Robiwankenobi ha scritto:
Una volta il genitore era molto più "serio" oltre che severo, oggi tendono ad essere "amici" dei figli, condividendone spesso e volentieri interessi, musica, hobby etc.
Questo di base non è un male, o non lo era fino a pochi anni fa, oggi si.
Quoto al 100%.
Il genitore è diventato "amico", mentre il ruolo educativo lo esercitano telefonini, social e serie tv.
Anche noi siamo cresciuti con la tv, X-files, cartoni vari, Mai dire Gol, il consumismo e le chiappe dei canali berluscones... Ma era diverso, c'erano delle regole riguardo alla visione, ("alle 23 spegni e vai a letto") e di certo il politicamente corretto (ormai sfociato in demenza collettiva) non esisteva, così come non esistevano tiktok e le altre pistolinate odierne.
Però purtroppo c'è da tenere in considerazione anche il fatto che i genitori di questi pargoli fanno parte della nostra generazione... Io non riuscirei ad essere genitore: anche il più severo dei genitori secondo me finirebbe per arrendersi ; è semplicemente impossibile vietare ad un figlio di, che ne so, farsi l'account su tiktok. Glielo vieti e poi quello ti trascina davanti ad un giudice... Non dimentichiamoci che a differenza nostra, che avevamo solo il sip con la rotella che non si poteva nemmeno usare, questi sono collegati h24 con tutto il globo, dipendenti sin dall'infanzia dallo smartphone.
Per come la vedo io, è una generazione di viziati nevrastenici, ignoranti e annoiati, che butta via gli anni migliori facendo "battaglie" preconfezionate propinate loro dai grandi media. Il troppo benessere produce questo... Noia. Se avessero la necessità di procurarsi da mangiare di sicuro non penserebbero alla sessualità da scegliere giornalmente, e mille altre puttanate stratosferiche che per me non sono altro che seghe mentali. Non per niente queste puttanate attecchiscono solo nell'opulento e grasso occidente, i ragazzini dei Paesi africani se ne fanno poco degli arcobaleni e degli unicorni: se non lavorano non mangiano.