10/12/2009, 13:29
10/12/2009, 13:33
10/12/2009, 14:38
Sig. memozero scrive:
zio ot non dovevo entraci qui!
quindi chiudo e ciao!
10/12/2009, 14:42
10/12/2009, 16:10
10/12/2009, 17:43
Il Sig. Emilio Salsi scrive:
Signor Padre nemozero,
effettivamente sentivamo la mancanza di “un’altra campana”, ovvero di un esegeta clericale, con o senza la tonaca, che, finalmente, si decidesse a fare del vero “apostolato” per ricondurre nell’ovile le pecorelle smarrite, o, quanto meno, impedire che i lettori credenti (pochi) di Ufoforum non vengano fuorviati dalla Strada Maestra della Verità della Fede Cristiana, col rischio, da parte loro, di essere divorati dalle fiamme dell’inferno nella futura vita ultraterrena e, al contempo, col rischio, per preti e i loro accoliti esegeti della confraternita erudita, di vedersi costretti a lavorare per sbarcare il lunario in questa vita terrena.
Mi chiamo Emilio Salsi e, se pur impegnato nell’altro “canale” del Cristo Storico, non ho potuto fare a meno di dare una “sbirciatina” nel suo e leggere i principi cui attende attenersi, già “enunciati” nel “canale” di Giovanni dalla Teva: “Prima si cercano gli elementi oggettivi (?); i documenti storici (ovvio), le evidenze archeologiche (ovvio) … cui aggiungo io: l’impegno di accettare quello che i nostri occhi leggono, sia nei documenti storici che in quelli evangelici, tranne quei casi dove si riesce a dimostrare che sono stati appositamente falsificati.
Sto parlando di tutti gli “scritti sacri” e non sacri sui quali la Chiesa ha costruito un potere ultramillenario. Per essere più precisi: dal momento che l’attuale Papa, quelli che lo hanno preceduto, il clero e i fedeli tutti, all’unisono, dichiarano su tutti i “media”, come sempre nel passato, che l’Avvento di Cristo è comprovato storicamente; ebbene, è chiaro per tutti ma, qualora non se ne fosse accorto, in questo forum vi sono persone che affermano esattamente il contrario e, intendendo comprovarlo, hanno deciso di aprire un dibattito incentrato su questo argomento: “Il Cristo Storico”.
Pertanto, in qualità di “altra campana”, la pregherei di non trattarci da “citrulli”; ovvero lasci stare gli “elementi oggettivi”, quelli li conservi per i “beati poveri di spirito”; inoltre, ci risparmi le “citazioni bibliografiche”; sia apologiste cristiane (la quasi totalità) pressoché infinite, le quali, sa benissimo, nessuno riuscirebbe a leggerle tutte neanche resuscitasse dieci volte, sia quelle critiche (un’inezia).
In questo dibattito sul “Cristo Storico” noi ci vincoliamo a leggere i testi evangelici e quelli della storiografia patristica clericale comparandoli con i testi storici: tutto qui.
Ho ritenuto doveroso fare queste precisazioni perché ho letto il suo “pontificato” pur avendo premesso che non intende fare “pontificato”: è un documento che invito i credenti a leggere.
Al contrario, dopo aver ricordato (a noi, sic!: questa è buona!) che la Chiesa ha sempre dichiarato di “venerare i libri sia dell’Antico che del Nuovo testamento, essendo Dio autore di entrambi” (Papa Giulio III, Concilio di Trento) … ci fa una relazione con la quale dimostra (sempre a noi: ho le lacrime agli occhi) che le “sacre scritture” furono trascritte e ricopiate in modo errato da scribi incompetenti o incapaci.
A tale scopo ci sottopone una “dotta” sequela di elucubrazioni basate su quella che lei, pudicamente, chiama “filologia esegetica”, e, in virtù di una “rivelazione divina” … “pontifica” che il Vero Vangelo è la “Fonte Q”.
In altri termini: i Vangeli vanno riscritti.
Sa benissimo, perché noi atei lo abbiamo dimostrato, che le vicende narrate nei Vangeli sono false.
Noi atei abbiamo denudato il vostro “Gesù Cristo”, rivestito con il noto involucro ideologico nel corso del IV secolo; riconosciuto come “Salvatore Universale” da un Impero in decadenza dopo che le divinità capitoline si dimostrarono incapaci a difendere le frontiere di Roma.
I Padri creatori della dottrina cristiana, al fine di renderla credibile storicamente, hanno fatto interagire i suoi Protagonisti Sovrannaturali con persone famose, veramente esistite, quindi rintracciabili nella storiografia dell’epoca, dando la possibilità a noi ricercatori di accertare i fatti reali, di conseguenza … rendendo palesi le falsificazioni, peraltro precise, di eventi originariamente diversi.
Cosa c’entra la sua ipotetica “fonte Q” con il discorso di Gamalièle, un personaggio veramente esistito? … o gli incontri di san Paolo con il Sommo Sacerdote Ananìa; con il Procuratore Antonio Felice; il Procuratore Porcio Festo; Re Agrippa II e sua sorella Berenice, amante del futuro Imperatore Tito ecc. ecc. ecc. …. Tutte persone famose, come tante altre, nel corso del I secolo?
Sa benissimo che la dottrina cristiana, una volta sconfessata dalla Storia, si dimostra il più grande lavaggio del cervello che l’umanità abbia mai conosciuto … allora tenta di porvi rimedio, con una teoria che può permettersi di “esternare” all’interno (non è un gioco di parole) di un forum, essendo consapevole che i “credenti” sono pochissimi. Ma, data la gravità delle sue asserzioni, sia io, e, stia certo, tutti i lettori curiosi, come gli utenti che stanno indagando sul “Cristo Storico” … se lei è veramente convinto di ciò che ha scritto, la invitiamo a renderlo pubblico: riporti la sua “testimonianza”, sottoscritta, oltre che con il suo, anche con i nomi di coloro che, secondo quanto asserisce, ne condividono la “filologia esegetica”…
Non si nasconda dietro un'anonimo pseudonimo; abbia il coraggio di assumersi la responsabilità di quanto dichiarato nel suo “pontificato” … mostri il viso apertamente; ci dica chi è: abbiamo il diritto di stampare la sua nuova dottrina cristiana in un bel manifesto sottoscritto … per poi apporlo sui portali delle Chiese affinché anche i fedeli credenti sappiano che le parabole che stanno per ascoltare dai loro parroci, durante la Messa, sono sbagliate: il Nuovo Vangelo è la “Fonte Q”, sottoscritta dall’evangelista san ??????????…
Restiamo in attesa di conoscere il nome del nuovo “Santo” da aggiungere nell’Olimpo dei “Beati … poveri di spirito” …
10/12/2009, 17:52
10/12/2009, 21:07
nemozero ha scritto:
ma veramente siete un circolo ristretto eh!
FORSE NON RIUSCITE A LEGGERE QUELLO CHE SCRIVO INFERVORATI DA QUELLO CHE DITE!
RIPETO,IO HO RIPORTATO, YOU UNDERSTAND RIPORTATO?
DA ALTRI SITI PENSIERI DIVERSI, NON LI HO SCRITTI IO!
EGREGI STORICI USCITE UN ATTIMO DAL VOSTRO SOTTOSCALA E LEGGETE BENE QUELLO CHE SCRIVO!
E SOPRATUTTO NON SONO IO L'ALTRA CAMPANA O TANTOMENO UN SACERDOTE PERCHE' LA MIA FEDE E' COMPLETAMENTE CONTRARIA VISTO CHE SONO ATEO!
VOSTRO NEMOZERO
11/12/2009, 03:14
Sig. Barionu scrive:
in ogni caso continueremo a rispondere, con calma, alle numerose questioni che i post da te riportati pongono.
11/12/2009, 08:45
11/12/2009, 10:44
11/12/2009, 10:53
nemozero ha scritto:
abbiamo anche "l'altra campana" pero'....http://spiritualrationality.wordpress.c ... acharya-s/
Questo articolo su Nazaret è il primo che prendo in esame per dimostrare che la testimonianza evangelica e la tradizione cristiana non sono basate su falsificazioni o rimaneggiamenti posteriori. Il problema delle ricerche dei vari Holley, Massey, Ancharya S., citati nell’articolo, è che non sono propriamente dei lavori storici, ma dei romanzi di fantasia, dove si parte da un preconcetto e si va alla ricerca di elementi, non importa se totalmente assurdi e scollegati tra di loro, che lo possano provare. Ma il metodo della ricerca storica non è questo. Prima si cercano gli elementi oggettivi, i documenti storici, le evidenze archeologiche, ecc.. e poi si formula una versione dei fatti che può dirsi “storica”.
Ma veniamo a Nazaret. L’articolo dice testualmente: ““Non c’è alcun luogo di nome Nazaret nel Vecchio Testamento o nelle opere di Giuseppe, o nelle prime mappe della Terra Santa. Il nome fu apparentemente una invenzione più tarda”. Di fatti, la città ora designata come Nazaret è vicina al M. Carmelo, che indica che furono i Carmelitani che lo crearono”.
Non è la prima volta che mi capita di leggere tali enormità e mi sono sempre chiesto come possano essere ancora contrabbandate quando sono ormai passati 45 anni dalla scoperta da parte dell’equipe di archeologi israeliani diretta dal prof. Avi Jonah, dell’università di Gerusalemme, presso le rovine di Cesarea Marittima, sede estiva dei procuratori romani in Giudea, di una lapide in marmo grigio, di circa 15 centimetri per 12, con quattro righe di iscrizione in scrittura ebraica quadrata, sicuramente non posteriore al terzo secolo prima di Cristo, in cui vi era riportato il nome della città di Nazaret.
Le prove dell’esistenza di Nazaret sono molte, si possono distinguere in letterarie (citazioni) ed archeologiche. Tra le citazioni riporto:
•Giulio Africano (circa 200 a. C.), citato da Eusebio (Storia Ecclesiastica 1.7.14), parla di Nazaret come un villaggio ebreo, e nello stesso passo parla di desposynoi, o parenti di Gesù, che provenivano da Nazaret e dalla vicina Cochaba e conservavano nota della loro discendenza con grande cura.
•Un martire chiamato Conone, che morì in Panfilia sotto Decio (249-251 d.C.), dichiarò al suo processo: “Io sono della città di Nazaret in Galilea, e sono un parente di Cristo che io servo, come i miei antenati hanno fatto”. (Clemens Kopp, Die heiligen Stätten der Evangelien [I luoghi sacri dei vangeli], Friedrich Pustet, Regensburg, 1959: pagina 90).
Queste citazioni ci informano del fatto che nel III secolo si parla ancora di una discendenza, annotata con cura, di parenti di Gesù. E’ evidente che la storia secondo la quale il “mito” di Nazaret sarebbe stato creato dai Carmelitani (sic!) sia una vera e propria panzana, visto che questi monaci si stanziarono negli anfratti del monte Carmelo, vicino l’odierna Haifa, solo tra il 1189 e il 1192 in concomitanza della terza crociata..
Importantissime sono, poi, le evidenze archeologiche:
•La vita umana più antica nella regione di Nazaret è attestata dal cranio trovato nel 1934 da R. Neuville in una caverna circa un miglio e mezzo a sud-est della città, un cranio che potrebbe essere più antico di quello dell’uomo di Neandertal. Nella stessa Nazaret un complesso di caverne sepolcrali è stato trovato nella città alta nel 1963, nel quale vi era del vasellame della prima parte della media età del bronzo (Revue Biblique 70 [1963], p. 563; 72 [1965], p. 547).
•Nell’area della Basilica latina dell’Annunciazione, c’era certamente un antico villaggio abitato per lungo tempo. Gli scavi archeologici dentro e intorno a questa chiesa sono stati condotta di Benedict Vlaminck nel 1892, da Prosper Viaud nel 1889 e 1907-1909 e da Bellarimo Bagatti dal 1955 in poi, quando la preesistente chiesa del XVIII secolo (1730) fu demolita per fare posto alla nuova e più grande Basilica dell’Annunciazione. L’area sotto e intorno alla chiesa, così come alla chiesa di San Giuseppe non lontano, era chiaramente quella di un villaggio agricolo. C’erano numerose grotte, silos per il grano, cisterne per acqua e olio; presse per uva e olive, e pietre di mulino. Mentre i silos sono di un tipo trovato a Tell Abu Matar fin dall’era del Calcolitico, il vasellame più antico ritrovato in essi qui a Nazaret è della seconda età del ferro (900-600 a.C.). Delle numerose grotte almeno alcune sono servite per uso domestico e sono state anche modificate nell’architettura per questo scopo.
•Sono state trovate anche ventitré tombe, la maggior parte a una distanza dai 200 ai 700 metri dalla basilica verso nord, ovest, e sud. Siccome queste devono essere state fuori del villaggio, la loro posizione dà un’idea dei limiti dell’insediamento. Diciotto delle tombe sono del tipo kokim, che era noto in Palestina circa dal 200 a.C., e diventò in pratica il tipo standard di tomba ebraica. Quattro delle tombe erano chiuse con pietre rotolate, un tipo di chiusura tipico del tardo periodo ebraico fino al 70 d.C.. Dalle tombe, pertanto, si può concludere che Nazaret era un insediamento fortemente ebraico nel periodo Romano. (The Archaeology of the New Testament, Princeton University Press: Princeton, 1992: pages 44-46)
•Furono ritrovate anche quattro basi di colonne di calcite, che furono riutilizzate in una struttura posteriore, ma sono datate prima della Guerra dalla loro somiglianza stilistica con sinagoghe e costruzioni romane della Giudea del I secolo, e dal fatto che contengono iscrizioni nabatee (che suggeriscono una costruzione precedente a quando i sacerdoti ebrei migrarono a Nazaret dopo la guerra), e anche dal loro materiale povero (calcite invece di marmo); inoltre sono stati trovati frammenti di marmo con iscrizioni aramaiche datate paleograficamente verso la fine del I secolo o inizio del II, che dimostrano che a Nazaret vi erano strutture di marmo poco dopo l’epoca in cui i Vangeli furono scritti (se non prima). [Nazareth,' Avraham Negev & Shimon Gibson, eds., Archaeological Encyclopedia of the Holy Land, new ed. (2001); e B. Bagatti, Excavations in Nazareth, vol. 1 (1969)],
La ricerca storica è una scienza che si basa su elementi oggettivi. Questa ci informa che non esiste alcun dubbio circa l’esistenza di Nazaret al tempo di Gesù. Tutto ciò conferisce la più alta attendibilità storica alla notizia di Mt 2, 23. Mentre, invece, cadono nel ridicolo tutte le astruse congetture sul mito del nome “nazareno” e dei suoi presunti legami con il culto del sole. E’ impossibile non ritenere il testo “The Christ Conspiracy” di Acharya S., una vera falsità.
Un saluto
11/12/2009, 11:04
11/12/2009, 11:24
nemozero ha scritto:
UN ALTRO DE COCCIO!
MA CHE VI FANNO CON LO STAMPINO!
HAI LETTO QUELLO CHE HO SCRITTO PIU' SOPRA? NO!
HAI LETTO LA RISPOSTA DI BARIONU? NO!
BENE! TORNATENE ANCHE TU NEL SOTTOSCALA CON I TUOI AMICI E LEGGI BENE QUELLO CHE SCRIVO!
COMUNQUE IL MIO NICK E' NEMOZERO E NON MEMOZERO PERCHE' SE NO LA PROSSIMA VOLTA A CALCI IN CULO VI PRENDERO' IO!
11/12/2009, 11:53