05/11/2021, 09:01
mik.300 ha scritto:[
Certo che è efficace, hanno copiato l'ivernectina..
La questione non era su quello..
Ma pigli x il kulo?
Una inibisce la replicazione, l'altro anche..
È come il monoclonale che è la versione di tetica degli anticorpi del plasma iperimmune di de donno.
L'ivernectina vista pochi euro, questa roba un botto, c scommetto
05/11/2021, 09:10
05/11/2021, 09:13
05/11/2021, 09:20
05/11/2021, 09:44
05/11/2021, 10:10
mik.300 ha scritto:e vorrei sapere il protocollo sanitario per i vaccinati e per quelli non vaccinati.
05/11/2021, 10:23
Robiwankenobi ha scritto:«Siamo nella quarta ondata»: Europa di nuovo epicentro della pandemia, l’Italia resiste
L’allarme dell’Oms: aumento di casi e vittime Marco Cavaleri (Ema): «È la quarta ondata». Si stimano 500 mila morti entro febbraio. Germania e Regno Unito in crisi. Spunta l’idea di una quarta dose
Meglio aspettare a organizzare cenoni e ritrovi sotto l’albero. «L’Europa è di nuovo al centro della pandemia» avverte l’Oms, dopo 5 settimane di contagi in salita. Nell’ultimo mese le nuove infezioni giornaliere sono cresciute del 55%. Un andamento in controtendenza con le curve decrescenti delle altre regioni del mondo. La situazione per l’Oms è «seriamente preoccupante»: con questo ritmo, ci saranno un altro mezzo milione di morti da qui a febbraio, stima. La prolungata escalation di casi non riguarda soltanto la Russia, ma va dai Paesi dell’Est fino al Belgio e al Regno Unito. La situazione ora è diventata critica anche in Germania, in molte regioni olandesi e nei Paesi Baltici. L’Italia, allineata con la Francia su quasi 6000 casi al giorno, resiste, dietro alla Spagna (sotto i 2mila) e al virtuoso Portogallo (700 casi e l’89% di cittadini immunizzati).
«Siamo già nella quarta ondata», ha scandito Marco Cavaleri, responsabile vaccini dell’Agenzia europea del farmaco . Due i fattori che hanno permesso al virus di riguadagnare terreno. Da un lato una copertura vaccinale insufficiente, con la campagna di immunizzazione ora in una fase di stallo pressoché ovunque tranne che nel Regno Unito, dove si corre con le terze dosi. Cavaleri non esclude una quarta dose per gli immunodepressi «già adesso».
L’altro volano per il Covid è l’allentamento delle misure preventive. «I vaccini sono la nostra arma più potente solo se usati insieme ad altre misure» come tamponi e distanziamento. Kluge invita a cambiare tattica: «Dobbiamo passare dalla reazione alle ondate di Covid all’impedire che si verifichino». Nel mirino Paesi come Gran Bretagna e Danimarca che hanno vaccinato molto e hanno poi tolto le restrizioni, per poi ritrovarsi tra i Paesi più colpiti d’Europa.
https://www.corriere.it/esteri/21_novem ... 3fb5.shtml
05/11/2021, 10:24
Robiwankenobi ha scritto:mik.300 ha scritto:[
Certo che è efficace, hanno copiato l'ivernectina..
La questione non era su quello..
Ma pigli x il kulo?
Una inibisce la replicazione, l'altro anche..
È come il monoclonale che è la versione di tetica degli anticorpi del plasma iperimmune di de donno.
L'ivernectina vista pochi euro, questa roba un botto, c scommetto
Ma chissene fotte, l'importante è che vengano avviate le cure domiciliari in maniera ufficiale.
A noi costeranno come un antibiotico, ripeto, chi si è mai preoccupato di guardare quanto costano gli antibiotici e chi li produce???
L'ivermectina non costa pochi euro, in farmacia 8 pasticche costano 32€ (a meno che non vuoi rischiare di comprarla online che ti arrivano a casa pasticche di bicarbonato) e questa costerà similare, magari meno visto che essendo una cura riconosciuta potrà essere passata dal servizio sanitario nazionale.
Il prezzo che gira attualmente è negli Stati Uniti dove li anche una confezione di ibruprofene la paghi 5 volte più che in Italia, non ci riguarda.
Quando arriverà qua, il prezzo sarà come un antivirale classico.
Giusto per capirci:
Antivirale Covid. Merck rinuncia alle royalty del nuovo farmaco in 105 Paesi a basso e medio reddito. Il costo potrebbe scendere da 700 a 20 dollari o anche meno
https://www.quotidianosanita.it/scienza ... o_id=99469
Ma è tutto un polemizzare su quello che succede?
C'é mai una cosa che va bene?
05/11/2021, 11:07
mik.300 ha scritto:a me me ne fotte invece..
noi non siamo in quei 105 paese a basso reddito,
noi paghiamo 700 euro a pacchetto..
l'ivermectina costa 32 euro perchè siamo praticamnete al mercato nero..
05/11/2021, 12:22
Nessuna terapia in Italia ha quei prezzi "al pubblico" in farmacia.
05/11/2021, 12:43
mauro ha scritto:non so cosa intendi
comunque
ROCHE SpA
TARCEVA 30CPR RIV 150MG
PRINCIPIO ATTIVO: ERLOTINIB CLORIDRATO
PREZZO INDICATIVO: 3.077,28 €
ciao
mauro
05/11/2021, 13:01
Robiwankenobi ha scritto:Covid, la pandemia dei non vaccinati: in Italia si contagiano 6 volte di più
Il dossier: nessun immunizzato tra i 12 e i 59 anni è finito in terapia intensiva. La categoria più a rischio è quella degli over 60
Chi non è vaccinato «rischia di contagiarsi 6 volte in più dei vaccinati se ha meno di 39 anni e all’incirca 4 volte in più dai 40 in anni in su». È questa analisi dell’Istituto superiore di Sanità effettuata calcolando l’incidenza dei nuovi positivi da Covid 19 su 100 mila abitanti ad avere convinto il governo sulla necessità di dare una nuova spinta alla campagna gestita dal generale Francesco Paolo Figliuolo.
Muovendosi su un doppio binario: cercare di persuadere i milioni di italiani ancora restii a immunizzarsi e accelerare sulla terza dose. I dati aggiornati al 24 ottobre non tengono conto dell’impennata registrata negli ultimi giorni, ma già consentono di individuare in quali settori e fasce d’età si deve intervenire con maggiore urgenza.
Tenendo conto che i dati di altri Paesi più avanti nelle somministrazioni, primo fra tutti Israele, dimostrano come dopo alcuni mesi l’effetto dei vaccini comincia a scemare e dunque è necessario programmare la terza dose, come già in Italia si sta facendo con chi ha più di 60 anni.
In Germania — dove soltanto il 66,8 % degli abitanti ha ricevuto una doppia dose — il ministro della Salute Jens Spahn ha chiesto misure restrittive per fare fronte «alla pandemia dei non vaccinati che è enorme». In Italia la situazione è ancora sotto controllo, il numero dei posti occupati nelle aree mediche e nelle terapie intensive rimane sotto il livello di criticità.
Ma la curva epidemiologica ha ricominciato a salire e il governo cerca di fermare la corsa del virus prima che arrivi il freddo e soprattutto il periodo delle festività di dicembre quando le occasioni di socialità e, dunque, di contagio risultano maggiori.
Lo fa esaminando i dati aggiornati ogni settimana. Il bollettino di oggi sarà determinante per comprendere quanto veloce sia la risalita della curva, certamente i vertici dell’Istituto ribadiranno la necessità di «mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale».
L’analisi sulla protezione del vaccino viene effettuata sulla base dell’incidenza per 100 mila abitanti: quante persone immunizzate si contagiano, vengono ricoverate o finiscono in terapia intensiva. Lo stesso calcolo viene realizzato poi per i non vaccinati. E dimostra come «tra i 12 e i 59 anni in rianimazione non è finito alcun vaccinato e rimangono molto basse le percentuali di ospedalizzati».
Nella fascia d’età tra i 60 e i 79 anni «emerge che il vaccino continua a proteggere quasi totalmente dal ricovero in rianimazione». E in area medica, come era già emerso in precedenti report, di solito viene ricoverato chi soffre già anche di altre malattie.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di Sanità questa è la situazione del periodo che va dal 24 settembre al 24 ottobre scorso: «Nella fascia d’età tra 12 e 39 anni ci sono stati in un mese 404 nuovi contagiati tra i non vaccinati contro 70 tra i vaccinati; le persone ricoverate in area medica sono state 13 contro lo 0,7; in terapia intensiva lo 0,75 contro zero. Nella fascia d’età tra i 40 e i 59 anni, tra i nuovi contagiati 354 erano no vax mentre 89 erano immunizzati; in area medica il rapporto è stato di 28 contro 1,3: in terapia intensiva 3 contro zero. Nella fascia d’età tra i 60 e i 79 anni: i nuovi contagiati non immunizzati sono stati 300 e quelli vaccinati 77; sono stati ricoverati 65 no vax contro 5 in area medica; 12 contro 0,5 in terapia intensiva. Tra gli over 80 i contagiati non vaccinati sono stati 388, quelli immunizzati 95; in ospedale sono finite 160 contro 21; in terapia intensiva 8 contro 1».
L’incidenza dei decessi su 100 mila abitanti dimostra che «tra i 60 e i 79 anni ci sono state 16 vittime tra i non vaccinati contro 1 di chi ha fatto due dosi, mentre per gli over 80 i morti tra chi non era immunizzato sono stati 93, soltanto 8 tra chi aveva completato il ciclo».
Tradotti in rischio, questi numeri vogliono dire che i non vaccinati rischiano di contagiarsi da 4 a 6 volte in più, di essere ricoverati 20 volte in più fino a 59 anni, poi circa 12 volte dai 60 anni in su, e 8 volte se over 80. Per quanto riguarda le terapie intensive «i non immunizzati rischiano 30 volte in più fino a 59 anni, 21 volte in più tra i 60 e i 79 anni, 8 volte in più per gli over 80. Questi dati sono sovrapponibili a quelli già registrati nelle scorse settimane, a riprova che per il momento l’efficacia dei vaccini anche a distanza di tempo resta in ogni caso altissima.
Nell’ultimo mese sono finiti in ospedale 2.836 non vaccinati contro 1.814 vaccinati con due dosi. A livello generale, dunque, il rapporto è ancora tutto a vantaggio di chi è immunizzato: su 5 ospedalizzati, tre sono senza vaccino contro i due che invece l’hanno fatto. Per le terapie intensive ci sono stati 331 non vaccinati e 128 vaccinati. Qui la distanza è ancora maggiore: in rianimazione più di due pazienti su tre non hanno fatto la vaccinazione contro il Covid.
L’osservazione costante dei numeri relativi alla pandemia ha già evidenziato come a lungo andare i numeri assoluti hanno un effetto ingannevole: più la popolazione è protetta maggiore diventa infatti il numero di chi può finire in ospedale anche con le due dosi.
È quello che viene definito paradosso vaccinale. Ciò succede già oggi per i contagi: tra gli over 80 e i 60-79 enni, la percentuale di vaccinati è decisamente alta, rispettivamente a quota 92,7% e 87,4%: in entrambi i casi in numeri assoluti le infezioni sono più alte tra chi ha fatto le due dosi rispetto a chi è senza (4.033 contro 941 e 9.175 contro 4.207). E ormai tra i 40-59 enni, immunizzati al 76,5%, la diffusione del contagio sempre in dati assoluti è simile: 12.623 vaccinati contro 12.266 no.
Bisogna dunque effettuare le percentuali sulle platee di riferimento: i cittadini vaccinati con ciclo completo sono 41 milioni e 915.257, i no vax 9 milioni 231.487.Ebbene nell’ultimo mese la percentuale dei nuovi contagiati tra chi non si è immunizzato è pari allo 0,37%, tra chi è immunizzato è pari allo 0,08%.
https://www.corriere.it/cronache/21_nov ... 3fb5.shtml
05/11/2021, 13:10
05/11/2021, 13:36
MaxpoweR ha scritto:E grazie al cavolo gli unici ad essere monitorati sono i non vaccinati tramite tampone ogni 2 giorni...
05/11/2021, 14:03