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Messaggio di Nunzio Miccoli
COME E’ NATO IL MITO DI CRISTO
Non esistono religioni tipicamente originali e tutte hanno preso le mosse da altre religioni e da altri miti; gli ebrei presero da egiziani, babilonese e persiani, gli arabi dagli ebrei, i cristiani da ebrei e da pagani. Quando, a causa di processi politici, cambia la religione, il popolo non sa rinunciare a concetti ai quali ha sempre creduto e perciò le nuove autorità religiose non fanno altro che metabolizzare quelle idee, certificandole e omologandole con dei concili, anche per dirimere controversie ideologiche e conflitti di potere, è così che sono nati i dogmi.
"..Non esistono religioni tipicamente originali e tutte hanno preso le mosse da altre religioni.." Verità sacrosanta!... Questo vale anche e soprattutto per il tipo di religione. Per esempio, è fuor di dubbio che l'attuale monoteismo ebraico, il quale, almeno nel lontano passato, fu accentratore ed insofferente a tutte le altre religioni, sia stato copiato dal monoteismo egiziano di Akhenaten.
Dietro a tutti i monoteismi c'è sempre una genesi sanguinaria, come dimostra ampiamente ed emblematicamente il monoteismo catto-cristiano. Per il suo monoteismo, il re giudaico Giosia, promotore, insieme al suo degno compare di 'merende', il sommo sacerdote Helkya, della riforma monoteistica, si abbandonò a feroci quanto sanguinarie repressioni verso gli esponenti ed i fedeli della vecchia religione ebraica, i quali, coraggiosamente, si rifiutavano di aderire al 'nuovo corso' monoteistico, impresso coattamente dalla truffaldina riforma, la quale è ancora difesa a spada tratta dall'attuale mondo ebraico. Tutto questo accadde verso la seconda metà del VII secolo a.c..
Circa dieci secoli più tardi, quasi come un 'clichè', la cosa si ripeterà esattamente nell'impero romano. Il 'Giosia' e l' 'Helkya' del momento furono, rispettivamente, l'imperatore Costantino I ed il 'sommo sacerdote' papa Silvestro. In realtà, però, l'imperatore costantiniano che di più mostrò similitudine al re giudaico Giosia, per ciò che concerne la presa di potere da parte dei vertici religiosi catto-cristiani, fu l'imepratore Teodosio: vera e propria marionetta nelle mani di 'santo' Ambrogio da Milano!
"....il popolo non sa rinunciare a concetti ai quali ha sempre creduto.."Questo è un concetto estremamente importante, il quale dovrebbe far riflettere tutti coloro che si fanno portavoce della tesi 'atea', nella convinzione che questo dovrebbe essere il passo giusto per condurre i popoli, psicologicamente schiavi di caste religiose senza scrupoli (sempre pronte ad unirsi, anima e corpo, alle tirannie più sanguinarie, come la storia, anche quella del secolo passato, insegna, pur di raggiungere i propri materialissimi obiettivi di ricchezza e di potere), alla totale emancipazione. Niente di più errato!...
Se c'è qualcosa che non preoccupa assolutamente il clero 'volpino', sono proprio gli assunti atei! Molto più pericolose, invece, risultano le 'eresie' che, come il protestantesimo lutherano insegna, sono suscettibili di minare alle fondamenta la posizione egemone del clero catto-falsario all'interno delle società occidentali.
Non l'ateismo, dunque, ma una forma di religione 'sana', vale a dire svincolata da tutti gli interessi terreni, come ad esempio il 'DEISMO'(*) puro degli illuministi, chiamato anche 'religione naturale', potrebbe rappresentare un serio concorrente per tutte le proterve religioni del pianeta.
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...La storia soprannaturale di Cristo è stata presa da quella di Horus, Mitra, Crishna e Budda, i loro riti sono stati adottati dai cristiani; invece la storia umana di Cristo fu mutuata dalla figura di Giovanni di Gamala, gli apostoli erano i suoi fratelli, figli di Giuda di Gamala, era una famiglia di rivoluzionari antiromani. La prima comunità cristiana palestinese era in realtà costituita da monaci ebrei esseni, che in realtà non erano cristiani, il cristianesimo cattolico arrivò in Palestina solo nel IV secolo, per opera dell’imperatrice Elena, madre di Costantino; però, dal II secolo, vi era arrivato il cristianesimo gnostico di Alessandria d’Egitto, ove erano tanti ebrei.
Quanto sopra rappresenta una tesi cara a L. Cascioli, personaggio con il quale, sin dai miei primi 'vagiti' internettiani, ho cercato di corrispondere, al fine di avere uno scambio di vedute che fosse utile ad entrambi. Io mi sono reso subito conto che la teoria del buon Cascioli, circa la figura di Giovanni di Gamala, non era affatto campata in aria, dal momento che a quell'epoca avevo già intuito una delle verità più devastanti per il castello di menzogne edificato dai santi falsari, vale a dire che la figura dell'attuale Gesù Cristo (in greco 'Iesous o Christos' e NON tout-court Gesù Cristo!!), personaggio centrale del culto cristiano in tutte le sue innumerevoli 'sfumature', altro non è se non la sintesi sincretico-letteraria di DUE personaggi ben distinti, di cui uno fu sicuramente Gesù di Nazareth, mentre l'altro, grazie alle mie ricerche ed ai dati recuperati, mi sono convinto essere il Giovanni di Gamala del buon Cascioli.
Dalla sovrapposizione sincretica (o 'fusione') di questi due personaggi, assolutamente storici, malgrado il tentavio falsario di far scomparire le tracce storiche del secondo, vale a dire Giovanni di Gamala, nacque la figura dell'attuale Gesù Cristo della fede cristiana!
Non si trattò di un'invenzione 'ad-hoc', come a prima vista si potrebbe supporre, ma piuttosto dell'utilizzazione di un modello mitologico pre-esistente: modello che, quasi sicuramente, venne proposto al team dei 'fondatori', al quale era stato demandato il compito di fondare il nuovo culto catto-cristiano, da VALENTINO di Alessandria, il quale fu sicuramente una figura di primo piano del team citato. Il modello a cui mi sto riferendo è quello rappresentato dal dio SERAPIS, una figura divina egizia (in seguito ampiamente 'ellenizzata') scaturita dalla sovrapposizione sincretica di Osiride su Apis: due divinità appartenenti agli albori della mitologia egizia.
Durante il breve epistolario mantenuto con il Cascioli, io cercai inutilmente di convincerlo che, sebbene egli avesse pienamente ragione riguardo al fatto che vi fu uno scambio di persona, circa l'identità del vero crocifisso (Giovanni di Gamala e NON Gesù di Nazareth), Gesù, tuttavia, non fu affatto un carattere inventato al solo scopo di dare a Giovanni di Gamala il nome Gesù, ma che entrambi i personaggi furono REALMENTE storici, sebbene di caratteristiche assolutamente diverse!
A prescindere dal fatto che Gesù di Nazareth fu, in quanto di estrazione nazarena, di fede politeista (**), il contenuto PALESEMENTE pagano del culto cristiano lo si deve all'opera di 'universalizzazione' del nuovo culto voluta dai 'padri' fondatori, in piena armonia con i 'committenti' dell'iniziativa: vale a dire il potere imperiale-senatoriale dell'epoca, per una volta tanto 'd'amore e d'accordo'!..
Affinchè il nuovo culto avesse una caratteristica 'catholicum', vale a dire 'universale' (valida, cioè, per tutte le provincie dell'impero), era assolutamente indispensabile introdurvi elementi appartenenti ai culti pagani del tempo: almeno di quelli che all'epoca andavano per la maggiore. Tutto questo affinchè i potenziali nuovi adepti al culto 'catholicum', provenienti, ovviamente, dagli ambienti dei culti pagani dell'epoca, trovassero l'ambiente dottrinario e liturgico del nuovo culto catto-cristiano assolutamente famigliare, agevolandone così la loro adesione!
Come si può facilmente intuire, l'obiettivo di tale iniziativa religiosa non era assolutamente costituito dal mondo dei fedeli giudaici, dal momento che il loro ambito geo-politico era assolutamente insignificante riguardo alla vastità dell'impero!.. Del resto, nessun giudeo, nato ebreo, avrebbe MAI apostatato dalla propria religione a favore di un culto dal forte 'sapore' pagano!
Da tutto ciò, si può intuire facilmente il cumulo di esilaranti menzogne di 'marca' patristica, tese a sostenere che vi fu una 'grande conversione giudaica' al cristianesimo! (in effetti, almeno inizialmente, vi fu davvero una 'forte' conversione giudaica: ma si trattò del
GIUDEO-CRISTIANESIMO e NON del catto-cristianesimo, dal momento che il carattere del primo fu strettamente filogiudaico, a differenza del secondo che, oltre ad avere caratteristiche palesemente 'pagane', era anche chiaramente antisemita!)
Aspetto estremamente importante da tenere presente, è che nelle intenzioni dei 'committenti' del nuovo culto catto-cristiano (vicinissimi alle autorità religiose pagane del tempo, alle quali gli esponenti del potere romano erano spesso imparentati) e del team degli 'inventori', l'obiettivo del nuovo culto doveva essere ESCLUSIVAMENTE il mondo dei più umili e diseredati (schiavi ed altro), il quale NON ERA assolutamente ambito dalle caste religiose pagane, visto i modestissimi mezzi 'contributivi' che gli esponenti di tale mondo 'proletario' potevano disporre.
Tuttavia, nel volgere di alcuni decenni dalla fondazione del nuovo culto, le cose iniziarono a cambiare sensibilmente, a causa del fatto che gli schiavi, presso i quali il 'messaggio' del nuovo culto catto-cristiano penetrò più intensamente, per i motivi che è facile immaginare (oppio dei popoli!), ben presto si fecero portavoce delle 'bellezze' spirituali del nuovo culto catto-cristiano, presso il contesto femminile delle famiglie agiate (patrizie ed al altro), più sensibile di quello maschile verso certe istanze religiose. Il passaggio successivo, vale a dire il 'contagio' maschile atraverso il veicolo femminile, fu fatale: da qui la nascita di un feroce ostracismo da parte del mondo religioso pagano che, sino ad allora, in virtù anche delle imposizioni governative, assolutamente favoreli all'operato di quelli che Celso definisce i 'missionari' cristiani, era stato sostanzialmente tollerante.
Con la morte di Marco Aurelio, ultimo dei 'paladini' imperiali del nuovo culto cattocristiano (sebbene, ovviamente, non 'convertito'), il 'feeling' tra il potere e la neonata 'chiesa cattolico-cristiana' cominciò ad incrinarsi, sino a quando esso si ruppe del tutto, con l'avvento al potere dell'imperatore Decio. Il motivo dell'ostracismo di questo impratore verso il mondo religioso catto-cristiano, fu sicuramente dovuto alle mire velleitarie verso il potere manifestate dall'alto clero di allora, in virtù della consapevolezza che la nuova chiesa cristiana poteva vantare una genesi imperiale.
Alla luce di tutto ciò, dunque, la reazione di Decio, esplicitatasi essenzialmente verso i vertici delle strutture clericali delle chiese sparse un po' dappertutto l'impero (***), fu sostanzialmente giustificato, malgrado gli insulsi tentativi falsari di far apparire questo imperatore come un essere satanico, in quanto, come l'imperatore Giuliano l''apostata', non agì negli interessi della 'santa chiesa cattolica' (più verosimilmente, gli ignobili interessi dell'alto clero cattolico!)
Dopo una breve parentesi, relativa alla prima fase del regno di Diocleziano, essenzialente favorevole ai vertici cattolici, si tornò di nuovo all'ostracismo verso il mondo cattolico (probabilmente le premesse furono le stesse di quelle che portarono alle 'persecuzioni' di Decio: vale a dire l'estrema protervia ed ingordigia dei rappresanti dell'alto clero cattolico per le ricchezze ed il potere). Tale ostracismo cessò definitivamente con l'avvento al potere di Costanitno I. Il resto è storia...
Saluti
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Nota:
(*) - a dispetto di quanto potrebbe lasciar pensare tale termine, 'Deismo' NON VUOL DIRE credenza negli dèi, ma fede in un unico Dio e basta, rigettando TUTTE le religioni ed i loro presunti contenuti 'salvifici', vero trionfo della protervia ingannatrice umana, condotta da individui senza alcuno scrupolo, per i quali le remore 'divine' (timore per la propria 'anima' per ciò che fanno) rappresentano l'ultimo dei loro pensieri, come dimostra ampiamente la storia di tanti 'santi' papi del passato!
(**) - i nazareni, i quali avevano rigettato la riforma monoteistica di Giosia ed Helkya, erano rimasti fedeli all'ebraismo delle origini o 'pre-riforma', il quale fu un culto essenzialmente politeistico (malgrado le 'feroci' resistenze dell'attuale mondo ebraico ad ammetterlo).
(***) - grazie all'impegno imperiale-senatoriale del passato, il quale ne agevolò grandemente la penetrazione nelle varie province dell'impero, sino al punto di martirizzare gli oppositori della nuova chiesa catto-cristiana, per manifesta falsità. Ne è un esempio eclatante la vicenda dei 'martiri di Lyone', quasi sicuramente seguaci gnostici della setta dei 'marcosiani', fondata dal secondogenito di Gesù: vale a dire Giovanni detto 'Marco' (da cui il nome della setta), trasformato dai falsari della 'prima ora' nel quarto evangelista!.. Con la cinica disinvoltura di cui hanno sempre dato ampiamente prova, gli insulsi falsari dei primi secoli della nostra era, trasformarono questi martiri, sostanzialmente anticattolicici, in martiri 'cristiani', vale a dire della neonata chiesa cattolica apostolica! Non è esclusa la possiblità che a denunciare alle autorità romane di Lyone, le quali avevano ricevute tassative istruzioni di agevolare in ogni modo l'operato dei 'missionari' cattocristiani, possa essere stato Ireneo di Lyone, o qualcuno a suo stretto contatto.
Veritas
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