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Puma Punku su trova a 3.600 metri sulle Ande, nella attuale Bolivia. Recenti studi su questo sito archeologico stanno dando risultati che lasciano davvero senza parole. Era già noto che alcuni blocchi di roccia tagliati artificialmente, che si trovano a Puma Punku, pesano tra le 10 e le 20 tonnellate. Questo ha fatto sorgere delle domande su come fosse possibile trasportare questi blocchi ad alta quota per una popolazione primitiva.
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Ma ci sono nuove scoperte che lasciano gli studiosi sconcertati. È noto che a Puma Punku si trovano una serie di blocchi a forma di “H” sparsi per terra. Diversi studiosi hanno asserito che questi mattoncini a forma di “H” assolvevano una funzione simile ai mattoncini “lego”, e che quindi si potessero “comporre e scomporre” tra di loro per costruire diversi tipi di edifici. Gli archeologi, in generale, hanno rifiutato questa idea, perché presuppone l’esistenza di una civiltà estremamente avanzata, quasi pari alla nostra almeno dal punto di vista architettonico.
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Ma, recentemente, è scoppiata “la bomba”. Recenti misurazioni hanno rivelato che i mattoncini a forma di “H” sono praticamente tutti uguali, perfettamente identici! Questa nuova scoperta ha fatto letteralmente crollare tutte le convinzioni precedenti su Puma Punku. Perché? Per un essere umano è impossibile scolpire due blocchi di roccia perfettamente uguali. Per fare un lavoro simile ci vuole un sistema CNC guidato da un computer. Eppure, i blocchi a forma di “H” di Puma Punku sono talmente identici che, se affiancati, tra di loro non passa nemmeno una lama!.
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Dopo questa scoperta, ci sono solo due ipotesi, una più sconvolgente dell’altra.
Ipotesi (1): I blocchi a forma di “H” di Puma Punku sono stati creati da una macchina, in grado di riprodurre in serie e in maniera del tutto identica i “mattoncini”.
Ipotesi (2): I blocchi a forma di “H” sono stati creati con un qualche tipo di “matrice” o “stampo”, che li ha fatti venire tutti uguali. Ma questo vorrebbe dire che questi blocchi non sono delle “vere” rocce, ma sono delle rocce sintetiche, realizzate colando un impasto in delle forme. Si chiamano geopolimeri,
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Ma questo lascia aperto un altro problema. I blocchi a forma di “H” di Puma Punku sono fatti di arenaria rossa e di andesite. Noi, oggi, con la nostra chimica, riusciamo a creare dei geopolimeri di andesite rossa. Quindi siamo in grado di “sintetizzare” questa roccia. Purtroppo, non siamo ancora in grado di creare dei geopolimeri di andesite. Questo vuol dire che, almeno dal punto di vista della chimica, i costruttori dei mattoncini a forma di “H” di Puma Punku avevano conoscenze addirittura più avanzate delle nostre!
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Quindi, riassumendo, si può passare sopra ai blocchi di 20 tonnellate spostati in giro per le Ande. Si può passare sopra alla incredibile precisione dei blocchi a forma di “H”. Si può passare sopra anche al fatto che questi blocchi si incastrano tra loro in maniera perfetta. Ma non si può passare sopra al fatto che i mattoncini a forma di “H” sono tutti uguali, identici, prodotti in serie. Questo vuol dire che in quel punto delle Ande, millenni fa, c’era una sorta di “fabbrica” che creava questo pezzi di “lego” in serie, tutti identici tra loro.
Che abbiano utilizzato macchine per tagliare i blocchi, o che hanno realizzato geopolimeri “impossibili” dentro delle forme per creare rocce sintetiche, poco cambia. Chi ha ideato la realizzazione “seriale” dei mattoncini di Puma Punku aveva in mano una tecnologia edile paragonabile alla nostra! E non erano certo i popoli che abitavano le Ande che noi conosciamo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pumapunku