09/11/2009, 12:04
09/11/2009, 16:10
Messaggio di Veritas
Al contrario, una tesi fondata su due caratteri, di cui uno SICURAMENTE storico (Gesù di Nazareth) è suscettibile di destare l'interesse degli studiosi: ed è PROPRIO questo il pericolo che il clero volpino maggiormente teme, in quanto tutto ciò potrebbe spingere gli eruditi ad eseguire ricerche 'mirate', in base agli indizi offerti dalla teoria 'dualistica': cioè quella fondata sulle figure di Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala!
09/11/2009, 21:03
09/11/2009, 21:28
Sig. Barionu scrive:
Ad esempio io stesso sono per l' idea di un Cristo nato dal sincretismo
tra 2 figure entrambe esistite , un grande profeta e un grande guerriero,
10/11/2009, 12:20
barionu ha scritto:
E mi sembra che anche l'Arpiolide Giorgio Tranfo sia di questo parere.
10/11/2009, 12:47
peppe ha scritto:barionu ha scritto:
E mi sembra che anche l'Arpiolide Giorgio Tranfo sia di questo parere.
Giancarlo, si chiama giancarlo![]()
![]()
11/11/2009, 18:29
11/11/2009, 19:03
Il Sig. Iron Iko scrive:
Carissimi tutti
queste pagine mi rimandano al saluto di benvenuto verso colui che avevo definito il "leone" Veritas, alcune settimane fa quando gli chiesi appunto se condivideva la tesi tranfiana della duplice componente generatrice del Gesù neotestamentario, quella messianica politica (Giovanni il Nazireo) e quella sacerdotal-spiritual-gnostica. Veritas mi rispose con un post interessante, ma fu un po' evasivo sulla domanda specifica. Oggi mi pare che abbia chiarito molto meglio la sua posizione e questo mi tranquillizza, per le stesse ragioni che lui stesso spiega nel post di questa pagina: evitare a tutti i costi di creare "materia" e "antimateria", col risultato di un'implosione annichilatoria che farebbe solo esultare chi invece dovrebbe oggi cominciare a tremare e sudare freddo.
Veritas, un combattente tenace come te non dovrebbe lasciarsi scoraggiare nel suo lavoro di ricerca della verità storica dal fatto che "sulla figura di Giovanni di Gamala, [...] NON ESISTE nessuna palese evidenza negli antichi documenti storici!... ", anzi, tu sai bene che maggiore sarà stato il peso di questo personaggio nel dare impulso alle sritture protoevangelice, più pesante sarà stata la censura del clero falsario. Censura che invece potrebbe essere stata più "leggera" nei confronti dell'altro messia perchè incompatibile con la nuova fede del giudaismo riformatore paolino essenzialmente per motivi teologici e religiosi, al contrario dell'incompatibilità di fondo con la figura del combattente di Gamala per evidedenti motivi ideologico-politici.
Ovviamente, da semplice lettore e curioso quale mi considero, nell'assistere alla débacle con Emilio Salsi quando si parla di interpretare personaggi praticamente a-storici come Paolo di Tarso, resto in platea e mi faccio un'idea personale che tengo per me.
Ora, ti chiedo, vista la tua esplicita dichiarazione di accettazione della dualità della figura gesuana, perchè non intraprendi la titanica impresa di "spiegare" il processo unificatorio letterario e dottrinale? E' chiederti troppo?
Inoltre (e chiudo)
Credo che nella formulazione di ipotesi o tesi storiche si debba procedere innanzitutto chiarendo, come facciamo noi nella ricerca medica scientifica, materiale, metodo, finalità, risultati, conclusioni.
Non è detto che le conclusioni debbano essere solo in termini di certezza, ci mancherebbe altro, ma quando sono in termini di probabilità o possibilità bisogna specificarlo, e bisogna anche graduare il livello di probabilità.
Io credo che a tutt'oggi le certezze vertono fondalmente su un insieme omogeneo di fatti (anzi misfatti) che va sotto il nome di FALSIFICAZIONE. Qui credo che il consensus tra Arpiolidi, meno arpiolidi e non arpiolidi (come te) sia altissimo.
Su fatti e interpretazioni "probabili" cimentiamoci pure, ma poniamoci innanzitutto obbiettivi prioritari basati sulle certezze storiche, per poche che esse siano.
12/11/2009, 23:35
Iron Iko ha scritto:
Carissimi tutti
queste pagine mi rimandano al saluto di benvenuto verso colui che avevo definito il "leone" Veritas, alcune settimane fa quando gli chiesi appunto se condivideva la tesi tranfiana della duplice componente generatrice del Gesù neotestamentario, quella messianica politica (Giovanni il Nazireo) e quella sacerdotal-spiritual-gnostica. Veritas mi rispose con un post interessante, ma fu un po' evasivo sulla domanda specifica. Oggi mi pare che abbia chiarito molto meglio la sua posizione e questo mi tranquillizza, per le stesse ragioni che lui stesso spiega nel post di questa pagina: evitare a tutti i costi di creare "materia" e "antimateria", col risultato di un'implosione annichilatoria che farebbe solo esultare chi invece dovrebbe oggi cominciare a tremare e sudare freddo.
Veritas, un combattente tenace come te non dovrebbe lasciarsi scoraggiare nel suo lavoro di ricerca della verità storica dal fatto che "sulla figura di Giovanni di Gamala, [...] NON ESISTE nessuna palese evidenza negli antichi documenti storici!... ", anzi, tu sai bene che maggiore sarà stato il peso di questo personaggio nel dare impulso alle sritture protoevangelice, più pesante sarà stata la censura del clero falsario.
Censura che invece potrebbe essere stata più "leggera" nei confronti dell'altro messia perchè incompatibile con la nuova fede del giudaismo riformatore paolino essenzialmente per motivi teologici e religiosi, al contrario dell'incompatibilità di fondo con la figura del combattente di Gamala per evidedenti motivi ideologico-politici.
Ovviamente, da semplice lettore e curioso quale mi considero, nell'assistere alla débacle con Emilio Salsi quando si parla di interpretare personaggi praticamente a-storici come Paolo di Tarso, resto in platea e mi faccio un'idea personale che tengo per me.
Ora, ti chiedo, vista la tua esplicita dichiarazione di accettazione della dualità della figura gesuana, perchè non intraprendi la titanica impresa di "spiegare" il processo unificatorio letterario e dottrinale? E' chiederti troppo?
Inoltre (e chiudo)
..Credo che nella formulazione di ipotesi o tesi storiche si debba procedere innanzitutto chiarendo, come facciamo noi nella ricerca medica scientifica, materiale, metodo, finalità, risultati, conclusioni.
Non è detto che le conclusioni debbano essere solo in termini di certezza, ci mancherebbe altro, ma quando sono in termini di probabilità o possibilità bisogna specificarlo, e bisogna anche graduare il livello di probabilità.
Io credo che a tutt'oggi le certezze vertono fondalmente su un insieme omogeneo di fatti (anzi misfatti) che va sotto il nome di FALSIFICAZIONE. Qui credo che il consensus tra Arpiolidi, meno arpiolidi e non arpiolidi (come te) sia altissimo.
Su fatti e interpretazioni "probabili" cimentiamoci pure, ma poniamoci innanzitutto obbiettivi prioritari basati sulle certezze storiche, per poche che esse siano.
Saluti
Iron Iko
13/11/2009, 01:27
13/11/2009, 06:57
13/11/2009, 18:42
13/11/2009, 19:12
14/11/2009, 16:41
Giovanni dalla Teva ha scritto:
Nozrim (ebraico), Nazorai (aramaico), Nazoraios (greco); che invece dagli Atti degli Apostoli 24,5 viene abbinato a una setta che in quel tempo provocava sedizioni tra i Giudei, cioè atti di ribellione collettiva, tumulti di popolo,manifestazioni di mal contento anche nel tentativo di rovesciare l'autorità costituita. I Nazir erano quelle persone che avevano o rivestivano posti di comando e di responsabilità all'interno degli Hassedin (una setta ebraica da qui nacque successivamente il movimento degli esseni) fin dai tempi di Giuda figlio di Mattatia ai tempi delle guerre dei Maccabei.
Nazirei, « uomini di Dio, furono con i leviti e i profeti l’anima della resistenza del puro iahwismo, contro l’influenza cananea. La loro astinenza era una protesta vivente contro l’idolatria e il disordine morale, e un’affermazione della loro fedeltà al culto del solo vero Dio.
Oltre alle pratiche esteriori tale consacrazione a Iahweh comportava infatti una vita morale e religiosa più elevata di quella degli altri Israeliti.
All'VIII sec., nel regno di Samaria, Amos (2, 11 s.) ritiene manifestazione della benevolenza divina l’istituzione dei profeti e dei nazirei, in Israele.
Il nazireato era molto in onore nel Giudaismo (I sec a.C.); vi si ricorreva per ottenere grazie e per purificarsi.
BIBL. — L. DESNOYERS. Historje du peuple h I, Parigi 1922, pp. 195 ss. 311-14; A. CLAMER, La Ste flible (ed. Pirot. 2) 1940, pp 269.75.
Un caro saluto.
14/11/2009, 22:23
Il Sig. Leviatan scrive:
Secondo te,Giovanni D.T. Paolo di Tarso ,ammesso che sia mai esistito,fece parte della setta dei nazirei?Ebbe esperienze a Qumram.?