27/09/2009, 12:40
rmnd ha scritto:
[brFra coloro che NON hanno risposto alle domande, brilla anche uno che si è distinto per la stravaganza della sua risposta, scrivendo: “a me m’imbarazzano gli stupidi, se un gay è stupido, mi imbarazza”. Avrei avuto la tentazione di rispondergli che di come considera gli stupidi non me ne fregava niente, dato che le mie domande non vertevano al riguardo, ma mi sono trattenuto per non suscitare polemiche troppo presto.
Ora vorrei invece chiedergli se si rende conto che, data una risposta così ambigua e inconsistente, può venire il dubbio che lui pensi che il modo di essere stupido di un gay è diverso dal modo in cui è stupido un etero.
Questa tua risposta piccata alimenta solo il luogo comune gay maschi = checche isteriche.
Si capiva benissimo che non vi era nessun sillogismo tra stupidita’ e omosessualita’ in quell’intervento.Comunque molti non hanno risposto a tre domande su quattro, alcuni invece a nessuna. Non è che abbiano dato una buona impressione…, non trovate anche voi?
Ripeto , l’argomento non interessa . Anch’io che ti rispondo, lo faccio solo perche’ ho trovato fastidioso il tuo intervento piccato.
27/09/2009, 16:45
rmnd ha scritto:Per fare un esempio di ciò che NON è stato detto, è che nessuno ha parlato del mondo gay, in nessun modo, né di fatti di cronaca, né di personaggi famosi, né di usi e costumi dei gay, né di locali o altro. Indifferenza o ignoranza? Difficile dirlo.
Devi capire che nello show business i gay sono accettati anche come qualcosa di stravagante dal grande pubblico, nella vita reale spesso o siete messi ai margini o tollerati. Fattene una ragione. Non dico che ciò sia giusto ma è così per ora e dovrete ancora fare molta strada per essere pienamente accettati e forse cambiare il modo di condurre vostre certe battaglie anche sacrosante. Mentre il modo spesso è irritante per noi bigotti eterosessuali.
27/09/2009, 16:57
rmnd ha scritto:Sì, perché se non lo sapete (e sicuramente quasi tutti voi non lo sapete), la festa del Gay Pride, che dovrebbe ricorrere ogni 28 giugno, non è altro che la commemorazione della Rivolta dello Stonewall avvenuta appunto il 28 giugno 1969 a New York.
E’ vero non lo sapevo e la cosa mi lascia indifferente. Devo farmene una colpa?
27/09/2009, 17:13
rmnd ha scritto:
Non mi sono posto il problema eccetto per le adozioni per le quali ripeto, sono contrario. Per il resto continuo a non pormi il problema. Sono vostre battaglie civili, perdonami ma personalmente poco m’importano.
Dovrei preoccuparmi di tutto e di tutti? Dei diritti dei Tibetani, piuttosto che dei diritti dei clandestini o rifugiati politici, o della pratica dell’infibulazione subita dalle donne in certi paesi islamici, ecc, ecc.?Di fatto, dalle vostre risposte, non si riesce ad arguire assolutamente nulla del mondo omosessuale. L’unica cosa che si riesce a capire, è che alcuni di voi hanno alcuni amici omosessuali che non vi danno troppo fastidio, e basta. Probabilmente perché è questo l’ambito che gli concedete: quello di stare in un angolo, e basta.
Probabilmente si.
27/09/2009, 17:29
rmnd ha scritto:Colpisce il fatto che una di voi ha detto: “io non mi ricordo neanche che i miei colleghi siano omosessuali, me lo ricordano loro parlando delle loro storie sentimentali”.
Mi domando se la persona in questione si dimostra così indifferente con i sentimenti degli altri, così priva di partecipazione emotiva sempre e comunque, o solo con gli omosessuali. In entrambi i casi però lo trovo sbagliato.
Troverei strano se un collega mi parlasse dei suoi problemi sentimentali, etero o omo che siano…un collega non è quasi mai un amico ma qualcuno con cui si scambiano 4 parole.
E sì che una delle domande era appunto se pensavate che oggigiorno i gay subiscono discriminazioni e violenze! Distrazione? Non lo so.
Personalmente indifferenza.
Dovrei allora preoccuparmi anche che in quartieri di molte citta’ uomini e donne non possono girare sicuri di sera poiche’ corrono il rischio di violenze e rapine.
Ci si abitua purtroppo. Ci si abitua alle notizie di donne violentate di persone aggredite a scopo di rapina. Ci si rassegna anche. Figuriamoci se possiamo , almeno il sottoscritto , indignarsi che un gay possa essere aggredito solo perche’ gay!
Se due uomini o due donne vanno per la strada e si tengono per mano, o si scambiano un bacio, siete disposti ad accettarlo?
Lo tollero con fastidio per i maschi mentre lo trovo morbosamente piacevole tra due donne. Che vuoi farci, è la natura, o condizionamento sociale. Non saprei.Se il vostro amico descrive la sua vita sessuale e sentimentale nello stesso modo in cui la descrive il vostro amico eterosessuale, siete disposti ad accettarlo?
Non ho amici gay e non penso che potrei mai averne. Gli amici devono anche avere interessi comuni, amicizie in comune. Comunque un amico non deve essere un confidente se non in rare occasioni. Non si può continuamente tediare un amico con i propri problemi sentimentali o personali. Non e’ amicizia quella. L’amico non può essere usato solo come una valvola di sfogo per i propri turbamenti interiori. Non e’ corretto.
27/09/2009, 17:44
rmnd ha scritto:Difficile poi credere che solo uno di voi abbia un parente gay: lo trovo statisticamente impossibile.
La percentuale di persone decisamente omosessuali va da un minimo del 5% a un massimo del 10%, oltre a un numero imprecisato di persone con varie forme di bisessualità. Una volta ho letto che almeno una famiglia su quattro ha almeno un componente omosessuale. Capita poi che ci siano famiglie che ne hanno due, o tre, o addirittura quattro.
Tutti voi non ne avete nessuno? Beh, scusate… qualcosa non mi torna. Anche considerando che è molto più difficile ammettere di avere un parente gay, che un amico. Dagli amici ti puoi scollare, dalla famiglia no.
Non so dove tu abbia preso questi dati. Mi ricordano certe rivendicazioni femministe per cui dio sarebbe donna . Oppure rivendicazioni omosessuali dove Gesù Cristo sarebbe stato gay.
Oppure ricerche alimentari certificate da enti di ricerca scientifici a solo scopo di marketing. Occorre sempre chiedersi chi sono i finanziatori di certe strampalate ricerche mediche e/o alimentari.
Se cosi’ fosse potreste fondare un vostro partito politico con un gran numero di sostenitori….ma non mi pare sia cosi’.
Il mio pensiero penso tu l'abbia capito. Ti ho risposto in modo diretto forse sgarbato ma mi è parso di capire che tu lo preferisca a un intervento politically correct.
27/09/2009, 20:16
27/09/2009, 22:07
27/09/2009, 22:48
parte femminile , chi l 'accetta è bisex ???? mamma quanta confusione e pensieri obsoleti verso i gay.greenwarrior ha scritto:
I gay sono parte attiva della società tanto quanto gli etero, sono presenti in molti settori chiave dello sviluppo. Spesso si nascondono solo per paura di perdere la credibilità conquistata con tanta fatica, superando pregiudizi vecchi e senza senso che ultimamente sfociano in vere e proprie aggressioni fisiche.
Ognuno di noi ha nel suo genoma una parte femminile e ritengo che chi si adopera con la violenza contro gli omosessuali lo faccia per reprimere la sua omosessualità latente.
L' essere maschio "vero" come si definisce qualcuno, presuppone il rispetto della parte femminile che sia sua o di altri. Qualcuno ha fatto emergere la sua "femminilità", accettandola pur non rinunciando ai rapporti etero, e questi sono i bisex. Urlare la propria omosessualità con manifestazioni di piazza, non fà altro che accentuare il disprezzo di chi non ha capito che cosa sia la società odierna, non servono martiri ma il coinvolgimento massiccio della società civile sulle istanze della comunità omosessuale.
Sai bene però qual' è il mio unico paletto e spero che tu possa presto rispondermi.
27/09/2009, 23:01
27/09/2009, 23:06
concordo pienamente con te, però pultroppo credo che gli omosessuali combattono contro gli stessi omosessuali(repressi) e ormai è ora di dare la colpa di tutto questo pregiudizio ai gay che non si dichiarano! se siamo a questo punto è solo colpa dei vigliacchiEnkidu ha scritto:
In ogni caso, avere una componente femminile in sé non è un'onta. Certo, pensare il mondo delle minoranze sessuali sempre in termini di dicotomia maschile-femminile è obsoleto, ma è obsoleto anche chi pensa che in qualche modo il gay "effeminato" sia meno "serio" del gay "camionista".
Io sono contento di appartenere al secondo tipo, ma solo perchè so di vivere in una società sessista dove maschile=intelligente mentre femminile = stupida.
E poi, ciò che conta, è che davvero, DAVVERO ci si convinca tutti che ognuno è libero di fare ciò che vuole non solo nella vita privata, ma anche in quella pubblica, perché fintanto che non si ruba, non si violenta, non si uccide e non si danneggia, non c'è niente di male a lasciare la gente libera di fare ciò che vuole, con chi vuole, come vuole.
Secondo me ci sono ancora moltissime persone che, anche se a parole sono d'accordo, poi di fatto non sono capaci di vivere secondo tali principi, forse perché devono superare troppi scogli educativi inculcati nell'infanzia....
11/10/2009, 11:21
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