05/10/2009, 19:36
Giovanni dalla Teva ha scritto:
...Di certo, difficilissima appare la ricostruzione storica di quei tempi, ma comunque ogni analisi ad essa relativa, termina nel constatare e documentare la grande falsificazione da cui nasce il cristianesimo.
06/10/2009, 16:09
Veritas ha scritto:
Bene, visto che a te piacciono i riscontri storici (come del resto è giusto che sia!), è assolutamente necessario per me, prima che risponda alla tua domanda, avere un riscontro razionale ed oggettivo circa la tua buona fede. All'uopo ti riporto quanto segue:
Ora io ti chiedo: sapresti fornire una spiegazione razionale di tutto ciò, tu che contesti i 'confutatori' laici in modo, per così dire, 'ultrarealista' (nel senso di essere più realista del re)?...
A ciò risponderò in funzione della tua risposta a quanto sopra.
Saluti
Veritas
06/10/2009, 19:08
06/10/2009, 19:21
Operanuova ha scritto:
Stai scherzando? Non fai sul serio, vero?
Dunque, riepiloghiamo. Tu hai raccontato una storiella sui templari secondo la quale Celestino V sarebbe stato una carogna e Filippo il Bello quasi un agnellino, a torto accusato dei massacri. Riguardo a Celestino V nulla quaestio, essendo lui l’unico personaggio storico in grado di mettere d’accordo massoni e cattolici per la sua viltà e per il suo servilismo. Il mio problema è Filippo il Bello. Tu, però dopo aver raccontato questa simpatica storiella, condizioni l’esposizione dei tuoi riscontri storici alla mia “buona fede” ponendomi una domanda sugli Atti che coi templari c’entrano come il cavolo a merenda. Ora, però, immaginiamo che io - essendo in mala fede - ti risponda che il periodo “che Paolo sosteneva essere ancora in vita” a riferirlo siete soltanto tu e le vecchie versioni della Cei perché in tutte le altre lezioni (e anche nell’interlineare) di At 25,19 dell’avverbio “ancora” non ho trovato traccia. “Che Paolo diceva essere vivente (o vivo)” è la traduzione della pericope, della quale non ho trovato varianti. Immaginiamo, allora, che io – essendomi per la prima volta velocemente interessato a quest’argomento e solo a seguito della tua sollecitazione - ti dica in mala fede che senza l’avverbio temporale “ancora” (che indica continuità di un fatto fino al presente dell’esposizione) la pericope è suscettibile di assumere tutt’altro significato. Tu che cosa fai, nel caso della mia reiterata mala fede, lasci il sospetto che su Filippo il Bello a essere in mala fede sia proprio tu?
Saluti
ON
06/10/2009, 20:05
Giovanni dalla Teva ha scritto:
1) Chiara dimostrazione di una parte dello scritto fantasioso, con intenti falsificatori storici qual'è il Testo degli Atti degli Apostoli.
L'autore era forse presente quando parlava il procuratore Festo con re Agrippa e Berinice?
2) Chiara dimostrazione di quanto fosse infido, cioè che non ci si può fidare, dello scrittore. Non ebbe il coraggio di far dire al procuratore la parola "risorto" per tutto ciò che essa avrebbe comportato.
Un caro saluto
06/10/2009, 21:42
Veritas ha scritto:
Questa poi!... Quasi non credo ai miei occhi, alle mie orecchie ed al mio naso!...Andiamo.. con questa affermazione hai fatto quasi ridere i polli!...Ma come, gli apologisti attuali (ma anche quelli di una volta non scherzavano!) affermano spudoratamente che solo i testi più antichi sono credibili e che i vangeli della chiesa, essendo stati composti 'precocemente' (secondo loro!) sono gli unici testi 'attendibili' per lo studio della vicenda evangelica. (roba da strapparsi dalle risate!)
Mi sembra che il senso della frase (con 'ancora' o senza) è percebile anche ad uno scolaretto delle elementari. Io trovo assolutamente coerente l'opinione di Paolo (Paolo/Saul). Se anche tu dovessi trovarla coerente, dovresti avere la bontà di spiegarmi il perchè, al fine di poter impostare in modo adeguato la risposta alla tua domanda in merito a Clemente V (e non 'Celestino V', come hai scritto) ed a Filippo il Bello.
Saluti
Veritas
07/10/2009, 13:24
operanuova ha scritto:
Tu, Veritas, dici che "gli apologisti attuali (ma anche quelli di una volta non scherzavano!) affermano spudoratamente che solo i testi più antichi sono credibili"? Ma dai, Veritas, di cosa stai parlando? Dei testi antichi in lingua italiana o in greco? Veramente roba da sbellicarsi dalle risate!
Fossi al tuo posto, però, riguardo alle antichità, prima di mettermi a fare l'analisi testuale, darei uno sguardo a qualche testo critico o, perlomeno, mi collegherei con http://www.laparola.net/ dove, nella sezione di destra, puoi trovare una comparazione di manoscritti e l'interlineare.
In seguito, chiederei a qualche buon grecista se è corretto tradurre il presente attivo infinito di vivere con "ancora in vita", quali sono le implicazioni in italiano e mi domanderei perché nemmeno il Vaticano traduce più così (ecco perché trovi la tua traduzione in “tutti i testi correnti reperibili su Internet”, è roba della vecchia versione della CEI antecedente al 2008) e perché i cattolici si sono allineati alle lezioni degli "antagonisti" (a Luzi, a Diodati e perfino alle Traduzioni del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova). Ancora in seguito, avendo io effettivamente la mentalità di uno scolaretto – in questo non sbagli - rifletterei che in italiano “ancora vivo” può significare che non è mai morto, “essere vivente” anche che è risorto. Questo ragionamento lo farei da scolaro, pur se non credessi nella verità del testo. Lo farei perché un testo si può considerare falso, interpolato, incomprensibile, ma non lo si può leggere secondo la propria intenzione, a proprio uso e consumo. Ma forse sono io a ragionare così e, quando ho pubblicato il mio (eretico) saggio su Giuda, per evitare figure di cacca, in tal modo mi sono comportato.
..A proposito dei tuoi trattati storici su Filippo il Bello, lascia perdere, Veritas. Io mi fido soprattutto di Dante (Inf. XIX, 82-87)
Addio Veritas, stammi bene.
07/10/2009, 13:38
07/10/2009, 23:00
barionu ha scritto:
Ragazzi, io sono all' antica, ovvero il calcio all' Inglese anni 60 , gioco masschio ( botte da orbi ), scontro aperto, ....ma stretta finale di mano.
Veritas, ti garantisco che ON non è un fondamentalista cattolico, anzi, l' ho visto prendere le distanze da Nicolotti e da tue vecchie conoscenze.
Signori, a voi.
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zio ot
07/10/2009, 23:05
[red]Veritas ha scritto:]
Beh, quando avrai smesso di sbellicarti, fammi sapere quali antichi testi greci non riportano 'ancora' e quali sì... Perchè, vedi, se qualcuno del tuo gregge ha scritto 'ancora vivo', vuol dire che da qualche antico testo lo ha tratto, altrimenti dovrei pensare, con grande rammarico, che voi cattolici integralisti vi inventate le cose....Tuttavia sappiamo che non è così e che quello che si trova nelle vostre 'sacre' scritture è decisamente più affidabile di quanto si trova nei testi dell'evangelista Walt Disney, anche se di poco...
io ti chiedo umilmente, ancora una volta, di pronunciarti sul perchè Paolo, tra gli anni 58-60, riteneva Gesù ancora vivo..
A fronte di tutto ciò, c'è da chiedersi cosa pensava realmente Paolo in merito a Gesù, tanto da affermare che egli era ancora vivo verso la fine degli anni 50!...Se poi ci metti che il Talmud, libro SACRO per i giudei, al pari della Bibbia e dei vangeli per i cristiani, riporta che Gesù venne LAPIDATO e NON crocifisso (come affermano anche Basilide ed il Corano), le cose si mettono proprio male!...
Inoltre, ancora Ireneo dichiarò, in un altro passaggio, dove egli entra in polemica con i cosiddetti 'docetisti', i quali, come si sa, affermavano che Gesù non si fosse MAI incarnato e che ciò avvenne solo in apparenza(*), che non solo Gesù si era incarnato, ma che egli 'coprì' tutti gli stadi della vita di un uomo, vale a dire che gli fu un bambino, un fanciullo, un giovane, un uomo maturo ed infine un vecchio. Guarda caso, quando Gesù venne giuustiziato, mediante LAPIDAZIONE, egli aveva raggiunto l'età di 66 ANNI: cioè il doppio (come si afferma nel Talmud) di 33: vale a dire gli anni vissuti da Gesù secondo i vangeli canonici!
Pensavo che uno che critica gli altri, specialmente sul piano storico-esegetico, avesse una preparazione senza 'buchi', o lacune se così preferisci chiamarle..Ma tant'è...Qualcuno ha detto che il mondo è bello perchè vario...
Conosco il sito che hai quotato. Francamente mi è sfuggita la circostanza che tale sito ti aiuti a capire il motivo per cui Paolo fece quella 'strana' affermazione... Ma forse avrò bisogno di dare uno sguardo alle 'antichità', come suggerisci tu, visto che sino ad oggi mi sono occupato degli hobby di Bruno Vespa e di Emilio Fede, i quali non mostrano molta fantasia, visto la palese usura della lingua...
"..è roba della vecchia versione della CEI.."
Tutti imbecilli ed ignoranti, immagino...
[Davvero??....Strano..io pensavo che significasse 'non ancora morto'....Come è strana la vita, quando non si conoscono le opere dei grecisti, soprattutto di quelli 'ridens'....
La spiegazione, per chi ha un minimo di buon senso, va ricercata nell'assoluta necessità da parte delle autorità vaticane del tempo (e quindi, in primis, di Clemente V) di verificare quali elementi, tra i templari, fossero al corrente del famigerato 'SEGRETO' templare, vale a dire la conoscenza circa il REALE profilo storico di Gesù di Nazareth
In realtà, 'superficialmente' i templari continuarono a seguire la fede classica, vale a dire quella cattocristiana, ma nell'intimità dei loro monasteri essi seguivano le liturgie giovannee, come testimoniato dal fatto che essi ponevano sull'altare un teschio (in luogo del crocifisso), simbolo del martirio di Giovanni il Battista, il quale venne decapitato.
07/10/2009, 23:26
[Davvero??....Strano..io pensavo che significasse 'non ancora morto'....Come è strana la vita, quando non si conoscono le opere dei grecisti, soprattutto di quelli 'ridens'....
La spiegazione, per chi ha un minimo di buon senso, va ricercata nell'assoluta necessità da parte delle autorità vaticane del tempo (e quindi, in primis, di Clemente V) di verificare quali elementi, tra i templari, fossero al corrente del famigerato 'SEGRETO' templare, vale a dire la conoscenza circa il REALE profilo storico di Gesù di Nazareth
Uhmm.....Speriamo di non averti indotto al suicidio...
Saluti
In realtà, 'superficialmente' i templari continuarono a seguire la fede classica, vale a dire quella cattocristiana, ma nell'intimità dei loro monasteri essi seguivano le liturgie giovannee, come testimoniato dal fatto che essi ponevano sull'altare un teschio (in luogo del crocifisso), simbolo del martirio di Giovanni il Battista, il quale venne decapitato.
08/10/2009, 06:33
08/10/2009, 13:52
08/10/2009, 16:47
Giovanni dalla Teva ha scritto:
Io ho osservato che quasi tutte le persone di parte, esperte nelle traduzioni, cristiane religiose , si concentrano quasi esclusivamente, nell'analisi strettamente tecnica.
Poichè cercano nel loro lavoro, in buona o mala fede, la perfezione che maggiormente si avvicini alle loro capacità e convinzioni; automaticamente trasferiscono questo loro convincimento di perfezione anche al testo stesso oggetto di traduzione.
Sono talmente presi e ingannati da questa loro forma mentale che ne sono succubi, nonostante la neghino.
Non riescono ad accettare l'idea di aver operato un ottimo lavoro di traduzione, su un testo falso, già in partenza.
... Prevale in loro l'idea inconscia, che poichè nella traduzione hanno usato una tecnica corretta e magari veritiera questa sia sufficiente a trasformare come corrispondente alla realtà, la falsità contenuta nel testo base, oggetto della loro traduzione
[u][b]Queste persone esperte nelle traduzioni, per questa loro caratteristica di forma mentale svantaggiata, evidenziano poi, dei grossi limiti nell'analizzare unitariamente tutto il materiale ricollegabile al loro lavoro, indipendentemente dal testo usato, oggetto dei loro ragionamenti.
08/10/2009, 18:35
Sig. operanuova scrive:
E, per quanto mi concerne, quando a proposito di Giuda lessi il verbo paradidomi, mi chiesi: "Perché traducono con tradire, se il verbo in prima accezione significa consegnare?".
Sig. operanuova scrive:
mi spieghi perché la seconda spada non esce fuori nel Getsemani".