Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 65 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Prossimo
Autore Messaggio

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/11/2009, 10:53 
Il concetto più intrigante veicolato dal libro sopra citato è, secondo me, l'idea che l'uomo sia diffuso ovunque nell'universo ci siano condizioni adatte a lui e che quindi non sia presente solo sulla Terra. Viene anche precisato (sempre dai presunti extraterrestri W56) che la specie umana (nelle ovvie varianti dovute ad adattamento locale, naturale o artificiale che sia), pur essendo la più diffusa non sarebbe l'unica nel cosmo.
Per quanto riguarda i CTR, in un dialogo del libro si precisa che si tratta di un esperimento mal gestito; si tratterebbe infatti di automi biologici molto raffinati, di forma umana ma dalla lontana origine artificiale, che avrebbero cominciato a riprodursi autonomamente, dando luogo quindi ad una stirpe quasi del tutto indistinguibile dagli uomini "naturali". Lo scopo dei CTR non sarebbe quello di "conquistare" banalmente e brutalmente il nostro pianeta (o altri pianeti simili al nostro), quanto piuttosto quello di capire come fare il "salto" di qualità che li porterebbe ad essere più "uomini" di quanto non siano ora. Per fare ciò avrebbero bisogno di studiare l'uomo "naturale" e nel fare ciò non si farebbero troppi problemi nel considerlo più o meno come una cavia da laboratorio. Chiaramente il giochetto non gli riuscirebbe con uomini "naturali" tecnologicamente avanzati come i W56 (nome che racchiuderebbe una confederazione di popoli, non un solo popolo), quindi si approfitterebbero degli uomini "naturali" più deboli, come noi terrestri o eventualmente altri uomini che in altri pianeti si trovassero ad uno stadio tecnologico paragonabile al nostro.
D'altro canto la preoccupazione principale dei W56 non sarebbe (sempre stando ai dialoghi presenti alla fine del libro) quella di difenderci dai CTR, quanto piuttosto quella di fare un altro "salto" di qualità che li porterebbe a svincolarsi sempre di più dalla necessità di un corpo (con tutti i suoi limiti) per vivere, confortati in questo dal fatto che altri più avanti di loro ci sarebbero riusciti. Quindi anche i W56 starebbero studiando ed in questo studio l'osservazione (in tal caso non coercitiva) di noi terrestri giocherebbe un ruolo importante; oltre a ciò si dice anche che i W56 sarebbero qui (è lecito sospettare da molto molto tempo) anche per difenderci dai CTR, ed in effetti l'asse portante del libro è proprio questa fantomatica guerra culminata con la "battaglia dell'adriatico" nel 1978, quando i W56, sconfitti (momentaneamente) nello scacchiere sud europeo, si sarebbero ritirati nelle loro navi in orbita intorno al sole (molto inclinata rispetto al piano dell'eclittica) o eventualmente in una delle basi che affermavano di avere nel nostro sistema solare.
Indubbiamente è un classico canovaccio fantascientifico; la cosa curiosa ed affascinante, se la storia fosse falsa, è che sarebbe stato elaborato nell'Italia degli anni '50, in una società che era ancora prevalentemente contadina ed operaia, molto distante sia dal concepire simili trame che dal sentirne in qualche modo l'esigenza.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 200
Iscritto il: 13/07/2009, 20:19
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/11/2009, 12:14 
Cita:
quisquis ha scritto:


Indubbiamente è un classico canovaccio fantascientifico; la cosa curiosa ed affascinante, se la storia fosse falsa, è che sarebbe stato elaborato nell'Italia degli anni '50, in una società che era ancora prevalentemente contadina ed operaia, molto distante sia dal concepire simili trame che dal sentirne in qualche modo l'esigenza.


infatti sembra quasi di leggere la trama di un romanzo di Philip K. Dick, che per giunta proprio negli anni 50 scriveva le sue storie piu famose.. quindi potrebbe essere questa la spiegazione...


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/11/2009, 16:55 
Infatti potrebbe essere una spiegazione; se così fosse sarebbe comunque curioso che, nell'Italia degli anni '50, un'Italia appena uscita da una guerra persa e tutta impegnata nella ricostruzione, qualcuno si sia preso la briga di imitare Philip K. Dick inventandosi una storia così bizzarra. Ripeto, non stiamo negli Stati Uniti, ma nell'Italia contadina ed operaia di più di mezzo secolo fa, che era molto ma molto distante dal concepire queste tematiche; certamente è la spiegazione più semplice, ma già questa spiegazione incuriosisce di per sé. Per di più la storia è calata nella società italiana con aspetti decisamente divertenti, come per esempio il fatto che quei W56 che erano meglio inseriti nella nostra società parlassero un italiano non privo di influenze dialettali abruzzesi (come è normale che sia se la storia fosse vera), visto che il principale teatro di questa storia è la costa adriatica prospiciente l'abruzzo. Addirittura si dice che il capo spedizione, un uomo altro più di 3 metri (soprannominato dagli italiani del gruppo "Il Cipresso") , conoscesse a fondo il nostro paese, tanto da saper capire o parlare diversi dialetti italiani, amare il nostro cibo ed i nostri vini. Se fosse un falso sicuramente è un falso molto simpatico. Gli aspetti comici non mancano nel libro e nascono dall'interazione tra gli italiani del gruppo con questi personaggi decisamente particolari; naturalmente potrebbe essere tutto inventato, però la comicità di alcune situazioni è molto realistica, per così dire, fa pensare paradossalmente a fatti realmente accaduti. In ogni caso, visto che l'epilogo della storia è il 1978, se fosse un falso vorrebbe dire che dagli anni '50 in poi qualcuno dovrebbe essersi preso la briga di tenere in vita una farsa coinvolgente molte persone (si tratterebbe infatti di un contattismo di "massa"), il che, se non è certo impossibile, non è nemmeno facile da portare avanti per anni in quei termini (tipo procurare ogni mese un tir se non due di frutta per gli "Amici"). Per questo e per molte altre ragioni mi resta il dubbio e non mi sento attualmente di liquidarla sic et simpliciter come un falso, così come non mi sento certo di riconoscerla come senz'altro vera, ovviamente. Ci sono poi le foto, i filmati, le bobine radio etc. Su questo non mi esprimo perché non sono in grado di farlo.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Il Il "Gary McKinnon" del Forum!

Non connesso


Messaggi: 877
Iscritto il: 10/11/2008, 17:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/11/2009, 19:08 
fichissimo! il primo post l'ho letto poi leggo gli altri con calma



_________________
You wouldn't believe in aliens even if you get anal probed live on CNN!
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 200
Iscritto il: 13/07/2009, 20:19
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/11/2009, 19:32 
sisi quisquis, ma infatti non sto dicendo che la storia sia da liquidare, anzi, per me è assolutamente plausibile come storia, solo che ovviamente non tutti i racconti potrebbero essere veri, o comunque qualcuno dei componenti potrebbe aver lavorato un po con la fantasia.. o ancora, qualcuno potrebbe aver dato la sua versione senza aver partecipato affatto ai contatti..

comunque sia per me questa rimane una storia interessantissima, sia per la quantità di testimonianze e documenti, sia perché ovviamente è tutta Italiana..


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/11/2009, 20:44 
Cita:
daikan ha scritto:

sisi quisquis, ma infatti non sto dicendo che la storia sia da liquidare, anzi, per me è assolutamente plausibile come storia, solo che ovviamente non tutti i racconti potrebbero essere veri, o comunque qualcuno dei componenti potrebbe aver lavorato un po con la fantasia.. o ancora, qualcuno potrebbe aver dato la sua versione senza aver partecipato affatto ai contatti..

comunque sia per me questa rimane una storia interessantissima, sia per la quantità di testimonianze e documenti, sia perché ovviamente è tutta Italiana..


Concordo. Prima che uscisse il libro conoscevo il Prof. Breccia di fama (ha un curriculum vitae et studiorum nient'affatto banale) ed avevo letto un suo libro credo ormai introvabile (ma che io possiedo): I numeri nella storia dell'umanità, Scuola Superiore G.Reiss Romoli, L'Aquila, 1995. E' un libro molto molto bello, pieno di chicche per gli amanti della storia del calcolo e dell'aritmetica, anche cose difficilmente reperibili (se non in testi specialistici). Quindi non l'avrei mai associato ad una storia così strana tipo questa di "Amicizia" e quandò uscì il libro "Contattismi di massa" rimasi di stucco. Per la verità, rileggendo "i numeri nella storia dell'umanità" col senno del poi, non si può non guardare con un altro sguardo al passo a pag.5 dove, parlando dell'aritmetica e della cosmologia pitagoriche, ricorda che tale cosmologia prevedeva un fuoco centrale attorno al quale ruotavano la terra, il sole, la luna, i 5 pianeti noti e la sfera delle stelle, più un ulteriore pianeta, una sorta di "anti-terra"; al che Breccia ricorda qui il caso del contattista americano Truman Bethurum, che negli anni '50 diceva di aver avuto più di una dozzina di contatti con alieni di forma umana provenienti da Clarion (lo stesso ipotetico pianeta che comparirebbe nella storia di Maurizio Cavallo e di cui si sta discutendo in questo forum); una sorta di anti-terra che orbiterebbe "dall'altra faccia della luna" (il che ovviamente non significa niente); a onor del vero in "Contattismi di Massa" sempre Breccia, parlando ancora di Bethurum, dice che si trattava di un camionista che non capiva un'acca di meccanica celeste (anche se non esclude del tutto che nella sua storia ci sia un fondo di verità e spiega anche il perché).
Quello che posso rimproverare a Breccia nell'aver citato questo passo è solo il fatto che per gli antichi, e per i pitagorici in primis, la cosmologia non significava semplicemente astronomia, ma era innanzitutto una sapienza che aveva valenze interiori e spirituali, quindi quando si parla di queste cose bisogna stare attenti ad inserirle nel contesto giusto, senza materializzarle più di tanto.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/11/2009, 21:15 
Su youtube si trova questo: ci sono anche delle (credo recenti) interviste a Breccia e Pinotti su questo tema. Peccato che siano doppiate in spagnolo.
Personalmente trovo interessante la testimonianza del pittore Gaspare de Lama.
Se ho ben capito poi è stato commesso un errore nel presentarlo: lo si è presentato come un uomo avente più di cento anni (sempre se ho ben capito io lo spagnolo, lingua che non conosco certo bene), quando invece dovrebbe averne circa 88 (molto ben portati, in ogni caso), se non vado errato.

http://www.youtube.com/watch?v=pqqHABUg ... 7F&index=0
http://www.youtube.com/watch?v=NoZD-naB ... 7F&index=1
http://www.youtube.com/watch?v=0n54hf3q ... 7F&index=2
http://www.youtube.com/watch?v=c9UYTYfu ... 7F&index=3
http://www.youtube.com/watch?v=NZmVrksH ... 7F&index=4
http://www.youtube.com/watch?v=eSVLF2d3 ... 7F&index=5
http://www.youtube.com/watch?v=D9t-Ue1u ... 7F&index=6
http://www.youtube.com/watch?v=9sqI4_JS ... 7F&index=7
http://www.youtube.com/watch?v=w_FYyhTn ... 7F&index=8
http://www.youtube.com/watch?v=q5dbhmm1 ... 7F&index=9
http://www.youtube.com/watch?v=_piQXA9V ... F&index=10

Buon divertimento (sia che sia vero, sia che sia falso)


Ultima modifica di quisquis il 16/11/2009, 21:31, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/11/2009, 20:58 
A proposito di rilfessioni stimolate dal caso "Amicizia", secondo me l'idea più intrigante veicolata da questo caso è: l'uomo è universale.
Ad un certo punto del libro un W56 spiega ad un terrestre che la teoria secondo la quale l'uomo sarebbe frutto di un'evoluzione da esseri scimmieschi sarebbe completamente falsa. Aggiunge che in alcuni pianeti ci sarebbero alcuni animali che rassomiglierebbero agli uomini, un po' come le nostre scimmie; ma che fra un milione di anni le scimmie sarebbero ancora scimmie; dice anche che i nostri biologi avrebbero torto marcio nel credere di aver ricostruito i vari alberi genetici (cita il caso eohippus-cavallo) e che una razza (sarebbe meglio dire una specie) non si modificherebbe quasi mai: tipicamente quando ciò avverrebbe sarebbe per degenerescenza.

Secondo me questo tema per essere dibattuto seriamente necessita di conoscenze specifiche e specialistiche in campo biologico ed anche geologico, conoscenze che io non ho. Tuttavia penso che sia lecito svilupparci sopra qualche considerazione elementare. Pertanto, nella piena consapevolezza dei limiti di quanto scriverò e senza la pretesa di dire sempre e comunque cose giuste (anzi mi farà piacere se qualcuno vorrà correggermi) io penso che la diatriba evoluzionismo-creazionismo restringa il dibattito ad una visuale forzatamente dualistica ed angusta. Per quel poco che ne so infatti, non esiste soltanto la dicotomia creazionismo-evoluzionismo, esistono anche altre posizioni. A questo proposito c'è un bel libro, forse un po' vecchiotto ma sempre molto stimolante: "Organicismo ed Evoluzionismo" del Prof. Roberto Fondi ed a cura di Giovanni Monastra, il Corallo-il Settimo Sigillo, 1984. In Questo libro il Prof. Fondi tenta un approccio alla complessa questione distinto sia dall'evoluzionismo sia dal creazionismo.
Comunque, per tornare a noi, gli assunti di base dell'evoluzionismo sono essenzialmente due:
1) Mutazioni genetiche casuali.
2) Selezione naturale.
Riflettiamoci su:
1) a ) La realtà delle mutazioni genetiche spontanee (siano esse causali o meno) mi sembra ormai un fatto acquisito (soprattutto nel caso della formazione di razze o sottospecie), anche se mi sembra di aver capito che allo stato attuale delle conoscenze il dibattito sulla reale incidenza di queste mutazioni sui meccanismi di speciazione non sia ancora del tutto chiaro, per non parlare poi dell'incidenza sui meccanismi di formazione di classi più ampie come i generi, gli ordini, la famiglie etc. Quindi già qui un elemento di prudenza si imporrebbe prima di affermare sic et simpliciter che il punto 1) sia un mattone consolidato dell'evoluzionismo.
1) b ) Penso che sia molto difficile stabilire cosa è casuale e cosa non lo è. Questo mi sembra un punto chiave, molto più importante del punto 1) a). Infatti anche se fosse vero ed ampiamente acclarato che le mutazioni genetiche spontanee siano la causa della formazione non solo di sottospecie (razze) ma anche di specie, generi, ordini, famiglie etc, resta il dubbio che davvero queste mutazioni genetiche spontanee siano casuali. Nessuno infatti mi potrà mai dimostrare che tali mutazioni siano davvero casuali. D'altra parte basta supporre che non lo siano ed ecco che abbiamo già superato il meccanicistico punto di vista evoluzionista, senza per altro averne negato del tutto uno dei fondamenti e senza essere scivolati nel creazionismo più semplicistico.
Queste mutazioni si potrebbero infatti facilmente inserire all'interno di una cornice filosofica di tipo organicistico, che veda il Cosmo come un grande organismo ordinato non statico, ma dinamicamente retto da leggi necessarie e soprattutto intelligenti.
Facciamo un esempio banale e forse non del tutto corretto, ma che rende l'idea di ciò che voglio dire. L'Okapi si sa è imparentato con la giraffa; immaginiamo una popolazione di Okapi che viva in una savana dove siano presenti soltanto alberi più o meno posti all'altezza del loro muso. Tutto procedere regolarmente. Supponiamo che col tempo l'ambiente circostante muti lentamente e che lo faccia in accordo con una qualche legge (ciclica o meno poco importa) intelligente (facile sarebbe un accostamento col "Genius Loci" dei maiores nostri); supponiamo che gradatamente una popolazione di piante più alte soppianti la precedente popolazione di alberi; se il Cosmo è un organismo, allora anche gli Okapi di quella savana ne fanno parte. Lentamente gli Okapi incontrerebbero sempre più difficoltà a nutrirsi, certamente il tasso di mortalità aumenterà. Quella stessa intelligenza vorrà che una nuova specie prenda il posto della prima ed ecco che appare una nuova mutazione genetica, che favorisce la nascita di individui dal collo più lungo; la selezione naturale, col tempo, farà il resto. Siamo sicuri che le mutazioni siano dunque sempre casuali? In questa cornice no. Il tutto senza aver messo in discussione l'azione a posteriori della selezione naturale (anche essa farebbe parte del resto delle leggi che regolerebbero l'organismo, ma su un piano più meccanicistico).

2) Per quel poco che ne so io credo che il grado di incidenza e di importanza della selezione naturale nella formazione di nuove specie non sia da tutti condiviso ed accettato allo stesso modo; credo che su questo ci sia dibattito anche tra gli evoluzionisti. La questione insomma mi sembra ancora aperta, specialmente nel caso della formazione di ordini, generi, famiglie, dove mi sembra di aver capito che le cose siano ancora poco chiare, se si accetta il paradigma evoluzionista; resterebbero ancora molti problemi aperti. Potrei sbagliarmi, comunque.

Il Creazionismo invece di solito viene associato a due posizioni:

3) Le specie sono sostanzialmente immutabili.
4) Le specie sono state create da Dio in un dato istante di tempo.

Il punto 3) sembrerebbe essere condiviso dai W56. Se si accetta un'idea a me molto cara, e cioè che l'Universo non solo non sia stato creato da nessuno, ma che nemmeno abbia avuto un'origine temporale e che esista da sempre ed esisterà per sempre (anche se non necessariamente sempre nello stesso stato), allora è facile inserirvi il punto 3) e contestare il punto 4). In questa cornice quindi le varie specie viventi riprodurrebbero tutte in vario grado dei modelli platonicamente eterni. Secondo me l'idea più intrigante veicolata dal libro "Contattismo di Massa" è : l'uomo è universale. Secondo me ciò si sposerebbe benissimo con la vecchia concezione delle idee platoniche. Così come l'uomo, anche altri esseri sarebbero universali, esisterebbero da sempre e tenderebbero ad approssimarsi a dei modelli eterni, più o meno bene a seconda dei casi e delle varie esigenze ambientali. Questo per tutti i pianeti del Cosmo in cui ci sarebbe la vita, Cosmo che quindi si configurerebbe classicamente come un vero e proprio organismo intelligente, dotato di parti aventi un'identità ed una funzione ben precisa nell'economia del tutto. Il tutto senza introdurre un Dio personale che ad un dato istante di tempo creerebbe ex nihilo una data specie.
Quanti sarebbero questi modelli biologici? Chissà, forse un insieme molto grande ma finito, forse un'infinità numerabile come quella che caratterizza i numeri naturali o i numeri razionali o forse ancora un'infinità non numerabile, come quella che caratterizza i punti di una retta ed i numeri irrazionali. Io credo che natura facit saltus, anche se molto piccolo (dell'ordine di grandezza del quanto di azione), quindi tenderei a ritenere che si tratti di un'infinità numerabile; naturalmente è solo una speculazione e niente più.
Quindi, tornando alla diatriba creazionismo-evoluzionismo, a naso direi che è possibile concepire delle alternative ad entrambe queste due posizioni intese nel senso sopra riportato.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/11/2009, 21:09 
Il pensiero che mi affascina di più nella storia di “Amicizia” è l’idea che l’uomo sia universale, cosa questa affermata dai W56 stessi, secondo il libro “Contattismi di Massa”; senza peraltro negare l’esistenza di forme di vita intelligenti aventi fisiologia totalmente non comparabile con quella umana, i W56 avrebbero infatti detto che la forma umana è la più diffusa forma di vita intelligente nel cosmo, con varianti che è lecito pensare siano dovute ad adattamenti a fattori locali come la gravità (che influisce sulla grande variabilità nelle altezze), il tipo di sole (o di soli, nel caso di sistemi planetari con più soli), l’atmosfera più o meno ricca di ossigeno (che influisce sul metabolismo di alcuni organi interni ) e così via.
Ci vedo un legame con la dottrina tutta platonica dell’eternità delle idee. In questo caso l’Idea uomo sarebbe eterna ed universale, perfino sul piano fisico.
Se la storia dei W56 fosse vera ne conseguirebbe quindi che avremmo una controprova sperimentale della validità della teoria delle idee di platonica memoria. Trovo questo infinitamente più entusiasmante e dirompente di tutte le possibili ricadute tecnologiche che potrebbero derivare da un contatto con una ipotetica civiltà extraterrestre più evoluta della nostra. Un ordine, un disegno, uno schema, un Logos emergerebbe dalle buie profondità dello spazio, ed avremmo la certezza di non essere più soli, ma di essere uno fra gli infiniti tasselli di uno splendido mosaico progettato da una mente divina, figli di un’idea eterna sparsa un po’ ovunque nel cosmo. Questo è quello che penso io.
Anche se riflettiamo su questa storia da un punto di vista meno filosofico e più pragmatico, direi che l’idea della possibile esistenza di uomini su altri pianeti non dovrebbe apparire così improbabile.
Effettivamente, noi non abbiamo nessun esempio di vita intelligente sotto i nostri occhi ad eccezione della nostra stessa forma di vita, di uomini moderni intendo; sappiamo che in passato ci sono state altre specie umane intelligenti (ma comunque sempre genere Homo, i neanderthal e gli erectus), forse meno di noi; oltre queste il baratro, primitive forme di australopitechi et similia, più simili alle scimmie che a noi. Quindi è innegabile che su questo pianeta la specie Homo Sapiens abbia funzionato, nel senso che (finora) è risultata vincente. Non abbiamo nemici naturali, anzi, siamo talmente "forti" che stiamo distruggendo il pianeta. Ci siamo adattati alla grande, poi abbiamo perfino cominciato ad adattare l'ambiente ai nostri bisogni; le altre specie umane si sono estinte.
Ora, partendo da questo dato di fatto, non è difficile ipotizzare che in altri pianeti simili alla terra, ricchi di ossigeno e di acqua, la stessa forma Homo possa essersi formata ed aver finito per prevalere. Con qualche variante magari, ma il "progetto" Homo potrebbe essere più o meno lo stesso. Non abbiamo motivi per dubitarlo, anzi, la nostra stessa esperienza ci spinge a pensare probabile tutto ciò, io credo.
In fondo se ci si pensa, anche sulla terra abbiamo il caso dei marsupiali, molto diversi dai placentati interiormente, ma spesso simili esteriormente. Pensiamo al caso del tilacino, il cosiddetto "lupo marsupiale", estintosi in Tasmania negli anni '30 a causa della caccia spietatata e delle malattie. Non era un lupo ovviamente, era un parente del canguro, ma ne occupava la stessa nicchia ecologica ed esteriormente gli rassomigliava abbastanza. I casi ci sono.
Quindi perché immaginare per forza nanetti grigi od omini verdi con le antenne? Chissà, un giorno potremmo con nostra grande sorpresa incontrare altri uomini come noi.

Immaginiamo una stanza illuminata dalla luce, con tanti granelli di polvere fluttuanti nell'aria. Su ciascuno di quei granelli ci sono milioni di microbi, ignari gli uni degli altri. Però per noi che riusciamo ad averne uno sguardo d'insieme è palese che quei microbi sono tutti parenti, sparsi nella stessa stanza, che è il loro universo. Solo che loro non lo sanno. Cum grano salis, perché non potrebbe essere, magari in parte, così anche per l'uomo laddove ci siano pianeti adatti a lui?



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Viral Marketing Discoverer!Viral Marketing Discoverer!

Non connesso


Messaggi: 5038
Iscritto il: 03/12/2008, 15:07
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/11/2009, 21:15 
Cita:
quisquis ha scritto:

A proposito di rilfessioni stimolate dal caso "Amicizia", secondo me l'idea più intrigante veicolata da questo caso è: l'uomo è universale.
Ad un certo punto del libro un W56 spiega ad un terrestre che la teoria secondo la quale l'uomo sarebbe frutto di un'evoluzione da esseri scimmieschi sarebbe completamente falsa. Aggiunge che in alcuni pianeti ci sarebbero alcuni animali che rassomiglierebbero agli uomini, un po' come le nostre scimmie; ma che fra un milione di anni le scimmie sarebbero ancora scimmie; dice anche che i nostri biologi avrebbero torto marcio nel credere di aver ricostruito i vari alberi genetici (cita il caso eohippus-cavallo) e che una razza (sarebbe meglio dire una specie) non si modificherebbe quasi mai: tipicamente quando ciò avverrebbe sarebbe per degenerescenza.

Secondo me questo tema per essere dibattuto seriamente necessita di conoscenze specifiche e specialistiche in campo biologico ed anche geologico, conoscenze che io non ho..


Tranquillo, chi afferma che le specie del nostro pianeta non siano collegate tra di loro, è un ignorante di genetica.
Chi afferma che l'uomo (o almeno qualche stadio di esso) non sia in qualche modo collegato alla scimmia e ad altre specie è cieco e sordo.

Se una specie non evolve mai, e se non c'è nessun collegamento tra le varie specie del nostro pianeta, questo chi me lo spiega?

Immagine

Secondo voi che specie è?

In natura se qualcosa è successo, avverrà di nuovo (matematica delle probabilità), se il feto di tutti gli animali mammiferi del pianeta, nel momento di partenza, è identico (con la differenza del DNA), un motivo ci deve pur essere. E se era identico in quel momento, vuol dire che tutte le specie hanno avuto la stessa origine, per poi diramarsi in direzioni diverse (e sul modo si potrebbe discutere molto senza arrivare a giusta conclusione).

Approposito, lo sapete che il feto dell'essere umano ha la coda?


Ultima modifica di Lawliet il 19/11/2009, 21:18, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Chiedere a chi ha il potere, di riformare il potere!? Che ingenuità!" - Giordano Bruno

Indice "Tracce di UFO nella Letteratura"; topic.asp?TOPIC_ID=4630
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/11/2009, 12:02 
Cita:
Lawliet ha scritto:
Chi afferma che l'uomo (o almeno qualche stadio di esso) non sia in qualche modo collegato alla scimmia e ad altre specie è cieco e sordo.


Credo che questo sia affermato solamente dal creazionismo "puro", per così dire.

Cita:
Lawliet ha scritto:
Se una specie non evolve mai, e se non c'è nessun collegamento tra le varie specie del nostro pianeta, questo chi me lo spiega?


Premesso che io credo che le specie mutino nel tempo, c'è da dire però che
L'affermazione "le specie non si evolvono" non equivale a dire "le specie non sono collegate"; sono due affermazioni diverse; in una visione del mondo platonica, per esempio, le specie potrebbero non evolversi ma essere collegate tra di loro su di un altro piano dalla similitudine delle idee di cui sono il rilfesso materiale.
Al contrario, nulla vieta che in linea di principio possano esistere specie radicalmente differenti tra di loro e quindi non collegate in alcun modo (non sulla Terra, è chiaro) e che abbiano anche subito un processo di mutamento e di adattamento evolutivo nel tempo.

Cita:
Lawliet ha scritto:
Secondo voi che specie è?


Non saprei, mi aspetto di tutto; forse un primate?

Cita:
Lawliet ha scritto:
E se era identico in quel momento, vuol dire che tutte le specie hanno avuto la stessa origine, per poi diramarsi in direzioni diverse


Premesso che, come ho detto, io credo che le specie non siano immutabili ma mutino nel tempo, anche qui mi sento di dire che, date le seguenti affermazioni:

a) i feti all'inizio dello sviluppo sono identici (o simili, se si vuole)
b) mano a mano che si sviluppano si diramano in direzioni diverse
c) le specie si evolvono

se è vero che a) implica b) non è vero che a) implica c)

di nuovo, un neoplatonico ti avrebbe risposto che i feti sono identici o simili perché al momento della loro nascita riflettono l'uno, l'origine, per poi assumere organicamente il posto che spetta loro nell'ordine delle cose (e quindi una differenziazione del feto diventa necessaria), il tutto senza tirare in ballo la teoria dell'evoluzione.
Ciao



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 111
Iscritto il: 13/11/2009, 20:36
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2009, 09:14 
Cita:
quisquis ha scritto:

Prima che uscisse il libro conoscevo il Prof. Breccia di fama (ha un curriculum vitae et studiorum nient'affatto banale) ed avevo letto un suo libro credo ormai introvabile (ma che io possiedo):



Guarda Quisquis....il libro del prof. Stefano Breccia è tutt'altro che introvabile...anzi è uno dei più grossi flop della letteratura ufologica quanto a resi e invenduti...

Stefano Breccia sarà anche un bravo docente universitario (non lo metto in dubbio) ma come ufologo è noiosissimo (ho seguito alcune sue relazioni e mi sono addormentato),non dice nulla di straordinario e tutto sommato campa di rendita solo perchè il Cun lo tiene sugli altari ma - ufologicamente parlando - Stefano Breccia vale zero.


Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 111
Iscritto il: 13/11/2009, 20:36
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2009, 09:18 
Cita:
daikan ha scritto:

sisi quisquis, ma infatti non sto dicendo che la storia sia da liquidare, anzi, per me è assolutamente plausibile come storia, solo che ovviamente non tutti i racconti potrebbero essere veri, o comunque qualcuno dei componenti potrebbe aver lavorato un po con la fantasia.. o ancora, qualcuno potrebbe aver dato la sua versione senza aver partecipato affatto ai contatti..

comunque sia per me questa rimane una storia interessantissima, sia per la quantità di testimonianze e documenti, sia perché ovviamente è tutta Italiana..


Scusa...ma mi fai capire un attimo qual'è la tua logica ?? Che senso ha dire che una storia è vera ma potrebbe anche essere falsa ??
E' come dire "io sono fedele a mia moglie ma se capita l'occasione potrei anche tradirla". Ma è una contraddizione in termini !!!

Io ho l'impressione che ti piaccia più *azzeggiare sull'argomento che arrivare alla verità !
[;)]


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 200
Iscritto il: 13/07/2009, 20:19
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2009, 10:17 
Cita:
WALTER ha scritto:

Cita:
daikan ha scritto:

sisi quisquis, ma infatti non sto dicendo che la storia sia da liquidare, anzi, per me è assolutamente plausibile come storia, solo che ovviamente non tutti i racconti potrebbero essere veri, o comunque qualcuno dei componenti potrebbe aver lavorato un po con la fantasia.. o ancora, qualcuno potrebbe aver dato la sua versione senza aver partecipato affatto ai contatti..

comunque sia per me questa rimane una storia interessantissima, sia per la quantità di testimonianze e documenti, sia perché ovviamente è tutta Italiana..


Scusa...ma mi fai capire un attimo qual'è la tua logica ?? Che senso ha dire che una storia è vera ma potrebbe anche essere falsa ??
E' come dire "io sono fedele a mia moglie ma se capita l'occasione potrei anche tradirla". Ma è una contraddizione in termini !!!

Io ho l'impressione che ti piaccia più *azzeggiare sull'argomento che arrivare alla verità !
[;)]



intendo dire che di base la storia può benissimo essere vera, ma ciò non toglie che qualcuno tra quelli che hanno raccontato la loro versione, potrebbero aver lavorato un po troppo con la fantasia..

capito ora?


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2009, 11:20 
Cita:
WALTER ha scritto:

Guarda Quisquis....il libro del prof. Stefano Breccia è tutt'altro che introvabile...anzi è uno dei più grossi flop della letteratura ufologica quanto a resi e invenduti...



Non hai letto bene quello che ho scritto: nella frase che tu hai citato non mi riferivo affatto al libro "Contattismi di massa" ma ad un altro libro di Breccia "I numeri nella storia dell'umanità"; era a quest'ultimo libro che mi riferivo quando ho scritto che credo che sia ormai quasi introvabile. Prova a cercarlo (anche usato) e poi mi dici se lo trovi. "I numeri nella storia dell'umanità" è un libro bello e pieno di chicche per gli amanti della storia del calcolo e dell'aritmetica (e preciso aritmetica).

Cita:
WALTER ha scritto:
Stefano Breccia sarà anche un bravo docente universitario (non lo metto in dubbio)


Non l'ho mai avuto come professore universitario quindi non so dire se sia bravo o meno, ma da quello che ha scritto (escludendo "Contattismi di massa") e dal curriculum che presenta sono naturalmente portato a pensare che sia stato un bravo docente universitario (attualmente credo che sia in pensione). Di certo non è comune trovare un Professore universitario che si esponga al ridicolo pubblicando un libro su una storia così bizzarra come questa di "Amicizia", quindi quando uscì il suo "Contattismi di massa" la cosa mi colpì; e mi colpirebbe ancora di più soprattutto se la storia fosse falsa.

Cita:
WALTER ha scritto:
ma come ufologo è noiosissimo (ho seguito alcune sue relazioni e mi sono addormentato),non dice nulla di straordinario e tutto sommato campa di rendita solo perchè il Cun lo tiene sugli altari ma - ufologicamente parlando - Stefano Breccia vale zero.


Non saprei; per sapere se è noioso o meno dovrei assistere a qualche sua relazione o conferenza (non l'ho mai fatto) ; credo però che questo sia un parametro di giudizio soggettivo, inoltre bisogna vedere che cosa intendi per straordinario; infine, generalmente parlando, non è detto (almeno secondo me) che uno sia bravo solo se dice cose straordinarie: si può essere bravi anche analizzando a fondo cose più ordinarie ed apparentemente noiose. Quanto al resto che dici non entro nel merito. Non appartengo a nessuna associazione ufologica quindi per me affermazioni del tipo :"tizio vale solo perché l'associazione x lo supporta" non hanno valore, qualunque sia l'associazione ufologica considerata. Può anche darsi che ufologicamente parlando valga zero come dici tu, prendo atto di questa tua opinione. Per costruirmene una mia dovrei conoscerlo più a fondo (ufologicamente parlando)
Ciao


Ultima modifica di quisquis il 22/11/2009, 11:24, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 65 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 01/05/2025, 18:33
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org