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2di7A tu per tu con Camillo Micheletto, l'unico ufologo della nostra provincia iscritto al Centro italiano studi ufologici. "Non pensate agli extraterrestri: si tratta per lo più di fenomeni naturali"
Reggio Emilia, 30 novembre 2009. GLI UFO ESISTONO. Ma chi si aspetta omini verdi e dischi volanti si sbaglia. «La maggior parte degli ‘Oggetti volanti non identificati’ ha spiegazioni logiche, senza dover fare ricorso agli extraterrestri».
Camillo Micheletto, 46 anni, sposato con due figli, è l’unico ufologo della nostra provincia iscritto al Centro italiano studi ufologici (Cisu).
Micheletto, lei è un vero esperto di Ufo.
«Le persone pensano parlare di ufo significhi parlare anche di extraterrestri, in realtà sono semplici avvistamenti di oggetti non identificati a cui noi ufologi cerchiamo di dare spiegazioni logiche «La confusione nasce da un certo tipo di ‘ufologia’ più attenta a guadagnarsi un posto in televisione che a trovare risposte concrete».
Però non tutti gli avvistamenti hanno spiegazioni razionali.
«Se noi non riusciamo a trovare spiegazioni agli avvistamenti, li consideriamo semplicemente casi insoluti».
Se non sono extraterrestri, cosa sono gli ufo?
«Nella maggior parte dei casi si tratta di fenomeni naturali, provocati da fattori atmosferici o astronomici. Altre volte hanno cause terrestri, per esempio sperimentazioni di nuove tipologie di aereo e fenomeni di luce. Nel 15% dei casi si tratta di pura invenzione, per suggestione o per protagonismo».
Com’è nata questa sua passione per l’ufologia?
«A 9 anni guardavo i telefilm sugli ufo: erano passati solo 4 anni dalla discesa dell’uomo sulla Luna e lo spazio era una vera mania. Poi ho cominciato a leggere libri e a ritagliare articoli di giornale sugli avvistamenti».
Esperienze dirette?
«A 15 anni ho visto il primo ufo, era un bolide meteorico (frammenti di roccia o di ferrite che entrano in contatto con l’atmosfera). In quel periodo ho scoperto la rivista del Centro ufologico nazionale (Cun) a cui mi sono iscritto».
In che consiste la sua attività?
«Raccogliamo le segnalazioni che vengono fatte alle forze dell’ordine e all’aeronautica militare, che tiene un registro degli avvistamenti di ufo, poi comincio l’indagine andando a intervistare chi ha avvistato l’ufo per capire se la testimonianza è attendibile e per orientarmi nelle ricerche. Cerco di dare una spiegazione logica in base alle caratteristiche del fenomeno. Poi ogni dato viene inserito in appositi registri».
Qui a Reggio ci sono stati degli avvistamenti?
«Il primo di cui sono riuscito ad avere notizie risale al 1897. Da allora abbiamo avuto 99 casi di ufo nella provincia. Sono nel 2009 ce ne sono stati nove: 4 erano bolidi, uno era il pianeta Venere che in una certa posizione creava un effetto ottico particolare, uno era un aereo, due sono rimasti irrisolto e uno addirittura un semplice palloncino».
Un palloncino?
«Sì. Negli ultimi tempi soprattutto per i matrimoni c’è la moda di mandare in aria lanterne cinesi, che funzionano con lo stesso principio delle mongolfiere. Una volta in aria la fiammella crea giochi di luce che spesso vengono segnalati come ufo».
Come si diventa ufologi?
«Non è un lavoro, io mi occupo di altro nella vita. Si tratta di un hobby che coltivo con il Cisu e studiando un po’ di astronomia e di meteorologia. Poi ho scritto diversi testi tra cui ‘MeteorCat’, che spiega dettagliatamente questo tipo di fenomeni, e organizzo iniziative, come quella per la difesa delle guardie giurate che avvistano ufo».
Ma i suoi amici cosa ti dicono quando vengono a sapere che sei ufologo?
«All’inizio mi prendono in giro, poi si rendono conto che non parlo di extraterrestri e allora si interessano a quello che faccio».
di SABRINA PIGNEDOLI
Fonte: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.co ... vedo.shtmlOvvio no...gli ufo sono terrestri, è chiaro che non possono essere extraterrestri.