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AGGIORNATO IN DATA 03 11 2021




### IN CASO DI NECESSITA' - COVID 19: CURE DOMICILIARI ED INFORMAZONI DI BASE,

E SEGNALAZIONI REAZIONI AVVERSE ###

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Bè ma qui è già così,
Cambia poco..
Chi paga 15€ di tampone x andare al cinema o al ristorante?
Con un provvedimento del genere la gente c si pulisce il kulo.

Comunque vedo sempre un botto di gente mangiare all'aperto con gli scaldini.

Faccio anche notare che in Austria,.la patria dei cattivi, i tamponi x lavorare sono gratuiti..

Questo weekend sono stato a Verona, ristoranti pieni all'interno, la gente fuori era solo nei locali tipo per bere.
I casi sono 2:
- Hanno tutti tampone o vaccino per avere greenpass.
- I ristoranti non controllano e quindi si possono sedere tutti.
A Milano idem, nelle zone dei ristoranti (navigli, colonne, brera etc.) tutti pieni di gente e se chiami devi prenotare con una settimana di anticipo.
Sottovaluti la scemenza della gente sempre più imperante, forse il discorso che fai vale nei paesini di 3000 anime dove uno se ne sta tranquillamente a casa, non di certo nelle città grosse.
Quei pochi che ancora si mettono a mangiare in esterno, usufruiscono del fatto che le temperature sono ancora appena decenti e i ristoranti non hanno eliminato del tutto i dehors.
A breve più di mezza Italia entrerà nella morsa dell'inverno e i posti fuori saranno azzerati.


L'Austria è la patria delle merde, non solo dei cattivi, i tamponi saranno anche gratis per lavorare, ma per avere vita sociale da sta settimana, o sei vaccinato o stai a casa, quindi non la prenderei molto come esempio:
https://it.euronews.com/2021/11/08/aust ... green-pass
Cambia tantissimo non avere più la possibilità di fare un tampone (anche per 15€ l'uno) per fare qualcosa di diverso da casa-lavoro seppur saltuariamente, rispetto al dover avere obbligatoriamente il vaccino oppure stai bello sereno sul divano, come fai a non accorgertene?
Tra l'altro se ti fai il tampone per andare a lavorare, poi ne puoi usufruire anche per fare altro, non è certo una figata dover spendere soldi cosi a c@zzo, ma almeno hai un'alternativa al vaccino, per poter usufruire degli stessi servizi dei vaccinati.

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gli infermieri !!!!!

https://grandeinganno.it/2021/01/27/inf ... nti-covid/

https://stopcensura.online/viterbo-raga ... cerebrale/

Milano, 12enne contro il padre no vax: "Dice cose insensate" | Va in tribunale e vince: potrà ricevere il vaccino anti-Covid

Una coppia di genitori separati è finita in tribunale perché in disaccordo sulla vaccinazione anti-Covid per il figlio 12enne. Da una parte la mamma, a favore della somministrazione, dall'altra il padre, assolutamente contrario. Il ragazzo è stato, quindi, sentito dai giudici della sezione Famiglia del Tribunale civile di Milano. "Io sono un po' indeciso sul vaccino - ha spiegato - proprio perché i miei genitori mi dicono cose diversissime e mi spaventano. Le mie idee sono come quelle di mia madre, perché parlando con lei, e riferendole le cose che mi ha detto papà, capisco che le cose che mi dice mio padre non hanno moltissimo senso".

Come ricostruisce Il Corriere della Sera, i giudici hanno "riscontrato la maturità del ragazzino in relazione alla sua età, le sua opinione è stata espressa dopo riflessione, informazione e confronto delle opinioni dei suoi genitori. E quindi è una opinione che deve essere tenuta in debita considerazione".



Il tribunale ha, quindi, dato ragione alla mamma e di conseguenza al 12enne. "La madre è autorizzata ad assumere, in autonomia e in assenza del consenso paterno, ogni decisione relativa alla somministrazione", hanno scritto.



Non è la prima volta che un minore si ritrova davanti a un giudice per far valere la propria volontà di vaccinarsi, andando contro il parere dei genitori. Altri casi sono stati registrati a Cagliari, a Nuoro e l'ultimo a Palermo, dove una 16enne ha vinto contro il padre.

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca ... 102k.shtml

Nei posti che frequento io
I ristoranti e bar sono attrezzati all'esterno, scaldini elettrici o a gas,
E si può mangiare e prendere l'aperitivo..
Certo dentro fa più caldo
Ma chi se ne strafotte..

Io a farmi il tampone per mangiare dentro o cinema non mi è mai passato x il cervello, francamente..
Comunque posso farne tranquillamente a meno..

Qui in Lombardia sono tutti rinkoglioniti..
Non per niente è la patria dei polentoni..
Tranne uno zoccolo duro, la maggioranza sono formichine appecorate casa, chiesa e lavoro..

Si va x maggioranza.
Se i genitori non sono d'accordo
La volontà del figlio decide.
Tutto qua.
Se invece i genitori erano entrambi no vax col kazz.o che sto koglione si vaccinava..

Peggio x lui..
Se poi ha problemi cinghiate sui denti..

Idem anche io, lo faccio per lavorare che è la cosa che realmente mi interessa e per cui ho necessità.

Sono d'accordo anche su questo, da Milanese, e aggiungo anche la manica di stronzi che arrivano da più parti d'Italia (soprattutto dal sud) per vivere qua ed aggiungersi ai nostri di stronzi, che aumentano i greenpass per divertirsi e cenare nei locali senza cui non possono fare a meno il venerdi e il sabato sera.

Esattamente lo stesso discorso che facciamo io e max.
Ti vaccini? Fotte un c@zzo l'età che hai (over 12), lo hai scelto e sono problemi tuoi.
Inutile poi fare l'elenco delle pompe funebri come fa barionu.
Ognuno fa le sue scelte.

Nel caso io non condanno il ragazzo, ormai le generazioni dal '95 in poi sono native social e quindi non hanno sviluppato la capacità di pensiero critico e di comprensione profonda di un testo\discorso. Sono la generazione che si fa spiegare le cose da google invece di doversi spulciare pagine e pagine di enciclopedia per capire cosa potesse servire o meno, sono le generazioni dei TOP TREND ecc. ecc. Non hanno gli strumenti cognitivi e culturali per prendere certe decisioni sia per età che appunto per background culturale\educativo. ciò non toglie che hai voluto il vaccino, hai messo su sta pagliacciata? Hai firmato o fatto firmare il consenso informato? Benissimo, se poi stai male te lo prendi al culo e stai pure zitto. anche perchè poi le cure oltre al vaccino gliele dobbiamo pagare tutti noi Com'era il discorso che si voelvano non pagare le cure ai NON VACCINATI?

allora non paghiamo nemmeno le cure ai vaccinati che finiscono in T.I. o quelli che scelgono di farselo e poi hanno eventi avversi, vediamo un pò chi ci rimette

Il vero problema sono i genitori di sti ragazzi che stanno crescendo una generazioni di mongoloidi totali e sarà cinico ma questa è selezione naturale, se questa poltiglia che si fanno alla lunga avrà effetti nefasti ci saremo tolti dalle palle una buona fetta di cerebrolesi. molti li sta segando già ora sia definitivamente sia con le miocarditi in aumento di 200 volte proprio per uqella fascia d'età. Contenti loro contenti tutti chi se ne frega.

Il covid ha reso palese qualcosa che già pensavo, ma non credevo in percentuali così bulgare. viviamo in un paese di perfetti IDIOTI.

Esattamente pari alla % di vaccinati a cui va sottratto chi si è vaccinato SUO MALGRADO per sfuggire asd un ricatto cui non poteva rimediare diversamente o comunque contro la sua volontà\consapevolezza. direi che quindi un buon 70% degli italiani sono dei perfetti idioti, e direi che bene o male qui dentro ce ne siamo accorti un pò tutti già da ben prima dell'affare covid. Ora però è tutto certificato, a sti hanno il certificato che attesta questa condizione psichica. Secondo me è un bene.

Con questa frase mi faccio tazza e maglietta

Sciacca: Giovane di Montallegro con frattura, bloccato da sabato al pronto soccorso, viene operato soltanto oggi

Di Redazione -10 novembre 20219

La sanità lascia sempre a desiderare, specie quando si richiede il primo intervento del pronto soccorso. Così sostiene una giovane donna di Montallegro che ci ha inviato una lettera sulle lungaggini di ricovero di un suo parente, che è rimasto vittima di una frattura al piede, al pronto soccorso e all’ospedale di Sciacca.

La donna riferisce “che sabato mattina, a seguito della frattura, il giovane è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” e alle 17,30, con una fila di 30 persone davanti, gli è stato assegnato il codice verde. Dopo ore di attesa, arriva il turno delle radiografie che accertano la frattura scomposta per cui sarà necessario l’intervento chirurgico con appuntamento, senza alcun ricovero, per lunedì.

Il giovane torna a casa a Montallegro, con il piede appena fasciato dopo le “implorazioni”. Quasi dopo 36 ore, si ripresenta in ospedale per la visita con l’ortopedico, intorno alle 8 del mattino. Ma non può essere ricoverato in reparto perché deve fare il tampone contro il virus 19. L’avventura continua ancora con il prelievo per il molecolare lunedì alle 14,50 e, per mancanza di posti a sedere al pronto soccorso, il malcapitato si rifugia in macchina, dove rimane tutta la notte. Non può entrare in ospedale e non può tornare a casa, a Montallegro, per l’isolamento e per evitare contatti con quanti frequentano l’ospedale. Il lunedì è passato, anche la notte, ma la risposta di negatività al covid arriva alle 17 di martedì. Finalmente stamattina, dopo il ricovero in reparto, l’intervento chirurgico, andato bene. Se si fanno i calcoli precisi da sabato scorso all’intervento chirurgico sono passati tre giorni e quasi 10 ore”.

E’ questo il racconto della donna, ma chi sa quante altre situazioni complesse e lungaggini capitano quotidianamente in un pronto soccorso decisamente intasato da utenti e pazienti di circa 20 comuni.
s://ripost.it/2021/11/10/sciacca-giovan ... anto-oggi/

SIAMO MESSI PROPRIO MALE!.

Infatti!!

Ti dirò che cerco in tutte le maniere di curarmi e "mantenermi sano" da me, per quel che posso, ovviamente... Prima o poi ci vorrà il vaccino obbligatorio anche per accedere al P.S, altrimenti niente cure...

Questa cosa del tampone è una tara mentale..
Ma se uno arriva con un infarto in corso
Prima di curarlo deve aspettare l'esito del tampone?
Non credo sia così,
Ma non si sa mai..

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https://lanuovabq.it/it/molti-medici-no ... ni-avverse

INTERVISTA AL DOTT . FRAJESE


«Molti medici non vogliono ammettere reazioni avverse»


ATTUALITÀ10-11-2021


«Nel mio campo vedo riacutizzazioni di infiammazioni alla tiroide, irregolarità nel ciclo mestruale, sindrome di Guillain-Barré, parestesie, trombosi e disturbi coagulativi. La correlazione col vaccino è nei fatti e nelle tempistiche. Non si sapeva? Per forza: con due mesi soltanto di trial era inevitabile. Ma molti medici preferiscono non indagare per non rischiare di beccarsi l'accusa di no vax». Parla alla Bussola l'endocrinologo Giovanni Frajese: «Bisogna segnalare le reazioni avverse perché è l'unico modo per studiarle e perché l'EMA le inserisca tra gli effetti collaterali».


Nel giugno scorso avevano fatto clamore le sue dichiarazioni di forte critica ai vaccini per bambini e adolescenti. Per il luogo in cui erano state pronunciate, il Senato, e per la sua autorevolezza. Da quel giorno per Giovanni Frajese, medico endocrinologo e docente all’università di Roma Foro Italico, sono state migliaia le mail e le lettere di genitori preoccupati. E oggi che il tema della vaccinazione anti-Covid in età pediatrica è tornato prepotentemente alla carica, unito a una forte contrarietà del mondo scientifico, anche di parte dei virologi più intervistati sui giornali, Frajese rivendica in questa intervista alla Bussola la bontà della sua presa di posizione iniziale.

Professore, ha poi fatto fare il vaccino a sua figlia?

No, e i fatti mi stanno dando ragione. Non aveva alcun senso e non ce l’ha oggi.

Perché il suo intervento al Senato fece così scalpore?
In giugno nessuno si era ancora esposto, o meglio, nessuno con una qualifica universitaria e istituzionale. In giugno c’era una voce unica che sosteneva senza ombra di dubbio la vaccinazione pediatrica anti-Covid. Ora non è così. A qualcosa il mio appello è servito.

Ha ricevuto attacchi?

Sinceramente mi aspettavo un attacco da una parte del mondo accademico, ma non è accaduto. Nessun attacco dai colleghi, ma neanche nessuno che mi desse ragione. Semplicemente ignorato. Le perplessità espresse in Parlamento però sono tuttora valide.

Che cosa è cambiato da giugno ad oggi?

Si è rafforzata l’idea che questi vaccini siano relativamente efficaci nel tempo, ma non poteva che essere così dato che lo studio, per ragioni di urgenza, è stato fatto in tempi molto rapidi, con un’osservazione clinica durata due mesi. E infatti le pubblicazioni attuali dicono che col passare del tempo l’efficacia diminuisce al di sotto del 40%, ecco la necessità di una terza dose per riportare la risposta anticorpale a un livello di guardia.

Che cosa sarebbe accaduto se il trial fosse durato almeno un anno?

Che ci sarebbe stata una efficacia molto più bassa. A quel punto si sarebbe imposto il dilemma se approvarli o no. E soprattutto si sarebbe affermato senza tema di smentita che questi vaccini non sono stati un grande successo.

Lei è endocrinologo, che cosa vede sul fronte delle reazioni avverse?
Mi sta accadendo di vedere due tipologie di disturbi. La prima sono riattivazioni importanti di patologie autoimmuni.

In che senso?

In termine tecnico si chiama flare up, una sorta di fiammata di ritorno, come la tiroidite di Hashimoto e morbo di Graves, due tipologie serie di infiammazione tiroidea.

Perché?

Perché il vaccino riprogramma la cellula e modula il sistema immunitario. Questo aspetto non è stato ancora approfondito adeguatamente. La produzione dei sub-componenti del sistema immunitario non la conosce nessuno, cominciano a essere pubblicati dei dati preliminari su MedRX, report sulla modificazione di cellule natural killer. Le patologie autoimmuni come quelle alla tiroide si riattivano nel corso di questo processo.

E la seconda?

Noto molti disturbi al ciclo mestruale. Anche di adolescenti.

Sono fenomeni gravi?

Nelle ricadute sulla fertilità, sì.

Effettivamente nell’ultimo aggiornamento dell’EMA sulla farmacovigilanza, le irregolarità mestruali sono state inserite per la prima volta a quasi un anno dalla somministrazione delle prime dosi. Perché c’è voluto così tanto?

Perché nei trials non si potevano monitorare, in appena due mesi. Diciamo che noi medici stiamo vedendo sul campo le ricadute degli effetti avversi.

Ci sono molte altre patologie?

Sto seguendo sindromi di Guillain-Barré, parestesie, trombosi e disturbi coagulativi.

Anche queste sono state riportate negli aggiornamenti.

Ho una paziente che ha perso il controllo della sensazione della vescica. Ha 52 anni e ora ha il catetere.

Eppure, si tende a escludere sempre la correlazione. Come fa ad essere sicuro che c’entri il vaccino?

I neurologi non hanno alcuna idea di quale sia la causa, la temporalità è successiva al vaccino, i meccanismi di azione sono plausibili con l’inoculo. Si deve fare una lunga opera di studio di ogni caso.

È perché non c’è ancora molta letteratura a disposizione?

Esattamente. Non avendo letteratura a disposizione chi è che rischia di prendersi del no vax per mettersi a studiare le reazioni avverse? Purtroppo, tanti di noi stanno andando alla cieca o preferiscono fare finta di nulla.

Sta dicendo che per un medico è difficile affermare una correlazione diretta?

C’è una situazione di disagio nelle persone che hanno una reazione avversa perché la classe medica fatica a comprendere perché si è verificato un fenomeno e qual è il meccanismo fisiopatologico che sta dietro la manifestazione, così facendo sia la diagnosi che la terapia diventano di tipo intuitivo perché non si segue un protocollo.

Che cosa bisogna fare?

Continuare a segnalare, non solo da parte dei pazienti, ma sono i medici che devono segnalare tutto quello che vedono in termini di possibile reazione avversa. Solo così certe patologie verranno prese in considerazione. Le faccio un esempio.

Prego.

Nei primi report di EMA non c’era la pericardite come effetto avverso grave: finché c’erano poche segnalazioni si tendeva a non registrarle e soprattutto a non considerarle correlate. Quando il numero di reports della pericardite è aumentato superando una certa soglia allora è stata riconosciuta come possibile link causale alla vaccinazione ed è entrata a far parte degli eventi avversi noti. Ora la comunità scientifica è passata allo studio del fenomeno. La farmacovigilanza funziona in questo modo.

Siamo però ancora in un contesto di segnalazioni spontanee ad Aifa e EMA.

E questo è un grosso problema perché sistemi come Vaers ed Eudravigilance sono volontari; quindi, significa che la percentuale è molto bassa.

Di quanto?

Del 10%? Del 20% Non saprei, di sicuro è sottostimato.