colleghi, il Tso sarà uno strumento fortissimo. Su questo, bisognerà organizzare una linea di difesa anche giuridica, da subito, cominciando a castigare i primi che si prestano a fare i “bravi”, i poliziotti di questo sistema. Io mi candido a fare il perito d’accusa della parte civile. Sono a disposizione, gratuitamente, per colpire il primario di quel reparto, cercare di farlo destituire e mettere in galera, se possibile. Sul caso di Agrigento, facciamo subito un esposto in Procura e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. O sinceriamoci che lo stiano già facendo: bisogna attaccare preventivamente, perché questi personaggi, che si mettono a disposizione del propagandista delle case farmaceutiche, non è che siano dei cuor di leone. Io li conosco bene, è gente che tiene famiglia: se capisce che il potere è da una parte, si schiera; ma se capisce che dall’altra parte c’è un contropotere, si defila. Perché sono “minuta gente” manzoniana: è un “popol disperso” che non ha pace, non ha dignità. Basta fargli un “bau”, a volte, per spaventarli.

Il problema però non è nemmeno il vaccino, in questo caso. Ci verrà inoculata una qualche sostanza nel momento in cui il Covid non farà più paura neanche a un gatto, perché avrà esaurito la sua funzione e la sua dimensione patogenetica. A un certo punto, per non andare in galera, non finire in manicomio o per non perdere il nostro lavoro, potremmo anche accettare di metterci nel corpo un po’ di acqua sporca, sperando che non ci faccia troppo male. Ma non è questo, l’obiettivo finale, credetemi: fosse tutto qui, sarebbe ancora poca cosa. L’obiettivo finale è la moneta unica platenaria, veicolata da un microchip, collegata alle nostre condizioni di salute. Microchip che tutti dovranno mettersi, come il segno dell’Apocalisse: l’elettrodo sulla fronte, o sotto la pelle della mano, senza il quale nessuno potrà né comprare né vendere (il Segno della Bestia, il 666). Non Immaginevoglio apparire un mistico pazzo, ma credetemi: quello che si sta delineando è proprio questo. Moneta unica, sistema giuridico unico, salute unica. Tutto questo, per una società filantropica governata da quello che Soloviev definisce l’Anticristo: pacifico filantropo macrobiotico, vegetariano, ecologista, con Greta Thunberg come consulente.

E’ un potere pervasivo, perfetto: che non ha bisogno dei nostri soldi, perché li stampa. Il problema è che, perché un sistema di controllo funzioni, di fronte a un capitalismo tradizionale, servono nuove soluzioni: intanto deve ridurre la popolazione mondiale, e poi ha bisogno di una società divisa in caste, come nel “Nuovo mondo” di Huxley, dove c’è un’élite di Alfa che non si vedono neppure. Serve una castizzazione della società che metta gli uomini in condizioni giuridiche, psicologiche e antropologiche diverse. Sotto gli Alfa invisibili ci sono i Beta che si vedono (i Soros, gli Zuckerberg, i Bill Gates), poi ci sono i Gamma, che sono gli esecutori politici (tipo il povero professor Conte, avvocato dello studio Alpa), e poi sotto ci sono i carabinieri, i lavoratori, gli impiegati dell’Agenzia delle Entrate, gli operai. E ancora più sotto ci sono gli Epsilon, che devono vivere con 600 euro al mese prendendosi solo il Soma, che è la droga dell’inebetimento.

Questo, credetemi, è il disegno complessivo. Ed è un disegno ben pensato, perché tiene conto dell’ingovernabilità della complessità. L’unica forza che abbiamo non è l’opposizione consapevole, perché in questo siamo sicuramente perdenti. Dobbiamo sperare nelle leggi universali del caos. Il grande imperatore Carlo V, sul cui impero non tramontava mai il sole, dal Messico ai Balcani, dopo aver lasciato le colonie d’America e la Spagna al figlio Filippo II e l’impero asburgico a Ferdinando, si ritirò in un convento benedettino in Germania, dove la sua passione era far funzionare una trentina di orologi meccanici. E Immaginepassò gli ultimi giorni della sua vita dicendo: «Quanto sono stato pazzo, a pensare di controllare tutti i popoli del mondo, quando non sono riuscito a far marciare insieme nemmeno 30 orologi». E’ su questo, che i luciferini del controllo potrebbero cascare. Una cellula impazzita è Trump, un’altra è Putin, altre ancora siamo noi che facciamo questi discorsi, facendoci passare per pazzi, contro i nostri interessi materiali, accademici, categoriali. Siamo noi stessi delle schegge impazzite: siamo sfide nella complessità. Mattoidi, quasi pronti per il Tso.

(Alessandro Meluzzi, dichiarazioni rilasciate il 16 marzo 2020 nel dibattito “Alla ricerca della verità”, in diretta web-streaming sulla pagina Facebook di Leonardo Leone, con la partecipazione di Ugo Mattei e Massimo Mazzucco; il video è ora disponibile anche su YouTube. Notissimo psichiatra, nonché criminologo, saggista e accademico, Meluzzi – di formazione comunista – è stato poi deputato e quindi senatore eletto con Forza Italia nel 1994 e nel 1996. Massone, ha fatto parte del Grande Oriente d’Italia. Approdato al cristianesimo, è stato diacono cattolico di rito greco-melchita e poi presbitero della Chiesa ortodossa italiana autocefala, divenendone primate).


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https://www.libreidee.org/2020/05/linfe ... i-col-tso/



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 10:48 
toh..
un botto di soldi,
quanti non è dato sapere,

poi non si sa..



https://www.rt.com/uk/489606-oxford-cor ... gn=firefox

Hotly-touted Oxford coronavirus VACCINE trial has only 50 percent chance of success, project leader warns

The professor leading Oxford University’s highly-anticipated coronavirus vaccine trial has poured cold water on much of the hype surrounding the project by warning that it has only a 50 percent chance of being successful.

In an interview in the Telegraph on Sunday, Professor Adrian Hill, director of Oxford’s Jenner Institute, said that the upcoming trial, involving 10,000 volunteers, threatens to return “no result” due to low transmission of Covid-19 in the community.

While the low incidence of the virus among the public is undoubtedly positive news, it leaves vaccine-makers with a major problem, as without Covid-19 circulating volunteers will not catch the illness and scientists won’t be able to prove that their vaccine works.
Firefox_Screenshot_2020-05-24T08-44-55.536Z.png



come detto in altro intervento,
non basta dire che il vaccino è innocuo,
che quelli che hanno preso il vaccino "stanno "bene",

non si tratta di shampoo o crema da barba,
bisogna dimostrare che protegge effettivamente dal virus.
insomma i vaccinati dovrebbero essere messi a contatto col virus attivo
per certificare che il vaccino funziona.



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 11:42 
mauro ha scritto:
cara Argla,
il problema dei pochi morti tra i bianchi, potrebbe anche essere, la "fascia di reddito",
per cui,hanno più possibilità di accedere alla "costosa" sanità degli States.



ESATTO.


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 12:15 
Per ingannare gli algoritmi di Youtube, tocca mettere i video capovolti orizzontalmente e/o modificati.

Ma va bene lo stesso.

DAVID ICKE INTERVISTA IN ITALIANO LONDON REAL

Guarda su youtube.com


Da vedere ed ascoltare con molta attenzione.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 24/05/2020, 12:34 
Thethirdeye ha scritto:
Per ingannare gli algoritmi di Youtube, tocca mettere i video capovolti orizzontalmente e/o modificati.

Ma va bene lo stesso.

DAVID ICKE INTERVISTA IN ITALIANO LONDON REAL

Guarda su youtube.com


Da vedere ed ascoltare con molta attenzione.

È sempre il solito video di 1 mese fa, niente di nuovo.
Come detto di la, basta non usare YouTube, geni.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 12:48 
Robiwankenobi ha scritto:
È sempre il solito video di 1 mese fa, niente di nuovo.
Come detto di la, basta non usare YouTube, geni.

Ammappa come sei furbo tu.... [:304]

Basta mettere il video altrove certo.

Domandiamoci come mai questi video OGGI vengano rimossi.

Oppure a te non interessa questo?

Dici di entrare nel merito ma... nel merito non ci entri mai.

Posti il link del Butac per denigrare il video del tizio della farmaceutica ma....
non ti domandi come mai ci siano quelle sostanze nei vaccini e non
ti domandi come mai vengano utilizzati feti abortiti senza che nessuna legge
impedisca questo..

Insomma... in buona sostanza,
TU guardi sempre il dito e mai la LUNA....

Come mai?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 12:56 
Thethirdeye ha scritto:

Basta mettere il video altrove certo.

Domandiamoci come mai questi video OGGI vengano rimossi.

Possono essere stati rimossi per decine di motivi tra cui l'essere video "scomodi", ma mi sembrerebbe un controsenso visto che video altrettanto scomodi sono ancora sul tubo e alla domanda in passato :"perché non siano stati rimossi visto che fossero video di denuncia" si è dato la risposta " perché cosi sarebbe stato palese che parlassero di cose reali".
Più facili che siano stati rimossi perché l'algoritmo di youtube ha trovato in essi argomenti non "consoni" con le linee guida.
Indi per cui, i geni dovrebbero usare altri siti dove le linee guida sono meno stringenti o addirittura non esistono.
Ma nella tua vita, ti capita mai di darti delle risposte non partendo dal punto di vista del "complotto"?



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 24/05/2020, 13:14 
Robiwankenobi ha scritto:
Ma nella tua vita, ti capita mai di darti delle risposte non partendo dal punto di vista del "complotto"?

Certo che sì.

Il punto è che David Icke rilascia video da 20anni e più, su temi comunque molto scottanti..

Ma solo ORA, con il Covid19 e le interviste che lui ha lasciato su questo tema,
che il suo canale (il canale Robiwankenobi, non il singolo video), viene
CHIUSO.

Ovvio che Icke ha dietro ha una serie di professionisti che lo tutelano e lo tuteleranno
ancora su piattaforme diverse. E' un'ovvietà quella che dici.

Il punto è un altro: è in atto una CENSURA SENZA PRECEDENTI SU QUESTO TEMA.

Io mi faccio domande Robiwankenobi....
Per te invece è tutto normale.

Libero di farlo, per carità.
Ma non pretendere che lo faccia io.

Perchè di normale, in tutta questa vicenda, c'è davvero molto poco.

Ti rifaccio la domanda:

Posti il link del Butac per denigrare il video del tizio della farmaceutica ma....
non ti domandi come mai ci siano quelle sostanze nei vaccini e non
ti domandi come mai vengano utilizzati feti abortiti senza che nessuna legge
impedisca questo..

Insomma... in buona sostanza,
TU guardi sempre il dito e mai la LUNA....

Come mai?



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