Considerando che non sembra essere del tutto chiara la faccenda dei “piani di esistenza” o degli “universi paralleli”, ho pensato di riportare in questo topic una specie di schema, redatto dal Gruppo di Ricerca “Evolvenza”, che ci aiuta a distinguere e classificare l’esistente in tutto ciò che è oltre il “piano fisico” e che quindi non sempre (per non dire quasi mai) riusciamo a percepire attraverso i nostri sensi.
Buona lettura...
PIANI DI ESISTENZA Per piani d’esistenza si intendono quelle regioni dell’universo le cui materie costituenti sono derivate da una "classe" sempre più sottile di unità elementari.
Quindi piano è una divisione di natura, di costituzione, non di spazio. Per ogni piano d’esistenza l’individuo ha dei veicoli (o corpi) e dei sensi; quando i veicoli sono sopiti la coscienza non opera, non v’è consapevolezza, ecco perché noi non riusciamo a percepire molto di più di quanto non rientri nel ristretto campo percettivo dei nostri sensi fisici.
SUDDIVISIONE DEI PIANI DI ESISTENZA1)
Piano del Principio;
2)
Piano del Tau;
3)
Piano dell'Alef questi due ultimi piani costituiscono, insieme, il "Piano della Legge", la quale risulta così avere un duplice aspetto: il "Tau" e l'"Alef" contano per 2, cioè le loro sottigliezze, sommate, danno il numero 14, non il numero 7. Inoltre questi piani non si differenziano solo per un numero ma per funzioni diverse: ogni sottopiano sia del Tau sia dell'Alef ha una funzione specifica, uno scopo che lo giustifica nell'Esistente;
4)
Piano Akasico;
5)
Piano Mentale;
6)
Piano Astrale;
7)
Piano Fisico (Il piano fisico, come gli altri piani, è suddiviso a sua volta in sette sottopiani:
sottopiano fisico solido, sottopiano fisico liquido, sottopiano fisico gassoso, sottopiano fisico eterico (da cui comunica, ad esempio, Odearea’n, quindi “entità” di natura extraterrestre, oltre ad entità disincarnate),
sottopiano fisico supereterico, sottopiano fisico sottoatomico, sottopiano fisico atomico. Questo non è l’atomo scoperto dalla scienza, ma l’unità elementare del piano fisico che sarà scoperto in futuro grazie all’evoluzione della fisica quantistica e alla “Teoria dei Molti Mondi” (TMM) - (
http://it.wikipedia.org/wiki/Interpreta ... uantistica oppure:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... colo=13550 .
1)
PIANO ASTRALE: La più grossolana materia che non appartenga al piano fisico è di un piano definito "astrale", il quale ha anch’esso, come il piano fisico, i suoi solidi, i suoi liquidi, i suoi gas, i suoi eteri, anche se questi sono immensamente più sottili di quelli ad essi corrispondenti nel piano fisico.
Sette sono le densità materiali del piano astrale:
Solido – Liquido – Gassoso – Eterico – Super eterico – Sotto atomico – Atomico.
2)
PIANO MENTALE: quanto detto a proposito della materia del piano astrale, può essere ripetuto per la materia del piano mentale ad esso immediatamente successivo per sottigliezza di materia.
3)
PIANO AKASICO O DELLA COSCIENZA: da questo piano, anch’esso costituito, come i precedenti, da sette densità di materia, si riversano sugli altri piani di esistenza un amore sconfinato ed una comprensione senza limiti. Qui vi è dualità ma non separazione, ogni essere sente di appartenere al tutto e nello stesso tempo essere se stesso, quindi è il piano della fratellanza universale.
CONSAPEVOLEZZA NEI PIANI DI ESISTENZAI veicoli o corpi dell’uomo sono quattro: 1) Corpo fisico. 2) Corpo astrale. 3) Corpo mentale. 4) Corpo akasico o della coscienza. L’uomo di media evoluzione oltre che esistere sul piano fisico, esiste astralmente, mentalmente, ecc. Però è necessario distinguere fra esistenza "inconsapevole" ed esistenza "consapevole". La prima è quell’esistenza che, per insufficiente evoluzione, non permette all'uomo una visione oggettiva di quanto circonda i suoi veicoli (o corpi) sottili; la seconda, invece, gli dà la percezione di quanto accade nei vari piani in cui sono i suoi veicoli. Pertanto, nell’uomo di media evoluzione, sia il veicolo astrale che mentale sono organizzati, ma ciò non significa che egli possa vivere oggettivamente nei piani omonimi; per poterlo fare è necessario che siano sviluppati i "sensi" propri di ciascun veicolo, solo in questo caso è possibile per l’uomo vivere con "consapevolezza" nei piani di esistenza più sottili. I sensi del veicolo astrale sono dei "centri" (chakra) che danno determinate facoltà all’uomo, come la veggenza, la chiarudienza, ecc. Ossia le facoltà ritenute extra-normali o paranormali. Questi sensi si svegliano attivandosi, in modo naturale, ad un certo punto dell’evoluzione, ma possono anche essere destati in modo artificiale, pratica questa abbastanza sconsigliata dalle Guide Psichiche.
E poi ancora….. da leggere:
(tratto da:
http://www.misteria.org/index_file/copi ... stenza.htm )
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PIANI DI ESISTENZA - DIMENSIONI - CORPI SOTTILI Le sette aggregazioni della materiaLa scienza definisce "energia" ciò che - attraverso a un agente intermedio, o una trasformazione, o una macchina - può produrre lavoro. Per noi "energia pura" è "materia del piano astrale", ovvero ciò che si ottiene dalla disintegrazione della più elementare materia fisica.
Ogni piano di esistenza differisce dagli altri non per una diversa ubicazione nell'Universo, ma per la diversa natura della materia che lo costituisce.
Tutti i piani esistono nello stesso spazio ciascuno comprende sette sottigliezze o densità di materia. Ciò vuol dire che la materia elementare di ogni piano si può aggregare e divenire complessa in ragione di sette accostamenti: quattro e tre.
Oltre sette aggregazioni si ha l'equilibrio e il generarsi di un'altra materia, tutta nuova: la materia elementare di un nuovo piano di esistenza. Le aggregazioni per ciascuna materia di ogni piano sono sette, in dipendenza di una legge fondamentale cosmica.
Le prime quattro aggregazioni (ad esempio del piano fisico: eterico, super-eterico, sotto-atomico, atomico) differiscono dalle seconde tre in quanto le une si creano per assommarsi di unità elementari, le altre (solido, liquido, gassoso) si determinano dalla più o meno stretta coesione che c'è tra atomo ed atomo.
A rigore, potremmo dire che gli elementi chimici della materia fisica possono esistere indifferentemente nei tre stati di aggregazione molecolare: solido, liquido, gassoso, purché si trovi la giusta temperatura che li fa vaporizzare, liquefare o solidificare. Così l'acqua, liquido, differisce dal ghiaccio solo per una questione di temperatura, mentre un elettrone differisce da un protone per il numero di particelle elementari che costituiscono sia l'uno che l'altro.
La scienza, scoprendo che disintegrando l'atomo si produce energia, ha avvalorato la tesi, cioè che alla base della materia ci è energia; ma nella disintegrazione atomica non si osservano altro che le trasformazioni dell'energia sprigionatasi, quali, ad esempio, la luce ed il calore.
Il calore, in effetti, è una vibrazione degli atomi che compongono la materia; la diversa conduttività del calore dipende dalla singola capacità delle materie di trasmettere, da proprio atomo a proprio atomo, queste vibrazioni. La luce è, invece, una vibrazione non degli atomi, ma dei corpuscoli che compongono gli atomi. La vibrazione luce differisce dalla vibrazione calore, oltre che per la natura di ciò che vibra, per la frequenza di vibrazione. La vibrazione luce è la più alta che si possa avere nel piano fisico.
Poiché l'energia liberandosi mette in vibrazione la materia fisica circostante, noi possiamo dire che l'energia è essenza del movimento; ma di quale movimento?
Non certo del moto assoluto. L'energia, o materia del piano astrale, è l'essenza del movimento della materia del piano fisico.
Enunciamo ciò in principio generale: l'essenza del movimento intrinseco della materia di ciascun piano è sempre nella materia del piano precedente per sottigliezza.
Nel piano fisico, ad esempio, i venti sono causati dalle diverse temperature dei gas che sono in certe zone dell'atmosfera; ma poiché il calore è un'applicazione di energia alla materia, noi possiamo dire che qualunque moto di materia fisica, sia esso spostamento o vibrazione, è sempre causato dall'energia, ed enunciando ciò in principio generale: qualunque movimento delle materie di un piano è sempre alimentato dalla materia del piano precedente per sottigliezza. In modo analogo qualunque impulso che il corpo fisico può avere, prima per esistere, poi per attuarsi in azione, deve essere sempre alimentato dal corpo astrale. E così di ogni corpo a quel piano che l'individuo, per propria evoluzione, ha raggiunto come livello di esistenza individuale.
Abbiamo, però, sempre detto che ogni sollecitazione è doppia: l'una proviene dall'esterno, l'altra dall'interno.
Se ciò non fosse, l'evoluzione non sarebbe possibile, perché è proprio in virtù della collisione delle due sollecitazioni che il livello di esistenza si sposta al piano superiore; non solo, ma se non vi fosse la possibilità di spinte dall'esterno, o dal più grossolano al sottile, la disintegrazione della materia non sarebbe attuabile.
La scienza nelle disintegrazioni atomiche usa il mezzo dall'esterno (bombardamento di atomi di elementi instabili, cioè di quegli elementi in ci è facile distruggere l'equilibrio dei corpuscoli che li costituiscono) ed in tale disintegrazione si libera l'energia, che avendo raggiunto il normale equilibrio della settima aggregazione aveva dato origine alla materia fisica. Quindi la materia bombardata si scompone in energia, essenza del movimento, la quale, liberandosi dal naturale equilibrio, si applica alle altre materie fisiche circostanti e le pone in quella vibrazione che voi chiamate luce e calore.
Il mezzo dall'interno per scomporre la materia è quello che noi usiamo nei fenomeni di apporto.
Fino ad oggi abbiamo parlato di corpuscoli e particelle dando lo stesso significato a queste due parole per indicare ciò che è all'interno dell'atomo della scienza.
Occorrerà quindi nomenclare - come sempre in modo convenzionale - tutte quelle suddivisioni e raggruppamenti, l'atomo che la scienza umana conosce.
Fino dall'inizio abbiamo detto che alla base delle innumerevoli materie fisiche, esiste un elemento "Identico"; noi lo abbiamo chiamato il "numero uno" del piano fisico, l'esistenza del quale è supposta dalla stessa scienza ufficiosa. Cioè, oggi si è propensi a credere che la diversità di tute le materie, prima ancora di quei corpuscoli e di quelle particelle che compongono gli atomi degli elementi, sia dovuta a una diversa combinazione di "un elemento identico" di un "elemento basilare". Ciò è esattissimo.
Noi chiameremo quindi questo numero uno del piano fisico, "unità elementare" della materia fisica, analoga all'unità elementare della materia astrale, analoga all'unità elementare della materia mentale.
La prima differenziazione è dovuta all'"opposizione" di questa unità elementare, che chiameremo "particella".
Come terzo tipo di materia abbiamo i "corpuscoli", infine un altro tipo ancora di materia possiamo chiamarla i "nuclei". sino a questo punto abbiamo visto quattro tipi di materie fisiche elementari: l'"unità elementare", che è alla base di tutta la materia fisica, le "particelle", i "corpuscoli" ed i "nuclei"; e ciascuna di queste materie fisiche ha una sua densità.
Arriviamo, dopo i nuclei, agli atomi; e qua dobbiamo spiegare perché sempre abbiamo fatto una distinzione nella scala delle densità materiali fra i primi quattro gradi e i secondi tre gradi di densità materiali. Perché le materie allo stato atomico possono sussistere - a rigore - indipendentemente allo stato gassoso, liquido e solido. Cioè: non è che ad una materia, a quella corrisponda una ed una sola densità, come nel caso delle materie elementari che compongono l'atomo.
In sostanza le innumerevoli materie del piano fisico, possono collocarsi o suddividersi secondo la loro densità in una scala settenaria che va da un massimo di densità dei solidi, ad un minimo di densità dell'unità elementare; abbiamo visto che "tutta la materia del piano fisico" scaturisce dalla differenziazione di "un'unica unità elementare". Infatti, da questa unità elementare abbiamo le particelle, dalle particelle abbiamo i corpuscoli, dai corpuscoli abbiamo i nuclei e dai nuclei passiamo agli atomi.
Gli atomi si differenziano l'uno dagli altri, per un numero diverso di elettroni che girano attorno ai nuclei centrali. A loro volta, gli atomi delle diverse materie, combinandosi fra loro, originano materie, sostanze diverse.
Ricapitoliamo ancora. Partiamo, questa volta, da ciò che gli occhi vedono: dalle innumerevoli materie fisiche.
Il chimico ci dice che esse sono "sostanze". Le sostanze sono la combinazione di elementi; gli elementi si differenziano l'uno dagli altri da un diverso numero di particelle elementari che stanno in seno agli atomi che compongono gli elementi stessi. Queste particelle noi le abbiamo nomenclate, e abbiamo detto che sono: i nuclei, i corpuscoli, le particelle e, alla base di tutto, le "unità elementari" del piano fisico.
Dunque fino ad ora abbiamo visto che le innumerevoli materie fisiche diverse, scaturiscono tutte da un'unità elementare del piano fisico e che ai primi quattro tipi di materia elementare (cioè unità elementare, particelle, corpuscoli e nuclei) corrispondono quattro densità di materia.
Una volta arrivati agli atomi, non è più che aggregando gli atomi si abbia una nuova materia alla quale corrisponda una precisa densità, ma si hanno materie le quali possono esistere indipendentemente allo stato gassoso, liquido e solido.
A questo punto viene spontanea una domanda e cioè: che cosa esiste fra il nucleo centrale di un atomo e gli elettroni che vi girano attorno? Abbiamo detto che
esiste materia astrale, infatti, e ci possiamo domandare se questa materia sia quella che compone il corpo astrale.
Se all'uomo fosse data per un attimo la possibilità di vedere la materia del paino fisico allo stato atomico vedrebbe un insieme di nuclei e di elettroni che a questi girano attorno; e la visione dei corpi solidi che sono nel piano fisico sparirebbe, o per lo meno cambierebbe moltissimo, perché non riuscirebbe più a distinguere gli atomi delle materie solide dagli atomi delle materie gassose.
Di quello sgabello, per esempio, si vedrebbero non solo i nuclei centrali e gli elettroni di tutti gli elementi che compongono la sostanza legno, ma si vedrebbero anche i nuclei centrali e gli elettroni che girano attorno a questi nuclei centrali degli elementi gassosi che compongono l'aria circostante. E quindi sarebbe difficile distinguere nettamente lo sgabello da ciò che sta attorno allo sgabello.
Andando ancora oltre, sparirebbe addirittura la visione dei solidi poiché non si vedrebbero più le materie dense, bensì le sottili, ossia ciò che compone la materia densa. Si passerebbe così in un altro mondo la cui esistenza è insospettata eppure reale quanto quella - e forse più di quella - che si osserva con gli occhi fisici.
Il corpo astrale degli individui è formato di materia astrale, ma non è necessariamente quella materia che sta fra i nuclei centrali e gli elettroni che compongono il veicolo fisico di questi individui. Cioè: se si allontana da un corpo fisico una qualche sua parte, non è che contemporaneamente se ne allontani una parte del corpo
astrale.
E' stabilito, è provato attraverso a certe materie radioattive, che le materie che compongono un corpo fisico si rinnovano continuamente. Perfino lo scheletro del corpo fisico, che ne è la parte più densa, si rinnova completamente entro un ciclo di tempo assai breve. Da ciò si può giungere alla conclusione che il corpo fisico è quello che è perché ha un fulcro, un centro di attrazione, attorno al quale rimane legato in qualche modo un insieme di materie fisiche.
Allo stesso modo è per il corpo astrale; il corpo astrale è formato di materia astrale e questa materia del piano astrale rimane unita, collegata, organizzata assieme da un fulcro, un centro magnetico che è appunto l'"individuo". Le materie fisiche che compongono il corpo fisico si rinnovano in un ciclo di tempo; altrettanto è per il corpo astrale. Ma sia il corpo fisico che il corpo astrale non vengono dispersi perché esiste un centro di attrazione in modo che, venendo espulse le materie vecchie, a queste si sostituiscono materie nuove.
Non si deve però pensare che questo centro di attrazione sia localizzato in qualche parte del corpo fisico o in qualche parte del corpo astrale. Nel corpo fisico è il cervello che distribuisce l'impulso atto a governare la avita vegetativa di tutto l'organismo, ma - a sua volta - il cervello non è che un organo ricevitore di "qualcosa" che proviene da fuori del piano fisico.
Individui molto grezzi spiritualmente, però, ben difficilmente potranno procedere oltre un piano mentale ordinario e certamente non saranno in grado di percepire il piano akasico, il quale necessita di un grado di coscienza già autonomo oltre i veicoli di supporto.
Secondo le entità - infatti - alla morte, il passaggio astrale - mentale - akasico avviene sempre, fino al massimo grado di coscienza che può esprimere quell'individuo.
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Nozione di tempo e di spazio nei vari piani di esistenza Ogni piano ha il "suo tempo": nel piano fisico per prendere un oggetto occorre un tempo, occorre che la mano si sposti e questo spostamento occupa un tempo.
Nel piano astrale invece questo cambia molto: questo concetto di tempo non esiste più perché non occorre eseguire una serie di movimenti, o avere un moto per trovare una persona, ma basta un semplice desiderio; e quindi l'idea del tempo cambia.
Nel piano mentale cambia ancora, rispetto e al piano astrale e al piano fisico, perché basta un pensiero per avere il contatto immediato con l'oggetto di questo pensiero.
Il tempo non esiste laddove è l'Eterno Presente, cioè "in Dio" (o Principio Creatore). Allora tutto è "presente", ogni incarnazione è presente. Ogni istante è come fotografato in Lui. La vita è composta di innumerevoli attimi; ognuno di questi attimi è presente in Lui contemporaneamente e separatamente.
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Illusione del movimento L'illusione del movimento di una proiezione cinematografica è data dal susseguirsi dei fotogrammi e dalla persistenza delle immagini sulla retina dell'occhio; questo vi insegna la vostra scienza.
In realtà, la visione di un film è un lavoro mentale perché è un fenomeno che avviene nel veicolo mentale dell'individuo.
Se qualcuno vi dicesse che tutto quanto quello che voi vedete è simile all'illusione accennata, voi prendereste quel qualcuno per un pazzo. Pure considerate: in possesso di una visione relativa, chiusi in una forma densa, voi potreste essere oggetto di un'illusione simile a quella del movimento in una proiezione cinematografica.
In realtà, esiste solo l'Eterno Presente e l'Infinita Presenza.
Nel piano fisico voi avete cognizione dello spazio perché , chiusi in una forma, per raggiungerne un'altra, una delle due deve spostarsi entro l'agente che le separa.
Nell'astrale è il desiderio o la volontà che possono rendervi presenti là dove desiderate o dove volete.
Nel mentale è il pensiero che vi dà l'immediata sensazione di un reale contatto fra voi e l'oggetto del vostro pensiero.
Nello spirituale, al di fuori di ogni limitazione, si ha coscienza dell'Eterno Presente e dell'infinita presenza di ognuno e di ogni cosa.Un oceano si può considerare un insieme di gocce: pure ciascuna goccia esiste solo nell'attimo in cui viene prelevata dalla massa dell'oceano e solo allora si può dire che ne sia vicina o lontana.
Allo stesso modo, se voi risalite alla radice dell'essere vostro, comprendete di essere uno nel tutto e che lo spazio è del piano relativo, perché solo lì si ha l'illusione che esso esista.
Come il movimento è una successione di punti, il tempo ne è una di attimi, in ciascuno dei quali vi è una particolare disposizione degli oggetti del Cosmo. La vostra mente, passando da un attimo all'altro, secondo una successione convenzionale, con il ricordo crea l'illusione del movimento, del cambiamento e del tempo.