mik.300 ha scritto:
Robiwankenobi ha scritto:
andreacorazza ha scritto:
no, sugli autobus si infettano solo i vaccinati, visto che i non vaccinati sull'autobus non ci possono andare
la gente ancora non capisce che i numeri dei contagiati sono alti ora per via delle passeggiate al corso a fare shopping, da parte dei vaccinati
il non vaccinato viene considerato un untore, mentre i vaccinati si sentono come quei rappresentanti delle sette evangeliche, superiori a chi non ne fa parte.
Poi chiedi loro quando esattamente è nato Gesù e ti dicono il 25-12-0000
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Non so dove tu viva, ma a Milano, come nel resto d'Italia, per viaggiare sui mezzi pubblici basta il green pass da tampone e non serve quello da vaccino.
Che poi è lo stesso che uso per andare a lavorare e quindi si anche io che non sono vaccinato, come altri, che prendiamo i mezzi possiamo infettarci e infettare.
Per le vie dello shopping c'è un miscuglio di tutti vaccinati e non e tutti si impestano in egual modo.
Il falso mito che i non vaccinati vengano infettati dai vaccinati, in maniera superiore, da dove arriva?
Ti posso portare almeno 1 esempio che conosco personalmente, di
1 ragazzi non vaccinato per scelta, che ha infettato il resto della famiglia vaccinata; esattamente il mio collega che grazie a sta sfiga, lunedì non verrà al lavoro lasciandomi sulle spalle anche il suo.
È chiaro che adesso i VACCINATI infettati siano molti visto che il vaccino NON PROTEGGE DALL'INFERTARSI, e sono quasi il 90% della popolazione vaccinabile, ormai lo hanno capito anche loro.
e
chi ha infettato il non vaccinato?magari è stato un vaccinato..
questi
ragionamenti non hanno senso..piuttosto
bisogna chiedersi se l'intruglio funziona, funzionicchia o non funziona per un kaz.zo..allora, il 99,99% di quelli che prendono la metro e l'autobus a Roma, sono vaccinati
poi c'e' lo 0,01% che è un mix tra chi rischia la multa e chi si fa un tampone ogni 3 giorni per poter prendere la metro (a sto punto si prende il taxi visto il costo del tampone che DOVREBBE ESSERE GRATIS ..)
per cui ripeto, il 99,99% degli utenti dei mezzi pubblici ha il vaccino, e si sente sicuro così, mentre sta capendo che
1) il vaccino serve a poco
2) il vaccinato può essere contagiante e contagiato
3) e' entrato nel circolo vizioso che se si è fatto la terza dosi, si farà anche la quarta.
Come chi gioca alle slot machines e prima o poi ci azzecca, ma intanto le fiches sono sempre di meno...ma lui insiste in preda al panico, e via coin la terza quarta quinta dosi ecc, neanche fosse un 80enne che ogni anno giustamente si fa il vaccino contro il raffreddore
quando la gente capirà che sto coronavirus e' un raffreddore un pò più tenace e che solo chi ha paologie pregresse, o ha una certa età, rischia seriamente, semplicemnte smetterà di vaccinarsi e penderà tachipirina
Ogni anno muioiono per raffreddore molte pesone in Italia, non vedo il bollettino ad ogni apertura di TG
I morti di influenza negli ultimi 11 anni
Secondo il database di Istat sulle cause iniziali di morte (ossia su quelle malattie che hanno condotto al decesso), nel 2017 i morti per influenza sono stati 663, il doppio dei 316 registrati nell’anno precedente. Nel 2015 i decessi sono stati 675 e 272 nel 2014. Tra il 2007 e il 2013 i morti per influenza sono stati rispettivamente: 411, 456, 615, 267, 510, 458 e 417.
Tra il 2007 e il 2017 (ultimo anno su cui abbiamo i dati), l’influenza è stata la causa iniziale di morte per un totale di 5.060 decessi, una media di 460 l’anno.
«A seconda delle stime dei diversi studi, vanno poi aggiunti tra le 4 mila e le 10 mila morti “indirette”, dovute a complicanze polmonari o cardiovascolari, legate all’influenza», ha spiegato a Pagella Politica Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore all’Università degli Studi di Milano.
Come sottolinea anche l’Iss, qui però stiamo parlando di stime su più anni, a differenza dei dati Istat sulle cause di morte.
«Diversi studi pubblicati utilizzano differenti metodi statistici per la stima della mortalità per influenza e per le sue complicanze», spiega l’Istituto superiore di sanità. «È grazie a queste metodologie che si arriva ad attribuire mediamente 8 mila decessi per influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia».
Ricapitolando: se contiamo i morti “diretti” per influenza, tra il 2007 e il 2017 sono stati in totale poco più di 5 mila; se si considerano anche i decessi “indiretti” il numero sale di molto e potrebbe potenzialmente a superare le 100 mila morti in totale.