E' un po' che lo vado ripetendo ai miei conoscenti:

Da Il Fatto Quotidiano

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Se per caso serviva una conferma che la crisi
non ha cambiato nulla, l’ha data ieri la Banca
d’Italia: gli enti locali continuano a investire in derivati,
nonostante i proclami governativi che indicano
nella finanza strutturata l’origine di tutti i mali (vedere
Tremonti due giorni fa). Dopo gli eccessi del
2006-2007, era diminuito il numero di amministrazioni
che ha usato strumenti di gestione del debito
spesso incomprensibili alla politica (ma molto redditizi
per le banche). Da qualche mese il dato è di nuovo
in aumento: nel 2008 si era scesi a 474 amministrazioni,
adesso, nella prima metà del 2009, si
è arrivati di nuovo a 519. Un aumento di quasi il 10
per cento. Bankitalia spiega che l’aumento è dovuto
anche a un cambiamento del sistema di rilevazione.
Ma resta il fatto che oltre 500 enti locali
hanno fatto contratti che, come la crisi ha dimostrato,
nel migliore dei casi fanno guadagnare solo
le banche.
***

Dopo aver ricevuti soldi pubblici, i soliti furbetti sono tornati al bengodi della finanza turbocompressa.

Norme severe in materia? Solo un'utopia.

caro eSQueL,
Ti ricorderai dell'"austerity" 1973-74 per cui "sembrava" che il petrolio
fosse "quasi finito", restrizioni alla circolazione, targhe alterne...poi più niente!!!
ciao
mauro

Sì, diciamo che la realtà attuale è un tantino diversa. Insomma, questa cosa del petrolio dovresti provare a raccontarla a chi ha perduto il posto di lavoro per vedere come reagisce. Ennò, non è populismo. Milioni di persone hanno perso tutto, in Europa così come oltre oceano, in virtù (o per colpa) della stupida avidità di pochi.

Perché è questo che sta portando il mondo nell'abisso: l'avidità.

Tuttavia non ti biasimo affatto perché capisco quanto tutto questo possa spaventare.

Io non parlo a livello "locale", ovvero dello stato italiano.
Ma parlo a livello globale. Dagli inizi del novecento, guerre mondiali a parte, ci siamo visti "recapitare" crisi economiche a piu' riprese. Il problema non sta nella crisi, ma nel lasso di tempo tra una crisi e l'altra.
Anni 30, anni sessanta, anni settanta, ripresa dell'economia con la fine della guerra fredda alla fine degli anni ottanta e subito crisi con la caduta delle borse negli anni novanta e guerra in iraq. Pace e tranquillita', quindi crescita finanziaria fino al 99/2000 e crisi mondiale nel 2001, crollo delle borse conseguente agli attentati dell'11 settembre 01, poi crisi di nuovo nel 03, ripresa, collasso con i mutui subprime, crollo di societa' assicurative/bancarie fino a poco tempo fa reputate affidabilissime, crisi del petrolio che vanno e vengono, crisi da recessione economica perche' produciamo di piu' di quanto non acquistiamo, crisi economica perche' la cina deve vendere piu' di tutti.

Per me non esiste in questa societa' del mercato globalizzato e spinto all'inverosimile dal capitalismo, una soluzione a questa crisi che ci sta facendo marcire. Sta facendo marcire i nostri ideali, le nostre tradizioni, le nostre culture...
Tutti di fretta, tutti a produrre, tutti dei bei numeri in fila per far andare avanti questo sistema di cifre... abnegazione del singolo individuo a favore della massa pecoreccia che non riesce piu' a pensare con la propria testa...

Ci sara' sempre crisi...

si passa di bolla in bolla..

petrolio, acqua (!),prestiti facili, immobili, commodies (beni di consumo, grano, metalli, ecc.ecc.)

il problema e` che girano
allo stato brado (=senza regole)
troppi soldi..
concentrati in poche mani..

oh si, girano... girano a molti......


Il problema è che il denaro NON ESISTE!!!!
Se domani ci fosse un black out generale perenne, tutti i tuoi denari in banca.. puff!!!!!

Il potere lo detiene chi ha l'oro... una volta era l'oro a stabilire quanto denaro circolava, ora c'e' una marea di carta straccia e di dati sui computer inutili....

Mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa, anche se concludiamo in modo leggermente diverso.

In sostanza, quoto quel che hai scritto anche se non credo che questo meccanismo possa andare avanti senza fine. Al contrario, mi sembra di capire che la fine sia vicina.

Se vuoi e per dirla in altro modo, credo che quel che c'è attualmente mi sembra il fallimento del NWO. Ossia, il fallimento di una follia talmente grande che, proprio perché così grande, rischia di trascinare con sé ogni cosa.

Io invece temo che una nuova crisi sia alle porte, o per meglio dire, la stessa crisi dell'anno scorso, i cui problemi di fondo non sono stati ancora risolti.

Avevo per questo tirato su il vecchio thread "Sta accadendo qualcosa di grosso", in cui si era ampiamente dibattuto della crisi e che era caduto nel dimenticatoio.

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ichpage=41

Cmq in america, nonostante il pil positivo la situazione a livello finanziario non sembra essersi risolta:

"Fallisce Cit group: è la quinta maggior bancarotta di sempre"

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero

Esattamente!!!
Siamo finiti (non stiamo finendo, ci siamo proprio dentro...) dentro un buco nero che non so dove ci portera'...
Tu parli di fine. Io spero di essere solo di passaggio per questa fine, ma mi sa che dovremmo vederla e non ci piacera' per niente...

Ma come, se dicono che l'Europa va meglio degli USA, e l'Italia va meglio dell'Europa ... (Chi vivrà vedrà ).

Ufologo, ma ci credi agli ufo!?!? (è un detto, spero si dica anche da te...)

Kasimir ci sono state crisi e crisi. Quella che stiamo attraversando è paragonabile a quella del '29. L'oscillazione della domanda e dell'offerta fa sempre alti e bassi nell'economia. La crisi è un'altra cosa

Scusa illusionista, non ho capito la tua risposta...
Lo so che ci sono state crisi e crisi, ma cosa vuol dire che la crisi è un'altra cosa?

Guarda che ci stiamo solamente riempiendo di carta straccia e denaro virtuale... peggio che peggio del '29... e siamo in forte recessione!

ragazzi è uno schifo..

http://www.repubblica.it/2009/10/sezion ... zione.html


Oro alle stelle, azioni in rialzo, banchieri che si spartiscono maxi bonus
Ma l'economia rimane in forte affanno. E si attendono ancora le "regole"
Wall Street, pericolo "bolla"
E i banchieri tornano a festeggiare
di MAURIZIO RICCI
Wall Street, pericolo "bolla" E i banchieri tornano a festeggiare

A Natale, il re degli gnomi di Wall Street - Goldman Sachs - metterà sotto l'albero dei suoi 30 mila dipendenti una busta che contiene, in media, poco meno di 800 mila dollari a testa. Il premio per un anno di superlavoro: i mercati, infatti - tutti i mercati: borse, petrolio, oro, materie prime, valute - stanno andando a mille. Eppure, l'economia reale è in affanno: la disoccupazione cresce, le famiglie tirano la cinghia, le imprese tagliano, tutti in attesa di una ripresa che stenta a materializzarsi nitidamente. Qualcosa non torna.


..e i politici hanno pure finanziato con miliardi (dei nostri soldi)
banche e banchieri..
invece di lasciarli al loro destino e nazionalizzare quelle fallite..


basta vedere benzina e gasolio..
pura speculazione..

Allora, gruzzolo sotto il letto, uno "Stinger" ed un tombino! E chi mei ammmazza!